Com'è iniziata ...

Mi avevano detto che i figli bisogna averli da giovane.
Mi avevano detto che dopo i 35 è rischioso e anche faticoso.
Mi avevano detto che dopo i 40 è follia.
Quello che non dicevo io era che non avevo tutta questa intenzione di riprodurmi.
E niente, poi è andata che mi sono ritrovata a scrivere un blog per mamme, con un occhio di riguardo alle over 40.

giovedì 31 marzo 2011

Pancia e torcicollo

Secondo me Leo vuole far colpo.
Ha dormito serafico da mezzanotte alle 5.20.
In compenso io non sto facendo un figurone con lui: ho mal di schiena e torcicollo, credo siano le posizioni da allattamento. Anche se ho il cuscino da allattamento, una ciambella comodissima che aiuta a sostenere il bebè durante il pasto. Adagiato su quel cuscino ha il solo pensiero di attaccarsi al seno, bello comodo.
Quindi sono io che prendo posizioni sbagliate e non trovo movimenti di stretching che mi aiutino.
Passerà.
Passerà anche la pancia? Quanto tempo ci vuole perchè rientri un po'?



Io, Leo e la nonna ce ne andiamo a spasso tutte le mattine, sotto gli alberi fioriti, al sole che serve a combattere l'ittero che nei neonati un po' c'è sempre. Camminiamo e gli racconto cosa si vede, tanto lui dorme con la mano davanti agli occhi per via del sole. Il pomeriggio si replica, chissà mai che anche la mamma riesca a rimettersi un filino in forma.
Da ieri facciamo anche il bagnetto, che gli piace già un sacco.
Ogni giorno, per me e GF, è una scoperta. Non potevamo immaginare fosse così divertente :)

mercoledì 30 marzo 2011

Primissimo tagliando

Stamattina siamo tornati in ospedale, per togliere i punti a me e fare la visita neonatale a Leo.
Leo sta andando alla grande, in 2 giorni ha messo sù peso, ha stabilizzato la glicemia  possiamo già eliminare uno degli otto pasti. Quello a metà della notte, che bella notizia!!
In realtà se l'era già eliminato da solo, stanotte, di libero arbitrio, lasciando me a rigirarmi nel dubbio: avrà mangiato abbastanza o è in torpore da ipoglicemia?
Stanotte abbiamo anche debellato un singhiozzo fortissimo, sembrava che avesse ingoiato un fischietto.
Stamattina abbiamo cambiato un pannolino aromatizzato mozzarella sul punto di andare a male.
E' tutto così, cerchi di orientarti per somiglianze.

In ospedale ho incontrato un paio di mamme che avevo incrociato in reparto, già piene di ansia e "mio amorino bello tututu".
A me non viene proprio.
L'uso indiscriminato del vezzeggiativo.
Non mi viene.
Parlo un sacco con Leo, ma gli parlo normale, sorridendo, non mi viene il  "gne gne".
Comunque. Ci hanno fatto un sacco di complimenti, che immagino sia il protocollo standard di incoraggiamento ai nuovi genitori.
E' bellissimo sentirsi dire che va tutto bene, in effetti, aiuta.
Leo ha anche il suo codice fiscale. GF si è scapicollato stamattina all'agenzia delle entrate e via, è già codificato.
GF è bravissimo.
Sembriamo la famiglia barbapapà.

martedì 29 marzo 2011

Il ritorno a casa

E così siamo tornati a casa, ieri.
All'uscita dall'ospedale sembravamo una piccola carovana, con Leo nella sua navicella-o-come-diavolo-si-chiama spinto dal suo papà, che trascinava anche il mio trolley, io lenta con beauty e un girasole gigantesco che GF mi ha portato in ospedale. Mancava una musichetta tipo la banda.
E' un'emozione forte anche il tornare a casa, quasi la paragono al parto. E' da quel momento che inizia veramente la tua vita da genitore.
A casa abbiamo fatto il giro delle camere, e si fa in fretta, la presentazione ufficiale ai 2 gatti in fuga e ancora non hanno capito cosa sia successo.
Ho trovato vasi pieni di fiori, GF mi ha preparato un ritorno bellissimo.
Leo è bravissimo, me l'hanno detto anche alla nursery dell'ospedale. Deve mangiare tanto però, per via degli episodi di glicemia bassa. 8 volte al giorno, una volta ogni 3 ore.
Io ovviamente ho preparato la tabella di marcia, con tanto di sveglie puntate per la notte.
Capita però che i bimbi abbiano una percezione del tempo tutta loro, per cui ha mangiato tre volte da mezzanotte alle 3, scardinando la mia tabella, addormentandosi poi come un angioletto. In quelle 3 ore ho pensato che fosse andato via il latte o che mi avessero dato un altro bambino.
La cosa più stupefacente però è stato il mio aplomb, non ho neppure sbuffato o pensato di restituirlo. Mi sono stupita, davvero.
La verità è che dall'arrivo di Leo ci stiamo divertendo un sacco.
Abbiamo spirito sereno, sorriso sulle labbra, gioia esplosiva.

domenica 27 marzo 2011

Ancora qui

Non ci lasciano andare a casa oggi. Vorrei dire perche' siamo troppo simpatici, ma invece e' Leo pesciolino che ha la glicemia bassa.
Ha il calo di zuccheri, ha. Ha bisogno di mangiare tanto, almeno 7 volte. E' arrivato il latte, per cui mamma tetta provvede con gioia. Lui mangia che e' un piacere, ma si stanca e gli calano gli zuccheri. Si sta bene qui eh, niente da dire. Anzi se vi trovate a partorire a Milano, il Macedonio Melloni lo consiglio. Il personale e' gentilissimo, ci si sente coccolati, più che normali pazienti. Unico neo il cibo, se proprio vogliamo :) Pero' casa e' casa, ecco. Non vediamo l'ora di iniziare la nostra nuova normalita' GF e io, con pesciolino. Ma dal telefono sto scrivendo cose con un senso o cosa? Bah
Magari e' domani il ritorno alla normalita'. E anche al wi-fi.

venerdì 25 marzo 2011

Ma davvero l'abbiamo fatto noi?

