Com'è iniziata ...

Mi avevano detto che i figli bisogna averli da giovane.
Mi avevano detto che dopo i 35 è rischioso e anche faticoso.
Mi avevano detto che dopo i 40 è follia.
Quello che non dicevo io era che non avevo tutta questa intenzione di riprodurmi.
E niente, poi è andata che mi sono ritrovata a scrivere un blog per mamme, con un occhio di riguardo alle over 40.

lunedì 29 novembre 2010

Le cose che mi piacciono

Mi piace tanto quando GF cucina per me e mi dice mettiti di là tranquilla, qua ci penso io. 
Lo sento muoversi nella nostra cucina strettissima, sento i profumi, immagino i sapori.
Devo vincere in continuazione la tentazione di andare di là a vedere e a metter becco, non sono abituata a tutte queste attenzioni, resto spiazzata. 
Mi piace quando mi porta i fiori, quando si va in giro a fare shopping, quando parla con fiammiferino, quando mi rassicura su tutto. Mi piace quando mi vede bella, nonostante la pancia che avanza e il mio sguardo che spesso trovo stanco, quando nota i cambiamenti di umore (poverino, che da fare ha!), quando mi fa sentire importante.

Mi piacciono i dolci in questo periodo, io che sono sempre stata da pane e salame.
Le colazioni lunghe con la tavola apparecchiata con tante cose diverse, la musica a volume basso, le coperte morbide, i maglioni grandi, i toni pacati, le storie a lieto fine, le persone pulite, l'onestà, i sentimenti positivi, l'aria fredda che sembra più pulita ....

Le onde di emozione (Rave party)

I week end sono diventati troppo brevi.
Anche le notti. C'è sempre una sveglia intorno alle 5 per urgenza pipì e poi la sveglia delle 7 arriva in un attimo.
Al di là di ciò che scrivo qui, che mi farà da promemoria, di questa gravidanza io ricorderò soprattutto il sonno, la "coccolite acuta" (vorrei vivere nell'abbraccio di GF tutto il tempo) e i pensieri contrastanti.
Le onde di emozione.
Capisco perchè agli uomini la gravidanza appaia come un periodo misterioso. Non vorrei essere nei loro panni. Improvvisamente si trovano al fianco di una donna così volubile, che la piuma al vento sembra un ricordo di solidità. A discolpa dell'intera categoria delle donne in attesa voglio dire che niente è perfettamente governabile e che tutto, anche le cose più assurde, a noi sembrano reali, plausibili e assolutamente fondate.
Per cui quando vado in paranoia perchè convinta che non ce la farò, io ci credo fermamente.
Quando sono agitatissima, perchè temo che fiammiferino non stia bene, ne sono convinta.
Esattamente come quando immagino scenari  così belli che devo fare sforzi di immaginazione che neppure Andersen nelle sue fiabe ne ha fatti così tanti, io ci credo.
Ci credo che poi sono stanca morta. Non mi fermo un attimo.
I neuroni sono in rave party con gli ormoni.

domenica 28 novembre 2010

Fiori

Ho due vasi con i fiori che mi ha portato ieri GF, che continuo a guardare. Oggi piove fitto e c'è una luce così grigia! Ci vogliono colori. Ci vogliono fiori.
Ieri sera cena dagli amici di vecchia data a Varese, le mie amiche sono già tutte mamme da tempo ed è stata una serata di consigli, aneddoti e risate. Gli aneddoti erano quasi tutti sul parto e lì, devo dirlo, ho fatto in modo di ascoltare soltanto a metà, perchè mi spavento tantissimo. Sono una fifona, ma di quelle vere.
Sul fatto che essere mamme sia la cosa più bella del mondo sono tutte d'accordo e anche che l'istinto materno, che spesso latita durante la gravidanza, nasce in sala parto. Sono più tranquilla adesso.

La neve che avevano detto non è arrivata.

venerdì 26 novembre 2010

Il senso di una gravidanza over 40

Nel web non trovo niente.
Che differenza c'è tra una donna che diventa mamma dopo i 40 anni e una che lo fa molto prima?
Non mi riferisco a tutti i rischi, a considerazioni del tipo sembrerai sua nonna quando lo accompagnerai a scuola, non ci sto allo stereotipo della donna in carriera, un po' egoista, che prima pensa a sè e poi se mai a metter su famiglia. Sui rischi, sulla minor probabilità di restare incinta, sui problemi che si possono incontrare sì, sono d'accordo. D'altra parte 40 e più sono un'età, per quanto nessuna di noi se la senta veramente e difficilmente la dimostri. Sul resto molto, molto meno.
Immagino che quando Fiammiferino andrà a scuola, ci saranno altre mamme a l'age, non  sarò sola. Non tutte poi saranno amministratori delegati di qualcosa, ma mamme, che magari lo saranno diventate tardi perchè prima non è arrivato, perchè prima non erano nel matrimonio giusto, perchè prima un uomo non l'avevano proprio.
Una mamma molto più giovane potrebbe essere ancora in un matrimonio non giusto, per esempio. Non è cinismo, ma statistica: i matrimoni, soprattutto i primi, si rompono con una facilità impressionante.
Una mamma oltre i 40 ha meno energia (e qui parlo per me), ma tanta vita alle spalle e una saggezza conquistata con il tempo.
Una mamma giovane si sente nell'ordine naturale delle cose, una mamma meno giovane si sente una privilegiata, baciata dall'universo tutto.

Prima dicevo che no, mamma anziana no. Adesso ne vedo il senso ....

La prima neve!!

Amo la neveeeee! Fa niente se si scivola, se fa freddo, se e se. Mi piace un sacco. Stamattina veniva giù fitta fitta  a fiocchi larghi, che mancava solo la slitta con i cani.
Sono uscita sul mio micro balcone, in vestaglia, e ho raccontato a Fiammiferino cos'è la neve. Probabilmente lui non l'ha vista e io prenderò la bronchite.
La neve, gli dicevo, c'è d'inverno, quando fa freddo e mette tanta allegria.
Si fanno i pupazzi con la neve.
Si gioca a palle di neve, ma attento a papà GF che ha una mira micidiale e con lui si perde sempre.
Se a Natale nevica sembra ancora di più Natale. Ma di Natale riparleremo tra qualche giorno, ok ?


