Com'è iniziata ...

Mi avevano detto che i figli bisogna averli da giovane.
Mi avevano detto che dopo i 35 è rischioso e anche faticoso.
Mi avevano detto che dopo i 40 è follia.
Quello che non dicevo io era che non avevo tutta questa intenzione di riprodurmi.
E niente, poi è andata che mi sono ritrovata a scrivere un blog per mamme, con un occhio di riguardo alle over 40.

mercoledì 30 dicembre 2015

Voglio un 2016 dallo sguardo intenso

Com'è stato il vostro 2015?
Il mio, mammescamente parlando, straordinario.
I cambiamenti dai 4 anni in poi ti lasciano senza parole, non ti sembra possibile che un momento prima stesse ancora farfugliando parole sconnesse e quello dopo infili congiuntivi e condizionali in raffiche così precise da tramortirti; o che sviluppi una logica ferrea laddove prima c'erano vaste praterie accidentate di non-sense; che impari a giocare da solo e mamma non mi devi guardare mentre gioco perchè ho bisogno di farlo da solo.
C'è da perdere il filo, da guardarsi interrogativi, GF e io, e chiedersi "Ma chi è, l'hai portato tu?".
Il 2015 ha trasformato Cig in un bambino vero, con pensieri propri, emozioni che riesce a dire se non ancora del tutto a capire.
Ha un debole per le bionde, anche.
E' galante. Campione di abbracci a sorpresa, di baci nelle orecchie che così poi hai un bacio nei pensieri.
Se dovessi indovinare oggi l'uomo che sarà, mi sento tranquilla ecco.
Wisingamente parlando, invece, il 2015 è stato un anno così.
Come un uomo di cui ti innamori al primo sguardo, ma alla secoda occhiata già ti sembra diverso e alla terza ti chiedi cosa mai ci avessi visto, che chissà cosa stavi guardando invece.
Un anno noioso, come quando non sai bene cosa fare e ciondoli in giro.
Ho ciondolato.
Tra un'idea e l'altra, tra un treno e un'autostrada, tra le pagine della mia agenda e quelle dei miei racconti; tra decisioni senza seguito e il seguito di tutto il resto che sembra non trovare una propria fine o nuove trame.
Ho voglia di cambiamenti, di quelli che metti punto, vai a capo e apri un nuovo capitolo.
Che non è come avere voglia di cioccolato, che quella ci vuole un attimo a placarla e la dieta intanto inizierà uno dei prossimi lunedì.
Così questo 2015 finisce in modo complesso. Non sei tu caro 2015, sono io. Addio.
Ho bisogno di un 2016 più concreto, dallo sguardo intenso, il braccio forte che mi sollevi al primo accenno di ciondolamento.
Punto.
A capo.


AUGURIIIIIIII a tutti, buon anno!!

lunedì 28 dicembre 2015

Foto di Natale

Pinzimonio con veg maionese alla barbabietola
Con un certo orgoglio lo dico: è il 28 dicembre, anche quest'anno ce l'abbiamo fatta.
Natale è passato, lasciandoci tramortiti su divani, sfatti come i letti che non abbiamo avuto tempo di riassettare.
Le istantanee di questo Natale sono:
l'espressione di Cig la mattina di Natale, con tutti i regali sotto l'albero "Ma allora è venuto davvero Babbo Natale"
La sua certezza "ci sono tutti i regali che avevo chiesto, vuol dire che sono stato bravissimo"
Il nonno che costruisce il camincino di Lego
La nonna che ha ricevuto lo smartphone e prova a fare le foto appoggiando l'occhio all'obiettivo e con il dito cerca il pulasante per scattare
GF che mi scrive
Il bimbo della mia amica che gattona dietro il gatto
La nebbia
I 10 comandamenti di Benigni
Il panettone vegano
La mia fetta di salame, una, godutissima
Le mie risoluzioni raccontate alla luna piena del 24 dicembre
Piatti. Tanti piatti.
Verdura VS Arrosti vari
Cig che ogni tanto si ferma e corre ad abbracciarmi
La via vuota, che tanti sono partiti
Il nonno con il naso all'insù in piazza Gae Aulenti
Amore

E' stato un buon Natale, voi che foto avete?

mercoledì 23 dicembre 2015

Auguri a chi ...