Le giornate hanno un ritmo da universo parallelo in ospedale, con orari che fuori non avrebbero senso. Sono tutta dolorante, ma cosi' stupita e contenta che fa niente. Fiammiferino e' strepitoso: dorme e sorride, agita le micromani lunghe, si tuffa nel mio seno che, al momento, e' più grande della sua testa :) Gf e io lo guardiamo e ci domandiamo " ma davvero l'abbiamo fatto noi?" e ridiamo, nonostante i punti tirino da matti e prima o poi strappo tutto.
Dovremmo tornare a casa domenica.

mercoledì 23 marzo 2011

E' arrivato!

Eccoci qui, dopo una giornata che ancora e' tutta sollevata come la sabbia quando tira vento. E' arrivato, il nostro piccolo Leonardo, stiamo tutti bene e stiamo facendo conoscenza. Al momento sono sfornita di forze e parole, ma tanto felice.

martedì 22 marzo 2011

Compiti delle vacanze

Ok. Adesso chiudo, spengo il mac e le cose da fare. Mi avvio verso il viale della pastina e del purè, raggomitolata sul divano a pensare a nulla. Un po' come i miei gatti che ronfano da stamattina.
Voglio ringraziarvi tutti per la compagnia che mi avete fatto in questi mesi.
Ho cominciato a scrivere per non dimenticarmi nulla e mi sono trovata a comunicare con tante persone, il che è bellissimo; ho imparato un sacco di cose vagabondando per il web e dai vostri commenti, davvero bello. Grazie.
Continuerò questo blog, con il nuovo capitolo Maternità (o mammitudine o cose così boh).
Un po' perchè il meglio deve ancora venire, un po' perchè delle fotografie mi fido meno che delle parole, per cui andrò avanti a fotografare e prendere appunti di viaggio, per mania di completezza. E perchè mi diverto proprio.
Stavo pensando, se avete spunti, idee, suggerimenti, lasciateli qui, nei commenti. Saranno la traccia da cui si riparte tra qualche giorno. Questi i compiti per le vacanze.

Nel frattempo ci saranno messaggi sconnessi postati dal telefono, d'altra parte se non provo tutte le cose che mi vengono in mente non sono contenta.
Grazie ancora, a presto.

Galleggiare

E cosa posso dire oggi? Che è l'ultimo giorno e che domani dopo breve taglio, finalmente Fiammiferino sarà qui (ha anche un nome, davvero, ma ve lo dico poi).
Sarà l'emozione, sarà che anche il fisico sente l'onda emotiva, ma mi è venuta una contrattura al gluteo (???bah) e faccio fatica a camminare, mi fa male un dente, ho il fiato corto e un sorriso stampato che non va più via.
Galleggio.
Sono una boa, in quel mare al largo che è Milano. Galleggio.
Non penso a domani, davvero. Non ogni istante, per lo meno.
Galleggio.

lunedì 21 marzo 2011

Effetto call center

E' la giornata delle telefonate, dei messaggi, delle mail.
Amici che vogliono sapere, che fanno fare indigestione al lupo.
Il che aiuta, perchè rispondere a tutti porta via tempo, pensieri, ansia.
Sono andata anche a fare la spesa, così GF non resta sguarnito in questi giorni, ma soprattutto io ho passato mezz'oretta a valutare cereali per la colazione e sacchetti per l'aspirapolvere, anzichè pensare in modo concentrico.
Sono arrivati anche i miei, che abitano altrove, con un gran mazzo di fiori e tantissima emozione. E' piaciuta molto anche la camera che abbiamo preparato, il che è un bel sollievo, non avrei sopportato critiche :).
 Io ormai non capisco più niente, meglio così. E' una sorta di narcosi naturale, io perdo il senno e così pacifica e un po' inebetita arriverò a mercoledì mattina.
Controllo e ricontrollo fogli e valigia, mi sento una cartomante.
Non sto più in me. Devo solo superare la pastina in brodo e il purè di domani sera, ultimo ostacolo (che schifezze) prima di vedere come sarà il nostro fiammiferino.

Prova tecnica di post in giro :)

Sa sa sa prova prova, 1 2 3 post post...
Mi sto attrezzando per postare lontano dal computer, perche' lo so che avro' una voglia matta di scrivere almeno 2 righe anche dall'ospedale ;) mi conosco. Vediamo se funziona...

domenica 20 marzo 2011

A -3 dal parto

E così è passato anche il week end, tra bancarelle e sole, temporale improvviso e rumoroso, ultimissime cose da sistemare (siamo ormai al perfezionamento) e cose  da dire e silenzi da godere, con abbracci lunghi, pigrizia e i fiori che sbocciano un po' ovunque, un po' a sorpresa. Ho sistemato i vasi del microbalcone, tolto le erbacce, messo il concime alle rose perchè poi magari dopo mi dimentico. Mi dimentico tutto in realtà è come avere una falla nei pensieri, alcuni restano, altri vengono risucchiati chissà dove.
A tratti penso di aver vissuto così tanto che adesso ripartire sembra impossibile; a tratti penso che tutto è stato solo per arrivare fin qui, a questi giorni, a questo inizio. Mi commuovo con niente. Mi agito per niente. Sorrido. Canticchio. Ammutolisco. Dico cose a caso. Accarezzo questa pancia grandissima, che ogni giorno si fa più vasta e meno male che nasce, credo che le gambe non reggerebbero ancora a lungo. Tira verso il basso, la pancia, come se d'improvviso si staccasse tutto. Sento piedini puntati o gomiti, chi lo sa. Continuo a fare pipì.
Curiosità enorme. Fifa anche, sì sì fifa. Gioia. Amore. Serenità. Zen. Risate. Noi. Tra pochissimo in 3.

