Com'è iniziata ...

Mi avevano detto che i figli bisogna averli da giovane.
Mi avevano detto che dopo i 35 è rischioso e anche faticoso.
Mi avevano detto che dopo i 40 è follia.
Quello che non dicevo io era che non avevo tutta questa intenzione di riprodurmi.
E niente, poi è andata che mi sono ritrovata a scrivere un blog per mamme, con un occhio di riguardo alle over 40.

giovedì 11 novembre 2010

Diventare mamma dopo i 40 anni (ovvero il segreto della reincarnazione)

Stasera vecchio film con Richard Gere. Il gatto ronfa davanti a me, ho mangiato come in un fast food e ho già pronta la tisana. Cose da pensionati. Mi sento una contraddizione vivente a tratti: una signora di mezza età che aspetta un figlio, o anche una ragazza troppo giovane, contenuta in un corpo di seconda mano, che aspetta un figlio. Ci sono momenti, come oggi, in cui non riesco a conciliare tutti i miei pezzi, tutte le mie facce. Poliedrica, anzi direi prismatica e attraverso il prisma mi guardo dentro e fuori, ma la realtà si deforma, si colora, diventa altro. Galleggio nel tempo che cola, in mille colori, in forme inventate. Non so come sarà , non riesco ad immaginare, non so prevedere e per questo neppure a organizzare. 
Invidio la calma di GF, il suo equilibrio. Io fluttuo, lenta e panciuta.
Più di tutto, man mano che passano le settimane, mi convinco che sia questa la vera difficoltà del diventare mamme dopo i 40. Non i rischi connessi alla gravidanza (che non vanno assolutamente sottovalutati), ma ciò che essa comporta. Oltre i 40 hai tutta una vita alle spalle, spesso complessa, lunga e hai abiti mentali indossati man mano che tutti quegli anni si sono snodati. E poi d'un tratto. Nove mesi sono niente se solo ti giri indietro a guardare. D'un tratto non vale più niente, è tutto da rifare, da inventare  e da fare anche bene perchè non ci sei più solo tu con le tue abitudini o tu nella coppia. Ci sei tu nella famiglia. Roba da perderci la testa, roba da attacco di panico. Eppure gli attacchi di panico mi venivano quando sono stata abbandonata, adesso ho nervi saldi e angoscia, consapevolezza e fragilità, gioia e lacrime che non so da dove arrivano. Dipende da come ruota il prisma, dalla luce, dalla faccia che guardo. 
Rimanere te stessa e rinascere altra. Io che mi reincarno in una mamma. 
Credo di aver appena scoperto il significato della reincarnazione. 
Le gestanti più giovani mica ci riescono, tsè.



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