tag:blogger.com,1999:blog-71597341086792148572024-03-13T00:23:07.073+01:00PensieriCanditiLa maternità è un panettone: prima o poi i canditi li togli.La Wisinghttp://www.blogger.com/profile/11659607249476913397noreply@blogger.comBlogger1148125tag:blogger.com,1999:blog-7159734108679214857.post-47866386448419916262023-07-11T16:19:00.001+02:002023-07-11T16:19:43.883+02:00Amo l'estate, meno 5 cose :)<p> Amo l'estate, incondizionatamente</p><p>Il caldo mi fiacca, dormo malissimo, non ho niente di adeguato da mettere, la gente tende a non lavarsi, ma io l'estate la amo proprio.</p><p>Sarà che poi vado al mare e allora tutto ha un senso compiuto, sarà che il sole, signora mia, è proprio la mia stella e le giornate lunghe, con qualche sera morbida, le chiacchiere fino a tardi, il melone e l'anguria.</p><p>Sono profondamente grata all'estate, andrei in giro ad abbracciare alberi e ombrelloni, vivrei in infradito, mangerei solo cose morbide e fredde, l'umore proprio cambia: è estivo.</p><p>In questo tripudio però qualche nota stonata c'è. Gli argomenti tipicamente estivi sono tremendi, mortificanti, non rendono giustizia alla stagione, non sarebbero adatti neppure a un autunno, per dirla tutta.</p><p>Ho trovato i 5 argomenti che mi infastidiscono di più, ve li metto qui, fatemi sapere cosa ne pensate</p><p></p><ol style="text-align: left;"><li><span style="color: #990000;"><b>SESSO</b> </span>- l'estate è la stagione che se non trombi non meriti niente, neppure un ombrellone in decima fila. Pullulano sondaggi su quante volte, studi di quanta gioventù dimostri se, tips&tricks non richiesti e infiniti vademecum sugli amori estivi. Ma perchè ne parliamo così tanto, eh?</li><li><span style="color: #ffa400;"><b>ALLERTA CALDO</b></span> - sì, è estate, farà caldo, in alcuni giorni caldissimo. Fra l'altro tutto questo caldo inibisce il punto 1, ma pazienza. Beviamo, mangiamo frutta e verdura fresca, usciamo nottetempo, ma basta dire, vi prego, di tenere a casa anziani e bambini</li><li><span style="color: #3d85c6;"><b>ALIMENTAZIONE</b> - </span>d'estate si mangia tantissimo, sembra. Fritti, primi intingolati e interi vassoi di pesce. Quindi, le raccomandazioni per l'allerta caldo che fine fanno? </li><li><span style="color: #cc0000;"><b>PROVA COSTUME</b> -</span> questo è l'argomento che odio di più, che non ha senso d'esistere, sessista e discriminatorio. Andare in spiaggia con il corpo che abbiamo regala un senso di libertà e contatto con la natura che provaci in inverno. Perchè mai dovremmo sentirci in imbarazzo o digiunare da marzo? In ogni caso, la questione prova costume annulla e contraddice i punti sopra, per cui non sai più cosa mangiare, se farai sesso e probabilmente anche il caldo estremo dipende dal fatto che non hai un corpo perfetto.</li><li><span style="color: #38761d;"><b>SALDI ESTIVI</b> </span>- fratelli piccoli di quelli invernali, incastrati tra i Prime Day, poco prima delle vacanze. Mi fanno tenerezza, sono la quint'essenza dell'impermanenza. Ciò che compri lo userai 1 mese, ad essere ottimisti. Eppure non si parla d'altro, per giorni prima e per giorni dopo. Ricordatevi il costume giusto comunque, che altrimenti saltano tutti i punti, come in un'operazione mal riuscita.</li></ol><div><br /></div><div>Un ultimo punto, per me fuori classifica, ma altrettanto ossessionante:</div><div><span style="color: #b45f06;"><b>I CAPELLI</b></span> - che vanno sempre e in ogni caso mascherati, come fossero super eroi.</div><div><br /></div><i><span style="color: #990000;">Luce diffusa, splendore. L’estate è essenziale e costringe ogni anima alla felicità.<br />(André Gide)</span></i><p></p><div>Cosa incrina il vostro umore estivo?</div>La Wisinghttp://www.blogger.com/profile/11659607249476913397noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7159734108679214857.post-65219070276324194052023-06-27T16:07:00.000+02:002023-06-27T16:07:10.369+02:00Menopausa e adolescenza: la giornata tipo<p> C'è una considerazione che voglio condividere con le primapare tardone come me, cioè le donne che hanno avuto figli dopo i 40 anni o che si accingono ad averne. Più che una considerazione è proprio un appello, un warning: <b><span style="color: #990000;">siate consapevoli che la vostra menopausa coinciderà con la loro adolescenza</span></b></p><p>Potete anche fare spallucce se siete neo-mamme occhi negli occhi e cuore a cuore, è giusto, ma se invece ci siete, se siete nella fase menopausa più adeolescenza, coraggio, <span style="color: #990000;">parliamone.</span></p><p>E' la tempesta perfetta, l'epica battaglia campale. </p><p>Su un fronte ci siete voi, sull'altro lui/lei/* . Nuvole nere e dense, venti a raffiche e onde giganti si sollevano su entrambe i fronti, in uno sciabordio di malumore e incomprensione, che il naufragar mi è inevitabile in questo mare.</p><p>In mezzo potreste avere un padre/compagno, in posizione di resa, le mani alzate, in ginocchio, lo sguardo basso. E' comunque fuori dal campo di battaglia, lasciamolo tranquillo.</p><p>Voi avete già i vostri bei problemi e non avreste bisgno di ulteriori complicazioni:</p><p>mantenere il peso a livelli accettabili; contenere le vampate; domare gli sbalzi d'umore; affrontare notti che a volte sono insonni, altre di un sonno così pesante che la morte viene a chiedervi se va tutto bene; vi stizzite per un nonnulla e un attimo dopo vi sentite sollevate perchè alla mia età, signora mia, posso essere libera di fare ciò che mi pare. Con un occhio leggete gli articoli pancia piatta, con l'altro vi esaminate allo specchio pensando che sì, adesso, passati i 50 posso finalmente fare pace con il mio corpo; pensate alla carriera e alla pensione con la stessa intensità e desiderio; uscite con le amiche, amate il divano; aggiustate le scollature, la lunghezza delle gonne, l'altezza dei tacchi, gli abiti sono quelli che vi piacciono, non quelli di moda; <span style="color: #990000;">fate tentativi estremi di darvi pace, che davvero, io non mi riconosco più, cosa diavolo, ma perchè, meno male e finalmente.</span></p><p>Sull'altro fronte, le cose non vanno meglio: il neo-adolescente non ha nessuna consapevolezza del proprio corpo, dello spazio che occupa, della forza che sviluppa. Si muove a caso, in una scia di un'odore che diavolo no, non è quello del mio bambino. Dorme un sacco, in notti che non sono mai insonni, se non per qualche oceanica sfida PlayStation. Si stizzisce per un nonnulla e poi chiede un abbraccio; vorrebbe essere già fighissimo, quel rimasuglio d'infanzia lo infastidisce, tranne dire poi che lui è piccolo, quando ha bisogno di qualcosa che potrebbe benissimo fare da solo. Ama il divano e tende a sottrarlo a voi con tutti i mezzi possibili; studia look nuovi che si inseriscono tra Lo Scappato Di Casa e il Naufrago, in ogni caso nella sua testa tutto è firmato, costoso e soprattutto nuovo. Fa fatica a fare bagni di realtà, ma anche bagni in generale o docce. <span style="color: #990000;">Non si riconosce più e cosa diavolo e quanto ancora dovrò aspettare e aspettare cosa, poi.</span></p><p>E' confuso, come voi, più di voi, ma con più energia. Potrebbe battervi, se non fosse che voi avete più esperienza, strategia, uso spregiudicato di psicologia spicciola. L'adolescente è irruente, voi vivete d'istinti contradditori. Sono scintille signora mia, attriti e fuochi per ogni singola cosa.</p><p>Mettetelo in conto, care primipare tardone. In quella fase della vita in cui avreste un gran bisogno di defilarvi un pochino per prendere confidenza con la nuova voi, sarete là, su quel campo di battaglia, tra calzini pestifiri, il vostro bagnoschiuma delicato e nutriente che finisce in una sera; turbamenti che vi attraversano e arrivano come una scossa anche al neo-adolescente e, una volta lì, diventano temporale.</p><p>A sera la battaglia si placa. Avete già certamente notato che adesso siete voi le prime ad andare a dormire: la camera è il fortino non ancora conquistato; l'approdo sicuro, il sollievo! </p><p>Lui, l'adolescente, invece vuole fare tardi e rosicchia minuti a qualunque orario proposto. Il tiratardi però vuole il suo bacio della buona notte, vuole quei 5 minuti di chiacchiera a bassa voce, un ultimo abbraccio. Domani mattina vi risponderà con un grugnito, ma adesso, la sera, no. E' coccoloso. Onestamente, credo sia il suo colpo di grazia: impedirvi di raggiungere la quiete della vostra camera è una tortura che vi infligge, l'ultima della giornata. Pazienza, vi vendicherete l'indomani mattina, svegliandolo. E via di nuovo, tra stridori di NO, scintille di incomprensioni e incrocio di spade.</p><p>Lui ne uscirà grande.</p><p>Noi vecchi, forse anche anzitempo.</p>La Wisinghttp://www.blogger.com/profile/11659607249476913397noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7159734108679214857.post-72082803411988969042022-07-25T16:12:00.000+02:002022-07-25T16:12:22.668+02:00La solitudine atroce<p>E' raro che parli di cronaca qui.</p><p>E' una scelta, provo a coltivare un'aiuola senza tragedia, cattiveria, miseria.</p><p>Però ho un magone e una rabbia che non vanno via ormai da una settimana, ho avuto perfino incubi e forse devo tirar fuori.</p><p>La storia è quella della bimba di 18 mesi abbandonata da sola in casa</p><p>La storia è della mamma e dell'urgenza di non essere più sola e raggiungere un fidanzato, forse l'amore della sua vita, forse solo un tipo qualunque. Non lo so, ma l'urgenza evidentemente c'era tutta</p><p>La storia è di un condominio che non si è accorto di niente</p><p>Di servizi sociali non pervenuti</p><p>E' la storia di una solitudine atroce, folle, che rende mostri. </p><p>E' la storia di qualcosa che non riesco a vedere, non ci riesco, non capisco</p><p>Ho provato a non pensare alla mamma, la immagino solo in fondo a un buco nero di un niente così pesante da restarne schiacciata. Non giustifico, provo a non condannare, mi si secca la gola, la lingua è felpata, mi fanno male gli occhi</p><p>Ho pensato al fidanzato, quello che l'ha accolta per una settimana. Chi è? Non sapeva davvero niente di quella bambina a casa da sola? Ha fatto finta di niente? Di lui non si parla negli articoli, che ho letto poco e velocemente, non ce la faccio.</p><p>I vicini di casa. Mamma e figlia invisibili. Non si sono accorti che lei non c'era, che la bambina piangeva, che qualcosa non andava. Non hanno suonato campanelli, chiamato vigili, che chi si fa i fatti propri campa cent'anni. Voi, la bimba no.</p><p>La mamma era senza famiglia? dov'era il padre della bimba, i nonni, la zia anziana, ma affidabile, una cugina un po' naif, ma diamine, per qualche giorno va bene anche lei.</p><p>Dov'erano tutti? Dove eravamo in quei maledettissimi sei giorni?</p><p>Molti invocano giustizia adesso, ma è davvero dannatamente tardi. A cosa mai servirà essere giusti adesso? Non c'è rimedio, per nessuno.</p><p>Non condanno, non capisco.</p><p>Poteva bastare lasciare la figlia davanti a un ospedale, una chiesa, ai giardini pubblici, sul tram, sul treno che l'ha portata da lui.</p><p>Voleva ucciderla, voleva soffrisse ciò che ha sofferto lei in questi ultimi due anni? Una sofferenza non vista, ignorata, minimizzata. Invece era gigantesca, enorme, tanto da rendere buia tutta Milano.</p><p>La genitorialità è difficilissima, un mare profondo. Se siamo fortunati, navigheremo in acque quasi sempre affrontabili. Altre sarà tempesta furibonda. Nella tempesta non possiamo chiedere ai bambini di tenere la rotta. I capitani sono gli adulti, i genitori se ci sono, altrimenti la comunità tutta intorno. La tempesta non si affronta da soli e se non ce ne accorgiamo ci deve essere qualcuno che ci guida per uscirne. Si vive così nelle società civili, non ci sono altri modi, non bisognerebbe lasciare tra le onde nessuno, è troppo pericoloso.</p><p>Questo post è inutile. Avevo bisogno di parlare.</p><p><b><span style="color: #cc0000;">Se hai bisogno di parlare con qualcuno, manda messaggi con i mezzi che puoi. Fai così ragazza mia, o ragazzo, che sei in difficoltà con tuo figlio/a. Scrivi, suona campanelli, grida dalla finestra, telefona a tutti quelli che conosci. Chiama i carabinieri, i vigili, la guardia giurata giù all'angolo, entra dal fornaio e chiedi aiuto.</span></b> </p><p>Chiedi aiuto in tutti i modi possibili, per favore. </p><p>Mai più deve andare così, mai più diventare folli di atroce solitudine.</p><p><br /></p><p><br /></p><p><br /></p><p><br /></p>La Wisinghttp://www.blogger.com/profile/11659607249476913397noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7159734108679214857.post-15828230548321771432022-06-13T17:37:00.000+02:002022-06-13T17:37:04.504+02:00Ma le vacanze di chi?<p>Ma voi, esattamente, come ve la cavate d'estate?</p><p>Cioè, che ne fate della prole?</p><p>Giugno per me è il mese dell'inquietudine.</p><p>Cig felice per la fine della scuola, io che mi adombro come fossi attraversata un temporale.</p><p>Non ho vere strategie per l'estate, mai</p><p>Arrivo tardi per qualunque iscrizione, vorrei che la scuola finisse non prima di metà luglio.</p><p>Un mese e mezzo di Cig nullafacente riesco a gestirlo, 3 mesi no.</p><p>Così entrano in scena i campi estivi</p><p>Una sequenza fitta di iscrizioni che ci portino almeno a metà luglio. Che sia tennis, taglio&cucito, pesca sportiva o circo, poco importa: l'essenziale è impedire al pre-adolescente di passare intere giornate collegato, sdraiato, in cuffia con amici altrettanto sdraiati e collegati. Fuori il sole, l'estate che luccica, scalda, inonda. Ci fosse il mare appena al di là della strada, invece del traffico, forse sarebbe più facile.</p><p>Un occhio al lavoro, un occhio a lui e parole come puntine da disegno per tenerlo in piedi, a fare qualcosa. Magari i compiti che invece scivolano inesorabili verso settembre, quando ci vorrà il doppio del tempo e una dose massiccia di pazienza, nostra, per farli.</p><p><span style="color: #cc0000;"><b>La scuola aperta a luglio, per fare i compiti tutti insieme. Ripassare, finire e poi partire.</b></span></p><p>Giugno va, tra un campo e l'altro, che neppure un gitano.