In Milano, invece, piove. E' davvero una città noiosa ...

giovedì 25 novembre 2010

Due buone notizie (lette sui giornali)

Su Repubblica on line di oggi, nel reparto salute, ci sono due articoli che hanno attirato la mia attenzione:
la dieta perfetta e diventare madri senza ansie.
Sono partita dal primo, che è interessante, ma piuttosto scontato: i carboidrati raffinati fanno ingrassare. Pasta, pane, riso e DOLCI è meglio abolirli o mangiare la loro versione integrale; prediligere le proteine magre, la frutta e i legumi. E' una ricerca finanziata dalla UE, durata 5 anni, ed è stata testata sul campione più grande mai utilizzato prima in questo ambito. Se è vero ciò che afferma, e cioè che si può mangiare a volontà senza aumentare di peso, beh ... è una notizia epocale!! Devo solo verificare quando cioccolato (la mia passione!) è ammesso, poi posso convertirmi. Sono rimasta un po' perplessa perchè è ciò che la dieta a zona dice da tempo ed è sempre stata maltrattata dalla comunità scientifica. Mi piacerebbe capire dove stanno le differenze che rendono l'una perfetta, l'altra pericolosa.

Diventare madri senza ansie è possibile! Anche questa è un'ottima notizia. Solo, ecco, è più possibile in queste condizioni:
1) prima di restare incinta ti rimetti in forma smagliante;
2) hai meno di 40 anni, altrimenti poi è un pasticcio;
3) per 9 mesi mangi bene, fai ginnastica dolce ogni momento,non hai ansie/stress/preoccupazioni di alcun tipo;
4) se attui i primi 3 punti, non soffrirai neppure di depressione pre e post partum, tranne se sei ipotiroidea (come me) perchè in quel caso ...beh auguri!
5) Tutto le attenzioni di cui sopra non devono però farti dimenticare che la gravidanza è un fatto totalmente naturale, per cui tranquilla, è tutto a posto;

Solo che non riesco a capire cosa intendiamo per naturale. Che la gravidanza si integra nel tuo ritmo di vita? e cioè che niente succede anche a respirare smog, a correre su e giù dai mezzi pubblici, a mangiare al self service tutti i giorni, a restare chiusi in ufficio 8-9 ore e poi via a casa a far lavatrici, preparare la cena e mettere in ordine? Perchè questo è l'ambiente naturale in cui viviamo .... vale lo stesso?

Sfogo mattutino

Se il buongiorno si vede dal mattino, oggi è meglio che non faccia niente di più che respirare.
Già svegliarmi da sola è una cosa che trovo orribile e triste, subito, al primo battito di palpebra.
La macchina del caffè intasata e che non fa scendere il caffè è un vero attentato terroristico.
Nessuno che in metropolitana cede il posto alla mia pancia (viviamo in un mondo di cafoni!) e mi costringe a scendere, perchè non mi piace stare in piedi e pigiata, è un contrattempo da poco, ma che innervosisce.
La signora giapponese che seduta vicino a me, mangia pane aglio e carne, mi ha fatto rimbalzare lo stomaco nelle orecchie. I 2 due euro che avevo appoggiato sul bancone per pagare la colazione e invece se li è fregati quello davanti a me, così caffè e brioches stamattina mi sono costati 4 euro.
E' una jungla.
In cui ognuno fa quello che gli pare. Senza nessuna attenzione agli altri, senza cedere una briciola dei propri bisogni. Sono davvero stufa.
Mi viene voglia di mollare tutto e cercare un posto migliore.

mercoledì 24 novembre 2010

Piccolo spazio pubblicità

Lo spot google che va in onda da un paio di giorni è bellissimo. Sarà il momento, sarà che sembra racconti una storia che conosco, sarà che mi commuovo, entusiasmo, sciolgo con niente... E' bello.
Lo spot dico, non la mia incontinenza emotiva.


Pancia libera tutti!!

Con il sole è tutta un'altra cosa.
Pausa pranzo passeggiando con GF, che è una delle cose più piacevoli che riesca a pensare.
Comincio a camminare come una faraona ripiena, me ne rendo conto. Il mio non esile corpicino traballa spesso, mi da fastidio qualunque cosa stringa o costringa. Quando cerco di alzarmi dal divano, dal sedile dell'auto, dal letto sono sempre sul punto di chiamare la gru, perchè le gambe non rispondono più come mi aspetto. No, io non sono più come loro si ricordano.
Loro si puntano come per alzare me, poi hanno qualche secondo di sorpresa e a quel punto si organizzano per alzare quei 6kg in più che proprio non si aspettano.
La pancia poi dona la flessibilità di un querciotto, il seno (ormai alla 5a) fa da contrappeso ... insomma, è una sinfonia di grazia e coordinazione.
Noi donne abbiamo un'immagine davvero distorta del bello. O comunque volubile. Parecchio volubile.
Le mie colleghe, quelle stesse che spesso passano ore intere a parlare di diete, restano incantate davanti alle mie rotondità. Non ho mai avuto così tante mani sulla pancia, apprezzamenti sul seno, sull'ovale del viso e in generale sulla "bella cera" come in quest'ultimo mese.
Prima se alla macchinetta delle merende osavo un cioccolatino, uno sguardo ironico lo incrociavo sempre, adesso è tutto un tripudio di mangia che ti fa bene, come sei bella, che bella pancia. Non potremmo convenzionalmente metterci d'accordo che la pancia in sè è bella? Non solo quella da gravidanza, ma anche quella (più contenuta ok) da sana e gioiosa alimentazione? Possiamo fare che il seno è bello quando c'è e un po' triste se di sè ha lasciato solo una sindone sulla maglietta? Per coerenza se non altro.
Mi godo questi mesi, un sacco. Dopo tornerò a parlare di diete davanti alla macchinetta delle merende.

martedì 23 novembre 2010

20ma settimana

E anche la 20ma settimana volge al termine.
Durante questa settimana Fiammiferino ha cominciato a farsi sentire, come un pesciolino nella pancia, come una pallina che rimbalza qua e là. E' un dialogo delicato, e qualche volta ho l'impressione che sia una risata leggera. Mi piace pensarlo così, che si diverte un sacco, a nuotare qua e là. Adesso pesa 300 gr o poco più e da adesso in poi i suoi 50 gr a settimana dovrebbe metterli sù. La mia pancia è evidente, ma comincia a piacermi, a farmi compagnia. Il piacere della pancia per me non è stato immediato, anzi.
Ci ho messo un pochino a metabolizzare, ho avuto giornate di vera crisi, dove ho rischiato di cadere nel rifiuto di ciò che stava accadendo. Adesso invece me la porto in giro soddisfatta e mi intenerisco anche un po' (poco eh, che non sono una sentimentalona).
L'altro giorno per la prima volta ho anche immaginato fiammiferino, l'ho "visto" per un attimo. Piano piano, insomma, tutto si sta facendo più reale, più vero e molto coinvolgente, entusiasmante.

