Com'è iniziata ...

Mi avevano detto che i figli bisogna averli da giovane.
Mi avevano detto che dopo i 35 è rischioso e anche faticoso.
Mi avevano detto che dopo i 40 è follia.
Quello che non dicevo io era che non avevo tutta questa intenzione di riprodurmi.
E niente, poi è andata che mi sono ritrovata a scrivere un blog per mamme, con un occhio di riguardo alle over 40.

martedì 11 luglio 2023

Amo l'estate, meno 5 cose :)

 Amo l'estate, incondizionatamente

Il caldo mi fiacca, dormo malissimo, non ho niente di adeguato da mettere, la gente tende a non lavarsi, ma io l'estate la amo proprio.

Sarà che poi vado al mare e allora tutto ha un senso compiuto, sarà che il sole, signora mia, è proprio la mia stella e le giornate lunghe, con qualche sera morbida, le chiacchiere fino a tardi, il melone e l'anguria.

Sono profondamente grata all'estate, andrei in giro ad abbracciare alberi e ombrelloni, vivrei in infradito, mangerei solo cose morbide e fredde, l'umore proprio cambia: è estivo.

In questo tripudio però qualche nota stonata c'è. Gli argomenti tipicamente estivi sono tremendi, mortificanti, non rendono giustizia alla stagione, non sarebbero adatti neppure a un autunno, per dirla tutta.

Ho trovato i 5 argomenti che mi infastidiscono di più, ve li metto qui, fatemi sapere cosa ne pensate

  1. SESSO - l'estate è la stagione che se non trombi non meriti niente, neppure un ombrellone in decima fila. Pullulano sondaggi su quante volte, studi di quanta gioventù dimostri se, tips&tricks non richiesti e infiniti vademecum sugli amori estivi. Ma perchè ne parliamo così tanto, eh?
  2. ALLERTA CALDO - sì, è estate, farà caldo, in alcuni giorni caldissimo. Fra l'altro tutto questo caldo inibisce il punto 1, ma pazienza. Beviamo, mangiamo frutta e verdura fresca, usciamo nottetempo, ma basta dire, vi prego, di tenere a casa anziani e bambini
  3. ALIMENTAZIONE - d'estate si mangia tantissimo, sembra. Fritti, primi intingolati e interi vassoi di pesce. Quindi, le raccomandazioni per l'allerta caldo che fine fanno? 
  4. PROVA COSTUME - questo è l'argomento che odio di più, che non ha senso d'esistere, sessista e discriminatorio. Andare in spiaggia con il corpo che abbiamo regala un senso di libertà e contatto con la natura che provaci in inverno. Perchè mai dovremmo sentirci in imbarazzo o digiunare da marzo? In ogni caso, la questione prova costume annulla e contraddice i punti sopra, per cui non sai più cosa mangiare, se farai sesso e probabilmente anche il caldo estremo dipende dal fatto che non hai un corpo perfetto.
  5. SALDI ESTIVI - fratelli piccoli di quelli invernali, incastrati tra i Prime Day, poco prima delle vacanze. Mi fanno tenerezza, sono la quint'essenza dell'impermanenza. Ciò che compri lo userai 1 mese, ad essere ottimisti. Eppure non si parla d'altro, per giorni prima e per giorni dopo. Ricordatevi il costume giusto comunque, che altrimenti saltano tutti i punti, come in un'operazione mal riuscita.

Un ultimo punto, per me fuori classifica, ma altrettanto ossessionante:
I CAPELLI  - che vanno sempre e in ogni caso mascherati, come fossero super eroi.

Luce diffusa, splendore. L’estate è essenziale e costringe ogni anima alla felicità.
(André Gide)

Cosa incrina il vostro umore estivo?

martedì 27 giugno 2023

Menopausa e adolescenza: la giornata tipo

 C'è una considerazione che voglio condividere con le primapare tardone come me, cioè le donne che hanno avuto figli dopo i 40 anni o che si accingono ad averne. Più che una considerazione è proprio un appello, un warning: siate consapevoli che la vostra menopausa coinciderà con la loro adolescenza

Potete anche fare spallucce se siete neo-mamme occhi negli occhi e cuore a cuore, è giusto, ma se invece ci siete, se siete nella fase menopausa più adeolescenza, coraggio, parliamone.

E' la tempesta perfetta, l'epica battaglia campale. 

Su un fronte ci siete voi, sull'altro lui/lei/* . Nuvole nere e dense, venti a raffiche e onde giganti si sollevano su entrambe i fronti, in uno sciabordio di malumore e incomprensione, che il naufragar mi è inevitabile in questo mare.

