Com'è iniziata ...

Mi avevano detto che i figli bisogna averli da giovane.
Mi avevano detto che dopo i 35 è rischioso e anche faticoso.
Mi avevano detto che dopo i 40 è follia.
Quello che non dicevo io era che non avevo tutta questa intenzione di riprodurmi.
E niente, poi è andata che mi sono ritrovata a scrivere un blog per mamme, con un occhio di riguardo alle over 40.

venerdì 31 dicembre 2010

La (mia) fiaba di capodanno

C'era una volta una signora molto anziana che viveva in una grande casa, in mezzo a un giardino della città giardino. Non aveva un bel carattere, ma sapeva , a modo suo, amare le persone. In particolare amava la sua prima nipote che, a differenza degli altri 3 nipoti aveva avuto una vita un pochino più complicata e a tratti dolorosa. La nipote grande viveva sola da tempo, da quando suo marito l'aveva abbandonata 3 anni prima. Da allora sorridere le veniva difficile e quasi impossibile credere ancora nel futuro o, men che meno, nell'amore. La signora molto anziana era tanto, tanto preoccupata per sua nipote e si era messa in testa che non poteva morire finchè non avesse visto di nuovo sua nipote felice. Lo diceva spesso: "io aspetto che tu sia di nuovo felice, poi me ne vado" La nipote rispondeva sempre: "vabbè, per i 100 anni faremo una bella festa tranquilla e anche per i 105, vedrai". Le cose cambiano però e la nipote incontrò un bel giovanotto, intelligente, sorridente, protettivo e ... ricominciò a sorridere, a sentirsi viva, a credere che anche per lei la vita avesse ancora qualcosa da dare. Ed era proprio di questo che nonna e nipote stavano parlando al telefono, il 1° gennaio 2010.
Ridevano, allegre e dandosi appuntamento per l'epifania.
"Voletevi sempre bene e parlate di tutto; non andate mai a dormire arrabbiati; ricordati che un uomo si prende per la gola e per il letto, cerca di essere brava in almeno una delle cose; fingi, se è il caso di essere meno intelligente di quello che sei, a un uomo non piace sentirsi meno di una donna; lascia correre qualcosa, ma non tutto; sorridi spesso non prendere le cose di punta. Una donna non ha bisogno di sentirsi dare ragione". "Sì nonna, vedrai ti piacerà". Ma la nonna non sentiva già più, sapeva che finalmente le cose stavano andando per il verso giusto e finalmente anche lei poteva riposarsi, poteva tornare dal nonno e non combattere più con acciacchi e pensieri.
Fu un commiato breve e allegro, un'ultima risata, due sospironi.
La nipote restò muta 2gg, ma in fondo sapeva che le cose erano andate secondo i desideri della nonna  questo pensiero la faceva sorridere. "Testona fino in fondo" sospira ancora di tanto in tanto.

Ai miei nonni, che mai dimenticherò e a cui penso ogni giorno.

mercoledì 29 dicembre 2010

la ricerca del corso pre-parto

Mica lo sapevo che il corso pre-parto fosse una cosa difficilissima da trovare. Sembra che tutta Milano partorirà tra marzo e aprile e mamme molto più attente di me hanno già prenotato tutto il prenotabile. I corsi sono a numero chiuso, per cui io, al momento, sono fuori. Le soluzioni sono due:
1) Partorirò impreparata e da autodidatta
2) Emigro per fare il corso

Poi ci sarebbero anche le lezioni private, eventuali ripetizioni e youtube pensaci tu.
I corsi sono la mattina, perchè cara mia o fai il corso o lavori non è che si può avere tutto, no?

La ricerca continua ... Chiunque avesse info e indirizzi utili è pregato di lasciare un messaggio, grazie mille!

martedì 28 dicembre 2010

Bollettino di Natale

Alla fine Natale è andato bene. Quando si abita lontano dalla famiglia, ritrovarsi è sempre una festa. Nonostante le pigrizie (mie) iniziali, quel "non so che" che a Natale mi prende sempre, è bello tornare a casa. C'era anche il pandoro, che ho spartito con mia nipote piccola, nuova alleata nella scelta del dolce natalizio.
Tutto bene. Mia sorella aveva l'influenza, mio cognato aveva l'influenza, le bimbe erano convalescenti, al ritorno ho trovato GF con la febbre, ma tutto bene. Spero adesso non tocchi a me, iniziare l'anno nuovo con la febbre ... vabbè.

Regali, neanche a dirlo, strepitosi. Un'aria da "ultimo Natale", perchè lo so che da adesso in poi ci saranno soprattutto regali per fiammiferino. Che ha già ricevuto qualche pacchettino, cose minuscole e azzurre, che chissà se è così piccolo come farò a non romperlo subito. Manca poco in fondo, anche in questa nuova unità di tempo che cola, 3 mesi passano in fretta. Tra 2 smetto di andare in ufficio.
Sarà il caso di cominciare a organizzare nuovi spazi, mi sa.

venerdì 24 dicembre 2010

Vigilia (solitaria)