Non vedo l'ora di rivederlo nell'ecografia, il 2 dicembre!

lunedì 22 novembre 2010

gravidanza e concentrazione: relazione impossibile!!

Otto ore in aula, a parlare di stili sociali e marketing relazionale, sono troppe. Sarebbero state troppe "prima", a maggior ragione adesso, momento della vita in cui ho la capacità di concentrazione di una coccinella ubriaca.
Oggi è andata così e domani si replica. Chissà se il terzo giorno resusciterò...
Sono stremata e mi chiedo come ho fatto a laurearmi ... ok sono passati diversi lustri, ma che fatica!
Me l'aveva detto il ginecologo: sonno e incapacità di concentrazione sono tipici della gravidanza. Mi sono sentita perfettamente tipica oggi e adesso per l'impegno ho le guance rosse e la testa che ronza, che neppure durante i compiti in classe di matematica stavo così.
Due passi in aria frizzante, ecco cosa ci vuole.
Vado.

sabato 20 novembre 2010

Mind the Gap

Finalmente ha aperto anche a Milano. GAP (e a breve arriverà anche Banana Republic). Il Benetton americano, con in più la praticità USA. Ok, non abbiamo niente da imparare, ma è bello mischiare, è bello prendere ispirazione.
Lo store di Milano è grande, colorato, divertente. Un plotone di assistenti di vendita sorride e ti aiuta, con il garbo da primo giorno di lavoro, che spero non si sbriciolerà tra i ritmi milanesi.
Ho visto tante cose carine per Fiammiferino. Che tentazione!
Ho trovato un paio di pantaloni grigi PremaM che stavo cercando da tempo. Prezzi medi, per cui ci tornerò.
I pantaloni sono l'unica cosa che va comprata PremaM, a mio parere. Per il resto, con la moda di quest'anno, non c'è bisogno di cercare abiti "a tema".

Comunque, andare alle aperture di nuovi negozi a Milano è sempre un'avventura. Sono uscita prima delle 10, che equivale all'alba secondo il fuso orario del week-end. Preparazione psicologica con colazione al mac cafè per calarmi nel mood americano, e poi via. Fuori dal negozio tanta gente, con sacchetti e chiacchiere.
Dentro un tripudio di colori, musica, gente, commessi, bambini, bambini in arrivo, papà pazienti, mamme che chiedono a bimbi under 2 "ti piace questo tesoro?" e ai bimbi di quell'età piace tutto purchè sia, signori di una certa età che provano felpe tipo college, signore che un po' storcono il naso "troppo casual - sento dire - non è il mio genere" ma poi, qualcosina, si trova sempre.
Milano mi piace così, mi piace nel fine settimana. Mi piacciono i negozi, mi piace quell'energia un po' sex&thecity, poco importa se i sacchetti sono H&M o Louis Vuitton o Gap.
Sono uscita dopo un'oretta e fuori una lunga coda, ordinata, in attesa di entrare.
Quanto ci piace curiosareeeee!

venerdì 19 novembre 2010

Non conosco la noia

Questo week end sono da sola, per cui mi sto organizzando.
Il programma prevede diverse attività, tante. Per semplicità elenco:
1) Dormire
2) Dormire
3) Dormire
4) ....
Troppo fitto? Mi stancherò?
Ok ok, niente imprudenze, meglio sfoltire un pochino.
Ho una fortuna grandissima, non conosco la noia. Ho sempre qualcosa da fare.
Per esempio sono mesi che rimando la creazione della mia prima opera figurativa: un collage che immagino da tempo, ma che ancora non ho attuato. Oppure ho le tende da lavare.
Ho questo blog da riorganizzare, che comincio a non capirci più niente.
Le piante sul mio micro balcone da potare. Liberare una parte più significativa di armadio per GF (questa però è tra le imprese disperate) e un raid di shopping scientifico proNatale, anche se lo so che IL GIORNO dei regali di Natale è il 23 dicembre ed è presuntuoso e utopico immaginare un mio così ampio anticipo.
Ci sono i ravioli di zucca di Laura sabato sera, se riesco a vincere il sonno e spingermi dalla parte opposta di Milano. Vorrei rimettere in moto la macchina del pane.
Finirò davanti alla tv a giocare a RedSteel2, sprezzante del pericolo, sciabolando quei cattivoni  lì, per poi impastarmi sul divano, con la copertina a parlare con Fiammiferino.
Magari un giro all'Ikea.
Il libro da leggere, che mi piace tanto e manca poco per finirlo.
Imbiancare la cameretta (SCHERZOOO!!).

Si muove e io comincio a conoscerlo

Da qualche giorno sento muovere fiammiferino, piano piano che gli strati di pancia da superare sono parecchi e lui è ancora piccolino. Al di là dell'intenerimento che queste bollicine suscitano, la cosa che trovo divertente è che  lo sento di più quando non sono in ufficio e cioè la mattina appena sveglia, ma soprattutto la sera quando torno a casa. Ho anche l'impressione che si diverta un sacco, faccia capriole quando c'è papà GF. Secondo me hanno già trovato una loro intesa.
 In ufficio invece dorme, un  po' come me insomma .
Credo anche abbia un po' paura della metropolitana. In effetti il rumore un po' paura fa, poverino! Allora metto le mani in tasca e massaggio piano la mia panzotta, mica pensi di essere da solo in quel buio sferragliante. Arrivati a casa gli parlo un po', ci rilassiamo e l'allarme metro rientra.
E' possibile che dia già segnali di carattere? Farnetico?