In mezzo potreste avere un padre/compagno, in posizione di resa, le mani alzate, in ginocchio, lo sguardo basso. E' comunque fuori dal campo di battaglia, lasciamolo tranquillo.

Voi avete già i vostri bei problemi e non avreste bisgno di ulteriori complicazioni:

mantenere il peso a livelli accettabili; contenere le vampate; domare gli sbalzi d'umore; affrontare notti che a volte sono insonni, altre di un sonno così pesante che la morte viene a chiedervi se va tutto bene; vi stizzite per un nonnulla e un attimo dopo vi sentite sollevate perchè alla mia età, signora mia, posso essere libera di fare ciò che mi pare. Con un occhio leggete gli articoli pancia piatta, con l'altro vi esaminate allo specchio pensando che sì, adesso, passati i 50 posso finalmente fare pace con il mio corpo; pensate alla carriera e alla pensione con la stessa intensità e desiderio; uscite con le amiche, amate il divano; aggiustate le scollature, la lunghezza delle gonne, l'altezza dei tacchi, gli abiti sono quelli che vi piacciono, non quelli di moda; fate tentativi estremi di darvi pace, che davvero, io non mi riconosco più, cosa diavolo, ma perchè, meno male e finalmente.

Sull'altro fronte, le cose non vanno meglio: il neo-adolescente non ha nessuna consapevolezza del proprio corpo, dello spazio che occupa, della forza che sviluppa. Si muove a caso, in una scia di un'odore che diavolo no, non è quello del mio bambino. Dorme un sacco, in notti che non sono mai insonni, se non per qualche oceanica sfida PlayStation. Si stizzisce per un nonnulla e poi chiede un abbraccio; vorrebbe essere già fighissimo, quel rimasuglio d'infanzia lo infastidisce, tranne dire poi che lui è piccolo, quando ha bisogno di qualcosa che potrebbe benissimo fare da solo. Ama il divano e tende a sottrarlo a voi con tutti i mezzi possibili; studia look nuovi che si inseriscono tra Lo Scappato Di Casa e il Naufrago, in ogni caso nella sua testa tutto è firmato, costoso e soprattutto nuovo. Fa fatica a fare bagni di realtà, ma anche bagni in generale o docce. Non si riconosce più e cosa diavolo e quanto ancora dovrò aspettare e aspettare cosa, poi.

E' confuso, come voi, più di voi, ma con più energia. Potrebbe battervi, se non fosse che voi avete più esperienza, strategia, uso spregiudicato di psicologia spicciola. L'adolescente è irruente, voi vivete d'istinti contradditori. Sono scintille signora mia, attriti e fuochi per ogni singola cosa.

Mettetelo in conto, care primipare tardone. In quella fase della vita in cui avreste un gran bisogno di defilarvi un pochino per prendere confidenza con la nuova voi, sarete là, su quel campo di battaglia, tra calzini pestifiri, il vostro bagnoschiuma delicato e nutriente che finisce in una sera; turbamenti che vi attraversano e arrivano come una scossa anche al neo-adolescente e, una volta lì, diventano temporale.

A sera la battaglia si placa. Avete già certamente notato che adesso siete voi le prime ad andare a dormire: la camera è il fortino non ancora conquistato; l'approdo sicuro, il sollievo! 

Lui, l'adolescente, invece vuole fare tardi e rosicchia minuti a qualunque orario proposto. Il tiratardi però vuole il suo bacio della buona notte, vuole quei 5 minuti di chiacchiera a bassa voce, un ultimo abbraccio. Domani mattina vi risponderà con un grugnito, ma adesso, la sera, no. E' coccoloso. Onestamente, credo sia il suo colpo di grazia: impedirvi di raggiungere la quiete della vostra camera è una tortura che vi infligge, l'ultima della giornata. Pazienza, vi vendicherete l'indomani mattina, svegliandolo. E via di nuovo, tra stridori di NO, scintille di incomprensioni e incrocio di spade.

Lui ne uscirà grande.

Noi vecchi, forse anche anzitempo.

lunedì 25 luglio 2022

La solitudine atroce

E' raro che parli di cronaca qui.

E' una scelta, provo a coltivare un'aiuola senza tragedia, cattiveria, miseria.

Però ho un magone e una rabbia che non vanno via ormai da una settimana, ho avuto perfino incubi e forse devo tirar fuori.

La storia è quella della bimba di 18 mesi abbandonata da sola in casa

La storia è della mamma e dell'urgenza di non essere più sola e raggiungere un fidanzato, forse l'amore della sua vita, forse solo un tipo qualunque. Non lo so, ma l'urgenza evidentemente c'era tutta

La storia è di un condominio che non si è accorto di niente

Di servizi sociali non pervenuti

E' la storia di una solitudine atroce, folle, che rende mostri. 