</p><p>Luglio arriva. Finiscono i campi, si riprova con i compiti: si lanciano challenge di disegno tecnico, matematica e lettura livello avanzato. Seguono negoziazioni complesse, tafferugli, slogan scanditi tipo "Compiti - tortura - vacanza - non cultura" o "Potere alla vacanza!". </p><p>Luglio ci strema, sei nel mezzo del nulla, stanco morto a contare i giorni che ti separano dalle tue di vacanze e il pre-adolescente che si incupisce al solo proporre di leggere un capitolo o fare due quadrati sull'ipotenusa. </p><p>Parte allora il gran tour delle vacanze scaglionate.</p><p>Primo turno: papà</p><p>Secondo turno: mamma</p><p>Terzo turno: tutti insieme</p><p>Il pre-adolescente, quel Cig che posizionavi su un passeggino e portavi dove volevi tu, avanza pretese: ci devono essere amici, wi-fi, mare, niente compiti e open bar gelati. Tu guardi nostalgica i passeggini sul pianerottolo, quelli della giovane vicina e ti chiedi chi è quel giovanotto che detta condizioni, convinto, peraltro, di vincere su tutti i fronti. Luglio è estenuante, lunghissimo.</p><p>Il secondo turno mamma arriva, sono finalmente anche le mie vacanze. Solitamente ci arrivo pallida, stanca, accaldata. Mi piacerebbe un sacco prendere un aereo, magari con quei bei vestitini freschi, il sandalo e giusto una sacca con due costumi. Non succede mai. Le mie partenze con Cig e il gatto assomigliano più a una migrazione. Cig è un viaggiatore bravissimo, non chiede mai "siamo arrivati", guarda dal finestrino e mi piace pensare che stia molto pensando in tutto quel silenzio. Negli anni ho capito che ha un'autonomia di circa un'ora e mezza in modalità viaggiatore, poi è necessaria la sosta all'autogrill. L'autogrill, di qualunque insegna, è come una gigantesca edicola e l'edicola, da sempre, è il regno incantato di Cig. A lasciarlo fare non arriveremmo mai a destinazione, anche per esaurimento fondi vacanza.</p><p>Nel secondo turno, i compiti diventano imperativi. Con grande sorpresa del pre-adolescente questa attività scolastica sottrae tempo alla spiaggia e agli amici. I miei "te l'avevo detto" che non dico formano un grumo chissà dove, probabilmente sui fianchi e addio prova costume.</p><p>Le mie vacanze vacillano, così come vacilla il terzo turno tutti insieme. L'unico ritemprato è lui, è Cig versione pre-adolescente, abbronzato, felice, sempre in acqua come un pesce. Cuore di mamma.</p><p>Noi con le stesso sguardo di Kate verso Louis durante il giubileo.</p><p>Settembre. Dissolvenza. Fine. Delle vacanze.</p><p><br /></p><p><br /></p><p><br /></p>La Wisinghttp://www.blogger.com/profile/11659607249476913397noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7159734108679214857.post-40746652703667395122022-06-03T12:17:00.000+02:002022-06-03T12:17:31.685+02:00And just like that<p> Mi ero persa gran parte di sex and the city, sono stata una ragazza distratta</p><p>And just like that, mi sono trovata a guardare le ragazze invecchiate, mi è servito a capire quanto lo sia anch'io.</p><p>Le primipare tardone come me invecchiano in modo bizzarro. Il corpo segue la sua strada, la menopausa arriva comunque, la mente deve restare necessariamente sveglia, altrimenti è un attimo che ti perdi figli su Tik Tok o li trovi a navigare tra i video di youtube, a volte in acque burrascose. La mamma over è un ponte tra ciò che normalmente sono le donne della sua età e quelle più giovani, quelle che si alzano la mattina in un balzo, mentre tu conti gli scricchiolii ed esulti se ne manca uno all'appello.</p><p>Passa il tempo.</p><p>Cig conclude la prima media, il primo anno interamente in presenza dopo due a spizzichi e bocconi. E' un ragazzino, con il 40 di piede e le mani ancora a pagnotta.</p><p>Io ho diverse rughe in più, anche nel cuore. Mi entusiasmo per l'acquisto della lavasciuga, molto più che per un nuovo paio di scarpe. Ho cominciato a leggere anche le offerte dei supermercati con un certo interesse, seguo tutorial per imparare a risolvere il cubo magico, ho preso una lezione di cross fit e ci tornerò, scelgo scarpe e abiti sempre più comodi, vado a letto presto, vorrei un party dove si tira tardi.</p><p>In un attimo.</p><p>Archivio i buoni propositi a favore di quelli saggi e possibili. Coltivo aspirazioni che durano quanto il basilico che mi dimentico di annaffiare. Perdo peso, si allarga il giro vita. Rido molto infischiandomene dei solchi intorno agli occhi. Ci sono giorni che sono energia, altri poltiglia.</p><p>Cig non vuole più lo accompagni fino al cancello della scuola</p><p>La menopausa è uno stato di grazia. Quasi non me ne sono accorta e sto bene come non lo stavo da più di 40 anni. C'è una lucidità, una pace, un sollievo che mi sembrano regali inaspettati.</p><p>Cig scende da solo al parco a giocare con gli amici</p><p>And it's like just that, tra gioventù necessaria e attempaggine inevitabile che ritrovo la voglia di raccontare.</p><p>Voi dove siete? </p>La Wisinghttp://www.blogger.com/profile/11659607249476913397noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7159734108679214857.post-65329824757458688332021-01-11T11:47:00.001+01:002021-01-11T11:47:38.204+01:00Nel frattempo.<p> E' passato molto tempo.</p><p>Dall'ultima volta che sono passata di qui; dall'ultima chiacchierata fitta con un'amica sedute davanti a qualcosa di buono; da quando la vita era frenetica; da quando ho messo un rossetto, che adesso cosa lo metti a fare con la mascherina; da quando cantavamo dai balconi; da quando tutto si è fatto buio; dall'ultima risata in compagnia, in tanti, intorno a un tavolo, sparpagliati in cucine altrui a mischiare piatti, incautamente bicchieri; da quando ho fatto tardi e chissà domani che piomba avrò; da quando entravo in ufficio e salutavo tutti, perchè c'erano tutti, erano lì.</p><p>E' passato davvero molto tempo. Da prima. </p><p>Adesso.</p><p>Ho un anno in più, che di questi tempi te lo appendi al petto come una stelletta.</p><p>Ho un nuovo lavoro, che deve ancora iniziare e lo aspetto come si aspetta un fidanzato: sono pronta da ore, ma so che a un passo dall'uscio mi fermerò davanti allo specchio, a sistemare, considerare, sorridere.</p><p>Iniziare di nuovo è la miglior cura antirughe e il peggior rimedio per la gastrite.</p><p>Cambiare è necessario, rivoluzionario, ti tiene sveglia notti intere a costruire ponti. Colleghi ciò che sei a ciò che puoi ancora diventare. E' tutto un cambiamento là fuori, non volevo essere da meno.</p><p>Abbiamo iscritto Cig alla scuola media, che un po' ci tremano le gambe a pensarci.</p><p>Tutto procede, avanza, ci prende per mano, ci trasporta in un altrove di cui, forse per la prima volta, non sappiamo come sia, neppure dove sia. </p><p>Aspettiamo, in un frattempo dilatato e infinito. Non siamo diventati migliori, anzi siamo anche ingrassati e siamo più pallidi, necessariamente solitari, cambiamo colori, a fasce, a feste, a opportunità o per decreto.</p><p>Siamo cresciuti come le piante al buio che sognano il sole. Ci siamo allungati in giornate uguali, che non assomigliano in nulla a quelle che erano.</p><p>Non ho più un'agenda. Ho però un wi-fi robustissimo. Ho imparato a truccarmi per le dirette Zoom e nel prossimo CV scriverò che il mio profilo migliore in video è il sinistro. </p><p>Sono diventata una mamma fuori da scuola, in un tempo senza "ci facciamo un caffè?" e senza palestre mattutine in cui sciamare insieme. Abbracciare il sorriso di Cig davanti al cancello è ciò che da ritmo a tutta la giornata.</p><p>Mi sono iscritta a un corso di tennis che poi non è iniziato.</p><p>Ho desiderato di essere in casa da sola, ma casa è l'unico posto in cui puoi stare con qualcuno.</p><p>Ho voglia di andare al mare, ma siamo distanti.</p><p>Ho voglia di scrivere, ma prima dovrei svuotare l'anima dal troppo di questi mesi. Le storie soffocano. Come gli amori giovani che non possono più incontrarsi a scuola. Leggo. Mi distraggo. Studio. Mi allontano. Torno. Inciampo in un sacco di desideri lasciati in disordine, prima o poi serviranno di nuovo, meglio averli a portata di mano.</p><p>In questo frattempo infinito non sai bene come riordinare, cosa ritirare, se davvero la stagione cambia.</p><p><br /></p>La Wisinghttp://www.blogger.com/profile/11659607249476913397noreply@blogger.com3tag:blogger.com,1999:blog-7159734108679214857.post-60554933799490614172020-09-09T11:03:00.001+02:002020-09-09T11:03:53.170+02:00La scuola riapre!<div dir="ltr"><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">Al via tutti pronti, si parte!</div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">Dopo 6 mesi la scuola riapre, vi ho sentiti dire che vorreste un locale dove ballare sui tavoli alle 9 di mattina e dove servano cocktail ben carichi e al diavolo gli assembramenti.</div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">Le chat mamme si sono riattivate già a metà agosto, con interrogativi misti, in tutte le sfumature dal frivolo al molto serio.</div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">A ferragosto il tema erano le mascherine, quali usare? La circolare sarebbe arrivata solo a inizio settembre, ma le linee fondamentali erano già ben chiare: dal leopardato agli Avengers vale tutto, perfino la mestizia delle mascherine chirurgiche e la sciccheria di quelle brillantinate. </div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">A fine agosto imperversava il quesito copriwater, asciugamani personalizzati e la possibilità, sancita da regolamento scolastico, di tornare a casa per fare pipì.</div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">Gli ingressi scaglionati hanno creato non poco scompiglio: da un primo calcolo approssimativo, comunque avvalorato dalle chat mamma, sembrava certo che le 5° elementari entrassero alle 6.30, mentre le 1°, a scalare, non prima delle 12, più o meno quando le 5° uscivano e no così però sarà un bel casino di bambini che entrano ed escono, nonni che aspettano e al terzo giorno è sicuro che si confondono, poveri nonni, porteranno a casa bambini che devono entrare e abbandoneranno bambini usciti.</div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">La discussione sulle chat è poi migrata su temi più seri: come affrontiamo gli inevitabili raffreddori di ottobre e novembre? Qualcuno ha provato a comporre un foglio xls, in cui appariva chiaramente che, considerando l'incidenza assenze degli ultimi 2 anni, la scuola avrebbe sì riaperto il 14 settembre, ma per chiudersi definitivamente il 15 pomeriggio: un solo bambino per classe assente per febbriciattola farebbe della scuola un focolaio di cui parlare ai TG.</div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">Si è poi scoperto che se stai assente meno di 3 giorni si può rientrare senza certificato medico, un sollievo. I figli di genitori particolarmente apprensivi si preparino: mediamente faranno un paio di tamponi al mese.</div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">Non è chiaro se quando il bimbo starà a casa per un lieve raffreddore, dovranno stare a casa anche i genitori in attesa di capire come evolve la situazione. Prepariamoci anche noi, staremo a casa molto spesso, se così fosse.</div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">Il mistero si infittisce se prendiamo in considerazione i raffreddori di altri bambini: stiamo tutti a casa aspettando di sapere come sta Luigino? E se malauguratamente Luigino risultasse positivo, tutti a casa per la quarantena? Boh, per il sicuro mantengo la mia postazione lavorativa in cucina, finchè sarà possibile.</div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">Intanto partiamo con una piccola prova generale: iniziamo la scuola il 14 e ci andiamo fino al 17, poi staremo a casa per le votazioni e rientreremo il 23. Iniziare direttamente il 24 pareva brutto, soprattutto nei confronti dei bimbi nordici che a scuola ci stanno andando dal 1° agosto. Insomma ci sono bambini che muoiono di fame perchè i nostri non mangiano le verdure, non potevamo discriminare i bambini nordici, che sono già in quarantena e noi non abbiamo ancora messo piede a scuola.</div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">Però dai, si riparte. </div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">Finalmente si tornerà alle relazioni, così importanti per i figli di ogni età. Nuove amicizie sbocceranno a 2 m di distanza e nuovi amori, che dell'amato ameranno soprattutto gli occhi, o gli occhiali appannati dietro la mascherina.</div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">La scuola che riapre è tormento ed estasi, la cima sull'ottovolante un attimo prima della discesa, il tuffo dal trampolino più alto.</div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">Al via tutti pronti, tratteniamo il respiro, incrociamo le dita.</div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">Ricordate ai bambini che le mascherine non si scambiano con i compagni, che non si masticano le matite altrui, che quando si fa gol si esulta in solitaria.</div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">Forse ogni bambino avrà il proprio gesso per la lavagna o potrà rifiutarsi di scrivere con gessi già tocchicchiati da altri, maestra compresa. I bambini di prima elementare dovranno cavarsela da soli, perchè non ci sarà l'amorevole chinarsi della maestra a correggere le gambette delle A.</div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">Sarà didattica a distanza in presenza.</div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">Speriamo bene.</div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">La nota positiva è che siamo a inizio settembre e, distratti da tutti questi temi, in chat non abbiamo ancora parlato del regalo di Natale ai maestri.</div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small"><br></div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small"><br></div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small"><br></div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small"><br></div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small"><br></div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small"><br></div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small"><br></div></div> La Wisinghttp://www.blogger.com/profile/11659607249476913397noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7159734108679214857.post-17156905106266136152020-07-07T12:19:00.001+02:002020-07-07T12:19:45.371+02:00E chi ci pensava alla prova costume<div dir="ltr"><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">Sono stati mesi</div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">duri</div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">tristi</div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">bui</div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">in cui è mancata l'aria, la terra sotto i piedi, il cielo era, al massimo, in una stanza.