Mi sa che appena possibile ci prendiamo qualche giorno di riposo: niente metro per fiammiferino e niente sveglie e cosa da fare per me. Arrivo a sera davvero cotta. Poltrire, facendo cose più piacevoli di 8 ore tra telefono, pc, cose da dire e da fare, è meglio no?

giovedì 18 novembre 2010

Alopecia areata e bambini

Da otto anni soffro di Alopecia Areata Universale.
Cioè non ho un solo capello in testa o un pelo, un pelucco! sul corpo. E' un qualcosa che a fiammiferino racconto, perchè non lo so se mi vede già e non vorrei avesse una brutta impressione la prima volta che mi vedrà.
Dell'Alopecia si dicono molte cose, di fatto a una conclusione certa sul cos'è e sul come insorge non c'è.
Nè si sa se è ereditaria. Non so dire quindi come andrà a fiammiferino. Incrocio le dita perchè abbia folta capigliatura, in caso contrario non ne farò un dramma e farò di tutto perchè lui non lo viva come tale.
Da qualche tempo c'è un'associazione, che soprattutto al supporto dei bambini con alopecia areata e delle loro famiglie sta dedicando molto tempo SOS alopecia areata.
Ultimamente ha creato un brevissimo cartone animato, per provare a sensibilizzare sul problema bimbi.
E' ancora un work in progress,  lo propongo così come è apparso su FaceBook: come ti senti?

Ci sarà modo di riparlarne.

Papà e gravidanza

Trovo pochissime informazioni sui papà, sul punto di vista dei papà, sulle paure, attese, emozioni, gioie dei papà legate alla gravidanza, all'attesa del bimbo che verrà o che è appena arrivato.
Ci sono mamme che riportano osservazioni sui papà, ci sono papà, raramente, che commentano blog dedicati alle mamme, ma in generale, la voce dei papà è piuttosto assente.
Qui qualcosa c'è: professione papà.
E' interessante, anche nella mission dichiarata: cultura della paternità e della genitorialità, nelle sue declinazioni. Promuovono corsi (solo a Genova) dedicati ai papà: dal prendersi cura della futura mamma a come imparare a toccare il proprio bambino.
Mi sono imbattuta in un mondo pacato e, per alcuni versi, più concreto di quello dedicato alle mamme.
Un po' silenzioso, ma non meno interessante. C'è un linguaggio da imparare (leggi)
Il modo maschile di affrontare le cose è necessario per avere il quadro completo, anche sulla gravidanza che spesso tendiamo a monopolizzare come se fosse solo roba nostra.
Se sono un uomo e una donna che rendono possibile una nuova vita, ha un senso ben preciso che siano sempre un uomo e una donna ad aspettare, a immaginare, a condividere, a decidere, a costruire, a contribuire, a predisporre, ad inventare, a raccontare, ad amare....

mercoledì 17 novembre 2010

Non sarò mai wonderwoman

Giro per il web alla ricerca di ispirazione, perchè non basta aspettare fiammiferino per sentirsi già mamme. Ci sono talmente tante cose da imparare, valutare, fare proprie che dubito mi basteranno i mesi a disposizione. E' un costante e, immagino, eterno moto di curiosità. Solo che spesso trovo muri del pianto e non mi ci ritrovo, oppure la sublimazione del ruolo di mamma, che mi spaventa a morte. Se io divento "santa" o wonderwoman con l'arrivo di fiammiferino, come potrò mai continuare a vivere una vita normale? Non metterò un po' di soggezione o provocherò fastidio nel mio prossimo così normale, o anche solo in GF? ahahahhahah, scherzo eh. E' che, come mi ripeteva il mio psicologo, è l'essere anticonformista la mia forza e certe cose non fanno proprio parte del mio mondo.
Mi è piaciuto tanto questo post: cose che non sopporto nell'essere mamma
E' molto probabile che tra qualche tempo mi trovi a scrivere qualcosa di molto, molto simile.
Me lo sento già.

Un test

Su Repubblica.it ho trovato un test carino: che tipo di genitori siete?
Così, sulla fiducia, è venuto fuori che la mia categoria è: Sicuri.
Sicuri?!!
Concepisco la mia funzione di genitore come una presenza non impegnativa: esserci quando serve, evitando di diventare ingombrante. Ecc. ecc.
Se così sarà mi farò ogni giorno le congratulazioni da sola. Anzi adesso mi copio il profilo completo e lo conservo.
Tra qualche anno chiederò a fiammiferino se è andata proprio così.

L'ufficio e la gravidanza

Ieri sono stata in riunione tutto il giorno. 8 ore, chiusa in una stanza con altre 14 persone. Stare seduta così tanto tempo, con meno occasioni del solito per alzarsi a sgranchire le gambe è un vero tormento. La pancia inizia a tirare, immagino fiammimferino che cerca di farsi spazio, perchè si sente come ripiegato in un cassetto. Poverino!
Le sedie della sala riunioni poi sono veri strumenti di tortura, rigide, con una seduta troppo lunga per avere le gambe comode.
E' importante, se si vuole andare avanti a lavorare, organizzare il proprio spazio lavorativo.
Sotto la scrivania ho messo un Forsiktig .... paura eh?
E' lo sgabellino Ikea, che mi permette di tenere le gambe leggermente rialzate.
Ho sfoltito molto la mia agenda, che di solito prevede diversi incontri con i clienti, praticamente annullato i viaggi di lavoro ... i miei poi non hanno proprio niente di figo: solitamente sono spostamenti lunghissimi andata e ritorno in giornata, meglio evitare.
Appena possibile, ma non oltre le due ore, mi alzo e mi faccio un giretto per gli uffici, così evito di arrivare a sera con le caviglie alla zuava.
Bevo tanta acqua. Porto sempre la frutta per gli spuntini, ho sempre un paio di mele nel cassetto. Poi, tutta compiaciuta da tanta virtù, lascio le mele nel cassetto e vado al distributore di merendine, mi sento in colpa, non prendo nulla e alla fine non mangio neppure le mele. Immagino ci sia un termine medico per questa devianza.