E' la storia di qualcosa che non riesco a vedere, non ci riesco, non capisco

Ho provato a non pensare alla mamma, la immagino solo in fondo a un buco nero di un niente così pesante da restarne schiacciata. Non giustifico, provo a non condannare, mi si secca la gola, la lingua è felpata, mi fanno male gli occhi

Ho pensato al fidanzato, quello che l'ha accolta per una settimana. Chi è? Non sapeva davvero niente di quella bambina a casa da sola? Ha fatto finta di niente? Di lui non si parla negli articoli, che ho letto poco e velocemente, non ce la faccio.

I vicini di casa. Mamma e figlia invisibili. Non si sono accorti che lei non c'era, che la bambina piangeva, che qualcosa non andava. Non hanno suonato campanelli, chiamato vigili, che chi si fa i fatti propri campa cent'anni. Voi, la bimba no.

La mamma era senza famiglia? dov'era il padre della bimba, i nonni, la zia anziana, ma affidabile, una cugina un po' naif, ma diamine, per qualche giorno va bene anche lei.

Dov'erano tutti? Dove eravamo in quei maledettissimi sei giorni?

Molti invocano giustizia adesso, ma è davvero dannatamente tardi. A cosa mai servirà essere giusti adesso? Non c'è rimedio, per nessuno.

Non condanno, non capisco.

Poteva bastare lasciare la figlia davanti a un ospedale, una chiesa, ai giardini pubblici, sul tram, sul treno che l'ha portata da lui.

Voleva ucciderla, voleva soffrisse ciò che ha sofferto lei in questi ultimi due anni? Una sofferenza non vista, ignorata, minimizzata. Invece era gigantesca, enorme, tanto da rendere buia tutta Milano.

La genitorialità è difficilissima, un mare profondo. Se siamo fortunati, navigheremo in acque quasi sempre affrontabili. Altre sarà tempesta furibonda. Nella tempesta non possiamo chiedere ai bambini di tenere la rotta. I capitani sono gli adulti, i genitori se ci sono, altrimenti la comunità tutta intorno. La tempesta non si affronta da soli e se non ce ne accorgiamo ci deve essere qualcuno che ci guida per uscirne. Si vive così nelle società civili, non ci sono altri modi, non bisognerebbe lasciare tra le onde nessuno, è troppo pericoloso.

Questo post è inutile. Avevo bisogno di parlare.

Se hai bisogno di parlare con qualcuno, manda messaggi con i mezzi che puoi. Fai così ragazza mia, o ragazzo, che sei in difficoltà con tuo figlio/a. Scrivi, suona campanelli, grida dalla finestra, telefona a tutti quelli che conosci. Chiama i carabinieri, i vigili, la guardia giurata giù all'angolo, entra dal fornaio e chiedi aiuto. 

Chiedi aiuto in tutti i modi possibili, per favore. 

Mai più deve andare così, mai più diventare folli di atroce solitudine.





lunedì 13 giugno 2022

Ma le vacanze di chi?

Ma voi, esattamente, come ve la cavate d'estate?

Cioè, che ne fate della prole?

Giugno per me è il mese dell'inquietudine.

Cig felice per la fine della scuola, io che mi adombro come fossi attraversata un temporale.

Non ho vere strategie per l'estate, mai

Arrivo tardi per qualunque iscrizione, vorrei che la scuola finisse non prima di metà luglio.

Un mese e mezzo di Cig nullafacente riesco a gestirlo, 3 mesi no.

Così entrano in scena i campi estivi

Una sequenza fitta di iscrizioni che ci portino almeno a metà luglio. Che sia tennis, taglio&cucito, pesca sportiva o circo, poco importa: l'essenziale è impedire al pre-adolescente di passare intere giornate collegato, sdraiato, in cuffia con amici altrettanto sdraiati e collegati. Fuori il sole, l'estate che luccica, scalda, inonda. Ci fosse il mare appena al di là della strada, invece del traffico, forse sarebbe più facile.

Un occhio al lavoro, un occhio a lui e parole come puntine da disegno per tenerlo in piedi, a fare qualcosa. Magari i compiti che invece scivolano inesorabili verso settembre, quando ci vorrà il doppio del tempo e una dose massiccia di pazienza, nostra, per farli.

La scuola aperta a luglio, per fare i compiti tutti insieme. Ripassare, finire e poi partire.

Giugno va, tra un campo e l'altro, che neppure un gitano.

Luglio arriva. Finiscono i campi, si riprova con i compiti: si lanciano challenge di disegno tecnico, matematica e lettura livello avanzato. Seguono negoziazioni complesse, tafferugli, slogan scanditi tipo "Compiti - tortura -  vacanza - non cultura" o "Potere alla vacanza!". 