</div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">E improvvisamente siamo a luglio.</div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">Cerchiamo tutti di ritrovare il passo, di capire dove riusciremo ad arrivare in questo spazio che assomiglia più a una tregua, non ancora a una pace.</div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">Eppure ho con me cose belle di questo periodo, che mi piacerebbe portare in tempo di pace.</div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">Il tempo passato insieme, a casa, senza fretta, con lunghe ore noiose rotte poi da risate.</div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">Lavorare da casa, che da la giusta dimensione a tutto:all'impegno, allo stress, allo stare insieme, al fare che non è mai unico, ma sfaccettato, ricco, molto più interessante. E' finalmente aver guardato ben oltre il modello maschile che il lavoro ha; è come aver colorato un disegno senza rispettare i margini e aver capito che così, la figura di insieme, è molto più bella.</div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">Sono stata lontana da chi non mi piace vedere; sono stata più vicina a chi voglio davvero bene, ma non ho potuto vedere, che poi non è mai una questione di distanza, in nessun caso.</div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">Ho fatto viaggi lunghissimi, dentro di me e su autostrade deserte senza mai fermarmi, sempre con il cuore in gola, in bilico saldo sul precipizio. Ho imparato a camminare sul filo, che per farlo bene devi sempre guardare avanti, non giù, non indietro.</div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">Ho visto una balena con la coda mozza nuotare al tramonto e l'ho vista dal terrazzo.</div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">Ho guardato i gabbiani insegnare a volare ai propri pulcini, che sono grandi come tacchini e grigi, hanno ali incerte.</div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">Sono sicura di aver sentito mio papà chiamarmi e l'ho visto, con la coda dell'occhio, muoversi per casa. I ricordi belli restano sempre in un angolo degli occhi, poi li muovi per vedere meglio e i ricordi scivolano nel cuore.</div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">Di questi mesi ho le risate di Cig che gioca a Fortnite, con quella cuffia da centralinista gamer che l'ha tenuto in contatto con i suoi amici. Il suo sguardo soddisfatto perchè ci ha avuto sempre a portata, come le sue braccia che ci hanno molto abbracciato.</div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">Ho avuto paura, io che ero certa che niente più potesse spaventarmi.</div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">Ho molte speranze, vasi pieni, cresciute in questi mesi e speriamo che non diventino erbacce.</div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">Siamo a luglio. </div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">Tra qualche giorno torneremo al mare e sulla nostra spiaggia, che da lì si vede lontanissimo e ci sono tramonti in cui stai sbirciando ciò che sarà.</div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">Forse è una tregua e dopo chissà. </div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">Magari è il tempo di pace e allora poi vedrò come non sprecare ciò che ho imparato.</div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small"><br></div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">PS. Però mannaggia, qualche kg in più addosso c'è. E chi ci pensava alla prova costume!</div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small"><br></div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small"><br></div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small"><br></div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small"><br></div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small"><br></div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small"><br></div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small"><br></div></div> La Wisinghttp://www.blogger.com/profile/11659607249476913397noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7159734108679214857.post-44858020302792133022020-04-27T16:04:00.000+02:002020-04-27T16:05:08.490+02:00Fase 1-2-3 stella<div dir="ltr"><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">Ieri sera ero davanti alla TV ad ascoltare Conte, così come si faceva con Radio Londra nel 1939.</div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">Le sorprese non erano previste, certo, eppure fino all'ultimo ho sperato in qualcosa di diverso.</div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">Lo so, è molto più facile criticare in questo momento, vorrei proprio vedermi io al loro posto, sballottata tra task force, esperti, luminari, necessità economiche impellenti, virologi, imprenditori e le varie figure mitologiche nate dall'unione, per esempio, di un virologo e un imprenditore o da un ministro e un giocatore di calcio. E' proprio difficile, lo so.</div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small"><div class="gmail_default"><font color="#741b47"><b>Io una proposta ce l'ho: passiamo alla Fase 1-2-3 Stella. Tutti si possono muovere e giocare, ma se ti beccano (positivo) torni alla fase 1. </b></font></div><div class="gmail_default"><font color="#741b47"><b>E' anche divertente e soprattutto è un gioco che conosciamo tutti, le regole le capiamo al volo, è perfino un gioco in cui è difficile barare.</b></font></div></div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">Per beccarti positivo dovrebbero farti solo un tampone. Ah già, non li fanno, scusate.</div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">Io ho capito poco in generale ieri, l'unica cosa che ho capito davvero che sta a noi, al nostro senso di responsabilità, al nostro amor di patria, al nostro bla bla bla</div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small"><font color="#741b47"><b>Che è come dire: se andrà bene, loro l'avranno pensata giusta; se andrà male, invece, sarà solo colpa nostra</b>.</font></div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">A me questo è suonato malissimo, ma fa niente magari ero di cattivo umore.</div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">Ho compreso poi che potrò finalmente andare a trovare i miei congiunti. Non so bene chi siano i congiunti, cioè se comprendono la zia Adelina che credo fosse la zia di mia nonna, ma fa niente, mi informerò.</div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">Ciò che non ho assolutamente compreso invece è: se posso andare a trovare la zia Adelina che non vedo da 20 anni, perchè non posso andare a trovare la mia amica Gaia? Il virus mica lo sa se siamo congiunte Gaia e io e io avrò lo stesso comportamento con lei e con la zia Adelina. Perchè ho capito che dipende tutto da me, dal mio senso civico, dal mio amor di patria, dal mio bla bla bla</div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">Ho capito che gli sportivi potranno tornare ad allenarsi, tranne me che ero alle prime lezioni di tennis e incredibilmente non mi avevano ancora schedata come atleta di interesse nazionale. Eppure userei lo stesso campo su cui si allenerà lo sportivo nazionalmente interessante e lo farei anche per un tempo molto più breve perchè, signora mia alla mia età, corro un'ora dietro la pallina e poi stramazzo. Ma pazienza, in fondo in cambio mi hanno dato la possibilità di fare attività fisica in giro: se vado a passo lento devo stare a 1 metro di distanza, se sono proprio tarantolata a 2 metri. Per il sicuro terrò 1,5 mt di distanza perchè non saprei dire con certezza se sono bradipo o tarantola. Tanto sta a me, so che deciderò per il bene di tutti.</div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">Dei bambini non si è parlato. Hanno rotto le scatole per un tempo infinito con i fertility days e altre sensibilissime iniziative, ma è evidente che non sanno gestire i bambini, che forse pensano che li abbiamo trovati sotto un cavolo e potremmo fare il favore, per amor di patria, senso civico e bla bla, di riportarli nell'orto. O far finta di non averli, per non disturbare, checcazzo, stiamo lavorando!</div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">Si è parlato di calcio, molto a lungo, ma magari è a me che il calcio interessa niente e non capisco la portata delle decisioni in merito.</div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">I negozi restano chiusi, ancora un po'.</div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">Estetiste, parrucchieri, ristoranti, pub anche, anzi anche un po' di più.</div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">Ti puoi spostare all'interno della regione. E se fossi disgiunta dai congiunti anche da confini regionali?</div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">Conte continuava a ripetere "No ai party in casa"</div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">Ora, io lo so che qualcuno avrà capito che non è possibile partorire in casa.</div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">Io lo so che a pochi è balenata l'idea di lanciare i "One meter distance party" da organizzare nel condominio o con i congiunti (sempre che si capisca bene chi sono).</div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">Insomma siamo aperti, ma non apertissimi.</div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">Siamo chiusini, in quelle mezze misure caute che creano confusione, ma anche disparità, sospetto, ansia, rabbia.</div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">Siamo, molto, limitatamente liberi; siamo, molto, collettivamente separati.</div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small"><br></div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small"><br></div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small"><br></div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small"><br></div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small"> <br></div></div> La Wisinghttp://www.blogger.com/profile/11659607249476913397noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7159734108679214857.post-27242260592459086862020-04-21T12:02:00.001+02:002020-04-21T12:02:42.402+02:00Ripartenza: cosa ne faccio dei bambini?<div dir="ltr"><div class="gmail_default" style="font-size:small"><font face="verdana, sans-serif">Si ragiona di Fase2, quella delle riaperture, del ritorno al lavoro, di prime, morigeratissime, libertà.</font></div><div class="gmail_default" style="font-size:small"><font face="verdana, sans-serif">Così, dall'oggi al domani, cioè all'indomani della comunicazione istituzionale che si può pensare di riaprire il 4 maggio, le notizie del TG si sono fatte immediatamente meno drammatiche. </font></div><div class="gmail_default" style="font-size:small"><font face="verdana, sans-serif">Finalmente trotterelliamo tutti insieme verso maggio.</font></div><div class="gmail_default" style="font-size:small"><font face="verdana, sans-serif">Un trotterellare ordinato e possibilmente monitorato da apposita app.</font></div><div class="gmail_default" style="font-size:small"><font face="verdana, sans-serif">In tutto questo ordine, buon senso e manifesto, quanto opportuno, miglioramento generale, si sono dimenticati però dei bambini.</font></div><div class="gmail_default" style="font-size:small"><font face="verdana, sans-serif">Le scuole non riapriranno</font></div><div class="gmail_default" style="font-size:small"><font face="verdana, sans-serif">Non ci saranno i campi estivi</font></div><div class="gmail_default" style="font-size:small"><font face="verdana, sans-serif">I nonni saranno gli ultimi a poter riacquistare una qualche libertà</font></div><div class="gmail_default" style="font-size:small"><font face="verdana, sans-serif">Le baby sitter costano</font></div><div class="gmail_default" style="font-size:small"><font face="verdana, sans-serif">Poi si sa, i bambini sono untori, per questo sono stati i primi a entrare in lockdown e chissà, signora mia, quando ne usciranno.</font></div><div class="gmail_default" style="font-size:small"><font face="verdana, sans-serif"><br></font></div><div class="gmail_default" style="font-size:small"><b><font color="#741b47" face="verdana, sans-serif">Privare i bambini della socialità, del gioco condiviso, dell'aria aperta, della scuola è imporre loro di smetterla di essere bambini. </font></b></div><div class="gmail_default" style="font-size:small"><b><font color="#741b47" face="verdana, sans-serif"><br></font></b></div><div class="gmail_default" style="font-size:small"><font face="verdana, sans-serif">Forse la soluzione è questa, non considerarli più bambini, passarli direttamente allo status di pre-adulti. L'infanzia in fondo è un vizio fastidioso per tutti, un po' come la vecchiaia che chiameremo post maturità per non spaventare gli anziani, che se no capiscono di essere la categoria a rischio.</font></div><div class="gmail_default" style="font-size:small"><font face="verdana, sans-serif">In attesa di direttive in questo senso ci dobbiamo arrangiare.</font></div><div class="gmail_default" style="font-size:small"><font face="verdana, sans-serif">Ho valutato diverse ipotesi, ma 3 mi sono sembrate quelle più pratiche e sensate.</font></div><div class="gmail_default" style="font-size:small"><font face="verdana, sans-serif"><br></font></div><div class="gmail_default" style="font-size:small"><font face="verdana, sans-serif"><font color="#741b47"><b>Mandiamo a lavorare i bambini.</b></font> Una bella certificazione e via, finalmente potrebbero uscire e ritrovare gli amici. Considerata la stagione, potremmo sperimentarli come animatori di parchi-gioco abbandonati. Aria aperta, squadre intere di bambini dedicate, magari qualcuno che li viene a prendere al mattino e li riporta a casa la sera, la valenza formativa del lavoro: c'è tutto quello che serve. Quando la stagione cambierà, se le scuole resteranno chiuse, potremmo impiegarli come urlatori nei corridoi di scuole vuote, in esperti in ricreazione. Vualà!