Ieri è stato il primo giorno in cui l'ho sentito muoversi tanto. Sono movimenti leggeri, piccole bollicine, leggero tramestio nella pancia. Bello! Tiene un sacco di compagnia, è come se volesse dire la sua.

lunedì 15 novembre 2010

Dei preparativi per Natale (ovvero il gioco delle 3 carte)

Avere la famiglia di origine lontana ha alcuni vantaggi, come, per esempio, annullare o quasi ogni tipo di discussione e di obbligo al pranzo della domenica, ci sono sempre tante cose da raccontare, mancando la quotidianità e ogni occasione di incontro è davvero una festa. Ma.
Viene a mancare completamente il supporto che, titoli dei giornali di oggi, è il vero ammortizzatore sociale. Per cui: niente nonni che vanno a prendere nipotini all'asilo o a scuola; niente nonni che vanno a ritirare le cose in tintoria, che ti aiutano con la dichiarazione dei redditi, che sono là dove tu non puoi essere (anche se l'ubiquità è un requisito fondamentale per vivere nella nostra società), ma soprattutto nessun accordo possibile sul Natale.
Dunque.
Mia mamma quest'anno ci vuole tutti lì.
Anche la mamma di GF vuole, almeno GF, lì. Anche loro sono lontani e si vedono poco.
Le mamme vivono agli estremi opposti e diagonali della penisola.
Per cui ognuno andrà dalla propria mamma e noi faremo Natale separati.
Mia sorella fortunatamente ha la mia stessa mamma (anche il papà eh), abitiamo vicine per cui andremo insieme. Ma tornare insieme non sarà possibile, perchè lei e famiglia proseguiranno alla volta della montagna, fuori rotta rispetto a casa. Io tornerò in treno, penso.
Quindi, ricapitolando: dovrò arrangiarmi per tornare a casa, io e GF non staremo insieme a Natale.
E' il gioco delle 3 carte.
E fiammiferino ancora non può decidere con chi e dove passare il Natale.

la donna tonda

Aiutoooooo! Non so più come vestirmi.
La pancia cresce tutti i giorni un po', è ben pronunciata nonostante io sia  "solo" a metà strada.
La vita d'ufficio, le riunioni, i clienti, impongono comunque di mantenere un certo look, per cui non posso optare per la tuta, come farei volentieri. Ieri ho visto abitini in maglia bellissimi ... ma cavolo, costavano un botto!
Quindi: o sto a casa e risparmio sull'abbigliamento o mi devo lanciare in una campagna di shopping. Oculato, ma comunque necessario.

Io e la mia pancia non andiamo d'accordissimo.
Ci sono giorni che la amo, che quella forma mi da una gioia profonda, un senso di pace e meraviglia. Altri, come oggi (GRRRRRRR!) , che vedo solo la donna tonda e mi da fastidio vedermi. E' normale?
La magrezza non è mai stata mia, per cui sono abituata a silhouette abbondanti, ma niente, è più forte di me. Mi sento un tonnetto preso nella rete.
"Infesciaaaa" (impacciata, legata) per dirla in dialetto varesotto.
Che fatica però gli sbalzi d'umore in gravidanza!

domenica 14 novembre 2010

Fotografie

Siamo andati a vedere il mare, GF, io e fiammiferino (forma semplificata per cariotipo maschile normale).
Siamo andati al mare e dai nonni, che nonni sono già e adesso aspettano questo nuovo nipotino con gioia.
Mi mancava l'orizzonte e guardare il mare mi da una pace e una fiducia nella vita incredibile.
Magari sono stata marinaio qualche vita fa.



E' stato un week end di vecchie foto. Per immaginare somiglianze. O, forse, per ripercorrere la strada che porterà fino a fiammiferino. Non dimenticare da dove si viene, per meglio andare sulla propria strada è importante. Anche per avere storie da raccontare al bambino che verrà e che sarà un avamposto nel futuro.
Foto in bianco e nero o con colori ormai sbiaditi. Di bambini. I nonni bambini, i genitori bambini, noi bambini.
E alla bambine, le figlie di mia sorella, è stato detto del cuginetto che arriverà.
Io mi commuovo per molto meno, è bene che si sappia

venerdì 12 novembre 2010

Un salto di gioia

Poche righe, al volo, che il sollievo  è più un lungo sospiro e un sorriso che lunghi discorsi.
Amniocentesi a posto. E' un maschio, normale.
Normale? Perchè non hanno scritto molto carino, invece di normale? Vabbè.
E' sano!
Buonanotte

GRAZIE!

Ho iniziato questo blog perchè mi conosco e so che mi perdo i pezzi per strada, che poi mi guardo indietro e certi ricordi non me li ricordo più come vorrei. Mi diverte tantissimo postare tutti i giorni e mi serve per tenere i piedi per terra. Mi piace scrivere, l'ho sempre fatto, è la mia passione.
Che non abbia la  b e n c h e m i n i m a idea di come un blog si scriva e si costruisca è evidente, ma insomma ogni debutto ha le sue stonature d'ordinanza. E non si può migliorare se neppure si comincia, no?

Tuttociò per dire grazie, ma grazie davvero!, a chi legge e a chi è diventato anche  follower, lettore abituale. Wow!



PS. Se avete suggerimenti, vi ascolto.

A che punto sono?

Informazioni sulla gravidanza

La data prevista del parto è intorno a mercoledì 6 aprile 2011
Sei incinta da 19 settimane e 2 giorni
ovvero da 4 mesi e 15 giorni 
ovvero da 135 giorni 

Come cresce il tuo bambino

19 settimane di gravidanza
Il bambino adesso inizia a muoversi giornalmente e risponde ai suoni, alle luci e ai movimenti, anche se alcune donne possono sentirli solo dopo la 22esima settimana di gravidanza.
Il tuo bambino ha un maggiore controllo dei suoi movimenti, perché i suoi muscoli si stanno sviluppando. È comunque molto piccolo: i suoi piedini misurano appena 2cm, ed è per questo che non sempre, in questo periodo, riuscirai a percepirne i movimenti.



