Com'è iniziata ...

Mi avevano detto che i figli bisogna averli da giovane.
Mi avevano detto che dopo i 35 è rischioso e anche faticoso.
Mi avevano detto che dopo i 40 è follia.
Quello che non dicevo io era che non avevo tutta questa intenzione di riprodurmi.
E niente, poi è andata che mi sono ritrovata a scrivere un blog per mamme, con un occhio di riguardo alle over 40.

lunedì 31 gennaio 2011

Lunga vita agli sposi!!

Ho appena letto un articolo che dice di una ricerca di cui non si poteva più fare senza.
L'Università di Cardiff ha stabilito una volta per tutte che il matrimonio fa bene alla salute.
A quella delle donne perchè la stabilità sentimentale determina un maggior equilibrio psicologico che si riflette poi su tutto il resto; a quella degli uomini perchè le donne provvedono a nutrirli in modo più equilibrato e ne consegue un giovamento fisico.
Certo non sempre è così, e qui si intuisce la forza sorprendente della ricerca, se sei in un matrimonio sbagliato gli effetti sulla salute sono pessimi ed è meglio tornare single.
E fin qui, in prossimità di quel tormentone di San Valentino ci sta anche. E' romantico pensare a lui che dà fiducia a lei e lei in cambio gli riduce il colesterolo.
Di figli non si parla nell'articolo, per cui non sappiamo che effetti abbiano su questo idillio.
E' comunque la specifica dell'OMS che da una vera dignità a tutto il lavoro: queste osservazioni funzionano solo se il matrimonio è legale e solido. Gli effetti sono molto meno evidenti nelle convivenze, ma non è dato di capire perchè. Il segreto forse è nella firma o nell'abito da sposi. Lo sapremo nella prossima ricerca.

domenica 30 gennaio 2011

Il panico della tranquillità.

I casi sono 2: 1) sto diventando matta; 2) Il livello di panico sta salendo in modo esponenziale.
La seconda che ho detto, mi sa.
E' un panico pacato, non da crisi, ma credo sia qualcosa di molto simile a quello che prova l'insalata nella centrifuga. O la pallina sul piano inclinato, che un attimo prima è immobile, ma una volta che inizia a rotolare non si ferma più e va, va, sul piano infinito.
Cosa serve avere 42 anni se poi le reazioni sono da giovane dissennata?
Sembra non basti nulla, il tempo, la casa, i soldi, le forze.
TEMPO: un mese ancora di ufficio, metto da parte tempo da usare dopo, ma ho solo voglia di staccare per stare a CASA che le cose che vorrei vedere sistemate prima dell'arrivo di fiammiferino sono tante, piccole, ma da fare. Continuo a fare conti e non tornano, e stanotte ho sognato che facevo il rapinatore. SOLDI, che risolvono la mancanza di creatività, assopita da un calo di FORZE che non mi aspettavo così.
GF in questi giorni è molto impegnato e non riusciamo a parlare, per cui ogni tanto mi prende un senso di deriva, quasi un mal di mare. Poi però mi metto a chiacchierare con fiammiferino, spiego a lui le cose che vorrei fare e gli racconto di tutte le persone che lo stanno aspettando e vedrai come ci divertiamo. Allora tutto ha di nuovo un senso e le paure sembrano poca cosa. Fa un po' ragazza madre, ma mi sa che tutte siamo un po' ragazze madri.
La cosa più bizzarra comunque, ciò che trovo sconvolgente, è che mi agito perchè mi sento troppo tranquilla. Neppure gli attentati che gli altri perpetuano con sottile sadismo riescono ad agitarmi. Perchè gli altri, e qui devo dire soprattutto le altre, un po' si divertono a mostrarti il lato peggiore della situazione o le scelte che dovresti proprio fare per il bene del tuo bambino. Non tutte eh, ma la gran parte sì. In buona fede, lanciano bombe. Mi lasciano indifferente, totalmente. Su tutto vince la mia curiosità, scoprire tutti i giorni com'è e come sarà. In panico crescente, in follia tranquilla.

Va che è stancante da matti questo saliscendi emotivo!