</font></div><div class="gmail_default" style="font-size:small"><font face="verdana, sans-serif"><br></font></div><div class="gmail_default" style="font-size:small"><font face="verdana, sans-serif"><b><font color="#741b47">Liberiamoli. </font></b>Ogni mattina accompagniamo i bambini a scuola e lasciamoli lì, davanti ai cancelli chiusi. Faremo loro una sola raccomandazione categorica: non parlare con gli sconosciuti, guai a te!. La speranza è che intervengano le forze dell'ordine, se non altro per sgombrare il parco di fronte alla scuola da sciami improvvisi di piccoli untori. Grazie alla nostra raccomandazione, però, i bambini non parleranno. Potremo quindi ritirarli in caserma al ritorno dal lavoro. Co-mo-dis-si-mo!</font></div><div class="gmail_default" style="font-size:small"><font face="verdana, sans-serif"><br></font></div><div class="gmail_default" style="font-size:small"><font face="verdana, sans-serif"><b><font color="#741b47">Organizziamo la famiglia su turni. </font></b>Insomma, frequentati ci siamo frequentati tantissimo in questi giorni di lockdown, ci siamo conosciuti meglio, abbiamo condiviso molto, soprattutto nelle case piccole e senza balconi o giardini, abbiamo mangiato e cucinato fino a cambiare tutti taglia.</font></div><div class="gmail_default" style="font-size:small"><font face="verdana, sans-serif">Basta! è ora che ognuno faccia la propria parte in modo più costruttivo. I genitori che lavorano di giorno avranno figli che fanno i figli sul turno notturno, e viceversa. Certo si dormirà tutti un po' meno, ma piuttosto che niente per i bambini sarà meraviglioso giocare al parco di notte, uscire in bicicletta prima dell'alba, rotolarsi in un prato o nella sabbia a notte fonda. Di giorno dormiranno beati e noi potremo andare a lavorare. Tanto con le mascherine mica si accorge nessuno se continuiamo a sbadigliare.</font></div><div class="gmail_default" style="font-size:small"><font face="verdana, sans-serif"><br></font></div><div class="gmail_default" style="font-size:small"><font face="verdana, sans-serif">Ho anche un'idea per un <b><font color="#741b47">flashmob:</font></b> ogni giorno dalle 6 alle 7 del mattino e dalle 20 alle 22, tutti i bambini faranno i capricci da finestre, balconi, giardini e pianerottoli urlando che vogliono uscire a giocare e chiamando per nome tutti gli amici del vicinato. I più piccoli piangeranno e basta, di quel pianto che sanno solo loro cosa vuol dire, ma che ho sempre trovato molto convincente.</font></div><div class="gmail_default" style="font-size:small"><font face="verdana, sans-serif"><br> </font></div><div class="gmail_default" style="font-size:small"><font face="verdana, sans-serif"> </font></div><div class="gmail_default" style="font-size:small"><font face="verdana, sans-serif"><br></font></div><div class="gmail_default" style="font-size:small"><font face="verdana, sans-serif"><br></font></div><div class="gmail_default" style="font-size:small"><font face="verdana, sans-serif"><br></font></div><div class="gmail_default" style="font-size:small"><font face="verdana, sans-serif"><br></font></div><div class="gmail_default" style="font-size:small"><font face="verdana, sans-serif"><br></font></div><div class="gmail_default" style="font-size:small"><font face="verdana, sans-serif"><br></font></div><div class="gmail_default" style="font-size:small"><font face="verdana, sans-serif"><br></font></div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small"><br></div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small"><br></div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small"><br></div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small"><br></div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small"><br></div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small"><br></div></div> La Wisinghttp://www.blogger.com/profile/11659607249476913397noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7159734108679214857.post-78893337743512579822020-04-14T17:53:00.001+02:002020-04-14T17:53:38.060+02:00Inquietudine<div dir="ltr"><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">Sono praticamente a fine quarantena, quella che ho passato con mia mamma, lontana da casa mia, da Cig e GF.</div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">Ho nostalgia di casa e sono felice di essere con mia mamma, che continua, comprensibilmente, ad annaspare nel dispiacere. Si è fatta più minuta mamma, pallida, invecchiata di colpo. Mi si stringe il cuore, in questa altalena di voglia di tornare e consapevolezza che restare con lei è giusto.</div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">La quarantena in sorveglianza attiva funziona così:</div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">l'asl di riferimento ti comunica che sei stata presa in carico</div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">poi ti telefona tutti i giorni per chiederti se hai febbre o qualunque altro sintomo riconducibile al Covid.</div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">Se sei un lavoratore, la sorveglianza attiva è equiparata alla malattia e il medico di base rilascia il protocollo da comunicare in ufficio.</div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">A questo ho rinunciato, perchè non mi va, in questo periodo, di sentirmi malata. </div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">Il primo giorno di sorveglianza quasi ti viene da sorridere, perchè non hai proprio niente e riferire i tuoi 35.8 di temperatura ti sembra una cosa così irrilevante da essere quasi comica.</div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">I giorni passano ed è forse verso il sesto che quella telefonata così breve, quei 36,2 da comunicare, assume un'importanza diversa: quella telefonata ti fa piacere. Sei contenta che l'operatrice ti chiami per nome, fa piacere sentire il suo sorriso, quell'impercettibile sospiro di sollievo quando le dici che va tutto bene.</div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">Nei prossimi giorni farò il tampone e mamma ne farà due. Se sono tutti negativi potrò tornare a casa, altrimenti la quarantena ricomincerà da capo. Anche se noi, di fatto, stiamo benissimo.</div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">Sto cercando un senso a questa procedura, ma non lo trovo.</div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">Credo che in questa fase, quella in cui cominciano a ragionare di fase 2 e riaperture, sarebbe molto più utile sapere per quanto tempo una persona positiva al tampone è effettivamente infettiva.</div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">Cioè, il virus te lo attacco con uno starnuto nei primi 6 giorni di mio contagio o anche un mese dopo la mia positività? E quanto dura la positività? E la positività è sempre comunque pericolosa per gli altri?Solo se sai questo puoi decidere quanto è lunga una quarantena, altrimenti è una misura inutile a contenere.</div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">Poi è ora di sapere chi ha gli anticorpi e chi no. </div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">Perchè se ho gli anticorpi in teoria posso uscire e non c'è motivo di tenermi in lockdown, giusto?</div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">Quindi, ricapitolando: se non sai per quanto tempo sono effettivamente pericolosa per gli altri è impossibile stabilire quanto lunga deve essere la quarantena</div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">se non sai se ho sviluppato gli anticorpi è impossibile stabilire se posso o meno uscire di casa</div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">A me non sapere inquieta parecchio, almeno quanto stare alle procedure. Obbedisco di buon grado finchè ho almeno la percezione della fondatezza dell'ordine, ma se mi assale il dubbio diventa tutto parecchio complicato.</div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">Ovvio, non sono una virologa e neppure un medico.</div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">Però ho, credo, un briciolo di buon senso, quello spiccio eh, quello che abbiamo a disposizione tutti.</div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">Per cui certo, sto a casa</div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">Ho rispettato la quarantena e mi sono tenuta a distanza da mia mamma, anche se entrambe avremmo bisogno di lunghi abbracci.</div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">Ma sto a casa perchè serve o perchè ancora non abbiamo capito bene?</div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">E se non abbiamo capito bene come si deciderà di riaprire? Dopo tutti questi morti, dopo questo infinito sacrificio, dopo tutta la nostra resistenza, si riapre perchè il pericolo è davvero più basso o perchè c'è l'Economia che ha una gran fretta?</div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">Chiedo per un'amica.</div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small"><br></div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small"><br></div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small"><br></div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small"><br></div></div> La Wisinghttp://www.blogger.com/profile/11659607249476913397noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-7159734108679214857.post-6658158559647282962020-04-04T11:20:00.001+02:002020-04-04T11:20:16.243+02:00Statistiche e informazioni - sono corrette?<div dir="ltr"><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">Ci danno moltissime informazioni in questi giorni e ci inondano di statistiche.</div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">Probabilmente la mia famiglia è particolarmente sfortunata e non rientra in nessuna di queste. </div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">O magari non sono così affidabili.</div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small"><br></div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small"><u>statistica 1 - muoiono gli anziani con patologie pregresse:</u></div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">mio papà</div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">era under 80</div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">non aveva alcun tipo di patologia pregressa</div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">era fisicamente e mentalmente in gran forma.</div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">Il covid ha comunque avuto la meglio e nel giro di poco.</div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small"><br></div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small"><u>Statistica 2 - l'infezione si presenta con tosse/raffreddore e febbre:</u></div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">Papà ha avuto, nei 5 giorni precedenti il ricovero, una gran febbre, <u>ma nessun sintomo respiratorio. </u>Proprio per l'assenza di questi sintomi, il medico di base prima e il 112 poi, avevano escluso un contagio da Covid. E' stato necessario insistere per il ricovero.</div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small"><br></div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small"><u>Statistica 3 - la quarantena è di 14 giorni:</u></div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">Mamma è stata messa in quarantena dall'ultimo contatto con papà, cioè dal giorno del ricovero, quando comunque aveva già passato 5 giorni con mio papà malato. E' stata 14 giorni in totale isolamento a casa sua, non ha sviluppato nessun sintomo neanche lieve. Se non si hanno sintomi il tampone non viene fatto. E dopo 14 giorni di isolamento e condizione asintomatica vieni "liberato". Senza ulteriori controlli, quindi di fatto senza conoscere il reale stato di salute del paziente.<br></div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small"><br></div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small"><u>Statistica 4 - la quarantena è necessaria e sufficiente</u></div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">Per massimo scrupolo nostro e con molta difficoltà siamo riusciti a farle fare comunque il tampone, due giorni dopo la fine della quarantena.<br></div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small"><u>E' risultato positivo. </u></div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">DOPO 22 giorni da esposizione certa al virus; </div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">DOPO la quarantena, quando cioè ti dicono che puoi riprendere la tua vita "normale", rispettando le restrizioni in essere.</div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small"><br></div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small"><u>Informazione 1 - fate riferimento ai numeri verdi e/o regionali istituiti</u></div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">Adesso mamma rientra in quarantena e io con lei.</div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">Già, perchè ho aspettato la fine dela sua quarantena, ma poi l'ho raggiunta. Ho avvisato i carabinieri e i numeri regionali del mio spostamento, delle motivazioni, del termine della quarantena di mia mamma e della mia volontaria di oltre 15 giorni.</div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">Alla fine della sua quarantenza lei dovrà fare due tamponi nell'arco delle 24 ore.</div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small"><u>Se non avessimo insistito noi per avere un tampone a fine della prima quaratena mai avremo saputo che era positiva. Mai. </u></div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">SCUSATE, MA ALLORA CHI C'E' LA' FUORI? Chi è tornato al lavoro, chi è al supermercato, in farmacia, dal panettiere?</div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small"><br></div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small"><u>Informazione 2 - ogni giorno impariamo una cosa nuova su questo virus</u></div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">Se io non svilupperò sintomi non mi faranno un tampone a fine quarantena.</div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">Cioè, questa è la prima risposta che mi hanno dato. <u>Questa è la procedura, anche se hanno sotto gli occhi, in tempo reale, al telefono con me, l'evidenza che a fine quarantena puoi essere positivo.