Il link al calcolatore: calcolatore on line

giovedì 11 novembre 2010

Diventare mamma dopo i 40 anni (ovvero il segreto della reincarnazione)

Stasera vecchio film con Richard Gere. Il gatto ronfa davanti a me, ho mangiato come in un fast food e ho già pronta la tisana. Cose da pensionati. Mi sento una contraddizione vivente a tratti: una signora di mezza età che aspetta un figlio, o anche una ragazza troppo giovane, contenuta in un corpo di seconda mano, che aspetta un figlio. Ci sono momenti, come oggi, in cui non riesco a conciliare tutti i miei pezzi, tutte le mie facce. Poliedrica, anzi direi prismatica e attraverso il prisma mi guardo dentro e fuori, ma la realtà si deforma, si colora, diventa altro. Galleggio nel tempo che cola, in mille colori, in forme inventate. Non so come sarà , non riesco ad immaginare, non so prevedere e per questo neppure a organizzare. 
Invidio la calma di GF, il suo equilibrio. Io fluttuo, lenta e panciuta.
Più di tutto, man mano che passano le settimane, mi convinco che sia questa la vera difficoltà del diventare mamme dopo i 40. Non i rischi connessi alla gravidanza (che non vanno assolutamente sottovalutati), ma ciò che essa comporta. Oltre i 40 hai tutta una vita alle spalle, spesso complessa, lunga e hai abiti mentali indossati man mano che tutti quegli anni si sono snodati. E poi d'un tratto. Nove mesi sono niente se solo ti giri indietro a guardare. D'un tratto non vale più niente, è tutto da rifare, da inventare  e da fare anche bene perchè non ci sei più solo tu con le tue abitudini o tu nella coppia. Ci sei tu nella famiglia. Roba da perderci la testa, roba da attacco di panico. Eppure gli attacchi di panico mi venivano quando sono stata abbandonata, adesso ho nervi saldi e angoscia, consapevolezza e fragilità, gioia e lacrime che non so da dove arrivano. Dipende da come ruota il prisma, dalla luce, dalla faccia che guardo. 
Rimanere te stessa e rinascere altra. Io che mi reincarno in una mamma. 
Credo di aver appena scoperto il significato della reincarnazione. 
Le gestanti più giovani mica ci riescono, tsè.



L'attesa

Faccio finta di niente, cerco di restare calmissima e di avere tutti i pensieri positivi di cui sono capace, ma sono agitata. Sì Sì per l'esito dell'amniocentesi, sempre quello, fino a domani a quest'ora sarò in questo stato. E cioè:
Minore propensione al sorriso
Meno chiacchierona
Totalmente incapace di concentrarmi su altro
Il risultato sono io  in versione orso in letargo: introversa e russo anche di più!
E' questo che gestisco male della gravidanza, le attese. Il che è comico, pensando che la gravidanza di per sè è un'attesa. Ma come sono messa??!
Stamattina guardavo il mio profilo, sempre più tondo. In quella tondità c'è amore, gioia, orgoglio.
Eppure io sono spaventata, tanto anche.
Voglio rilassarmi e godermela di più.
Vabbè, magari da domani ....

mercoledì 10 novembre 2010

Io penso positivo (o per lo meno ci provo)

Ci sono giornate più lunghe di altre. Come oggi, come quelle che mi separano ancora da venerdì, quando ritirerò il referto dell'amniocentesi e poi, in in giri di danza, per arrivare al 2 dicembre all'ecografia morfologica. Quante cose, che piccola, insistente tensione, che contrasta con le certezze del cuore, con quel prepararsi sempre al meglio che ho imparato, che mi hanno insegnato e che è un modo più consapevole, e per questo più difficile, di affrontare la realtà. Chissà perchè al peggio ci siamo abituati e spesso, in momenti di tensione o confusione emotiva, pensiamo al peggio del peggio, così, se non si avvererà, tireremo un bel sospiro di sollievo. Porsi, al contrario, nella condizione di pensare al meglio (senza cedere al delirio possibilmente eh) ti abitua a lavorare per questo meglio, ti insegna che la felicità è un trucco semplicissimo e non qualcosa di astratto.
E' un click emotivo, che costa una certa fatica, ma che se riesci a mantenere ti da lucidità, e ti solleva da quel torpore in cui il pessimismo ci relega. Sì ok, è più facile a farsi che a dirsi e credo che ognuno abbia il proprio piccolo click a soglie diverse.
Miiii che pesante che sono!! E non solo per la panza che cresce a vista d'occhio. Il che sarà un vantaggio in metropolitana, spero. O in coda al supermercato. Magari mi cederanno il posto.

Testa per aria

Oggi ho la testa per aria. Non so perchè. O meglio. Diciamo che da ieri sera ho l'impressione di sentire più distintamente i movimenti di fiammiferino (tra poco avrà il suo nome e non sarà LeaderMaximo come qualcuno vorrebbe!) e sono tutta concentrata sulle bollicine. Così tanto che quasi non riesco a fare altro.
Beh, anche le primipare (molto) attempate si stupiscono e si emozionano, no?
Mentalmente parlo ancora di più con fiammiferino, gli racconto di me, del suo papà, di quelli che troverà ad aspettarlo, delle cose incredibili che succedono in questo mondo. Stamattina, mentre trotterellavo verso la metro, gli parlavo del mare, dell'orizzonte sgombro da palazzi e parcheggi comunali, del vento e del fatto che altrove esiste il cielo con le nuvole...

martedì 9 novembre 2010

Telefono


L'ostetrica, quando ho fatto il colloquio in preparazione all'amnio, disse: "il risultato è dopo 3 settimane, ma se qualcosa non va la chiamano prima" e io sono rimasta incagliata su questa frase. Quanto prima? Qualcosa non va cosa? Solo cose gravissime o anche se solo qualcosina non va? Chi mi chiama?
Solo che ero talmente terrorizzata all'idea che qualcosa non andasse che mi sono dimenticata di formulare tutte queste domande ad alta voce.
Oggi è martedì, andrò a ritirare il referto venerdì (questo che arriva). Non mi ha chiamata nessuno.

Una famiglia fuori catalogo

Apprendo, non senza una certa agitazione, che non saremo una famiglia.
La conferenza sulla famiglia, che si svolge in questi giorni a Milano, è stata chiara. Anzi no, non lo è stata per niente, a dire la verità, dicendo, ritrattando e rettificando.
Non saremo una famiglia, ma io una mamma single e GF un padre che ha riconosciuto un figlio naturale. E quindi non meritevoli di considerazione, di aiuto.
Leggi l'articolo.

Giovanardi dixit: "Le coppie di fatto eterosessuali rinunciano al riconoscimento pubblico di loro volontà, vogliono vivere senza assumersi vincoli di alcun tipo, è chiaro che di fronte allo Stato è una situazione diversificata. Ed è evidente che avranno un trattamento diverso".  