venerdì 18 marzo 2011

E adesso conto i giorni

Se togliamo oggi e il giorno del parto, mancano 4 giorni di attesa.
Stamattina 4 ore in ospedale, per gli ultimi controlli: esami assortiti, elettrocardiogramma, preparazione cartella clinica, colloquio con l'anestesista.
GF mi ha accompagnata praticamente all'alba e dopo il prelievo è andato a comprare la colazione. Quante coccole! <3
Poi era ora di andare al lavoro e sono rimasta io.
Non c'erano tante mamme, erano di più le pazienti di ginecologia. L'altra mamma presente era panzuta quando me (forse anche di più) e con un piglio da bersagliere, soprattutto nei confronti del marito, che mi ha scoraggiato dal cercare di attaccare bottone. Sono stata così, seduta in un corridoio bianco e blu lindo e senza odore di ospedale, in un traffico incessante di infermiere in divisa bianca e turchese, o tutta verde o bianca e gialla, nel loro chiacchierare in tanti dialetti e chiamarsi da un capo all'altro del corridoio. Fuori finalmente il sole, primaverile, fiorito.

Una volta uscita stavo per comprare due sgabelli da bar: il cartello diceva "occasione INRIPETIBILE", la tentazione è stata forte, anche solo quella di entrare a chiedere di regalarmi il cartello :)

E adesso conto i giorni, cercando di ricordarmi sempre di respirare bene e di scendere dalle nuvole, di fare pensieri luminosi e di lasciare un po' di spazio alla fantasia, che fin qui più di tanto non ho osato.
Che voce avrà? Come saranno gli occhi? sarà più bravo in matematica o sarà uno scrittore? E saprà andare controcorrente quando serve?

mercoledì 16 marzo 2011

Stato (a termine) di grazia.

Sarà che piove che mi aspetto un transito di paperette (quelle gialle che per il bagnetto) davanti alla finestra del mio secondo piano, sarà che è la mia classica reazione allo stress, sarà che la pancia mi attira verso il basso, sarà anche normale, ma continuo a dormire.
Ronfare proprio, effetto sega su alberelli del bosco incantato.
Se le ore di sonno fossero in qualche modo stoccabili per i tempi di astinenza, arriverei con una dote importante, non c'è dubbio. Sforzi vani.
Mi sveglio, mi stiracchio e comincio a pensare cose tipo: toh, oggi è l'ultimo mercoledì da non mamma :) e resto incantata con lo sguardo di vetro, quello che si ha al risveglio appunto, quando non sai bene perchè hai dovuto interrompere quel trionfo di cuscino di piume e pancia adagiata.
L'umore è indescrivibile. Un mix perfetto di panico e gioia zampillante, di evidenza di ignoranza e consapevolezza che su tutto l'stinto sarà la guida. Se non quello materno, almeno quello di sopravvivenza, su questo so di poterci contare. E dentro, quella gioia in ogni singola cellula che mi ha accompagnato in tutti questi mesi. E' uno stato di grazia, davvero. E' uno stato a termine, lo so.

Mondo bio

Cinzia, in un commento, segnala questo link, che ho trovato molto interessante:
la cura del bebè

Non sono un'integralista bio, per il semplice motivo che poi viviamo in città (e Milano senz'altro) che con una sola boccata d'aria vanificano ogni sforzo di bio-ortodossia. Detto ciò, qualche piccolo accorgimento è auspicabile.
Questa guida dà molti consigli pratici: dalla rete di amicizie e conoscenze da mantenere viva e attiva per chiedere un aiuto quando proprio non si sa che pesci prendere, ai consigli per l'allattamento e tutte le piccole, grandissime cose di cui un bebè ha bisogno.
Ricca e da esplorare la bibliografia riportata nelle ultime pagine.
Insomma, 49 pagine fitte di informazioni da tenere a portata di mano.
Oggi stampo. Grazie Cinzia!

martedì 15 marzo 2011

La prima volta del pannolino

UUUaahahhaaaaa!!
Sono rimasta in piedi davanti allo scaffale pannolini, con lo sguardo della mucca che guarda il treno. Sopra di me una freccia luminosa mi indicava a tutto il supermercato come imminente mamma imbranata.
Allora: i pannolini vanno a kg; vanno a età; vanno ad attività; vanno a sesso e a colore. Incrociando tutte queste variabili si dovrebbe ottenere il pannolino giusto. Solo che partendo da inizio scaffale ad arrivare alla fine, le variabili si mischiano, come i colori, i numeri e kg: alla fine ho preso quelli con la figura che mi piaceva di più. Nel caso, prima o poi andranno bene, no?
Poi le salviettine umidificate, e anche qui c'è tutto un mondo di profumi, tessuto non tessuto e diversi gradi di purezza. Sembrano fatte apposta per instillare sensi di colpa, perchè se la scelta non fosse adeguata ti rimane il dubbio che ci si giochi un po' il sederino. UHM!!!

Agitazione?