</u></div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small"> </div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">Ci sono volute <u>5 telefonate in 5 uffici diversi, per un totale numero di tentativi che supera il centinaio, </u> per ottenere anche per me un tampone a fine quarantena, che senza quello non potrei mai decidere di tornare a casa mia, da Cig e GF.</div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small"><br></div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">Io, come fortunatamente tanti, sono abbastanza smart: so cercare numeri di telefono e interloquire praticamente con tutti, fare domande, mostrare evidenze. </div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">Per chi, per vari motivi non lo è, ci sono le procedure, molto rigide hanno specificato. </div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">Che, mi pare chiaro, qualche problema ce l'hanno.</div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small"><br></div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small"><br></div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small"><br></div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small"><br></div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small"><br></div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small"><br></div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small"><br></div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small"><br></div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small"><br></div></div> La Wisinghttp://www.blogger.com/profile/11659607249476913397noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-7159734108679214857.post-18701011204011216392020-03-24T19:12:00.001+01:002020-03-24T19:12:51.790+01:00Non andrà tutto bene<div dir="ltr"><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">Vi racconto una storia. Ho pensato a lungo se farlo o meno, se ho voglia o meno di sembrare inopportuna, magari cinica, se ho voglia o meno di parole di conforto: ma alla fine non è di me che si tratta, non è questo il punto.</div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small"><br></div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">Non andrà tutto bene.</div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small"><br></div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">Neppure per il fatto che sono in casa da 3 settimane, neanche se mi lavo le mani e non sarebbe andato meglio neanche se avessi avuto l'amuchina, la mascherina, l'accidente qualunque di cui lamentiamo la mancanza. Forse, dico forse, sarebbe andata meglio se avessi potuto uscire di casa, spostarmi, fare qualcosa.</div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">Ma non posso fare niente.</div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">Per mio papà in ospedale, con covid 19 e che probabilmente non rivedrò mai più. Posso sperare, questo sì e lo faccio con una forza che non pensavo di avere. A 300 km di distanza, perchè non vivo più, da oltre 30 anni, a pochi passi dai miei genitori. </div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small"><font color="#4c1130">E questo virus questa distanza l'ha moltiplicata, scavata, resa definitiva.</font></div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">Spero anche dalla sedia di questa cucina in cui mi trovo ora, afflosciata come lo straccio del pavimento nell'angolo.</div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">Non posso fare niente per mia mamma, in quarantena, straziata dal dolore, dalla solitudine, dall'ansia.</div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">Forse fra qualche giorno, quando finirà la quarantena, riuscirò a raggiungerla. </div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">Papà forse non lo vedremo più invece e l'ultimo abbraccio gliel'ho dato a Natale.</div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">Non andrà tutto bene, mi spiace. </div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">Perchè di storie come la mia ce ne saranno diverse e le persone ne usciranno acciaccate, profondamente cambiate, trasformate in modi oggi inimmaginabili. Questi non sono lutti, questi sono dispersi in guerra: non saprai mai davvero com'è andata, non hai avuto la possibilità di salutare, confortare, accompagnare.</div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small"><font color="#4c1130">Chi muore adesso muore da solo. Chi piange adesso, piange da solo. Chi spera adesso, spera da solo.</font></div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small"><br></div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">Ci dicono e ci diranno di aver preso tutte le decisioni giuste, che si poteva fare solo così. Separarci tutti, il più possibile, senza riguardo. Non lo so, lo dico davvero. <font color="#4c1130">Ho solo il dubbio, questo dal primo giorno, che non ci abbiano detto proprio tutto.</font> Come si fa in guerra. Come si fa quando fai strategia e valuti che le perdite saranno, tutto sommato, meno dei guadagni.</div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small"><br></div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">Non lo so chi sarò il primo giorno del dopo tutto questo, non oso azzardare le decisioni che prenderò, il passo che avrò, se respirerò ancora bene dopo tutto questo dolore. Magari riderò, ma dietro gli occhi che luce ci sarà?</div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">E' vero, niente sarà come prima. Eppure lo vorrei fortissimamente, il come prima sarebbe perfetto, anche se mi lamentavo sempre. </div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">Ma non lo sarà, anche se tutto, a sorpresa, finisse bene. </div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">Mai più niente sarà come prima, che era solo un mese fa.</div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">Non so se saremo tutti più buoni, onestamente ne dubito. Saremo più soli, questo sì, ci mancherà chi abbiamo perso, ci mancherà quella parte di noi che non ce l'ha fatta; ci peserà il non aver potuto, l'attesa estenuante di una notizia, saremo restii a tornare nei ranghi conosciuti, probabilmente non ci riusciremo proprio. </div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small"><font color="#4c1130">E allora cosa sarà di noi? </font>Non andrà tutto bene, perchè non si esce da una situazione così senza conseguenze che ci seguiranno come ombre aggrappate al cuore, alla pancia per il resto della vita.</div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">Avremo (ri)scoperto gli amici, questo sìì, anche quelli che magari non vedevamo da una vita, ma a cui è bastata una telefonata, un messaggio per rispondere alla richiesta d'aiuto. E subito hanno creato una rete forte di aiuto, assistenza, di parole scambiate, risate strappate. Sono giorni in cui non è necessario spiegare, basta chidere. Di questo sì, dobbiamo proprio ricordarci, ricambiare, moltiplicare, farne abitudine. Amicizia e amore, non dimentichiamoli più. Sono l'unica cosa che davvero conta e non è retorica, ma esperienza diretta, viva.</div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">Riapriranno gli uffici, i locali, i supermercati, i negozi avranno i colori delle nuove stagioni. Ci riabbriacceremo, ma non tutti. </div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">Alcuni abbracci resteranno vuoti e alcuni abbracci resteranno gli ultimi.</div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small"><br></div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small"><br></div></div> La Wisinghttp://www.blogger.com/profile/11659607249476913397noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-7159734108679214857.post-76074144008055965032020-03-16T17:26:00.001+01:002020-03-16T17:26:30.781+01:00I compiti on line<div dir="ltr"><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">E' lunedì, il primo giorno della seconda settimana di fermi tutti, #iostoacasa, di #smartworking, di flashmob e canzoni spesso solitarie che si diffondono al tramonto.</div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">E' il giorno 10 di incessante chat delle mamme.</div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">Non hanno abbastanza compiti</div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">Gli insegnanti non fanno lezioni on line</div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">Le altre classi sì</div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">Trascurano la classe</div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">Dobbiamo fare tutto noi</div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">E via così, in un corollario infinito di lamentale, recriminazioni e piccole gare per valutare chi sta facendo di più per i propri figli, chi è più bravo, preoccupato, chi sta lavorando tanto nonostante tutto.</div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">Dall'altra parte, dove vivono i maestri, arrivano messaggi laconici, non preoccupatevi, rifaremo tutto, spiegheremo tutto, ci riabbracceremo tutti, vi vogliamo bene.</div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small"><br></div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">Ci vogliamo bene tutti in questo periodo, ma nessuno risparmia critiche a nessuno. E' un continuo richiamo, è una vigilanza incrociata, un mettere paletti, apostrofi, accenti. </div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">Ed è strano, a pensarci. Ci rimbocchiamo le maniche, ma non proprio tutte. Un pochino, perchè si veda che facciamo, ci mancherebbe.</div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">La situazione è nuova, pesante, difficile per tutti e ognuno reagisce come può o come sa. Se un maestro non sa usare classroom, zoom, meet sinceramente non me la sento di criticarlo. Non ne ha mai avuto bisogno. Così come noi mai abbiamo avuto bisogno di capire se saremmo stati pronti a una situazione del genere.</div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">E' questione di fiducia. Io dei maestri mi fido, ci discuto se necessario, ma mi fido.</div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">Penso anche che siamo in quarta elementare e se dovessero imparare un po' meno sugli egizi o sulle divisioni con i decimali, ho buona speranza che nei successivi 9 anni scolastici colmeranno questo gap.</div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">Mi preoccupa di più ciò che in chat si sta seminando: qualche seme di rancore, bulbi di sfiducia, piantine di superego che attechiscono benissimo in questo terreno fertile.</div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">Noi i compiti li facciamo. Cerchiamo video, documentari, informazioni, immaginiamo storie per quasi tutti gli argomenti. Certo, il perimetro del rombo no si presta un granchè, ma insomma.Cig non ha nessuna voglia di studiare e la cosa ci conforta moltissimo: l'umore è uguale a quello dei tempi di sempre ;)</div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">Abbiamo riesumato una vecchissima stampante per l'occasione e trasformato ogni tavolo e appoggio di casa in postazioni di lavoro. La poltrona di camera mia si da un sacco di arie perchè è la postazione da video riunioni. Il tavolo di cucina millanta di avere un cugino alla Nasa e così via.</div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">Cig gioca molto, da solo. Gioca on line e gioca sdraiato per terra in lotte epiche tra pupazzi, in costruzioni spericolate, in avvenure incredibili.</div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">Forse imparerà poco da scuola, sicuramente questo tempo lascerà qualche traccia: ricordi, probabilmente anche qualche timore, certamente una percezione diversa di sè stesso nel mondo, tracce sparse di maturità.</div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">Pazienza se non ha le lezioni on line, imparare la lentezza e la noia ha uguale importanza.</div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">E questa cosa alla chat delle mamme la dirò. Dopo. Quando tutto sarà finito. </div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">Perchè discutere adesso, che siamo tutti fragili e tutti in bilico, non fa bene a nessuno. </div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small"><br></div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small"><br></div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small"><br></div></div> La Wisinghttp://www.blogger.com/profile/11659607249476913397noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7159734108679214857.post-83735345205264129762020-03-06T11:51:00.001+01:002020-03-06T11:51:38.700+01:00Tre civette sul comò<div dir="ltr"><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">Ma come fanno a starci, tre civette sul comò?</div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">Ho sempre avuto un'ottima attitudine alle domande fondamentali, quelle che ti fai tra te e te cercando il significato della vita stessa.</div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">In questi giorni le tre civette siamo noi, tutti in casa che, così intensivamente vissuta ed abitata, sembra grande come un comò.</div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">Ambarabàciccicoccò</div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">E' tutto anomalo e non so più dare una definizione di normalità.</div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">La cucina è la mia base operativa, ma purtroppo è anche dove vivono il frigorifero e i biscotti, comunque vada non finirà bene per il mio giro vita.</div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">GF difende il fortino dal soggiorno, ho visto spuntare anche un monitor pc di cui ignoravo l'esistenza.</div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">La vera anima in pena è Cig.</div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">Indeciso se diventare campione mondiale di Fortnite o leggere qualche libro in più, costruisce piste per automobiline puntualmente demolite dal gatto, anche lui frastornato dalla nostra continua presenza. I pochi compiti inviati dai maestri non bastano a tenersi veramente in allenamento, ma sono sufficienti a scatenere tempeste di "Li faccio dopo, adesso no, ma uffa" inondazioni di scuse e capricci, che più che compiti diventano dichiarazioni di stato di calamità.