A chi ha fatto tutto a mano
A chi sta ancora correndo per negozi (come me)
A chi festeggia e a chi no
A chi ha bambini, a chi li aspetta a chi va bene così a chi magari sarà
A tutti i tipi di famiglia
A chi aspetta Babbo Natale
A chi ha già deciso che Babbo Natale non esiste
A chi ha sogni importanti
Desideri da esprimere
Speranze certe
e certezze speranzose
A chi ha voglia di buttare tutto all'aria per rifare meglio
A chi va bene così
A chi quest'anno proprio no
A chi è andata di lusso
A chi sogna il mare
A chi al mare parla
A chi aspetta la neve
A chi ama
A chi pensa di non saperlo più fare
A chi ha idee
A chi ha gentilezza
A chi non molla, anche se tutto sembra remare contro
A chi ha progetti
A tutti voi

BUON NATALE :)


Cig GF e LaWising

venerdì 18 dicembre 2015

Winx - Il musical.

Cosa vogliamo noi? 
Fare un regalo spettacoloso ai nostri bimbi!
Com'è un regalo spettacoloso?
Li lascia a bocca aperta e li fa applaudire!
Dove lo troviamo un regalo così?
Non lo sappiamo!

Ehm sì, io sì, so dove trovarlo.




E' il  Christmas Tour delle Winx. il musical davvero emozionante.

Bloom, Flora, Stella, Aisha, Musa e Tecna saliranno sul palco - interpretate da artiste professioniste - ballando e cantando sulle note delle più celebri canzoni della serie “Winx Club” e interagiranno con gli spettatori facendo vivere ai bambini l’emozionante favola di festeggiare il Natale insieme alle vere Winx.
Uno spettacolo, pieno di colori e colpi di scena, interattivo, assolutamente magico e anche tecnologico perché, grazie a degli effetti speciali, una magica nevicata sorprenderà gli spettatori che seguiranno le Winx nella preparazione dell' albero di Natale e di una festa degna dell’incantata di Alfea!

Non vi racconto altro, spoilerare le Winx mi pare brutto, aggiungo solo che sarà uno spettacolo coinvolgente, ricco di emozione, effetti speciali, suspance, allegria e musica.


Le Winx voleranno in diverse città:

BASSANO DEL GRAPPA (Vicenza) - Palabassano - 26 Dicembre 2015

PADOVA - Gran Teatro Geox - 27 Dicembre 2015

FIRENZE – OBIHall Theatre - 29 Dicembre 2015

BRESCIA - Pala Banco - 2 Gennaio 2015

BERGAMO - Pala Creberg - 3 Gennaio 2015

LUGANO - Palazzo dei Congressi - 5 Gennaio 2016

MILANO – Teatro Linear4Ciak – 6 Gennaio 2016

CAGLIARI - Teatro del Conservatorio - 9 e 10 Gennaio 2016

Per informazioni sui biglietti e sullo show:
http://www.winxlospettacolo.com/#!date-spettacoli-winx-club/ckfk e www.winxclub.com

Buon magico Natale a tutti ;)

martedì 15 dicembre 2015

Il pollice.

Cig non ha mai usato il ciuccio.
L'ha sempre sputato con aria schifata, così come ha fatto con i biberon di qualunque materiale, taglia e foggia.
Lui si succhia il pollice e non uno a caso, si succhia il destro sostenendo convinto che ha un sapore molto più buono di quello sinistro.
Me li ha fatti assaggiare anche, più volte. Ma credo sia questione da veri esperti, perchè io, che fosse destra o sinistra, ho sempre sentito lo stesso sapore di saliva che, tra l'altro, non mi piace.
I gusti.
Comunque.

Il pollice ha la sua bella praticità:
- non rischi di perderlo
- non cambia modello e colore
- non si rompe e se si è rotto il problema è diverso
- non ha bisogno di porta ciucci
- generalmente non lo sterilizzi
- anche se non è ancora scientificamente dichiarato, stimola le difese immunitarie
- è economico, te ne danno due in dotazione
- per utilizzarlo non è richiesta ciucciata preventiva della mamma
- non lo dimentichi mai
- è sempre della misura giusta
- non lo tieni in borsa
- non diventa un oggetto di culto
- non si scambia, quindi vengono scongiurate le epidemie
- è (molto) più personale di un ciuccio
- puoi personalizzarlo in infiniti modi, basta un pennarello
- non finisce in lavatrice dentro qualche tasca/lenzuolo
- non ci gioca il gatto
- non viene appeso teneramente allo specchietto retrovisore dell'auto di mammà
- non è oggetto di discussione, non si sentirà mai una mamma offrire il pollice, come invece si fa con il ciuccio
- è una soluzione indipendente, che il pupo gestisce in totale autonomia, non perde neppure tempo a cercarlo.
- Il pollice ha in sè un approccio manageriale che manca al ciuccio.