Ah sì? Un figlio non è un'assunzione di vincolo sufficiente? Cioè, vale di più firmare un bel po' di carte, che fare e realizzare un progetto d'amore e di vita come mettere al mondo un figlio? Uhm.
Tanto tempo fa mi sono state promesse davanti a dio e agli uomini tante cose meravigliose e importanti. Una promessa è una promessa, e un'assunzione di vincolo è un'assunzione di vincolo. Il disfare è stato infinitamente più veloce del fare. Un attimo, davvero. Il diritto insindacabile di scegliere. Di andarsene. Allora perchè il diritto insindacabile di scegliere di restare e di sceglierlo tutti i giorni, con amore e dedizione e i mezzi che ci sono (che a volte mi sembrano davvero mezzi e neppure interi), perchè questo diritto non ratificato vale meno?
Non siamo una coppia di fatto GF e io. Siamo due persone che scelgono tutti i giorni e tutti i giorni si impegnano. C'è tanta bellezza, c'è amore, c'è assunzione di tantissime cose.
Sto estremizzando lo so. Ma essere catalogata mi da l'orticaria.

lunedì 8 novembre 2010

Da sapere in gravidanza

Cose da sapere assolutamente in gravidanza, ho digitato così su google. E' venuto fuori uno zibaldone.
Allora. Pare assodato che lo stress faccia male, che è meglio mangiare bene anzichè porcherie, che può venirti il diabete, l'ipertensione e l'anemia, ti cala la vista, ti si trasforma il corpo.
Fortunatamente però fare sesso fa benissimo e se proprio non è possibile è bene farsi un sacco di coccole, che la pelle diventa più bella, che il sangue circola meglio, che puoi, per una volta!, fregartene del peso che va sù (sempre senza esagerare, altrimenti il diabete è lì a un passo) che l'umore è generalmente buono.
Insomma, delle vere e proprie rivelazioni.

Ma la notizia che mi ha colpito di più (allego articolo) è stata che se la gravidanza è serena, se la mamma sta bene, fa cose divertenti e non è prostrata da grandi preoccupazioni beh, pensate!, anche il bambino sta meglio e nascerà più sano. INCREDIBILE, no?
Per questo motivo sarebbe meglio se la futura mamma facesse cose divertenti, non frequentasse persone negative (quelle che raccontano solo le disgrazie), leggesse solo romanzi rosa a lieto fine (perfavoreeeeee!); vedesse film commedia che fanno ridere, si vestisse di colori sgargianti, facesse cose rilassanti nel tempo libero (non si parla di lavori domestici e affini, strano), che il partner si trasformasse nel principe azzurro e insieme si facessero esercizi di visualizzazione positiva.
Figo!
Bello!
Si hanno nove mesi di tempo per trasformarsi in due decerebrati, che vivono nel mondo di fruttolo.
Non dice l'articolo però, in quanto tempo devi tornare con i piedi per terra per prenderti cura del nuovo arrivato ... Forse, per questo, devo lanciare un'altra query ;)

Progetti&progetti

Progetti & progetti. Che poi al momento sono solo idee lanciate tra i pensieri. Prima o poi, credo, sarà necessario dare una forma. Ieri mia sorella mi diceva che a un certo punto ti viene la mania del "nido perfetto" e inizi a mettere tutto in ordine, a voler rinnovare tutto, a organizzare ogni singolo spazio. Io l'ho guardata come la mucca guarda il treno, credo. Ho aggiunto: "ma sei sicura capiterà anche a me?". Lei diceva di sì. Mah. Io squisitamente disordinata e disorganizzata, immagino subirò una qualche mutazione genetica che niente lascerà della donna che sono ora. Solo così si spiegherebbe. Che faccio? Attendo fiduciosa la trasformazione? Oppure forzo un po' la mia natura e mi organizzo per tempo?
Una domanda poi mi ronza nella testa da qualche tempo: come si fa a comprare casa senza soldi?


Comunque sia. Nella mia testa ho già pensato a come preparare la cameretta di fiammiferino: devo solo tener presente che lo spazio a disposizione non è enorme, per cui lo scivolo e l'altalena non ci staranno.
Mentre un parete con il cielo stellato, forse sì.

sabato 6 novembre 2010

Follia?

La vera emergenza, dice un editoriale de "Il corriere della sera", è la famiglia. Assente dal dibattito politico, usata come slogan, ma poi non supportata. Fare un figlio è un fattore di rischio, dice l'articolo: l'incidenza di povertà relativa sale dal 10,8 al 12,1% con il primo figlio; arriva al 26,1 con il terzo. Si legge nel documento della Conferenza dei vescovi per il 2010-2020, presentato a fine ottobre, che la famiglia «è stata lasciata sola a fronteggiare compiti enormi nella formazione della persona, senza un contesto favorevole e adeguati sostegni culturali, sociali ed economici. Lo sforzo grava soprattutto sulle donne"
Allegriaaaaaa! Come sentirsi dei pazzi scatenati in un sabato mattina qualunque... Però è vero: la progettualità che un figlio porta con sè, lo sguardo al futuro, l'amore e la condivisione, passano in secondo piano. Si fanno conti. Sulla carta del pane, buttati giù. E invece di sapere che si sarà aiutati, si ha la sensazione (si trasformerà in certezza?) che l'arrivo di un figlio aggiungerà moltissimo affettivamente, ma toglierà da un punto di vista economico. E quando i conti fanno già fatica a tornare, non si può non sentire un brivido persistente di preoccupazione.
Non si venga a chiedere poi perchè il nostro è un paese che invecchia.

venerdì 5 novembre 2010

Grigio linoleum

Eccolo qui, è arrivato. Il cielo grigio uniforme di Milano, quello sfondo linoleum che poi ci teniamo fino a primavera. Umpf! Deve essere questo cielo che le rende le persone nervose. Ho telefonato per prenotare l'ecografia morfologica e c'è mancato poco che mi mandassero "a da via i ciaapp", perchè è il numero verde che bisogna chiamare.
In metropolitana stamattina due signore discutevano incattivite su una terza collega, naturalmente assente.
Al bar dove prendo il caffè la proprietaria discuteva con il fornitore, che aveva portato troppa nutella e non si fa così, la precisione è tutto. Non ho colto il concetto di "troppa Nutella", ma credo che sia grave, vista la discussione animata.
Io sono inquieta, anche.
Ho bisogno di nuvole e cielo.
O di Messico e nuvole, che mi viene in mente così, come il vento che passa sull'america, ma non ho nessuna voglia di piangere. Meglio.

giovedì 4 novembre 2010

A sera

A sera la pancia tira tanto e sembra molto più grande rispetto al mattino.
A sera sono stanca, in ogni singola cellula. O almeno così mi sembra.
A sera vorrei tornare a casa e trovare tutto pronto, giusto il tempo per rinfrescarmi un attimo, di due chiacchiere al telefono e poi una bella cenetta. Sognare non costa niente, giusto?