"Mischia di qua, mischia di là, sposta sù, sposta giù, fai la giravolta, falla un'altra volta guarda in sù, guarda in giù e chi resta a piedi sei solo tu" - mi alleno con le filastrocche che a fiammiferino piaceranno.
E' la prima vigilia di Natale della mia vita che passo da sola. E' il gioco delle 3 carte di cui parlavo il 15 novembre.
Prima o poi doveva succedere, tra genitori lontani, lavoro, scelte diverse e influenza, doveva succedere.
E' la prima volta sì, anche quando abitavo in Kuwait la cena della vigilia si era fatta.
Mi sento un po' spaesata in effetti e anche un po' dispiaciuta, perchè in fondo è l'unica vigilia di Natale con il pancione che faccio e secondo me andava festeggiato anche questo.
Trovo sempre scuse per festeggiare eheheheheh. 
Non rinuncio comunque alla mia cenetta e sto già pensando al menù, naturalmente apparecchierò bene e con le candele...se non mi addormento prima a mezzanotte apro anche i regali! 
Musica per fiammiferino.

Tanti auguri!


giovedì 23 dicembre 2010

E' proprio Natale!

Oggi per la prima volta mi hanno ceduto il posto in metropolitana.
Un mio collega mi diceva che secondo lui una sta bene in gravidanza (come me) quando si ha un grande spazio interiore, non fisico eh, che sa accogliere una nuova vita senza dissesti. E' una delle cose più belle che mi abbiano detto in questi mesi.
Una homeless mi ha regalato un sorriso sdentato e meraviglioso, in cambio di un paio di guanti.
In giro tantissima gente, e tante coppie, di tutte le età, che si baciano.
Babbo Natale regala caramelle sotto l'albero di Natale del duomo.
Frenesia. Signore stanchissime in metro con montagne di sacchetti. Uomini assorti, bambini eccitati, anziani con cappotto bello che si va a fare acquisti. Le vacanze. L'ultimo giorno di lavoro. I regali che certamente mi sono dimenticata di prendere. Quelli inaspettati che arrivano. Luci, musica, i preparativi, l'influenza di mia sorella, le gambe stese sul divano, i messaggi di auguri, fiammiferino che si muove, ancora due mesi e sto a casa e poi manca davvero poco.
E' proprio Natale!

mercoledì 22 dicembre 2010

gravidanza, fantasia al potere!

Uno dei momenti più belli della giornata è il ritorno a casa.
Via scarpe, foulard, collane e abiti da lavoro, disintossicazione istantanea da blackberry e subito libertà di abiti, di girare scalza, di stendere le gambe sul divano. Fiammiferino inizia a muoversi, frulla in giro per la pancia e io penso che mi stia salutando, come se finalmente fosse arrivato il momento di stare tutti insieme.
Quando c'è GF saluta anche lui, che mette una mano sulla pancia e sente. 


Si immaginano un sacco di cose in gravidanza. Si da una forma al bimbo che verrà, si attribuiscono i colori e si inventa il carattere. Si parla a lungo di giornate immaginarie, di quando si farà questo o quest'altro, di come sorriderà o piangerà, di cosa gli piacerà, se mangerà, dormirà e chissà a chi assomiglia. 
E' un gioco bellissimo da fare, dà libero sfogo alla miriade di pensieri che per tutto il giorno ci accompagnano. E' liberatorio, è prendere contatto con una parte di noi, quella libera da condizionamenti, è selvatico in qualche modo.
La gravidanza ci mette al centro di energie antiche. 




martedì 21 dicembre 2010

Mendelssohn

In pausa pranzo ho comprato tre cd: La mer di Debussy, un americano a parigi di Gershwin e Un sogno di una notte di mezza estate di Mendelssohn. Regali di Natale per fiammiferino ;)
Al momento vince Mendelssohn, gli piace di più. Me lo fa sapere con alcune capriole e varie vibrazioni.
Quindi, deduco, predilige composizioni più complesse, ricche di suoni. Gli piace sentire. Potevo immaginarlo. Oggi che parlo poco si è mosso poco; ieri sera che GF era già partito e c'era tanto silenzio ha fatto meno salti del solito.
Beh, se è così starà benissimo quando arriverà. Ha una mamma chiacchierona, il papà meno, ma è tanto ironico ci facciamo un sacco di risate.
La musica, poi, non manca mai, anche se non prometto di convertirmi definitivamente alla classica.

Effetto Mozart - Musica in gravidanza

Anche oggi ho dimenticato l'ipod a casa. Così vago su youtube.
Sono una mamma davvero disorganizzata e fiammiferino ascoltando poca musica sarà stressato, poco incline alla socializzazione e forse meno intelligente di altri. Effetto Mozart mancato.
Girovagando nel web un attimo, giusto per ingannare l'attesa dell'ora di pranzo (ho una fame spaventosa oggi, sarà che sono nervosissima), ho trovato uno strumento rivoluzionario: l'ipod per la pancia.
Vedere per credere: si chiama nuovo ritmo e assicura emozioni sensoriali meravigliose per mamma e bimbo.
E' una cosa interessante, ma ha il solito piccolo limite di tante cose pensate per le gestanti: è brutto. Sorvolando sull'estetica però (se si riesce) l'idea è affascinante e perfettamente in linea con gli studi degli effetti della musica in gravidanza, che sono positivi per il nascituro, per la relazione tra madre e figlio, per attutire in modo significativo lo stress.
Il sito nostro figlio, pubblica anche una playlist, (da leggere anche l'articolo), che spalanca un mondo sulla musica in gravidanza.
Non mi resta che stampare la playlist e andare a comprare qualche cd.