Però.
Ho una domanda.
COME SI TOGLIE IL POLLICE?



mercoledì 9 dicembre 2015

Babbo Natale non sa leggere : la nostra fiaba di Natale

A Cig piace molto ascoltare una favola prima di dormire.
La storia deve essere, preferibilmente, inventata.
Si diverte di più, ma soprattutto sa che può aggiungere qualche dettaglio in più e aiutarmi a immaginare lo svolgimento.
La messa a nanna si è trasformata così nel momento invenzione e fantasia.
Il più delle volte ci troviamo invischiati tra mostri e supereroi e la storia non è un granchè, altre ci divertiamo davvero tanto.
Visto che Natale sarà tra un attimo, vi racconto la favola che abbiamo inventato in queste sere, magari vi piacerà o vi verrà voglia di aggiungere dei pezzi e potremmo farne una favolona collettiva :)


Babbo Natale non sa leggere.

Si avvicina la notte di Natale e come ogni anno Babbo Natale sta preparando tutti i pacchi e pacchettini da consegnare ai bambini. Per qualcuno sceglie le costruzioni, per altri le bambole, a volte preferisce le macchinine, spesso gli piace regalare i libri. E' molto indaffarato, ma come ogni anno tutti i giorni deve spalare via da casa sua montagne di biglietti, cartoline e lettere che i bambini gli scrivono. Le sposta con la pala e poi le mette in ordine: da una parte le cartoline con belle fotografie che andranno a decorare la parete di cucina; dall'altra i biglietti con disegni natalizi che andranno appesi alle pareti della fabbrica dei giochi e da parte ancora le letterine senza figure che lui appende volentieri alle pareti della camera da letto, sono bianche, riposanti e immaginare cosa potrebbe esserci scritto lo fa risposare meglio. Immagina solo perchè, la verità, Babbo Natale non sa leggere.
Ha sempre detto che a lui serve leggere, lui sente con il cuore i desideri dei bambini.
Però.
Dopo tutti questi anni.
Un po' di curiosità gli è venuta.
Cosa gli scriveranno i bambini?
Così ha chiamato la Befana, che invece sa leggere benissimo e dopo le feste insegna alla scuola degli elfi, che non è che una può fare la Befana e basta.
"Befana - gli chiede gentile Babbo - mi leggeresti le letterine dei bambini?"
"Tuuuuttteeee?" chiede spaventata la Befana, guardando le montagne di carta davanti a lei.
"Beh, sì. che ci vorrà mai. Tu sai leggere benissimo, no?"
"Uhm, sì, certo, solo. Dai iniziamo" sorrise gentile la Befana e iniziò la lettura.
Babbo Natale ascoltava con molta attenzione.
Ogni lettera, cartolina o disegno conteneva tanti desideri, ma quelli li sapeva già, con il cuore e piccoli racconti di casa.
C'erano i bambini felici e quelli no; bambini in pace e bambini in guerra; bambini con i genitori; con un solo genitore; con due mamme o due papà. bambini che abitavano al mare e altri in montagna, chi lo aspettava al freddo e chi in costume da bagno; bambini buonissimi e altri che dicevano di essere stati un po' monelli, ma chiedevano di non farci caso. Bambini preoccupati per la scuola o perchè abitavano in una casa senza camino e tu come fai ad arrivare. Piccoli mondi meravigliosi.
Cosa si era perso pensando solo ai regali!
"Secondo te posso imparare a leggere anch'io? - chiese commosso Babbo Natale - voglio poter ascoltare tutti i bambini"
"Ma certo Babbo, ti insegnerò io, alla scuola degli elfi, ci verrai?"
Babbo Natale fece sì sì con la testa e la Befana fu contentissima.
"Mi fai ancora un favore?" chiese Babbo alla Befana
"Dimmi pure"
"Manderesti una letterina a tutti i bambini da parte mia?"
"A tuuuuttiiiiiii??? ma sono tantissimi io non so se ..."
"Beh, che ci vorrà mai. Tu sai scrivere benissimo, no?"
La Befana sorrise e andò a prendere il suo block notes gigante, da mila mila fogli, e la sua penna magica che sapeva scrivere su tanti fogli diversi allo stesso tempo.
"Iniziamo" disse tutta allegra.