Le cose stanno così: transito davanti alla cameretta e tiro la corda al carillon che ho appeso all'armadio, poi ripasso e tiro quella del carillon appeso alla finestra. Quindi in corridoio è tutto un tintinnare cristallino di melodie sconosciute e anche un tantino innervosenti, se proprio vogliamo.
La cameretta, in realtà, è la stanza più grande della casa, e destinata a uso promiscuo: è la camera che userà fiammiferino, è la stessa dove continuerà a soggiornare lo stendino, visto che non esiste angolo dove piazzare un'asciugatrice (nè dove piazzare lo stendino in questione). Potrò fare a meno dell'umidificatore così? Sicuramente dell'aromaterapia: aleggia un profumo di bucato, che chissà cosa rievocherà per tutta la vita questo bimbo.
Mi aggiro per casa, metto in ordine, scrivo la lista della spesa, transito davanti al mac, riprendo il mio tour tra i din din che arrivano dalla camera, mi convinco che nel pomeriggio, nonostante la pioggia, devo proprio uscire a fare la spesa, mi domando che tipo di copricapo sia più consono al reparto maternità o se posso fregarmene, ho l'istinto dello shopping compulsivo, ma mi servono solo le pantofole, ho preparato parte della valigia, ma non ci sta niente! continuo a rileggere le istruzioni per venerdì, giorno di analisi varie, e quelle per mercoledì prossimo. Perchè sarà mercoledì prossimo. Una settimana.
Din din din.



Sarò mica agitata?

lunedì 14 marzo 2011

Bonding prenatale

Senza saperlo ho fatto un sacco di bonding in questi mesi.
Detto così sembra chissà cosa e neppure troppo materno.
Invece "Il bonding è un processo fisico, emozionale, ormonale e spirituale, di legame, di relazione d’accudimento tra madre, bambino e padre. Inizia nel periodo pre-natale, si consolida alla nascita e continua per il primo anno di vita. Crea le basi per la futura relazione genitori - bambino e per tutte le relazioni sociali e affettive future"
La parte prenatale prevede un forte legame spirituale tra madre e figlio e tra papà e figlio. Il legame si instaura meditando sulle proprie sensazioni durante la gravidanza, trasmettendo anche e soprattutto amore al bimbo che si sta formando, ascoltando musica insieme, accarezzando la pancia in modo da sollecitare delicatamente reazioni da parte del bimbo, chiacchierando con il nascituro. Non ho chiacchierato moltissimo, ma musica e pensieri sì, sono stati tanti e intensi, credo che fiammiferino abbia assorbito rock e amore per tutto il tempo.
Al papà toccano carezze al pancione, così coccola la mamma e il bimbo, e qualche chiacchierata sempre con la pancia. E' importante sia per il papà che per il bimbo. Recenti studi hanno osservato che il feto è più contento quando c'è anche papà, che già dalla pancia ne riconosce la presenza, la voce (cosa che si "ricorderà" un 6 mesi dopo la nascita, distinguendola definitivamente da quella della mamma).
GF è stato bravissimo in questo senso, oltre ad avere una pazienza olimpica con questa primipara tardona in preda agli ormoni.

Notizie più precise e meno a vanvera delle mie sul bonding: il bonding

Save the date!

23 marzo, ecco la data!
Arriva Fiammiferino, finalmente.
Non riesco neppure a mettere in ordine i pensieri, per cui adesso mi rilasso un attimo (certo, come no), do libero sfogo all'iperattività che sta montando come la panna e torno qui più tardi.
ciao ciao

domenica 13 marzo 2011

Operazione nido :)

Nido quasi concluso: manca solo la piccola cassettiera porta pannolini e cose varie, raccattare le scatole e le plastiche, sbaraccare la scrivania (ma dove la metto adesso?), un bel passaggio di aspirapolvere e via, siamo pronti. I colori scelti sono il bianco e il verde mela, il risultato è molto riposante, allegro come un gelato estivo.
Abbiamo puntato sui colori più che sulle forme, niente cassettiere con orsacchiotti incastonati o bruchi che occhieggiano.
GF è stato portentoso in questo wek-end, ha lavorato tanto, di buon umore. Di tanto in tanto partiva un carillon, un pinguino sonoro o un animaletto di quelli che se li schiacci fischiano. Si ride.

Domani passaggio in ospedale per impegnative, finalmente avremo una data precisa.
Nel frattempo la mia pancia ha assunto dimensioni imgombro-importanti, da mettersi al collo il cartello "trasporto eccezionale" ed è scesa, punta decisamente al basso.
Sarà anche per questo che mi sembra di perdere l'equilibrio ogni momento, effetto tartaruga girata sul guscio.

venerdì 11 marzo 2011

La colonna sonora ufficiale

Oggi continuo a ripensare a questi mesi e a proiettarmi avanti con i pensieri e l'immaginazione.
Io lo so che non arriverò perfettamente "sana di mente" in sala parto.
Tant'è.
Fischietto una canzoncina che ho canticchiato ogni giorno per tutta la gravidanza.

Don't worry be happy

E' la colonna sonora ufficiale. Si può anche ballare eh :)

Verso il parto

Fiamiferino se ne sta a testa in giù, sgambettante e vivace. E' cresciuto nelle ultime due settimane e anche se il gine non ha preso le misure, lo vedo chiaramente dalla mia pancia (e dal mio peso sigh!).

Ci prepariamo al parto.
Lunedì ci sarà la trafila delle impegnative, per le analisi che poi farò il venerdì: esami del sangue, elettrocardiogramma, colloquio per l'anestesia.
Dopodichè, tra il 23 e il 28 marzo, nella prima data disponibile e nei primi giorni di primavera, fiammiferino arriverà.