Intanto penso all'ipod per la pancia...

lunedì 20 dicembre 2010

Sott'acqua

Ci sono le giornate di corsa, quelle che senza neppure muoverti dalla scrivania hai talmente tanto da fare che a sera ti sembra di avere il fiatone. Ecco oggi è una di quelle. Credo anche che fiammiferino se ne accorga e oggi è particolarmente, piacevolmente, vivace.

Sembra quasi faccia il tifo per la sua mamma, un sacco di capriole e movimenti. Mi è già simpatico!
Troppe cose da fare in questi giorni. Ogni anno di questi tempi si verifica una piccola fine del mondo, per cui tutto va finito entro il 24 mattina. Dopo niente è come è adesso: l'ignoto, il baratro.
Per cui si corre. Al lavoro, dai clienti, sugli accordi, su quello che in nessun modo può essere fatto il 27 dicembre.
Il 27 dicembre è già un'altra dimensione, un'era diversa di cui non abbiamo conoscenza.
Poi si corre per i regali, anche perchè proprio all'ultimo momento ti rendi conto che ne hai tralasciati almeno 3, orrroreeeeee, quando già eri compiaciuta dell'efficienza natalizia di quest'anno.
Si corre a salutare gli amici, anche.
Troppe corse. Le donne incinta non hanno il tacito diritto di stare più tranquille? :)

Stasera parte GF.
Correrò un filino di più questa settimana, che sono da sola.
Glu glu glu, mi sento un po' sott'acqua.

sabato 18 dicembre 2010

Cena di natale (menù)

E' quasi tutto pronto. Iniziamo con un piatto di salmone, accompagnato da cardi e carciofini sott'olio sardi, naturalmente pane e burro.
Il piatto forte (e unico anche) è la paella alla valenciana, quella cioè con carne e pesce. Segue pinzimonio, si chiude con panettone.
Il vino di stasera è "Opale dopo", chardonnay bianco barricato, cantina Mesa rigorosamente sarda, voluta e cresciuta da Gavino Sanna, illustre pubblicitario e conoscitore della sua terra.
Ho apparecchiato la tavola in fiandra bianca con centrotavola di stelle di natale rosso intenso.
Mentre preparavo, apparecchiavo, canticchiavo e un po' anche ballavo (la playlist fiammiferino è venuta benissimo) pensavo a quanti anni erano che non preparavo una cenetta con questo spirito. Troppi, davvero. A volte la vita fa giri lunghissimi e difficili per portarti dove sei, che è poi proprio dove vorresti essere.







Ricetta paella valenciana:
320 g di riso; olio; 2 spicchi d'aglio; vino bianco secco; brodo; una manciata di cozze e una di vongole; 4 gamberoni, 8 scampi; 300gr di petto di pollo, 100 gr di salame piccante, un peperone rosso, uno giallo, 3 pomodori, una bustina di zafferano, prezzemolo tritato, sale, pepe.

  1. In una adella fate aprire le cozze e levongole con vino bianco, 1 spicchio d'aglio e prezzemolo, scolare e conservare il liquido di cottura;
  2. Scaldate l'olio in un'ampia padella e fate dorare il petto di pollo tagliato a cubetti, prelevatelo e nella stessa padella cuocete gli scampi e i gamberoni con l'altro spicchio d'aglio. Prelevateli e metteteli da parte.
  3. Sempre stessa padella, rosolare la cipolla finissima i peperoni a listarelle e i pomodori (privati dei semi);
  4. dopo 5 minuti aggiungete il pollo, il salame piccante affettato e i liquido delle cozze
  5. Unite il riso, lo zafferano, sale, pepe e portate a cottura aggiungendo il brodo poco alla volta
  6. dopo 15 minuti unite i crostacei le cozze e le vongole, fate scaldare bene, spolverizzate con prezzemolo e servite.

Cena di natale (prologo)

Visto che poi parte, stasera vorrei preparare la cena di Natale per GF e me. Sccccct, che è una sorpresa!
Stanotte, nel dormiveglia, ho pensato a due menù, uno di carne e uno di pesce. Però ero più in dormi che veglia, per cui stamattina mi sono svegliata pensando a un brasato al sale e branzino nel barolo.

Ho anche immaginato, sempre stanotte (ma cosa ho mangiato ieri sera?) di vestirmi tutta elegante, dimenticando il fatto che di elegante, che mi entra, non ho proprio più niente.
La cenetta di stasera è una buona scusa per uscire a comprarmi qualcosa?

venerdì 17 dicembre 2010

Letterina a Babbo Natale

Sarà il Natale che si avvicina, sarà che fiammiferino è sempre più presente con i suoi tuffi e capriole (o forse sta provando la slitta?), sarà che nevica e che il freddo mi spossa in modo particolare, saranno le partenze, i brindisi di imminenti mamme che vanno in maternità e oggi è l'ultimo giorno, ma sono proprio giornate strane. Faccio fatica a tenere il filo di me. Perdo il segno, anche il senno.
Così ho scritto una letterina a Babbo Natale.