venerdì 28 gennaio 2011

Sono una bavarese alla frutta

La pancia è esplosa. E' grande, tira, la sento in tutta la sua rotondità. Sento Fiammiferino che si accomoda, cambia posizione, magari balla anche non so.
Sono sempre più stanca e, cosa piuttosto scocciante per me, "bisognosa". Non solo di aiuto fisico, ma anche e soprattutto emotivo. Scopro in questi giorni di essere fatta della stessa sostanza delle bavaresi alla frutta, gelatina.
Piango per qualunque cosa, mi commuovo per niente. Un concorrente vince al quiz televisivo? Giù lacrimoni. Leggo un articolo che rivendica la dignità delle donne in questi tempi pacchiani e misogini, vai di singhiozzi; non si allaccia il cappotto e mi vengono i lucciconi; guardo le copertine da culla e ciao, mi trovo in pieno ingorgo emozionale. Proprio io, che ero certa di aver già versato tutte le lacrime e di tutti i tipi, ecco che ne invento di nuove e non riesco a resistere. Vorrei vivere in un lungo abbraccio comodo, perchè è come se mi sentissi esposta a tutte le intemperie, tutto all'improvviso, così.
'Na lagna insomma. Non riesco a fare diversamente però, non è cosa controllabile. Mi voglio ricordare di questa cosa, perchè lo so che poi negherò, ricordando la mia gravidanza come un periodo di serena costruzione e deliziosa attesa. BUGIEEEE! La gravidanza è anche solitudine emotiva e, in certi, casi fisica. Nessun uomo dovrebbe lasciare la sua donna da sola in questo periodo (e non temo di sembrare troppo romantica).
La gravidanza è fragilità, echi lontani di emozioni sepolte, contraddizione e affermazione, lavoro infaticabile su di sè, condivisione, derive in mari sconosciuti.

giovedì 27 gennaio 2011

Sarò chimera (ovvero il microchimerismo)

Un essere ibrido, metà uomo e metà capra nell'antichità, metà mamma e metà suo figlio nei tempi moderni.
Dire che la maternità è un'esperienza che ti trasforma per sempre non è solo uno slancio emozionale, ma è proprio vero da un punto di vista biologico.
Mamma e figlio si scambiano cellule durante la gestazione, che ognuno si porterà dentro per diversi decenni. Se nel figlio il fenomeno era noto e in un certo senso immaginabile, che anche il contrario accadesse è più affascinante. E' stato trovato del DNA maschile in mamme che avevano partorito 27 anni prima; è stato evidenziato che i problemi di dermatosi in gravidanza (e qui mi tocca da vicino) dipendono da DNA in circolo non tuo; si ipotizza che alcune malattie autoimmuni, che insorgono dopo il parto, siano dovute alla reazione del corpo della mamma alle cellule del figlio che restano in circolo nel corpo; ma anche che le cellule bambine aiutino a riparare i tessuti danneggiati, anche di organi malati. Insomma è come se il bambino lasciasse un regalo alla mamma, una piccola dose di elisir che la mamma si porterà sempre dentro. E' ragionevole pensare che le mamme vivono mediamente di più proprio per questo motivo.
E' romantico immaginare che questo avvenga soprattutto tra mamma e figlio maschio. Non è così, anche le bimbe lasciano l'impronta di sè nella mamma, solo che il loro DNA è meno evidente.
In questo articolo il microchimerismo viene spiegato in modo semplice e affrontabile.




Molto interessanti ho trovato anche le considerazioni psicoanalitiche, l'articolo non è di semplice lettura, ma apre orizzonti interessanti su alcune implicazioni biologiche, psicosomatiche e sulla relazione con gli altri.

mercoledì 26 gennaio 2011

E sono 30!!

Non gli anni (uffa), ma le settimane.
Oggi compio 30 settimane, il che significa che tra 8 settimane Fiammiferino sarà qui, il taglio cesareo si fa 15gg prima della data presunta del parto.

"E’ probabile che vi sentiate abbastanza esauste durante la 30° settimana di gravidanza e non a vostro agio, a causa dei repentini cambiamenti di umore, del poco riposo, del peso eccessivo, delle difficoltà respiratorie eccetera. Potete risolvere o diminuire tutti questi sintomi mantenendo uno stato psicologico salutare e positivo. Ricordatevi di parlare dei vostri problemi con i familiari e con il vostro medico di fiducia, e utilizzate delle medicine nel caso di problemi seri. Parlare con la famiglia, gli amici e il partner, vi aiuterà a gestire meglio i problemi. Pianificate i futuri eventi come il parto e la cura del bambino ed organizzate la vostra vita di conseguenza. Questo vi aiuterà a calmarvi e a mantenervi rilassate".


E' vero. aggiungerei anche che si insinua un nuovo senso di forte responsabilità e una sottile solitudine, perchè è difficile (almeno per me) riuscire a comunicare lo stato d'animo, l'agitazione, l'emozione, le fantasie, lo scoramento-da-stanchezza. Difficilmente chi è intorno si accorge di quanto si è stanche e poco a proprio agio, soprattutto se si ha un caratteraccio come il mio che dissimula ogni cosa pur di non "dipendere". E' così al lavoro, è così in casa. 
Ci sono così tante cose da fare, poco tempo e, spesso, livelli di partecipazione diversi. 
In questo periodo bisogna fare attenzione a non isolarsi, a vivere queste ultime settimane con la gioia che fin qui ci ha accompagnate.
30 settimane, inizio il countdown. No panic!!!