I rapporti conflittuali

In questo periodo ho almeno 2 rapporti conflittuali,
Il primo, importante, è con le conversazioni telefoniche.
Se parlo con mia mamma mi viene il fiatone, mi manca proprio il respiro e mi viene l'ansia perchè se la conversazione durasse troppo potrei diventare cianotica. Mi piacerebbe chiacchierare, ma vado proprio in affanno!
Se parlo con GF sembro una telefonista di una qualche società, mi aspetto, da un momento all'altro, di sentirmi dire "la metto un attimo in attesa" o di porgere cordiali saluti. Detesto!! In questo caso, credo, mi sta colpendo la sindrome da desperate housewife: niente da raccontare. E' il motivo principale per cui non amo stare a casa, gli argomenti pian piano finiscono e mi rendo conto che le mie giornate sono fatte da piccole incombenze e ore di pensieri accavallati che poi non sai come sbrogliare per raccontarli. Il risultato è mortificante, per me che parlo e per lui che ascolta. So essere più espressiva con gli sms, e con ciò ho detto tutto.
Altrettanto straziante, sebbene declinato diversamente, è il rapporto con il fasciatoio. E' ufficiale: il fasciatoio è un mobile orribile, ingombrante e che non si armonizza con nient'altro in casa. Per questo non l'abbiamo ancora preso. E non so se lo prenderemo, sinceramente. Ho un'avversione quasi fisica: li guardo e cambio umore. Per cui adesso sto studiando soluzioni alternative, che non indispongano il mio senso estetico.


Perchè la sindrome del nido esiste, ma c'è anche un limite a tutto!

giovedì 10 marzo 2011

Tutti in forma con il passeggino!!

Mamma Fit! ovvero come tornare in forma, coltivare nuove amicizie, trovare il tempo per sè dopo il parto.
Da aprile a giugno e poi in settembre-ottobre, ci si trova al Parco Sempione (Milano) per fare ginnastica tutte insieme, attrezzate di pupo, passeggino, acqua e tappetino per esercizi a terra. Mi sembra bellissimo! Invece di chiudersi in palestra, di fare le balene solitarie in piscina o isolarsi dentro un ipod, esplorando ogni aiuola del circondario, si incontrano altre mamme e si fa ginnastica, usando il passeggino come vero e proprio attrezzo sportivo.
Fossi più vicina al parco in questione non ci penserei un attimo, mi iscriverei subitissimo. E' dall'altra parte della città, in zona ecopass (un balzello cretino per impedirti di transitare per il centro di Milano) e da qui dovrei prendere almeno due metropolitane per arrivarci. Umpf :(
Intanto mi guardo il video su youtube e ... non so perchè, ma mi commuovo tantissimo!
Sì, è una giornata davvero  strana oggi.

Umore e movimento influiscono sul bimbo?

Oggi è una giornata che gira lenta.
Sarà che aspetto la visita di stasera, sarà che mi sento un po' stanca e pesante, sarà che ho una sonnolenza fastidiosa, ma non riesco a prendere in mano le sorti della giornata.
Un po' ci sguazzo in questo torpore, non dico di no, mi sento un corpulento uccello agli ultimi giorni di cova, che veglia e non abbandona il nido.
Ecco, le giornate così non le amo. Perchè assomigliano a quelle di quando sei a casa malata, di quando mi sono rotta la gamba.
Noto anche una cosa: se io sono intorpidita, lo è anche fiammiferino. Si muove meno e quando lo fa, lo fa con poca convinzione, quasi stesse dormendo anche lui.
Chissà se è davvero così diretto il rapporto tra come io mi sento e come si sente lui.
Se, al di là di uno stile di vita più sano possibile, la mamma può davvero influire sullo sviluppo sereno o meno del bimbo che arriverà, sulla sua "voglia di fare".
Adesso esco, mi sa. Vediamo se guardare due vetrine, un fasciatoio e due tutine darà una svolta alla giornata.
Yawn che sonno!

mercoledì 9 marzo 2011

36ma settimana

E vualà! Con disinvoltura eccoci alla settimana 36.
Ci ho pensato tutto il giorno: fin qui ho avuto una gravidanza che quasi non me ne sono accorta. Insomma, senza esagerare, ma se guardo indietro, a tutti i 252 (credo) giorni, sono state tutte buone giornate.
Si dice spesso che se hai una gravidanza serena, con pensieri positivi, anche il bimbo in arrivo ne gioverà. Non è stato difficile restare positivi, abbiamo riso un sacco GF e io in questo periodo, ci siamo emozionati, abbiamo ironizzato, chiacchierato, discusso, immaginato, costruito. Credo che piano, senza fretta, ma ci stiamo trasformando in famiglia. Per una coppia tutto sommato recente come la nostra, non era un passaggio scontato, poteva andare in tutt'altro modo.
Ho imparato a fidarmi, ho imparato che se anche non è tutto perfettamente negli schemi classici si possono trovare dimensioni altrettanto valide, rassicuranti. Per una "bacchettona" come me, è stato un percorso di crescita personale importante. Ho imparato molto, soprattutto a ragionare fuori dai margini e immaginare soluzioni che prima avrei scartato a priori.
Domani il ginecologo dovrebbe indicarci la data del parto e inizierà il periodo di preparazione.
Domani vedrò di nuovo fiammiferino nelle sue foto in bianco e nero e magari sarà l'ultima volta, perchè poi sarà qui e le foto le faremo noi, con tutti i colori.
Spero che abbia già compreso tutto il bene che lo aspetta qui fuori.