</div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small"> Ambarabàciccicoccò </div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">Si sta stretti sul comò, a volte siamo vicini altre solo scomodi. Cig non vede l'ora di tornare a scuola, ha bisogno di vedere i suoi amici, i maestri e la pizza della mensa.</div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">Io a casa sto bene, lavoro molto meglio, frigorifero a parte. Manca solo il mondo là fuori. Chissà come sarà alla fine di questo momento.</div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">Ambarabàciccicoccò <br></div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">Sarebbe importante mantenere le routine della normalità, dicono gli esperti. Non ne sono troppo convinta, è veramente complicato rivistire di normalità una situazone straordinaria. Anzi, probabilmente è l'occasione per far capire anche ai più piccoli che non sempre le cose vanno come devono, come siamo abituati, come le vorremmo. Può diventare un grande esercizio di flessibilità, adattamento e creatività. E' l'occasione per imparare a cucinare insieme o a rifarsi il letto, per seguire qualche lezione interessante su Internet, per trovare nuovi argomenti e nuove storie.</div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small"> Ambarabàciccicoccò </div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">Se smette di piovere tirerò fuori dalla cantina la mia bicicletta, tre civette sui pedali.</div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">Meno male che abbiamo il parco sotto casa, dove possiamo correre un po', a un metro di distanza gli uni dagli altri.</div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">Manteniamoci attivi e curiosi, rendiamoci utili. </div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">E' il momento giusto per essere straordinari.</div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small"> </div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small"><br></div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small"><br></div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small"></div></div> La Wisinghttp://www.blogger.com/profile/11659607249476913397noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7159734108679214857.post-29540852879190053742020-02-26T18:34:00.001+01:002020-02-26T18:34:58.496+01:00L'amore ai tempi del corona(virus)<div dir="ltr"><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">Sono giorni nuovi, fatti così non li abbiamo avuti mai.</div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">Sono giorni tutti in casa: scuole chiuse, lavoro da casa</div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">La noia è seduta in ogni stanza di questa casa piccola; la radio in sottofondo a telefonate, ticchettio di tastiere, compiti piagnucolati perchè insomma, ma perchè non facciamo semplicemente vacanza e basta?</div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">Sono giorni sciolti, senza un vero orario, senza ritmo e con tante cose da fare.</div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">Sono giorni con poche persone e molta connessione.</div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">Ve ne siete accorti?</div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">Se il coronavirus fosse stato un virus informatico sarebbe stata la fine del mondo. Senza connessione, senza Sky o Netflix, senza bancomat, senza improvvisamente niente di tutto ciò che è diventato necessario.<br></div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">Invece è un virus che mette almeno un metro di distanza tra noi e gli altri, che ci dice di non star lì a stringere mani, di non frequentare luoghi in cui sono tutti, ci dice che è meglio soli, dammmi retta zia, almeno per un po'.</div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">E in tutta questa improvvisa solitudine stiamo scoprendo di stare bene. Lo smartworking funziona alla grande, così come funzionano i compiti a casa, la spesa fatta con calma che tanto i più hanno già fatto scorte potenzialmente infinite.</div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">Ci sentiamo via internet. Social o lavoro, non perdiamo niente. Siamo comunque tutti insieme, lavoriamo insieme, ci scambiamo opinioni, incoraggiamenti. Come prima, ma adesso sappiamo di essere lontani.</div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">Cambiano i ritmi in questi giorni. Le corse diventano passi, lunghi esattamente quanto le proprie gambe. E' tutto a misura, ti sembra quasi di respirare meglio il che è bizzarro, quasi un atto sovversivo nei confronti del virus. Tiè!</div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">Incrociamo vicini di casa mai visti prima, si fanno due chiacchiere con l'edicolante che quando mai è successo, ti prendi il tempo di aggiustare i fiori sul davanzale.</div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">Perfino mia mamma mi chiama tutti i giorni, cosa che davvero ha il sapore di fine del mondo.</div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">Siamo in casa noi 3. Usciamo poco, in giro non c'è nessuno. Chiacchieriamo tanto, siamo insieme, come capita solo in vacanza.</div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">Gli amici di Cig vengono a giocare a casa, il gatto è stupito di averci tra i piedi sempre.</div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">C'è un lato leggero in un momento pesante</div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">C'è qualcosa che resterà, un dubbbio forse, una domanda che nessuno magari farà: siamo stati più umani, più noi, quando tutto il mondo non assomigliava più a quello a cui eravamo abituati?</div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">Poi ricominceremo a correre, anche più veloci e non sentiremo la risposta.</div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small"><br></div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small"> </div></div> La Wisinghttp://www.blogger.com/profile/11659607249476913397noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7159734108679214857.post-2366962775624067442020-01-21T17:34:00.001+01:002020-01-21T17:34:26.130+01:00No Spoiler<div dir="ltr"><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">Sulla porta d'ingresso proprio di fronte alla nostra è apparso un bel fiocco azzurro. Lo stavamo aspettando, avevamo saputo del suo arrivo in incroci sul pianerottolo, in due chiacchiere in ascensore, negli scambi di sorrisi e informazioni veloci al cancello.</div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">Siamo andati a suonare al suo campanello con un sacchettino in mano e un sorriso tutt'intorno. Dormiva tranquillo sotto lo sguardo già assonnato della mamma.</div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">Cig l'ha guardato a lungo: gli piacciono un sacco i bebè, credo gli serva a stabilire quanta strada ha fatto fin qui, a sentirsi grande, non so.</div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">Io li guardavo entrambe, Cig e il nuovo nato, e ho avuto l'impressione che fossero passati secoli dal bebè a quell'ottenne che è oggi. </div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">Otto secoli, non otto anni. Ogni anno vale cento, in intensità, impegno, gioia, emozione, stanchezza, smarrimento, pensieri, abbracci, pannolini, compiti e temperini.</div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">Questo non lo dirò alla nuova mamma.</div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">Spoilerare è una pessima abitudine.</div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">Tutti quei "vedrai dopo" che le mamme lanciano come coriandoli alle neo-mamme sono pesantissimi e inutili.</div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">Ho offerto un'allenza invece: quando vuoi fare una doccia in santa pace chiamami che ci sto io con lui.</div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">E' meglio che dire "Eeeeh, ma non hai idea di quello che ti aspetta"</div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">Non c'è l'ha l'idea. Come non ce l'avevo io.</div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">E non c'è modo di raccontare cosa sarà davvero.</div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">Meglio concentrarsi sull'adesso, sul giorno per giorno, su quello che serve.</div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">Ognuno poi avrà il suo film.</div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">I secoli che passano.</div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">Calzini persi.</div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">Righe di pennarello sui muri.</div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">Avventure incredibili, spaventi e risate.</div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small"><br></div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small"><br></div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small"><br></div></div> La Wisinghttp://www.blogger.com/profile/11659607249476913397noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7159734108679214857.post-56582544702683487562020-01-09T18:06:00.001+01:002020-01-09T18:06:22.408+01:00Il lamento<div dir="ltr"><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">Una delle cose che mi ha colpito di più da quando sono genitore è IL LAMENTO</div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">Mi lamento un sacco</div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">La stanchezza</div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">Poco tempo libero</div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">Questi benedetti compiti</div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">Quando imparerai a essere ordinato</div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">Non è possibile che ogni sera ti debba dire di mettere il pigiama e lavarti i denti</div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">Basta! Non sono mica la cameriera</div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">Il lego può avere un posto diverso dall'inacastonatura sotto il mio piede?</div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">E via così, in un rosario tendente all'inifinito</div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">Neanche mia mamma o mia nonna si lamentavano così tanto.</div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">Io non ero così, prima.</div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">Mi chiedo: ma da dove è uscita questa me che borbotta tutto il tempo? E soprattutto, come me ne libero?</div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">Se sulla nascita ho qualche certezza, la borbottona è figlia di quel sfrantumamento di energia e pazienza che i figli generalmente provocano, su come terminarla ho parecchie incertezze.</div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">Potrei fregarmene.</div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">Lasciare che vada a dormire vestito e non lavato, per esempio.</div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">Che vada a scuola senza aver fatto i compiti</div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">Girare con disinvoltura con l'intera Gotham City conficcata nei piedi</div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">Mettere in ordine canticchiando come cenerentola, nella remota speranza di andare poi a ballare con il principe</div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">Pazza e felice conversare con il gatto e i passerotti, aspettando che mi si palesi la fatina madre e tutto, ma proprio tutto, andrebbe nel migliore dei modi.</div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">Invece borbotto, controllo diari, raccolgo minifigures, improvviso mesi della prevenzione dentale e dei bagni coatti, interrogazioni a sorpresa, rispolvero analisi grammaticali come neppure il piano TV.</div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">Sono stanca. </div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">Ecco, l'ho fatto di nuovo, visto?</div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">Mi lamento</div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">Voglio trovare una soluzione</div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">Dormire, forse sognare</div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">Magari emigrare</div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">Oppure rinunciare. Se Harry e Megan possono rinunciare a essere Reali, posso io rinunciare, a un pochino almeno, di realtà?</div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small"><br></div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small"><br></div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small"><br></div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small"><br></div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small"><br></div></div> La Wisinghttp://www.blogger.com/profile/11659607249476913397noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7159734108679214857.post-11906301019380802692020-01-02T11:59:00.001+01:002020-01-02T11:59:29.386+01:00Un decennio di libertà<div dir="ltr"><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">Ciao ciao 2019</div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">Sei stato un anno di silenzio.</div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">Non ho trovato le parole.</div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">Le parole sono importanti e niente si può raccontare se le parole non sono giuste, ben pesate, pensate, calate nel significato.</div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">Ciao ciao 2019</div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">Sei stato un anno non significante, una centrifuga impazzita di pensieri non pensati davvero, lanciati e precipitati, rotti, bloccati.