"Caro bambino e cara bambina, ti ringrazio tanto per la tua letterina. Sono tanto contento che ogni anno ti ricordi di scrivermi e mi racconti un po' di te. Qui a Babbolandia c'è sempre tanto fare, ma so così poco del mondo là fuori. Grazie mille, mi sento importante quando mi scrivi.
Quest'anno anch'io ho un piccolo regalo da chiederti:
NON LASCIARMI I BISCOTTI DA MANGIARE, sto diventando troppo pancione e passare per i camini è difficilissimo. Mi incastro. Non ci passo. E poi non mi vanno più bene i pantaloni. Andrà benissimo un succo di frutta e delle carote per le mie renne. I biscotti tienili per te, che ci vogliono per fare colazione. Ricordati di andare a dormire presto la notte di Natale, di chiudere bene bene gli occhi che se sbirci io non posso passare e allora poi diventa tutto un pasticcio.
Ti abbraccio tanto. tuo Babbo Natale"

"Uh carina - disse la Befana - ben fatto"
"Dormiranno?"
"Mah. So che c'è la App che promette di rilevare la tua presenza, forse qualcuno sveglio lo troverai"
"In che mondo! Finirà che i regali invece che sotto l'albero mi tocca lasciarli in garage, sai che tristezza"
"Non ci pensare"
"Mi insegnerai anche a scrivere, vero?"
La Befana disse di sì e se ne andò. Mancavano pochi giorni a Natale c'era tanto lavoro da fare.
Babbo Natale andò a dormire stanco e contento. L'anno prossimo avrebbe potuto leggere da solo tutte le lettere. Chissà quante saranno. 1 2 3 4 5 ...mila millaia ...

BUONANOTTE :)

venerdì 4 dicembre 2015

La via dei colori

Il logo dell'associazione
Ci sono cose che in un paio d'ore cambiano il tuo punto di vista e anche un po' la consapevolezza.
Ci sono mamme che reagiscono a eventi drammatici con la forza di un uragano, che stimi già incondizionatamente dopo 1 minuto di discorso.
Nei giorni scorsi ho conosciuto Ilaria Maggi, presidentessa de La via dei colori Onlus.
L'ho ascoltata e poi non sono stata più la stessa.
Ilaria è una donna bella e sorridente, adesso.
Sei anni fa è stata una delle mamme travolte dalla vicende dell'asilo Cip e Ciop di Pistoia, fatti gravissimi e orribili, che se avete rimosso trovate qui
Personalmente non ho la forza di pensare cosa sarebbe se succedesse a noi, come tutti immagino.
Ciò che ha fatto Ilaria invece è straordinario.
A un anno dai fatti, il tempo tecnico di organizzarsi insomma, ha fondato La via dei colori, onlus operante su territorio nazionale, punto di riferimento per minori, anziani, portatori di handicap e persone indifese vittime di maltrattamenti in struttura. Fornisce consulenza tecnica, legale e accoglienza psicologica di primo e secondo livello, orientamento e informazioni utili su dove e come muoversi alle vittime di violenza fisica e psicologica, ai familiari e agli addetti ai lavori.
Quando una famiglia viene a conoscenza anche solo di un ipotetico episodio di maltrattamento in struttura ai danni di un proprio caro, riceve una violenta scossa emotiva. E' fondamentale in questa fase essere accolti e supportati da esperti competenti.
Io alla violenza a scuola non ci avevo mai pensato veramente. Cioè, nella mia ingenutità pensavo fossero casi talmente isolati e circoscritti, da non necessitare di uno spiegamento di forze.

La previsione 2015 è di 280 casi potenzialmente gravi.

Immaginavo anche che la denuncia di eventuali violenze fosse la reazione comune di tutte le vittime.
Invece no.
Spesso non si denuncia, molto spesso.
Per vergogna, per quel profondo disagio che provoca il dover ammettere di non aver colto i segnali di ciò che stava accadendo, soprattutto se stiamo parlando di bambini molto piccoli. Non si denuncia. Senza denuncia non può partire nessuna indagine e tutto resta com'è.
Certo, si può far cambiare scuola ai propri figli. E che ne sarà però degli altri, di quelli che restano?

