Com'è iniziata ...

Mi avevano detto che i figli bisogna averli da giovane.
Mi avevano detto che dopo i 35 è rischioso e anche faticoso.
Mi avevano detto che dopo i 40 è follia.
Quello che non dicevo io era che non avevo tutta questa intenzione di riprodurmi.
E niente, poi è andata che mi sono ritrovata a scrivere un blog per mamme, con un occhio di riguardo alle over 40.

giovedì 8 maggio 2014

I sentimenti si imparano (o sono guai).

Troppo psicopatici per fare figli o per crescerli bene.
Galimberti, filosofo contemporaneo e docente all'università di Venezia, la pensa così e lo sostiene in un lungo, e non semplicissimo, articolo che potete leggere QUI
Galimberti dice che i sentimenti non sono una dote naturale e non si trasmettono geneticamente: i sentimenti si apprendono e soltanto con la costruzione di mappe emotive si possono costruire legami e relazioni.
Le mappe emotive si formano attraverso la cura che i bambini ricevono nei primi tre anni di vita e servono a sentire il mondo e a reagire agli eventi in modo proporzionato.

Ecco. Come dire che chi ben comincia è a metà dell'opera, ma anche che se invece no, hai fatto un danno praticamente irrimediabile.

"Se nei primi tre anni di vita i bambini non sono seguiti, accuditi, ascoltati allora ci si trova di fronte ad un misconoscimento che crea in loro la sensazione di non essere interessanti, di non valere niente"

Mi sono subito sentita sotto-accusa per il post dell'altro giorno, quello sui capricci. Vedi mai che non stia ascoltando abbastanza e mi viene sù un giovanotto che crede di non valere niente. Ma il peggio deve ancora venire. Galimberti fa diversi passaggi, spiegando come si parta dall'impulso (quello sì naturale e innato) e si arrivi poi a coltivare veri e propri sentimenti. Il sentimento è cognitivo, si apprende, ed è necessario imparare i sentimenti per relazionarsi in modo consapevole, adeguato e sereno al resto del mondo e soprattutto a dare la giusta risposta alle circostanze, con capacità di accoglienza. Molti sentimenti si imparano dai libri, leggendo fin da piccoli: la letteratura ci guida attraverso i sentimenti umani come nei tempi antichi faceva la mitologia. Se la letteratura però non viene frequentata, se i libri restano chiusi, i sentimenti non si formano e i bambini restano a livello di impulso, che è qualcosa da appagare subito, senza sentirne la risonanza e le conseguenze.
Galimberti continua con molta schiettezza, dicendo a proposito della nostra società:

"La nostra (società) non è idonea (alla genitorialità) perché i genitori, per sopravvivere, devono lavorare in due e quindi il tempo per la cura dei figli non c’è. I figli sono affidati a un esercito di baby sitter, o peggio alla baby sitter di tutte le baby sitter  che è la televisione. I genitori non hanno tempo di stare con i bambini e si difendono cercando di dare loro un tempo-”qualità”, ma i bambini hanno bisogno di tempo-quantitàHanno bisogno di essere riconosciuti passo dopo passo, disegno dopo disegno, domanda dopo domanda. Non basta fare quattro week end giocosi per avere una relazione con i figli.  E se non si ha questo tempo, dobbiamo rassegnarci  a avere dei figli  in cui  le mappe emotive e cognitive non si formano. Queste mappe però sono fondamentali perché diventano la modalità con cui si fa esperienza, se le mappe non sono formate questa esperienza avviene a caso e non viene mai del tutto elaborata" 

Se vi sentivate appena un po' in colpa perchè dovete lavorare e inevitabilmente togliere tempo ai figli, ecco fatto: la mazzata definitiva. Stiamo crescendo figli smappati, che non sapranno dove andare, che lanceranno sentimenti a caso in giro per il mondo. Stiamo crescendo, secondo il filosofo, futuri psicopatici. Oh ecco, state meglio anche voi, vero?
Di fatto, senza mappe emotive, le persone non sono in grado di stabilire la differenza tra il bene e il male, tra il giusto e l'ingiusto. Ci sarà indifferenza ai sentimenti altrui, mancherà il rispetto e la personale soddisfazione.
Non per mettervi paura eh, figuriamoci.
In ogni caso,da stasera, per sicurezza, leggerò almeno tre fiabe della buona notte, ognuna con un sentimento diverso dentro.Mi sembra un buon proposito, costruttivo.
E giusto per tornare alla questione capricci:

  "Oggi tutto è permesso, la società è opulenta e abbondante, i bambini ricevono una quantità di regali, anche quelli che non desiderano. Si estingue addirittura il desiderio perché i bambini vengono gratificati prima ancora di desiderare. E questi, purtroppo, sono processi che allenano l’apatia della psiche".

Qui ci vuole una strategia comune, antiapatia psichica. 
Voi cosa ne pensate? 

PS. Vorrei sapere dei figli di Galimberti, così, per curiosità.

2 commenti:

  1. Dico boh! Sulla costruzione della relazione ha ragione, ci sono centinaia di studi in merito. Altrettanti studi dicono anche che se il tempo che trascorri con tuo figlio non è dedicato a lui è come se fossi assente. Il bambino costruisce le mappe anche all'asilo, con la tata, con i nonni, da qui la cura necessaria nella scelta di chi ci può sostituire. Sono invece concorde sulla mancanza di desiderio: litigo di continuo con i nonni che viziano i miei nani. Però vedo anche che i bambini sono intelligenti, mio figlio ha comunque chiaro il valore delle cose. Passata la transizione dei capricci ora è tornato il bimbo dolce che conosco, fa capricci ma nel giusto di un bimbo di 4 anni. Credo siamo tutti bravi con i figli degli altri, la vera bravura a mio avviso sta nel vedere le proprie debolezze e lavoraci, o accettarle con la giusta dose di ironia! K

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  2. K, sono ammirata dal fatto che tu sia riuscita a scrivere un commento qui :D :D
    Continuo a pensare a questa teoria di Galimberti, perchè ha dentro del buon senso, ma anche accuse molto precise e pesanti, forse troppo severe. Voglio dire, indicare come inadatta ad avere figli un'intera società/cultura è davvero radicale come considerazione e la soluzione sarebbe l'estinzione, giocoforza, di un'intera società. Che insomma.Faccio considerazioni più personali, poi: io ho avuto la mamma a casa, che non lavorava. Però, per suo carattere, non è che abbia fatto un gran lavoro sulle mie mappe: aveva tempo in quantità, certo, ma la qualità, spesso, non era adatta a me. Quindi, va a sapere ecco :D :D

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Quattro chiacchiere fanno solo bene, accomodati :)