Patch Adams è in città

Arrivano i clown in città! C'è il Milano Clown Festival.
Da oggi fino a sabato, 20 compagnie di clown e teatro di strada, provenienti da tutto il mondo, si esibiscono nel quartiere Isola di Milano (zona stazione Garibaldi, piazzale Lagosta) e nel tendone montato nel parcheggio Gioia-Pirelli (fermata Gioia, linea verde).
L'anno scorso ci siamo stati.
Prima abbiamo fatto una litigata a dir poco epocale, poi con un broncio incarognito siamo entrati nel tendone e... tutte le tensioni sono svanite. E' stata una magia, di movimenti mimati, musica, colori, di bambini affacciati sulla piccola pista, con la bocca aperta, con il viso nascosto nei pantaloni di papà. Uno spettacolo bello, coinvolgente. Siamo usciti con un naso di plastica rosso, ridendo.
Il mio preferito è stato Peter Shub (su youtube ci sono diverse cose sue), perchè l'ho sentito subito "fratello": ciò che per lui è comicità, certi gesti, espressioni del viso per me sono quotidianità, per cui ho concluso che sono un clown naturale.
Oggi è la giornata dedicata a Patch Adams.
Da domani a sabato le varie compagnie si avvicendano mei luoghi del festival, in un programma fittissimo, trovate tutto qui .
Buon divertimento!

martedì 8 marzo 2011

Un'iniziativa Working mothers Italy

Ho già parlato del Working Mothers Italy, l'associazione dedicata alle mamme lavoratrici.
E' attivo con varie iniziative su territorio nazionale e si impegna a favorire la conciliazione tra lavoro e famiglia, proponendo iniziative di supporto alla carriera. Lo trovate qui: http://workingmothersitaly.ning.com/

Segnalo la loro ultima idea, un coaching individuale per riprendere la vita lavorativa e orientarla verso i risultati desiderati.
Il programma è fitto e interessante e prevede pacchetti di 6 conversazioni telefoniche individuali di un'ora ciascuna. L'intento verso le mamme è:

-      accompagnarle nella costruzione di un percorso di vita motivante e di successo che offra loro un senso di completezza e di realizzazione sul fronte personale e professionale
-      supportarle nel bilanciare la propria vita professionale e quella personale
-      rientrare con successo nel mondo del lavoro nel caso lo abbiamo lasciato o perso in occasione della maternità
-      sostenerle nella costruzione del proprio percorso di carriera
-      guidarle nel periodo di rientro al lavoro dopo la maternità, per ricoprire in modo efficace il proprio ruolo, partecipare ai processi lavorativi e inserirsi nuovamente nel tessuto professionale delle relazioni
-      sostenerle nel processo di riorganizzazione e di integrazione delle priorità lavorative e di vita personale nel momento del rientro al lavoro dopo la maternità.

Interessante. E a pagamento.

I nonni

Stamattina sono uscita prima del solito. C'è un bel sole oggi, un'aria limpida e appena fresca che non sembra neppure di essere qui. Fiammiferino ha molto apprezzato, regalandomi onde di pancia belle vistose. Credo balli la breakdance là dentro e credo che a volte abbia timore di cadere e si puntelli con un piede o un gomito, perchè mi vengono bozzi durissimi e anche un po' fastidiosi, sopra l'ombelico.
Ho fatto un giretto anche anche al micro-mercato in piazza.
Mi sono resa conto che in oltre 4 anni che abito qui non c'ero mai andata. Il lavoro inibisce l'esplorazione.
In giro ci sono soprattutto nonni con nipotini di tutte le età, per cui prevedo prossime conoscenze da parchetto di una certa età.
Sono sempre più convinta che siano i nonni a tenere salde le sorti delle famiglie: con la carenza di servizi che c'è, con i prezzi che comunque i servizi hanno, i nonni possono essere risolutivi. Proprio oggi Bankitalia lancia un allarme famiglie: diminuiscono i depositi e crescono i prestiti, non è un buon segno, decisamente.
Nonni babysitter a tempo pieno, quindi. Non abbiamo questa possibilità, ma credo che non chiederei ai nonni un impegno così pressante. Per almeno un paio di buoni motivi:
1) Hanno già allevato i loro di figli, in età più consona. Ricominciare, con tutti i vincoli e le attenzioni che questo comporta, mi sembra quasi una crudeltà;
2) La creazione di vincoli reciproci sempre più forti, quindi una limitazione delle rispettive libertà, con conseguenti malumori e inevitabili discussioni.
Forse sono troppo drastica, me ne rendo conto.

In ogni caso, bisognerebbe istituire più feste dei nonni, non solo ad ottobre. Ricordarsi di ringraziarli tutti i giorni, angeli custodi nella nostra vita piena di ostacoli.

lunedì 7 marzo 2011

Casa in Sardegna affittasi

Piccolo spazio pubblicità ...

Affitto appartamento in Sardegna.
Pula, costa sud, all'interno del consorzio di Is Molas.
Composizione: zona living con cucina a vista; 2 camere da letto;2 bagni; terrazzino vista mare per mangiare fuori, posto auto. Posti letto: 4
Distanza dal mare: 3km.
A 15 minuti di auto le spiagge di Chia; Cagliari è a 35km, l'aeroporto di Elmas a mezz'ora d'auto.
Se si gioca a golf, poi, Is Molas è tra i campi più belli d'Europa.

Fuori stagione è un paradiso, pieno di fiori e temperature miti. Una gita da fare è alla Giara di Gesturi, dove corrono liberi i cavallini sardi; oppure alle grotte di Is Zuddas; o ancora all'oasi wwf  di Monte Arcosu, solo per nominare le mete più vicine e suggestive.
Nel periodo estivo è il mare a farla da padrone e c'è solo l'imbarazzo della scelta. Spiagge grandi, meno affollate rispetto al nord della Sardegna, colori da restare senza fiato.
Il clima poco ventoso è adatto ai bambini.
In quella casa ho abitato anni fa, è una casa attrezzata e confortevole, dove torno sempre con gioia anche se meno spesso di quanto vorrei.