Caro Babbo Natale,
grazie è un bel Natale, anche se il regalo non è ancora terminato e arriverà solo in primavera. Nel frattempo, per ingannare l'attesa, posso avere qualche regalino in più?
Tralasciando i soliti anelli con diamanti, viaggi e soggiorni in beauty farm, per i quali mi pare di capire tu non sia convenzionato con nessun fornitore, ti segnalo qui le cose che proprio mi piacerebbe ricevere (non sono in ordine).
1) Una cesta di serenità, che sono tanto stanca di preoccuparmi.
2) Uno zoom per la macchina fotografica
3) Le caviglie meno gonfie
4) Una notte intera e lunga senza alzarmi a fare pipì
5) Che non gelino le rose
6) Un piumino
7) Il pandoro, che non piace a nessuno, ma a me sì
8) Un paio di stivali che mi entrino (qui nevica, servono!)


Se è troppo, lo capirò, ma non saltare il punto 1) e 4)! Grazie, ti aspetto. 
Ah, se non mi trovi a casa è perchè, come al solito, a Natale mi mandano in turnè in varie famiglie ... Questo mi fa venire in mente il punto
9) Un Natale a casa mia.

Scaglie di sapone

Nevica stamattina. Una neve piccola piccola, ghiacciata che si posa a terra come scagliette di sapone. E sul sapone camminiamo, guidiamo, ci teniamo in equilibrio.
Divento sentimentale in giornate così. Urgenza di coccole e di certezze. Per me, la sciura razionalità, le certezze valgono anche più delle coccole. Oggi però siamo in equilibrio sul sapone e forse ripiegherò su una cioccolata calda.
Vecchie canzoni, da far sentire a fiammiferino. Ho portato l'ipod apposta in ufficio, tranne poi accorgermi che è scarico. Scaglie di sapone.
Stasera preparo la prima playlist di fiammiferino, ci metterò tutte le canzoni che mi piacciono di più.
La prima è the power of love, così ci prepariamo a questo Natale, già speciale nonostante tutto.

giovedì 16 dicembre 2010

Regali di Natale (al telefono con sorella)

- Ma l'hai vista la casetta dei Barbapapà?
- No
- Boh, sembra la centrifuga dell'insalata in piccolo
- Ah
- Mica mi piace come regalo
- Beh, se sembra una centrifuga in effetti ...
- Sì!...  vabbè faccio un giro e ti chiamo dopo. Bacio
- Bacio

24ma settimana e mi ascolta :)

Fiammiferino si diverte alle riunioni di lavoro, in particolare in quelle con i clienti.
In queste occasioni la mia voce si fa tranquilla, profonda, professionale (si dice così) e mi sa che a lui piace davvero tanto. Sgambetta entusiasta, si fa sentire, partecipa.
E' una cosa bellissima.
Però mi scappa da ridere quando lo sento così attivo, o comunque affiora un sorriso estatico che non è consono alla situazione in cui mi trovo. Magari la discussione è su un punto cruciale, lui fa una capriola e io devo concentrarmi come neanche alla maturità per non ridere (di gioia).
Fin qui la gravidanza la classifico fra le cose belle davvero della vita.
Leggo in giro che la pacchia sta per finire. Adesso metterò su parecchio peso, non sarò più libera nei movimenti, mi verrà mal di schiena, forse il diabete (voglio tornare alla colazione salata e controllare i dolci), sentire le contrazioni di Braxton Hicks, gonfiore alle gambe e altre piccole magagne.
Il fatto di essere stata benissimo fin qui è stato quindi un regalone.
Sono pronta per il rush finale?

mercoledì 15 dicembre 2010

GE LA TA

Stamattina ci siamo svegliati nella grande gelata. Gli alberi coperti di ghiaccio, bianchi, come glassati.
L'erba immobile in una brina spessa.
Il cielo stesso, come se fosse sottovetro.
In autostrada sembrava di attraversare uno scenario lunare, in bianco e nero, così surreale in tutto quel ghiaccio che neppure mi sono accorta dei rumori che di solito sull'A4 rombano.

Naturalmente ho dimenticato i guanti a casa.

martedì 14 dicembre 2010

Banana Republic

Banana Republic (stesso famiglia di GAP) ha aperto il suo primo negozio in Italia, a Milano. Potevo non curiosare? Ci sono stata in volata, prometto una seconda occhiata.
Banana Republic non ha la linea PreM.
Ha però una parte del negozio dedicata alle taglie piccole, che viste con l'occhio del sesto mese e ormai una quinta di seno risulta odioso. Lo riguarderò tra qualche mese, senza pregiudizio.
La collezione si snoda in pezzi da sera divertenti (non originalissimi), uno stile giorno sobrio, in pochi colori essenziali: nero, grigio, le tonalità di beige.
Lo store è bellissimo, in stile coloniale chic, un po' freddo forse.
La cosa che più mi ha colpito è la bijotteria, molto raffinata, leggera e luminosa.
I prezzi, di abiti e accessori non sono bassi se rapportati ai materiali utilizzati, ma si sa che nel prezzo è compresa la suggestione, il sogno, l'allure per dirla alla francese.
Al momento non ho individuato niente di trasversale, mettibile cioè anche in gravidanza, ma sono stata troppo veloce nella mia visita.