La previsione 2015 è di 8000 contatti, 1400 segnalazioni e 5600 bambini in potenziale pericolo.

La via dei colori, offrendo assistenza e accoglienza, è a fianco di genitori e parenti per capire bene in quale situazione ci si trova e agire di conseguenza.

I servizi che offre sono:
Informazioni: riguardanti regolamenti, leggi, diritti doveri delle strutture pubbliche e private
Sostegno: organizzativo, morale e tecnico alle famiglie e/o ai soggetti coinvolti
Tutela legale
Sostegno psicologico e medico
Prevenzione e tutela delle minoranze all'interno delle strutture pubbliche e private
Formazione
Supporto informativo
Sviluppo, approfondimento e ricerca.

Contatti: 

  • Numero verde gratuito a cui rivolgersi: 800-98 48 71
  • La mail: segreteria.lvdc@gmail.com
  • skype: lvdc_italia
  • è presente su tutti i social network.
  • Tutte le info sul sito: www.laviadeicolori.org

mercoledì 2 dicembre 2015

Lost in time: spiegare il tempo ai bambini under6.

Houston, abbiamo un problema.
Sto provando a spiegare a Cig il tempo.
Quello che passa e quello che si ripete, la distanza o la vicinanza.
Nel suo mondo è tutto poco più di subito, adesso, al massimo arriviamo a oggi che, al momento, è l'unità temporale più lunga possibile.

- Tra un giorno è Natale, me l'ha detto la maestra.
- Sicuro?
- Sì sì, ha detto che tra un giorno esatto è Natale.
- Uhm.
- No scusa. Ha detto un mese, adesso mi ricordo.

- Tra due giorni è sabato Cig, niente asilo o lavoro si sta insieme.
- Uh bene. Due giorni è quando fa buio?

Il concetto di tempo è davvero difficile, voglio dire, anche per me non è perfettamente chiaro, altrimenti non si spiegherebbe il mio essere sempre di corsa o quella cosa lì, di sentirsi sempre ragazza quando il tempo passato dice proprio il contrario.
Comunque.
Con le fotografie abbiamo risolto la questione "Quando ero piccolo" vs "adesso", visivamente è chiaro che 4 anni e mezzo portano molti cambiamenti.
Con le abitudini è abbastanza semplice scandire la giornata: quando ti svegli; il tempo della scuola; quando torna la mamma ecc.
Adesso stiamo affrontando il calendario dell'avvento (naturalmente in ritardo di un paio di giorni), ma il difetto grande di questi calendari è che ogni giorno un cioccolatino e dai apriamo tutte le finestre poi se mai le richiudiamo: addio scansione del tempo, benvenuta indigestione.
23 giorni a Natale sono un tempo infinito e visti dalla prospettiva dei suoi 56 mesi, immagino si avvicinino al nostro concetto di eternità.
Ho pensato allora un micro percorso del tempo.
Se mi darà retta potrebbe anche  funzionare.

Osservare un mutamento veloce: la candela che si consuma. Una candelina eh, che altrimenti state lì le ore. Si può usare la candela anche per misurare un'azione: la candela si scioglie in 15 minuti, cosa possiamo fare in questo tempo? Possiamo proporre tre attività diverse, per esempio: un pisolino, il bagno, portare in camera i due pupazzi abbandonati sul divano. A seconda della scelta potrà sperimentare quanto tempo ci vuole per.
Osservare la giornata: al mattino, magari mentre si va a scuola, raccontare cosa succederà oggi, nella giusta sequenza (mattina scuola, si mangia, scuola, si gioca e quando è proprio buio tornano mamma e papà).
Dare una grandezza al giorno, settimana e mese: qui possono essere d'aiuto quadratini di carta da colorare. Un giorno, un quadratino. Una settimana, 7 quadratini ognuno di un colore diverso. Un mese, 4 settimane. Questo è un buon modo per visualizzare anche la ciclicità del tempo: si ripetono i giorni e le settimane.
Dare una forma all'attesa: 23 giorni a Natale potrebbero essere 23 mattoncini di Lego a formare una torre. Ogni giorno se ne toglie uno, l'attesa si fa più corta.

Se non dovesse funzionare niente di tutto ciò anche per me tra un giorno esatto sarà Natale e resteremo d'accordo così.

Voi come spiegate il tempo ai vostri under6?