</div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">Bisogna assomigliare alle parole che si dicono</div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">E' importante</div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">Se non trovi somiglianze, meglio tacere</div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">Ho taciuto</div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">Ho pensato</div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">Ho cercato nuove parole, che quelle vecchie erano passi già camminati. A seguirli, per quanto conosciuti e amati, mi sarei trovata in luoghi già visti, sarei tornata a ieri, in tutti quegli ieri che mi hanno portata qui.</div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">Ho immaginato la rinascita in questi giorni, una pioggia fitta e calda di fato che cambia, il profumo diffuso di aghi di pino e nuovo destino.</div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">Gocce, non ancora il mare.</div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">Non ho buoni propositi o ancora le parole.</div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">So cosa, comunque.</div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">Sarà un decennio di libertà, il prossimo, sarà nuova vita.</div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small"><br></div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small"><br></div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">PS. stiamo tutti bene :) Auguri a tutti</div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small"><br></div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small"><br></div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small"><br></div></div> La Wisinghttp://www.blogger.com/profile/11659607249476913397noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-7159734108679214857.post-74362322715255591722019-10-03T15:57:00.001+02:002019-10-03T15:57:42.849+02:00Faccio ordine - introduzione al caos<div dir="ltr"><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">Ok, lo ammetto.</div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">Ho letto 3 volte "Il magico potere del riordino" di quella matta della Marie Kondo e sto iniziando la quarta rilettura. Probabilmente raggiungerò il numero di repliche del Rocky horror picture show al Mexico di Milano.</div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">Matta in senso affettuoso, ma anche un po' sospettoso, che mica ci credo che riesca a essere così perfetta in ogni frangente.</div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">Ne ho tratto alcuni insegnamenti fondamentali: tipo che le calze si offendono a essere arrotolate o che i maglioni si piccano se una manica va storta, che le cose che scartiamo vanno proprio buttate, perchè mai ci dovremmo permettere di seminare cose che non vogliamo più in giro tra amici e parenti, l'energia negativa si rifletterebbe ancora su di noi nei secoli dei secoli, amen.</div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">Così mi sono convinta di indossare da sempre abiti di cattivo umore e di naufragare constantemente tra i marosi dell'energia negativa. Non solo: vivo in spazi che, a causa del disordine, prosciugano energia e quindi quei libri sul tavolo sono, in ultima analisi, i responsabili delle piccole, grandi sfighe quotidiane.</div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">E' arrivato momento di dire basta e mettere davvero in ordine.</div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">Marie la matta giura che se lo fai davvero bene basterà una volta nella vita. Bisogna volerlo davvero, però.</div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">Io ogni anno in ottobre lo voglio davvero, da almeno 5 anni, cioè da quando ho letto il libro per la prima volta.</div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">Io lo so come si fa, ho letto il libro 3 volte e l'ho anche sottolineato. </div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">Prima di tutto non si riordina ma per stanza, ma per categoria.</div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">Tipo: riordino i libri e via, si riordinano i libri presenti in ogni stanza.</div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">Riordino il materiale elettrico e via a capire di che cosa si tratta, dove si nasconde, come stanarlo e riordinarlo.</div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">Una categoria per volta.</div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">Senza pietà.</div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">Buttando via tutto ciò che non serve, in una volta sola, in poco tempo, senza tralasciare nulla e senza rimpianti.</div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">Pare che siano state buttate così mogli, mariti, suocere, sorelle e amiche antipatiche, ma insomma, se erano loro il vero disordine andava fatto.</div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">Marie è una dura e nella missione di ordine non possiamo permetterci di essere dei teneri di cuore.</div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">Quindi questa volta, questo ottobre, ho deciso che deve essere la volta buona, quella in cui il mio riordino eccezionale andrà a buon fine, la mia vita ne uscirà resettata, migliorata, trasformata in un giardino di armonia e felicità (è questo il magico potere che secondo Marie scateniamo riordinando davvero).</div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">A differenza degli anni scorsi, in cui sono andata un po' a caso, ho fatto l'elenco delle categorie da riordinare:</div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">- Il caos cosmico: che è quella sensazione di disordine che aumenta il disordine reale. </div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">- libri</div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">- giocattoli</div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">- figurine + album + collezioni di cosi del supermercato</div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">- lego</div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">- lavoretti di scuola/materiale scuola anni passati</div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">- L'armadio misterioso: so che c'è ma non ho più la ben che minima idea di cosa veramente ci sia dentro.</div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">- L'armadietto misterioso: come sopra, ma più piccolo.</div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">- vestiti donna/uomo/bambino</div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">- scarpe donna/uomo/bambino</div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">- La donna, l'uomo e il bambino, che a volte siamo davvero fuoriposto a prescindere dagli oggetti che ci circondano</div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">- Il gatto</div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">- la cucina e i suoi misteri: non ci credo che voi sapete esattamente cosa ci sia dentro i mobiletti della cucina</div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">- il bagno e i suoi campioncini</div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">- il bagno e i detersivi d'annata</div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">- Cosechestannoingiro perchè sembra che non abbiano un posto proprio e si posano ovunque, insieme alla polvere. Le Cosechestannoingiro rappresentano circa il 40% del disordine di casa, ma è difficile catalogarle: a volte stanno in giro anche se un posto l'avrebbero; altre stanno in giro momentaneamente solo da un mesetto; altre sono in transito, cioè non è roba nostra, ma non si sa bene di chi sia davvero.</div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">- Oggetti personali: che vabbè, anche tutte le altre categorie, tranne alcune cosechestannoingiro, sono personali, ma non bisogna lasciarsi prendere da troppa sintesi. Personale è tuttociò che sta in fondo a diversi cassetti, di cui ricordiamo l'esistenza quando li tiriamo fuori cercando altro. il bigliettino, il bracialettino di latta, il cuoricino, insomma tutte le -ino -ino che non servono a niente. Via. Bruciare, buttare, polverizzare.</div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small"><br></div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">Il mio progetto ambizioso è di arrivare ordinata a Natale.</div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">Perchè poi dovrò scendere in cantina e lì si aprirà un nuovo capitolo magico di riordino. Poi, in un attimo, sarà nuovamente ottobre.</div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">Stay tuned, che vi racconto nelle prossime puntate.</div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">Ma soprattutto, voi siete mai riusciti a fare veramente ordine?</div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small"><br></div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small"><br></div></div> La Wisinghttp://www.blogger.com/profile/11659607249476913397noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7159734108679214857.post-60234828873048381122019-09-12T11:19:00.001+02:002019-09-12T11:19:21.228+02:00Primo giorno di scuola<div dir="ltr"><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small"><span style="color:rgb(29,33,41);font-family:Helvetica,Arial,sans-serif;font-size:14px;white-space:pre-wrap">Primo giorno di scuola anche qui. </span></div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small"><span style="color:rgb(29,33,41);font-family:Helvetica,Arial,sans-serif;font-size:14px;white-space:pre-wrap">In questi giorni ho visto un sacco di video carini, di mamme (solo mamme eh) che una volta riaccompagnati i bambini a scuola si scialano in mille attività meravigliose: dalla maschera di bellezza, allo shopping selvaggio, passando da ilari incontri con le amiche, al massimo passano l'aspirapolvere in appartamenti di 200 mq, perfettamente in ordine... </span></div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small"><span style="color:rgb(29,33,41);font-family:Helvetica,Arial,sans-serif;font-size:14px;white-space:pre-wrap">Ma, mi chiedo, nell'immaginario collettivo le mamme (ancora) non lavorano?</span><br></div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small"><span style="color:rgb(29,33,41);font-family:Helvetica,Arial,sans-serif;font-size:14px;white-space:pre-wrap">No perchè, parliamoci chiaro, l'inizio della scuola non è che sposti chissà quali equilibri.</span></div><div class="gmail_default" style=""><font color="#1d2129" face="Helvetica, Arial, sans-serif"><span style="font-size:14px;white-space:pre-wrap">Ieri ho corso esattamente come oggi, solo che oggi ero molto soddisfatta di me perchè ho ritrovato l'astuccio, la cartella e ieri, giusto in tempo, ho comprato due pantaloni lunghi a Cig, che quelli di giugno sono diventati corti.</span></font></div><div class="gmail_default" style=""><font color="#1d2129" face="Helvetica, Arial, sans-serif"><span style="font-size:14px;white-space:pre-wrap">La maschera di bellezza l'ho fatta una volta, era notte fonda e non avevo sonno. Era tipo una creta e mi sono trasformata nella donna pietra.</span></font></div><div class="gmail_default" style=""><font color="#1d2129" face="Helvetica, Arial, sans-serif"><span style="font-size:14px;white-space:pre-wrap">Lo shopping selvaggio l'ho fatto ieri per i pantaloni di Cig, in effetti, In pausa pranzo, così non ho mangiato che è bene che io stia a dieta. </span></font></div><div class="gmail_default" style=""><font color="#1d2129" face="Helvetica, Arial, sans-serif"><span style="font-size:14px;white-space:pre-wrap">Ho scoperto che, in prossimità della menopausa, l'acqua di cui siamo composte si trasforma in acqua micellare: le micelle attirano come magneti il grasso, donando all'intera mia figura un simpatico aspetto tondo. Se fossi un Pokemon sarei gnocchissima.</span></font></div><div class="gmail_default" style=""><font color="#1d2129" face="Helvetica, Arial, sans-serif"><span style="font-size:14px;white-space:pre-wrap">Oggi, esattamente come ieri e come domani, la mia casa non è in ordine e non è neanche di 200 mq: forse in tarda serata avrà i letti rifatti e pile ordinate di libri sul tavolo, invece delle macerie che ho intravisto stamattina. </span></font></div><div class="gmail_default" style=""><font color="#1d2129" face="Helvetica, Arial, sans-serif"><span style="font-size:14px;white-space:pre-wrap">Non sono neanche particolarmente ilare, a dirla tutta, perchè l'inizio scuola è anche l'inizio dei compiti, delle felpe scomparse, della strage delle penne, di milamila "lo faccio dopo", del tempo che si fa elastico e lo tiri finchè non ti schiocca in faccia.</span></font></div><div class="gmail_default" style=""><font color="#1d2129" face="Helvetica, Arial, sans-serif"><span style="font-size:14px;white-space:pre-wrap">Inizia la scuola, l'avventura è soprattutto loro.</span></font></div><div class="gmail_default" style=""><font color="#1d2129" face="Helvetica, Arial, sans-serif"><span style="font-size:14px;white-space:pre-wrap">Io non vado in vacanza da oggi. </span></font></div><div class="gmail_default" style=""><font color="#1d2129" face="Helvetica, Arial, sans-serif"><span style="font-size:14px;white-space:pre-wrap">Magari riprovo la maschera di bellezza. A notte fonda.</span></font></div><div class="gmail_default" style=""><br></div><div class="gmail_default" style=""><br></div><div class="gmail_default" style=""><br></div><div class="gmail_default" style=""><font color="#1d2129" face="Helvetica, Arial, sans-serif"><span style="font-size:14px;white-space:pre-wrap"><br></span></font></div><div class="gmail_default" style=""><font color="#1d2129" face="Helvetica, Arial, sans-serif"><span style="font-size:14px;white-space:pre-wrap"><br></span></font></div><div class="gmail_default" style=""><br></div><div class="gmail_default" style=""><font color="#1d2129" face="Helvetica, Arial, sans-serif"><span style="font-size:14px;white-space:pre-wrap"><br></span></font></div><div class="gmail_default" style=""><font color="#1d2129" face="Helvetica, Arial, sans-serif"><span style="font-size:14px;white-space:pre-wrap"><br></span></font></div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small"><span style="color:rgb(29,33,41);font-family:Helvetica,Arial,sans-serif;font-size:14px;white-space:pre-wrap"><br></span></div></div> La Wisinghttp://www.blogger.com/profile/11659607249476913397noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7159734108679214857.post-41869057731903175642019-09-06T16:31:00.001+02:002019-09-06T16:31:48.765+02:00Pronti! ma non prontissimi<div dir="ltr"><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">Inizia la scuola.