Con un figlio maschio si potrà ancora andare per negozi a curiosare?

L'allegro chirurgo e il tamburo

La mia nipotina più grande (5 anni) ha scritto a Babbo Natale e nella lista ha messo anche l'allegro chirurgo.
Che tuffo nei ricordi!! Mi sono messa subito d'accordo con Babbo Natale perchè all'allegro chirurgo ci penso io.
Ero una frana da piccola, mi suonava sempre tutto. Vediamo un po' se i bambini d'oggi sono più concentrati di quanto lo fossi io e poi ....Voglio avere una seconda chance. Per cui a Natale scatterà lo sfidone. Il pazienze non è più quello strano signore, piuttosto inquietante che se anche ti moriva sotto i ferri non provavi grandi rimorsi.
In questa versione il paziente è SHREK! Fantastico.
Sia la nipotina che io adoriamo Shrek, faremo del nostro meglio per togliere la cera dalle orecchie, curare la lumacosi viscerale o i morsi fatati.


La nipotina più piccola invece (2,5 anni) vuole, tra le altre cose, il tamburo da appendere al collo e suonare in giro per casa. Anche qui è scattato l'accordo con Santa Claus e soprattutto una scrittura privata con mia sorella, nella quale dichiara che non tenterà nè ora nè mai di vendicarsi di un regalo così chiassoso.
Si sa mai, tra qualche mese sarò ufficialmente esposta a questo genere di vendette ....

lunedì 13 dicembre 2010

Gravidanza: una gran voglia di cambiare!

Una gran voglia di cambiare tutto, o quasi. E' questo il pensiero costante che mi accompagna in gravidanza. Succede così o sono io?
La sindrome del nido, che ancora non ho, è niente rispetto al desiderio che cresce di paripasso con fiammiferino, di cambiare veramente. Tutto.
Città.
Casa.
Lavoro.
Non sono in ordine di importanza, e forse, a voler ben guardare, è solo uno il cambiamento che davvero desidero. Lavoro. Mi avrà scoraggiata lo scatolone di stamattina, che ne so.
Mi lascia pochissimo tempo l'attuale occupazione, anche adesso che sto vivendo un po' di rendita in attesa di stare a casa in maternità. E dopo? Come si fa?
Tempo a parte, vorrei fare qualcosa di più creativo, che secondo me sono già sul viale del tramonto, quello che porta al rincoglionimento precoce.
E' un attacco ormonale? Forse sì. Però è tanto che non mi tornano i conti, che non mi quadra il bilancio tra tempo speso al lavoro e qualità di vita. Dicono che se pensi intensamente al tuo problema, la soluzione arriva. Deve essere una soluzione lontanissima o distratta, perchè ancora non è arrivata.
E poi casa. Soprattutto per non farmi massacrare dall'affitto.
Sulla città, forse, posso mediare.
Sbalzo d'umore, vero?

Auguri di Natale

Ogni anno arrivano e ogni anno ho una sensazione di fastidio che ciao.
I giorni degli auguri di natale ai clienti.
Non è per gli auguri, nè per i clienti, ma per i regali da portare.
Ogni anno uno scatolone più grande e pesante, da recapitare ai clienti top.
Spedire no che bisogna coltivare le relazioni. C'è quasi da sentirsi dive delle PR, se non fosse per il trasporto eccezionale che si deve fare.



Stamattina sembravo una migrante con scatola di cartone. Bella eh, blu, raffinata. Ma grandezza valigia. In metropolitana, in piedi, alle 8.15 del mattino. Con un filo di tacco che mica posso andare in tuta e mal di piedi già alle 8.25. Ho temuto il peggio per la scatola, per la pancia e per le caviglie, da quanto eravamo stipati.
Nessuno cede il posto, ovvio. Sto pensando di mettere on line un corso di bon ton e proporlo anche all'ATM, ma questa è un'altra storia.
Sono arrivata dal mio cliente sudata, con una vaga sensazione di nausea e già stanca. Altro che diva!
I giorni degli auguri di Natale non mi piacciono proprio.

PS. A fiammiferino piacciono le riunioni con i clienti. Saltella felice per tutta la pancia.

domenica 12 dicembre 2010

Albero di Natale (e chissà il prossimo)

Albero fatto. Ho appeso le stelle di stoffa rossa, i cuori di legno, i sonagli a forma di babbo natale e pupazzo di neve, figure di latta, campane di stoffa, minuscole palline rosse, le luci, la palla 2010 (ogni anno ci vuole almeno na pallina nuova) che è la palla a specchietti della discoteca anni '80, in cima la stella argento e pietre che ci ha regalato Bitti, le luci, piccoli barattoli di vera nutella... Mi piace tanto.