Via mail manderò tutte le informazioni.


lawising@gmail.com

I pensieri felici

C'è un sito che mi piace: mamma felice. E' tra i blog/siti che seguo (e che segnalo), quelli che leggo ogni giorno.
Mamma Felice ha una bellissima abitudine, inaugurare la giornata con un pensiero felice. E ogni giorno c'è una frase su cui pensare un momento, o anche solo da prendere così com'è.
Prima della gravidanza facevo una cosa simile. Appena sveglia, in quell'attimo in cui apri gli occhi e ti rendi conto che una nuova giornata sta iniziando, pensavo a qualcosa di positivo. Piccole cose, dall'abbracciare immediatamente GF, a sorridere, senza un vero motivo.
Adesso non faccio pensieri, sono già felice così. Felice e spaventata, emozionata e spaesata, mi sento roccia e foglia al vento al tempo stesso. E' probabile che diventi matta, o al calar dell'ormone chissà, nuovi pensieri si affacceranno.

Quel che sarà sarà. Nel frattempo mi tengo stretti i pensieri positivi e incoerenti di questi mesi. I sogni ad occhi aperti, il ripasso puntuale di ciò che auguro a noi per gli anni a venire, l'ozio operoso, l'osservazione delle cose piccole piccole che tra pochi giorni imparerò a maneggiare...

sabato 5 marzo 2011

Capogiri, sudorazione &Co.

Oh ma che bella novità! Da un paio di settimane nei luoghi chiusi ed affollati, tipo supermercato, metropolitana ecc. arrivano i capogiri. Un attimo prima sono tranquilla e vispa, l'attimo dopo sento un sudore freddo sulla fronte, la testa che non risponde bene e una gran voglia di stendermi per terra e stare lì un attimo. Anche il cuore sembra quasi tachicardico, una sensazione spiacevole.
Mi ricordano gli attacchi di panico avuti tempo fa, ma mentre in quei casi perdevo il controllo, qui resto vigile, mi spavento e basta.
Mangiare qualcosa aiuta, bere un po' d'acqua e soprattutto sedersi.
Immagino sia un piccolo calo di pressione, anche se per tutti gli otto mesi è stata sempre ottima.
Il disturbo è fastidioso perchè un po' inibisce l'andare in giro da sola. Poter prendere la mano di GF è molto rassicurante, infinitamente meglio che pensare a dove svenire liberamente.
Leggo qua e là che è normale, che non c'è da preoccuparsi (non che io sia incline alla preoccupazione, in generale). Integrare con sali minerali, mangiare frutta e verdura, applicare vario buon senso. Ricordarsi, ricordati Wising!, che entrare nel nono mese non è come entrare in boutique e quella panciona che si ha lì ha un suo peso, non solo specifico, ma distribuito sul fisico tutto.
E anche un po' psicologico.

PS. Tralasciando quello in corso, ci sono ancora 2 fine settimana senza fiammiferino. Pazzesco!

venerdì 4 marzo 2011

Un respiro di sole

Un attimo di tregua, oggi è uscito un po' di sole e anche la temperatura è stata da fine inverno.
Bellissimo uscire quindi e raggiungere Laura sui navigli, per pausa pranzo (la sua...io sono in stand by, molto più che pausa).
Quattro chiacchiere e un sacco di foto, che lei ha fatto a me.
Orbene è definitivo: non sono fotogenica.
Come altrettanto definitiva è la mia forna da 500, che una balena mi è più idrodinamica.
Ha immortalato, a futura memoria, la panza. Sarà la foto che attaccherò al frigo immediatamente dopo, tanto per ricordarmi che poi non ho proprio più scusanti!
Una bella luce, la primavera sembra davvero a un passo.
Poi sono andata a vedere il nido. Quasi mi fermavo anch'io a far merenda con tutti i nanetti presenti: un ambiente curato, coloratissimo, l'educatrice giovane e pacata. Mi ha fatto davvero un'ottima impressione e un po' rassicurata. La retta è da profondo rosso, nel senso di terrorizzante e colore che assumerà il conto corrente, ma mi sa che è così ovunque.
Hanno pochissimi posti, bisognerà decidere in fretta.
Esplorerò gli altri due nidi che ci sono qui, poi vediamo.
E' che ... uff ... sono troppo scaramantica (superstiziosa?) per guardare così avanti!

giovedì 3 marzo 2011

I jeans!!!

Lo sapevo che sarebbe successo prima o poi.
Ero lì che guardavo fuori dalla finestra, alberi e la pioggerellina che fa tanto novembre e improvvisamente mi è venuta voglia di jeans e camicia bianca. Jeans normali, non quelli premaman che no so perchè mi scendono da tutte le parti e mi viene il nervoso. Mi è venuta voglia di cose senza l'elastico, di scarpe (aaahh le scarpe!!), borse e cose così, frivole, femminili, senza tutta l'imponenza della pancia. Mi piace la mia panciona, fiammiferino che si muove so già che mi mancherà. Ma è così. Quando comincio a intravvedere la meta salto la fase finale e mi proietto prepotentemente verso il dopo, oltre.
Per cui immagino me, a passeggio con fiammiferino, finalmente di nuovo attiva, finalmente pratica di passeggini, cambio di pannolini, coccole estreme e che mando giù la pancia, anche più di prima, che mica sono partita bene ;)
Abbozzo anche cambi di look. L'alopecia di cui soffro vincola molto, si è un filino meno libere. Sarà una mia paranoia, ma penso che si sia poco pronti a vedere una donna calva, suscita curiosità e si pensa subito a malattie molto più gravi. Non amo la parrucca, ma ci sto pensando, con riluttanza, ma ci penso. Abbandonare i foulard che per tanti anni sono stati il mio distintivo? Boh. Vedremo.
Vorrei anche dare una rinfrescata al guardaroba, non appena la somiglianza con la poltrona del soggiorno sarà meno evidente.
Scrivere a "Ma come ti vesti?" di real time? e mentre mi indottrinano partecipare a "vendo casa disperatamente" che voglio vendere la mia casa in Sardegna per comprarne una qui?
Lo sapevo. Stare a casa sviluppa idee un po' troppo da palinsesto.
Domani esco va, che altrimenti divento pericolosa.