</div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">Vi vedo tirare gran sospiri di sollievo, come se loro andassero a scuola e noi in vacanza per i prossimi nove mesi.</div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">A me viene l'ansia, invece.</div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">La chat scolastica si è già riattivata, per dire.</div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">Non ho ancora comprato i 40 temperini che mediamente servono nell'anno scolastico; nè il set di colle, che mi chiedo perchè non dotiamo i nostri bambini di pratici secchi, come gli attacchini comunali.</div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">A Cig mancano 4 pagine per finire il libro delle vacanze e ha iniziato solo ieri sera a leggere il libro a scelta che avrebbe già dovuto finire. </div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">Lui è un bambino procrastinatore: vive di dopo; di più tardi; non adesso; a volte, di mai. Tipo mangiare le verdure è mai, fare i compiti è dopo; non adesso, di solito, è fare la doccia.</div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">"I compiti dopo" a me provoca effetti collaterali importanti: il più significativo è il nervoso, ma non sottovaluto neanche l'istinto del "adesso lo mando in collegio". A proposito: esistono ancora i collegi?</div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">A me viene l'ansia, perchè è durante la scuola che mi trasformo: metà demonio e metà signorina Rottermeier, che a volte vado a riordinare camera mia per paura di sentirmi sgridata da me stessa.</div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">Però Cig, in tutto ciò, c'entra fino a un certo punto. </div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">Sì è un procrastinatore, sì la scuola non è la sua passione e la concentrazione non è tra le sue doti più evidenti, ma.</div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">In questi primi tre anni di primaria la cosa per me più evidente è che la scuola non insegna più ad amare la scuola. </div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">Non insegna la curiosità, la voglia di sapere di più, la scoperta, la soddisfazione di riuscire a fare cose nuove, non semina fantasia per raccogliere idee.</div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">Eppure è questa parte soft, di passione, che fa crescere, che fa imparare, che ti da la voglia di saperne di più.</div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">A casa ci impegniamo a creare questa aurea leggendaria del sapere, il sapere è un superpotere che tutti i veri super-eroi hanno, ma il bello è che non arriva da popolazioni aliene, unicorni colorati o morsi di ragno: arriva dai libri, che sono alla portata di tutti, che ci aspettano a pagine aperte.</div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">Ci vorrebbe più tempo però, il tempo che passa a scuola.</div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">A me viene l'ansia della fotocopia, della verifica in classe per rispettare il programma, dell'amore mai nato tra Cig e la scuola.</div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">Poi certo, anche i regali di Natale per le maestre, di cui inizieremo a chattare a fine settembre, aggiungono parecchio disagio.</div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small"><br></div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small"><br></div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small"><br></div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small"><br></div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small"><br></div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small"><br></div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small"><br></div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small"><br></div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small"><br></div></div> La Wisinghttp://www.blogger.com/profile/11659607249476913397noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7159734108679214857.post-28277107628230011152019-08-01T12:23:00.001+02:002019-08-01T12:23:56.231+02:00Situazione attuale: la prova costume non mi interessa più.<div dir="ltr"><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">Anche quest'anno non ho la taglia 38, ma sempre la mia 42 e mezzo.</div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">LA 44 è grande, la 42 appena stretta, che è un po' la regola generale della mia vita.</div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">Ma quest'anno me ne frego un po' di più dell'anno scorso.</div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">Ho un costume nuovo, da infilare nella borsa del mare di sempre.</div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">Non c'è più la sacca del secchiello e paletta, c'è quella delle maschere per vedere i pesci, che i giochi cambiano con l'età, resta uguale la voglia di giocare.</div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">Ho almeno due rughe in più, mi è andata bene, sono solo due, mentre le preoccupazioni sono state molte di più. Anche i sorrisi, ma quelli non lasciano rughe, tracciano sentieri da seguire quando ti senti un po' giù.</div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">Abbiamo la nuova playlist, quella che canteremo mentre scendiamo in spiaggia e ci sarà la canzone preferita e quella che questa no dai, saltala.</div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">Ho tralasciato di far pace con alcune cose, perchè mi serve che non ci sia mai calma piatta, è nella tempesta e poi nelle onde di caduta che ritrovo le energie. Magari a settembre perdonerò, magari no.</div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">Sto imparando a tenere la schiena dritta, io che tendo a ripiegarmi in me stessa e su me stessa: la postura cambia la percezione di sè e del mondo. Ti espone anche a intemperie diverse, ma sono un marinaio esperto, arriverò comunque.</div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">Ho lasciato sul comodino i libri da leggere, nei tasti le cose da scrivere, c'è un tempo per tutto e adesso è un tempo di mezzo, quello in cui non sai bene cosa fare e allora è meglio non fare niente. Arriveranno risposte, ci saranno nuove domande.</div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">Ho cucinato molto, ma mangiato di meno.</div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">Sono stata volutamente lenta e ho scoperto che la velocità è un ritmo dell'uomo, non della natura.</div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">Ho fatto silenzio, che a urlare nessuno ti sente, neanche tu.</div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">Ho fatto tutto e tutto resterà da fare al notro ritorno.</div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">Abbiamo un nuovo gatto, un po' sbruffone, cucciolo e rosso che non risparmia il divano, neanche le fusa.</div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">Cig ha più consapevolezza e diversi centimetri, quasi il mio numero di scarpe, legge bene e scrive male, vuole assolutamente imparare a tirare con l'arco, progetta vacanze da solo, non dorme senza il bacio della buona notte.</div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">Io ho 50 anni, la prova costume non mi interessa più, sarà un'estate magnifica.</div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small"><br></div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small"><br></div></div> La Wisinghttp://www.blogger.com/profile/11659607249476913397noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7159734108679214857.post-1914045089124473662019-07-22T17:55:00.000+02:002019-07-22T17:56:09.944+02:00Mum in red<div dir="ltr"><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">E' quella settimana dell'anno in cui Cig e GF vanno in vacanza loro due, senza di me, a trovare la nonna.</div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">Una settimana tutta per loro e tutta per me.</div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">E' il periodo dell'anno in cui più serenamente riesco a fare il punto su di me e formulare qualche buon proposito.</div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">Perchè senza il "mamma mamma" di sottofondo, gli orari, le piccole cose da fare, con il silenzio di cui mi circondo quando sono da sola, riesco quasi a pensare, in ogni caso penso per più tempo a me.</div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">Ci sono cose che non mi piacciono un granchè in questa prima metà dell'anno, cose che mi tengono lontana da qui e più in generale dalla scrittura. Niente di grave, non è la salute, stiamo tutti bene, è più ... ne riparleremo.</div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">Così i miei buoni propositi dell'estate sono molto leggeri e parecchio vacanzieri.</div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">Uscire di più con le amiche, che fa bene alla salute, fa niente il conto in rosso.</div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">Pensare molto meno al corpo e molto di più alla mente, che c'ho un'età che il corpo addio, mentre ho bisogno di tenere snella e bella la mente</div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">Ricordarsi di desiderare. Ma anche desiderare di ricordare, che la memoria a volte fa quello che vuole.</div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">Sperimentare, nuove cose, nuove abitudini, strade, posti, abiti e perfino scarpe. Per vedere l'effetto che fa.</div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">Chiacchierare di più, così, solo per il gusto di farlo e non solo perchè c'è qualcosa da dire.</div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">Ci sono cose che mi offendono e vorrei lasciarle scorrere. A volte nella pozza di rosso sangue di chi le ha provocate, ma io leggo troppi noir, mi lascio suggestionare.</div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">Andare a dormire tardi, perchè c'è qualcosa di divertente da fare</div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">Divertirmi, ridere tanto</div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">Preoccuparmi meno, anzi niente, anzi rispolverare il mio lato un po' incosciente, che a essere troppo quadrati non si rotola più da nessuna parte.</div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">Mettere il rossetto, che me ne dimentico sempre</div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">Un vestito rosso</div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">Il vino rosso di quella bottiglia delle occasioni speciali.</div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small"><br></div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small"><br></div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small"><br></div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small"><br></div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small"><br></div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small"><br></div></div> La Wisinghttp://www.blogger.com/profile/11659607249476913397noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7159734108679214857.post-2833650752288462582019-07-01T14:19:00.000+02:002019-07-01T14:20:04.967+02:00L'importanza delle prime volte<div dir="ltr"><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">E' lunedì, è il 1° luglio, tutto sembra inziare oggi.</div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">E' una giornata da prime volte.</div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">Cig ha iniziato il campus estivo, è il primo che fa.</div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">Ha preso la navetta per raggiungere lo sport village dove passerà le giornate: anche andare da solo da qualche parte è la prima volta.</div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">Era emozionato stamattina e teso. Cig se non parla vuol dire che è emozionatissimo e in quell'emozione c'è la preoccupazione per la novità, le mille domande che attraversano i suoi pensieri bambini. Non vedo l'ora sia stasera, per sentire il racconto e accorgermi che la tensione di stamattina si è stemperata nei giochi di oggi: così domani sarà una seconda volta, ma la prima in tranquillità.</div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">Per me è la prima volta che penso sia grande, che alla fine non manca poi molto a quando mi dirà che le vacanze sì, un pezzo insieme, ma poi vado con gli amici ok? Mi sto abituando a dormire poco, il caldo mi tiene sveglia o mi risveglia e l'alba è bellissima, prestissima anche.</div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">Un allenamento che tornerà utile, è la prima volta che non mi arrabbio se non dormo, che sento così caldo, che mi sento acqua. Probabilmente mi sto trasformando in anguria, con l'ansia però.</div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">E' la prima volta, anche, che abbiamo un gatto molto cucciolo, che oggi, per la prima volta, starà a casa da solo tutto il giorno. E me lo immagino disteso lungo il muro, sotto lo stendino, a caccia di fresco che non c'è. Immagino che sarà stranito da tanta assenza, dopo un week end sempre in braccio, tra i piedi, ad annusare una casa nuova che di sicuro ha traccia del gatto leggenda che c'era.</div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">Inizia tutto oggi.</div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">Ogni nuovo inizio porta nuovo slancio e lo sguardo si allunga un po', a curiosare in ciò che potrebbe essere.</div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">Sono importanti le prime volte, le emozioni forti, i pensieri, il senso del nuovo, il senso di vuoto, quel filo di spavento, soprattutto per i bambini.</div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small">Un po' anche per i gatti.</div><div class="gmail_default" style="font-family:verdana,sans-serif;font-size:small"><br></div></div> La Wisinghttp://www.blogger.com/profile/11659607249476913397noreply@blogger.com0