Luglio ci strema, sei nel mezzo del nulla, stanco morto a contare i giorni che ti separano dalle tue di vacanze e il pre-adolescente che si incupisce al solo proporre di leggere un capitolo o fare due quadrati sull'ipotenusa. 

Parte allora il gran tour delle vacanze scaglionate.

Primo turno: papà

Secondo turno: mamma

Terzo turno: tutti insieme

Il pre-adolescente, quel Cig che posizionavi su un passeggino e portavi dove volevi tu, avanza pretese: ci devono essere amici, wi-fi, mare, niente compiti e open bar gelati. Tu guardi nostalgica i passeggini sul pianerottolo, quelli della giovane vicina e ti chiedi chi è quel giovanotto che detta condizioni, convinto, peraltro, di vincere su tutti i fronti. Luglio è estenuante, lunghissimo.

Il secondo turno mamma arriva, sono finalmente anche le mie vacanze. Solitamente ci arrivo pallida, stanca, accaldata. Mi piacerebbe un sacco prendere un aereo, magari con quei bei vestitini freschi, il sandalo e giusto una sacca con due costumi. Non succede mai. Le mie partenze con Cig e il gatto assomigliano più a una migrazione. Cig è un viaggiatore bravissimo, non chiede mai "siamo arrivati", guarda dal finestrino e mi piace pensare che stia molto pensando in tutto quel silenzio. Negli anni ho capito che ha un'autonomia di circa un'ora e mezza in modalità viaggiatore, poi è necessaria la sosta all'autogrill. L'autogrill, di qualunque insegna, è come una gigantesca edicola e l'edicola, da sempre, è il regno incantato di Cig. A lasciarlo fare non arriveremmo mai a destinazione, anche per esaurimento fondi vacanza.

Nel secondo turno, i compiti diventano imperativi. Con grande sorpresa del pre-adolescente questa attività scolastica sottrae tempo alla spiaggia e agli amici. I miei "te l'avevo detto" che non dico formano un grumo chissà dove, probabilmente sui fianchi e addio prova costume.

Le mie vacanze vacillano, così come vacilla il terzo turno tutti insieme. L'unico ritemprato è lui, è Cig versione pre-adolescente, abbronzato, felice, sempre in acqua come un pesce. Cuore di mamma.

Noi con le stesso sguardo di Kate verso Louis durante il giubileo.

Settembre. Dissolvenza. Fine. Delle vacanze.




venerdì 3 giugno 2022

And just like that

 Mi ero persa gran parte di sex and the city, sono stata una ragazza distratta

And just like that, mi sono trovata a guardare le ragazze invecchiate, mi è servito a capire quanto lo sia anch'io.

Le primipare tardone come me invecchiano in modo bizzarro. Il corpo segue la sua strada, la menopausa arriva comunque, la mente deve restare necessariamente sveglia, altrimenti è un attimo che ti perdi figli su Tik Tok o li trovi a navigare tra i video di youtube, a volte in acque burrascose. La mamma over è un ponte tra ciò che normalmente sono le donne della sua età e quelle più giovani, quelle che si alzano la mattina in un balzo, mentre tu conti gli scricchiolii ed esulti se ne manca uno all'appello.

Passa il tempo.

Cig conclude la prima media, il primo anno interamente in presenza dopo due a spizzichi e bocconi. E' un ragazzino, con il 40 di piede e le mani ancora a pagnotta.

Io ho diverse rughe in più, anche nel cuore. Mi entusiasmo per l'acquisto della lavasciuga, molto più che per un nuovo paio di scarpe. Ho cominciato a leggere anche le offerte dei supermercati con un certo interesse, seguo tutorial per imparare a risolvere il cubo magico, ho preso una lezione di cross fit e ci tornerò, scelgo scarpe e abiti sempre più comodi, vado a letto presto, vorrei un party dove si tira tardi.

In un attimo.

Archivio i buoni propositi a favore di quelli saggi e possibili. Coltivo aspirazioni che durano quanto il basilico che mi dimentico di annaffiare. Perdo peso, si allarga il giro vita. Rido molto infischiandomene dei solchi intorno agli occhi. Ci sono giorni che sono energia, altri poltiglia.

Cig non vuole più lo accompagni fino al cancello della scuola

La menopausa è uno stato di grazia. Quasi non me ne sono accorta e sto bene come non lo stavo da più di 40 anni. C'è una lucidità, una pace, un sollievo che mi sembrano regali inaspettati.

Cig scende da solo al parco a giocare con gli amici

And it's like just that, tra gioventù necessaria e attempaggine inevitabile che ritrovo la voglia di raccontare.

Voi dove siete?