Mentre addobbavo pensavo al prossimo albero, a che natale sarà con fiammiferino. Di più, alla vita che cambia così rapidamente che a starle dietro ti manca il fiato. A volte anche la fantasia.
Quattro anni fa non riuscivo a pensare a me che da sola andavo avanti, non riuscivo a vedere nient'altro del mio restare viva (possibilmente), ma senza nessun'altra prospettiva se non quella di respirare, tutti i giorni, fino alla fine dei respiri concessi. Oggi, che respiro e tanto, che respiro per due, non riesco ad immaginare come sarà quando, dopo, fra qualche mese. La mia testa non ci arriva, direi che non oso spingermi così in là. Mi focalizzo sui problemi pratici, che ci sono!, ma mi sembrano così povera cosa rispetto all'avventura che stiamo vivendo. Vago confusa, tra sogni, speranze e vita di tutti i giorni: mi porta l'onda, come se non potessi più decidere nulla. Per me è spavento e estasi.
Per me è cercare le certezze che avevo fino a poco tempo fa e costruirne di nuove, sconosciute.

sabato 11 dicembre 2010

Cellule staminali

Eli mi ha girato questo link. E' una teoria affascinante, se vera anche magica e con potenzialità importanti. Leggendo l'articolo immagino già il tipo di strumentalizzazioni che può provocare.
Ma ognuno ragioni con la propria testa e il proprio cuore, o almeno con curiosità.

Le cellule staminali del figlio in grembo possono curare la madre

Precedenza alla cassa

Oggi ho sfoderato la pancia per non stare in coda alla cassa del supermercato. C'era una folla selvaggia, code che neppure in agosto sull'autosole e io non ce la facevo proprio più.
Ho scelto la cassa con apposito segnale "qui hanno la precedenza gestanti e portatori di handicap" (che connubio stravagante), ho sfoderato un bel sorriso e per la prima volta in quasi 6 mesi ho pronunciato questa frase: "le dispiace? Sono incinta".
Due le reazioni: le donne ti guardano in cagnesco o non ti guardano affatto, gli uomini si aprono come il mare davanti a mosè ed è subito "ci mancherebbe altro, prego signora". Che soddisfazione!
Che strano sentirmi dire quella frase.
Mi ha fatto sentire speciale, la ripeterò più spesso.

venerdì 10 dicembre 2010

Decorazioni natalizie e altre cose

Ci siamo, è il week end dell'albero di Natale!
Mi piace.
Non lo faccio mai prima di metà dicembre per non inflazionare l'atmosfera natalizia, così abusata che poi ti sembra di vivere in uno spot pubblicitario. Arrivi a Natale che all'albero daresti fuoco, che desideri intensamente mettere in ordine e togliere tutti gli addobbi, che "panettone" evoca solo cose stomachevoli. Non è per niente natalizio tutto ciò, quindi aspetto.
Quest'anno l'albero sarà finto. Mi sono messa una mano sulla coscienza e ho capito che:
1) buttare via una pianta dopo le feste non è un bel gesto;
2) pensare di ri-piantarla in gennaio, con la terra gelata, è un'utopia;
3) gli aghi per casa fanno un po' tristezza;
4) il vaso dell'albero vero pesa un quintale.

Così ho recuperato l'albero finto, usato una sola volta e poi ritirato/dimenticato.
L'albero finto ha il  problema della base orrenda su cui poggia: Una X di plastica, verde, inguardabile.
Che fare?
Si può usare uno sgabello, magari basso, come base e poi coprire il tutto con carta argentata o carta regalo.
Mettere l'albero in un cesto tondo e basso e riempire il tutto con paglia, colorata o naturale su cui appoggiare i pacchetti.
Mettere l'albero in un bel portavaso.
Confezionare una tree skirt (gonnellina per l'albero di natale), come suggerisce mammafelice (un sito e un blog molto carino e interessante).
La soluzione estrosa: appendere l'albero al soffitto, a testa in giù con un filo in nylon invisibile. Quindi decorarlo. Effettone assicurato e base eliminata! Inconveniente: il tassello nel soffitto ... ma ci sarà pure qualcosa da appendere durante l'anno, no?

Parto cesareo, primo approccio.

Con tutta probabilità avrò un parto cesareo.
Non solo per alleviare le mie paure (che ci sono,eccome!), ma anche, e soprattutto, per vari, piccoli, motivi di salute.Ne abbiamo parlato ieri con il ginecologo e al momento l'indicazione è TC, taglio cesareo.
Ovviamente oggi è scattata la ricerca di info sul web e, ancor più ovviamente ci sono tantissimi link interessanti.


La prima cosa che mi salta agli occhi è che probabilmente GF non potrà assistere e questo un po' mi dispiace.
La seconda che starò un paio di giorni in più in ospedale.
Stabilire questa modalità da un lato mi ha fatto tirare un sospirone di sollievo, mi sembra che veramente adesso sia tutto in discesa (come dice il gine); dall'altro mi domando se dovrei in qualche modo sentirmi "meno" delle mamme naturali ...
Ok,che io sia paranoica è un dato di fatto.