A sera ripenso alla mia giornata e mi sembra lunghissima, come se fossi uscita da casa non stamattina, ma in un altro tempo.

Allora la cosa migliore è stendersi sul divano, tirare su le gambe, riprendere contatto con sè, con il proprio mondo. Sentire un po' di musica, o la tv e lasciare che le tensioni piano piano si disperdano ... e poi darsi una mossa che c'è la lavatrice da far andare, la cena da preparare, il letto da sistemare, i gatti da nutrire, la lavastoviglie da svuotare, la verdure da lavare, i vestiti da ritirare, il disordine da arginare, la tavola da apparecchiare .... .... ......

Fatti straordinari

Stanotte è arrivata Anna, la bimba della mia amica Eli. Adesso l'arrivo di un bimbo lo saluto con una gioia ancora più intensa, è una questione di solidarietà. Benvenuta Anna!!!!

Fatti straordinari accadono in questo periodo. Stamattina ero in una riunione con clienti stranieri e mentre mi sentivo parlare inglese, ho dovuto combattere per non mettermi a ridere: pensavo all'eco di ieri e fiammiferino che dormiva beato, il cuoricino che batteva, le vertebre visibili, tutti i pezzettini al loro posto ...Sono cose così meravigliose che destabilizzano, rendendoti un po' pazzo e rideresti sempre, festeggeresti ogni momento.
E così ogni volta, da qualche giorno, che ho l'impressione di sentirlo muovere, ancora non so se è proprio lui (il dott. diceva che lo sentirò tra un paio di settimane più distintamente), ma quelle bollicine che ogni tanto sento ... E' tutto così insolito, che non riesco neppure a dare un nome alle sensazioni. Ripetere: meraviglioso, bellissimo, sorprendente, gioia, trepidazione e cose così è noioso e riduttivo.
Bisognerà inventare nuove parole.

mercoledì 3 novembre 2010

La visita mensile

Visita mensile ginecologo, oggi. L'aspetto sempre come un evento straordinario perchè ho la possibilità di dare una sbirciatina a fiammiferino, se potessi mi farei impiantare una telecamera per poterlo vedere sempre e assicurarmi che stia bene, che non gli manchi niente. Stasera dormiva il piccolino, mostrandoci ostentatamente la schiena. E' figlio nostro, dormirà un sacco e mangerà tanto, non possiamo avere aspettative diverse. Dubito sarà un iperattivo e inappetente, anche perchè ci metterebbe in difficoltà: un alieno tra di noi.

Gli batteva il cuoricino e dormiva pacifico. E io ho tirato un sospirone di sollievo. La visita, e l'ecografia è un momento bellissimo, ma prima di arrivare là mi carico di ansia. Ma tanto! Non so perchè: sto benissimo, ho tutti i parametri  (sangue, urine, pressione) perfetti ... ma io ho paura. E per una "roccia" come me, questo lato fragile è sorprendente. Umano, direbbero i miei detrattori, quelli che mi vedono troppo fredda e troppo equilibrata. Seeeeee, look at me now!
 il pensiero che possa vedere il cuore fermo o chissà cos'altro, drrrrrrbrrrrrrrrr e bbbasta!

Tant'è. Inizia la 18ma settimana. Le prossime tappe sono:
1) risultato amniocentesi venerdì prossimo;
2) prenotazione eco morfologica, da fare tra il 16 novembre e il 2 dicembre.

A piccoli passi, tanto batticuore, brividi di gioia purissima, la costruzione continua ....





martedì 2 novembre 2010

Colori

Ho trovato un articolo interessante: suoni colori odori, l'universo del bimbo prenatale.
Non viene citato, che dimenticanza!, redsteel2 per wii o nessun altro gioco del genere.
In compenso però c'è una parte dedicata ai "colori dell'attesa" che trovo davvero interessante:
"Rosso: rappresenta tutto ciò che concerne la vita e la sua affermazione attraverso l’azione, la lotta, ecc. È anche in relazione con l’autorità e la volontà. Inoltre rappresenta l’amore per gli esseri viventi. Interessa la muscolatura striata e volontaria e gli organi della riproduzione;
Arancione: colore dell’estroversione sentimentale, della nobiltà, della santità, della purezza e dell’unità della vita. Sviluppa il desiderio di perfezione, di benessere e di salute. È in relazione con il sistema circolatorio;
Giallo:  colore del sole e dell’oro. Simboleggia la luce, la gioia, l’ottimismo, la chiarezza, il cambiamento e l’energia;
Verde: colore della crescita, dello sviluppo e dell’evoluzione. Il verde dona equilibrio e stabilità, però al tempo stesso è il colore della speranza e della ricchezza.Corrisponde all’apparato digerente e alla muscolatura liscia;
Blu: colore della verità, della fede e della religiosità. Dona armonia, pace e serenità. Lo potremmo definire il colore dell’affettività, della tenerezza e della musicalità. Il suo organo è la pelle e influenza il sistema respiratorio;
Indaco: colore della forza interiore, della dignità, della regalità e della giustizia. Porta verso il mondo delle astrazioni e delle cause: agisce sul sistema osseo;
Viola: è il colore mistico, della creatività, della fantasia e della sensibilità. Rappresenta il coraggio, il sacrificio e la spiritualità. Il viola è in relazione con il sistema endocrino;
Bianco: espressione del dissolversi, della fuga e della liberazione. Rappresenta la libertà assoluta, aperta a tutte le possibilità. È il riflesso dell’Assoluto. Manifesta anche la purezza e l’inizio di ogni cosa;
Nero: colore del blocco, della difesa e della negazione. Nero è anche il colore dell’opposizione, del buio e della morte. In certi casi può essere in relazione con certe forme di eleganza. Il bianco stimola l’attività delle cellule dell’organismo, il nero la deprime"

Ed è così che il mio amatissimo nero diventa una cosa così negativa che dovrò per forza rallegrarlo con accessori in multicolor, perchè, per quanto positivi e stimolanti, molto difficilmente opterò per giallo e arancione... 
Forse non dovrei leggere in giro così tanto...