Radiomamma, per godersi Milano

Radio Mamma, dice, ha trasferito le informazioni dalla panchina del parco a Internet.
Ne avevo sentito parlare diverso tempo fa, lo avevo segnalato a mia sorella. L'ho ritrovato oggi e ci ho fatto un giro.
La mission è quella di rendere accessibili moltissime informazioni che non riusciremmo a raggiungere, bloccati in ufficio o comunque nelle attività quotidiane; provare, con gesti concreti, a rendere più fruibile Milano per le famiglie, soprattutto quelle con figli piccoli; creare un network commerciale di esercizi e servizi che aderiscono all'iniziativa; segnalare tutto ciò che è a misura di bambino.
Mi piace molto a sezione itinerari carrozzinabili, che racconta dove si può passeggiare con bimbi e passeggini e soprattutto svela luoghi a cui magari non si fa neppure caso. Se imparerò a pilotare il passeggino li proverò senz'altro :) :)
Ci sarà presto anche una sezione dedicata alle tate, che potranno pubblicare il loro CV e referenze, in modo da facilitare l'incontro (sempre più avventuroso!) tra domanda e offerta.
E poi: visitare mostre, la guida per le vacanze, le sfilate premaman (a saperlo prima!) e un'agenda fitta di appuntamenti.
C'è anche una campagna di tesseramento: 7 euro per avere sconti e devolvere un euro in beneficenza.


Chissà se pensano anche a un franchising? Sarebbe bello avere una radiomamma in ogni città, no?

mercoledì 2 marzo 2011

35ma settimana: felice e spossata.

Da qualche giorno ho la testa vuota. Il che non è male, anche se mi sembra esagerato.
A casa non mi annoio, le giornate sono lunghe però, mangio troppo decisamente, e non mi viene voglia di fare niente in particolare. Poltrisco e non è da me. Non che io sia un'invasata iperattiva di solito, ma anche questa lentezza non mi appartiene.
Sto covando varie idee, dallo spostare tutti i mobili e continuo a prendere misure; cominciare a scrivere un romanzo; cominciare una qualche forma di bricolage (cosa per cui sono assolutamente negata), ma poi finisco a leggere i giornali, guardare la tv, fare piccole cose in casa... Aspetto il sole, ecco. Perchè con questo freddo e grigio uscire è l'ultima delle tentazioni. Per cui pianifico le uscite che verranno, le foto che voglio fare, gli acquisti che servono e cose così. Aspetto il sole.
C'è spossatezza in questa settimana 35.
C'è impazienza forse, non vedo l'ora che sia qui, il nostro fiammiferino.
C'è una gioia che è dentro ogni cellula, la stessa che sentivo i primissimi giorni di questa incredibile avventura.

A questo punto lui è completamente formato e io completamente sformata.
Lui sta nel suo marsupio confortevole e caldino, io mi alleno ad aprire e chiudere il passeggino e a immaginare cosa sarà e ad aspettare la primavera.

Nido o non nido? (la vostra opinione)

Lo so. Sembra un pensiero prematuro e io odio pensare troppo in là, è una forma di scaramanzia o poca propensione alla pianificazione. Tant'è. Abitiamo a Milano, dove se ti distrai un attimo non trovi posto al corso pre-parto, figurati cosa può succedere se non ti muovi per tempo sul nido. Quindi.
Mia sorella e io avevamo un progetto, quello di condividere la tata che da 5 anni segue le sue bimbe, ridistribuendo così costi e carichi di lavoro. Progetto ancora in auge, ma che sta diventando più oneroso del previsto. Per cui si apre, per fiammiferino, la via del nido.
Niente in contrario, a lui andrà bene, io mi strazierò di sensi di colpa come tutte le mamme che lavorano, è nell'ordine naturale delle cose.
Ho solo un dubbio e vorrei sentire un po' di pareri.
Mandare un bimbo al nido a 6 mesi è troppo presto? Ha conseguenze negative? Tipo mi cresce un fiammiferino con il terrore dell'abbandono, in depressione, con rancori maturati in culla verso i genitori?
Non conosco nessuno che ha portato al nido un bimbo così piccolo, per cui ho bisogno di opinioni.
 grazie!

martedì 1 marzo 2011

Twitter

Mi sono appena registrata su Twitter.
Mica ho capito come funziona, ma soprattutto a cosa serve.
A volte la mia curiosità va oltre la mia competenza.
Mi do la settimana per valutare l'utilità/bellezza/interesse dello strumento.

Il vantaggio di stare a casa è anche dare libero sfogo a queste pulsioni internettiane :)

Troppo rumore!

Al piano di sopra si è scatenato l'inferno. Stanno facendo dei lavori, più che altro stanno rifacendo il bagno, che una perdita ha trasformato il nostro in una grotta. Iniziano a martellare per spaccare le piastrelle alle 8 della mattina e fino alle 16 non c'è un minuto di sosta.
Fuori piove, per cui passeggiare o inventarsi attività outdoor è un po' più difficile, o comunque sono meno invogliata. I gatti sono agitati, non riescono a dormire le loro 18 ore. Stavo pensando di metterli nel trasportino e portarli con me all'Ikea, che durante la settimana è il posto più tranquillo dei dintorni e tutti insieme testare l'area divani.
Con questo baccano non riesco neppure a sentire un po' di musica, leggere o finalmente iniziare a studiare il manuale di fotografia, e secondo me fiammiferino si sta chiedendo che razza di mondo ci sarà là fuori.
Un attimo fa pensavo che preferirei essere in ufficio e questo è un segnale gravissimo, è necessario inventarsi subito qualcosa!