Primi link interessanti:
http://www.guidaconsumatore.com/gravidanza/parto_cesareo.html
http://www.salutedonna.it/taglio%20cesareo.htm
http://it.wikipedia.org/wiki/Taglio_cesareo

giovedì 9 dicembre 2010

A proposito di famiglia

Fabio Volo qui dice cose che condivido, magari il modo è un po' così, ma in fondo c'è molto da salvare nelle sue parole.
Incredibile come nella vita il punto di vista ruoti, soprattutto quando è la vita stessa che ti costringe a guardare da altra angolazione. Mi avessero chiesto solo 5-6 anni fa il mio pensiero sulla famiglia, avrei dato, credo, la più tradizionalista delle risposte.
Anche adesso risponderei allo stesso modo, aggiungendo però che le strade che portano "alla famiglia" sono diverse, a volte sofferte, a volte tortuose, spesso non immaginate e soprattutto sottolineerei il diritto di tutti ad amare ed essere amati, al non sentirsi rifiutati e al prendere impegni come meglio possono onorarli.
In fondo è l'amore, nelle sue forme, il senso profondo delle nostre esistenze: dargli per forza una forma e delle regole è presuntuoso.

23ma settimana e globuli rossi un po' bassi.

Tornati. I 5 giorni al mare sono stati tiepidi, quasi caldi, assolati, piacevoli.


GF è perfetto: mi aiuta in tutto, mi prende tantissimo in giro, è rassicurante. Che bella sensazione!!
E così, tra un panorama e l'altro eccoci alla 23ma settimana.
Fiammiferino si fa sentire sempre più, tanto che anche GF è riuscito a sentirlo.
Sono andata a ritirare gli ultimi esami del sangue e, per la prima volta dall'inizio della gravidanza, i globuli rossi sono un po' bassi. E' normale in gravidanza, potrebbe essere arrivato il momento di integrare l'alimentazione con del ferro. O con delle belle bistecche, che è un po' che non mangio più.
Stasera ho la visita mensile dal ginecologo, sentiremo i suoi consigli.
Reggono bene invece gli ormoni tiroidei. Non è ancora stato necessario ritoccare il dosaggio di eutirox, il che, a istinto, mi sembra una cosa davvero positiva.

lunedì 6 dicembre 2010

Le amicizie

Ci sono amicizie che resistono a tutto, anche alle distanze.
Così è con Tino e Graziella, i miei vice-genitori vista la differenza d'età.
Ci conosciamo da 14 anni, abbiamo passato lunghi periodi insieme nella mia vita precedente e non ci siamo persi in quella nuova. Anzi!
La notizia dell'arrivo di fiammiferino li ha commossi.
Venire qui, adesso, è stato un po' anche per loro, perchè al  telefono non si descrive bene una pancia, non si rende l'idea del "sto benissimo". 
Così oggi eravamo a tavola tutti insieme, a brindare, a chiacchierare, come se non fosse passato un anno dall'ultima volta che ci siamo visti, a confermare famigliarità.
Lo stesso con Ala e Robert, che mi hanno abbracciato forte forte e coccole e presentazioni, che GF ancora non conosce tutti i miei amici. In un attimo davanti a pizza e affetto, in una serata che poteva anche non finire mai.
Oppure Max, che chiama dal Qatar, perchè ha avuto la notizia e "sono troppo felice per te, per voi ...".
Ci sono amicizie che trasmettono cose che tramanderò.
Mi sono resa conto che sto mettendo via tante cose da raccontare e condividere con fiammiferino.

Senza parole

Se non ci fosse GF come farei?
Non solo ha reso possibile questa connessione, io che ero così preoccupata di non riuscire a postare e lasciare nell'oblio dell'off line il mio blog,
Ha anche aggiustato la radio che faceva un vuuuuuuuum fastidiosissimo e sa aggiustare le mie paure più profonde.

Abilità tecniche a parte, ogni giorno scopro un pezzettino in più di lui e........ naaaa, non le conosco le parole per scrivere ciò che penso o provo.

domenica 5 dicembre 2010

Tips&tricks: viaggiare in gravidanza

Il viaggio è andato benissimo. 
Nonostante il traffico di Milano, che mi ha fatto temere di perdere la nave.
Io e le mie ansie.
Viaggiare in nave non è stressante, anzi piacevole.Servono solo alcuni accorgimenti:

1) prenotare una cabina: stendersi e possibilmente dormire è necessario quando la traversata è lunga;

2) Mangiare leggero e solo cose cotte, il self service delle navi offre poche alternative, ma valide
( a un prezzo esagerato, ma questa è un'altra storia

3) Se la pancia c'è, meglio viaggiare in tuta o abiti molto morbidi: tante ore consecutive in giro richiedono un abbigliamento che quasi non si senta;

4) Negli spostamenti in auto, fare qualche sosta ogni tanto (oltre quelle necessarie per la pipì)
è utile e anche un'occasione per vedere luoghi che normalmente si lasciano dietro il finestrino.

Andare via qualche giorno è sempre piacevole, trovo che in gravidanza lo sia anche di più.
 Interrompere la routine quotidiana, che è anche routine di pensiero inevitabilmente, fa godere ancora di più il periodo in cui si è.
 L'importante è non lasciarsi prendere dall'entusiasmo e dimenticare che non bisogna strafare, per il resto .. Liberi tutti !!

venerdì 3 dicembre 2010

Viaggiare in gravidanza

Oggi pomeriggio si va, verso il porto, verso la Sardegna, con la nave.
Cinque giorni al mare e speriamo ci sia il sole, in ogni caso sarà bellissimo perchè là, quando piove, ci sono nuvole scure, disegnate una a una in un cielo che contrasta con la terra gialla di trifoglio fiorito, di erba verde scuro, di mare blu e piombo. Scala cromatica, profumi, aria che si muove. E' comunque uno spettacolo.
Un po' meno spettacoloso è stato organizzare il viaggio.
Nelle condizioni di trasporto, la compagnia della nave (sia GNV che Tirrenia) richiede il certificato medico di "viaggiabilità" per la gestante a qualunque mese di gravidanza. Meno male che GF si è letto tutte le condizioni, non mi sarebbe mai venuto in mente di chiedere un certificato al 5° mese. Non per un viaggio in nave, per lo meno.


La valigia, poi. Negli anni ho imparato a viaggiare leggera. Tranne questa volta.
In questa stagione, là, un giorno fa caldo, il giorno dopo si alza il vento e la temperatura precipita. Così, per non sbagliare, ho portato tutto l'armadio. Secondo me è colpa degli sbalzi d'umore, non è una valigia logica.
Pile, felpe, magliette, maglioni, cose comode versatili, stratificabili in caso di freddo .... potrei stare via un anno a questo punto.
Scarpe comode, giacca più leggera che comunque non ci sono i 2° gradi che ci sono qui.
Lato profumeria, non parto più senza olio di mandorle, che oltre ad essere un ottimo antismagliature (spero), è un ottimo idratante e nutriente.
Poi ci vuole la valigetta nave, quella con i pigiami e il necessario per la notte.
Insomma un piccolo trasloco e mentre caricavamo l'auto, mi sentivo lo stereotipo femminile, ovvero 5 bauli di bagaglio per 5 giorni.

In generale, comunque, viaggiare in gravidanza non ha controindicazioni. Basta un bagagliaio capiente, un compagno paziente e la macchina fotografica. Ci vorrebbe anche una chiavetta per collegarsi a Internet e postare i racconti di viaggio, ma per questa volta non ce l'ho fatta, non ho trovato offerte convincenti.
Il pensiero di non scrivere per 5 gg non mi piace ... chissà se c'è un internet point.....

giovedì 2 dicembre 2010

Ecografia morfologica, il book fotografico

Anche questa è fatta.
Fiammiferino (il cui vero nome c'è già ... ma verrà svelato solo alla fine ehehehehe) ha tutti i pezzi giusti, ha le lunghezze giuste, ha un cuore che batte forte, forte e continua a muoversi, fa capriole e scalcia. Energico!!
Ha scattato un sacco di foto la dottoressa, mi aspettavo da un momento all'altro mi dicesse che ha già "l'espressione magnum" di zoolander (uno dei miei film cult, consigliatissimo!).
Mi emoziono sempre tanto quando lo vedo, scatta una molla di curiosità assoluta, quasi estasiata. Dopo i primi attimi in cui cerco il cuore che batte, mi rilasso e lo guardo muoversi, guardo le manine piccole piccole, quel suo stare a pancia in giù che mi ricorda tanto me (che a pancia in giù non posso stare adesso). Inutile dire che la voglia di conoscerlo cresce di giorno in giorno e non so dire perchè, ma mi sa già di bimbo simpatico, di quelli che poi ti fanno ridere. Ovvio, la fantasia comincia a galoppare.
Penso che ha voluto così tanto esserci, che mi sembra arrivi per realizzare desideri, i suoi e i nostri.

Domani ce ne andiamo tutt'e tre al mare, per qualche giorno. Ancora non sono certissima di riuscire a postare da là, ci stiamo attrezzando.

La sindrome del nido

Me ne avevano parlato, mi avevano detto che a un certo punto scatta quella voglia di sistemare le cose, di vedere il nido prendere forma, di preparare la cameretta. Eccola qui!! La sindrome del nido.
A me però, che sono una perfezionista in tutte le mie cose, della cameretta  interessa relativamente, molto relativamente.
Io voglio cambiare casa, io voglio tutto un nido nuovo nuovo.
Ora, la cosa in sè sarebbe anche parzialmente ragionevole, in fondo. Mettere un bel punto e a capo, annidarci tutt'e tre altrove, svolazzando in un posto da sentire molto nostro.
Sinceramente però ci sono 1000 motivi per cui non è possibile comprare una casa: il primo è che non ci sono soldi e gli altri 999 è inutile che li elenchi.
Per cui ok, va bene, aspetterò pazientemente che mi venga la sindrome del nido in formato ridotto, cioè concentrata alla sola stanza. Sarà comunque divertente.

mercoledì 1 dicembre 2010

Ecografia morfologica

E' così inverno in questi giorni, che Natale mi sembra già passato.
Ho rinvenuto nell'armadio un vecchio piumino lungo fino ai piedi, di quando si usavano le cose larghe e lunghe. Ha ancora un pochino di spazio per la panza che cresce, per cui è stato riesumato all'istante.
Ed è subito Cortina, mi manca il colbacco in pelo.

Domani Ecografia Morfologica, ovvero misuriamo fiammiferino e soprattutto verifichiamo che ci sia tutto quello che serve. Anche questo è un esame importante e un filo di agitazione c'è. Più di tutto però, voglia di rivederlo, magari questa volta non sarà di schiena.
Secondo me lo sa che domani appare in video, perchè da ieri si muove un sacco, sembra saltellare qua e là. Che sia un po' agitato anche lui? O vanitoso?