Com'è iniziata ...

Mi avevano detto che i figli bisogna averli da giovane.
Mi avevano detto che dopo i 35 è rischioso e anche faticoso.
Mi avevano detto che dopo i 40 è follia.
Quello che non dicevo io era che non avevo tutta questa intenzione di riprodurmi.
E niente, poi è andata che mi sono ritrovata a scrivere un blog per mamme, con un occhio di riguardo alle over 40.

lunedì 18 luglio 2011

Viziate la mamma!

E' arrivato. Lo sfinimento. Sono così stanca e in riserva che ho buchi di memoria, lo sguardo perso da qualche parte e, a tratti, un nervoso che non conoscevo. Ecco. Immagino che nessuna mamma mai debba dire queste cose, ma se è così che vanno le cose è inutile dissimulare.
Sabato mattina sono uscita, da sola, a guardare qualche vetrina del centro e a comprare un costume da bagno di una taglia che neppure ho voluto sapere quale, so solo che è una misura grande, il pezzo di sopra a me sembra un paracadute.
Guardavo le vetrine e mi sentivo felice, godevo del silenzio tra me e me, non ho messo piede nei negozi per bambini. Ho bisogno di questo, di silenzio e di non bambini.
E' importante non arrivare a questo punto, me ne rendo conto. 
Una delle teorie che trovo più centrate sulla maternità, soprattutto nel primo anno è "Viziate la mamma!".
Una mamma coccolata, aiutata, ascoltata, incoraggiata, capita (per quanto gli ormoni non le permettano di essere molto chiara neppure tra sè e sè), sarà una mamma che farà altrettanto verso il bebè. Lo sfinimento arriverà lo stesso, ma i tempi di recupero saranno più veloci.
GF è bravissimo, soprattutto con Cigolino è splendido. Sembra nato per fare il papà.
A me credo sia mancato un po' di aiuto, o per lo meno questa è la sensazione che ho. La solitudine di cui spesso parlo, piano piano è diventata macigno. Men che meno aiutano frasi del tipo "ci siamo passate tutte" o paragoni del tipo "pensa a me che ne avevo due piccole eppure...vedi? ... mica muore nessuno". Può essere che io sia di una specie più mortale.
O forse ho dei limiti che neppure la maternità mi fa superare. 
Se poi mi si saluta con un "Ciao mamma di Cigolino, come sta il pupo?" ho istinti kamikaze, vorrei farmi esplodere.
Quel senso di invincibilità non è mai arrivato. 
Sono una wonderwoman mancata.


PS. Stasera mia sorella mi fa da babysitter e io e GF usciamo a cena. Non è meraviglioso?

17 commenti:

  1. Quanto ti capisco.... qui ieri è stata una giornata pessima... Io sono sempre sola col Toponano perchè mio marito lavora fuori per settimane e mia madre lavora. Le amiche dopo la nascita del pupo si sono smaterializzate e non ho veramente nessuno. Sono arrivata dopo un anno (fatto pochi giorni fa) a essere sfinita fisicamente e psicologicamente.
    Ne verrò fuori? Non lo so...spero di si...

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  2. Me lo auguro che se ne esca! Davvero. Altrimenti, per me, si apriranno le porte di un qualche reparto psichiatrico. Penso anche che si possano trovare soluzioni, ma al momento non me ne viene in mente nessuna....Ti abbraccio!

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  3. babysitter, questa é la soluzione! La giornata si scandisce meglio e si ha un aiuto tangibile e costante.

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  4. Lo so francesca ma bisogna anche pagarla e al momento non si può....sennò l'avrei già presa per il benessere psicologico di tutti...

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  5. il punto è che essere mamme mette in crisi...punto....e non è che tutti debbano farcela sempre...noi donne ce lo facciamo il mito MA TANTO POI FARò LO STESSO LE MIE COSE....Col cavolo...tra tempeste ormonali e non ti capita di stare stretta nel ruolo di madre..io ho avuto un difficile percorso psicologico con primo figlio...che però mi è servito...mi ha reso mgliore...quindi ragazze, ognuno trova dentro se la propria chiave di svolta che non sempre è uguale a quella della mamma vicina...prima ancora di trovare un rimedio esterno, io credo si debba capire cosa vogliamo noi essere da qui in avanti...non saremo più quelle di un tempo...saremo un mix....perchè ora siamo anche mamme !un abbraccio a tutte sere

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  6. ciao Wising, ti capisco e approvo la voglia di silenzio, ottimo che siete usciti da soli, cerca di trovare all'asl o presso il comune delle associazioni che aiutano le mamme anche solo per incontrarsi e fare due chiacchiere, a me è servito, una volta alla settimana facevo parte di un cerchio di mamme dove condividevo pensieri (consoni e non consoni) sulla nuova condizione di mammità.
    questo per la stanchezza mentale, per quella fisica devi trovare il modo di farti aiutare. Ti mando un bacio, anche a te MIA, non pensate mai di essere sole.
    ciao

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  7. ops, ho dimenticato la firma
    Claudia

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  8. Sì, allevare un bambino è anche solitudine e rincoglionimento: tu e le pappe, tu e il mal di pancia, tu e i pianti....
    Onestamente non sono esperienze grandiose o fatti da raccontare. L'accudimento è prosaico, minimale, pesante, noioso e, come vedrai, infinito. Non c'è niente di eroico o di intellettualmente stimolante nel tirar su un piccolo, lo fa anche una gatta, una mucca, una capra. Poi non giova alla coppia e non risolve eventuali difficoltà. Anzi! Soprattutto se ci sono pochi soldi di problemi e di contrasti ne crea molti.
    E allora?! Un po' ti ci abituerai, un po' smettere l'allattamento ti farà bene, come pure ti gioverà tornare al lavoro. Poi ti converrà farti aiutare da una baby sitter, anche se costa, la tua salute fisica e mentale vale la spesa. E in conclusione vedrai che la maternità è stata un'esperienza centrale, che ti ha cambiato e ti ha migliorato. Coraggio!!! G

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  9. Non ci credo a questa storia che allevare un bambino ti renda migliore...è l'ennesima favoletta che ci raccontiamo ...le persone sono quelle che sono con o senza bambini...cmq approvo e sottoscrivo wising:
    1) non facciamo paragoni prego...non esiste mal comune mezzo gaudio!
    2) sono mortale..mortalissima...qualche volta mi sembra di essere proprio morta nell'arco della giornata !
    3) Non ci sono soluzioni..a parte Babysitter se te lo puoi permettere...o asilo nido... Credo semplicemente che ci si abitui...forse è uno stress come un altro..l'essere umano è predisposto a tollerare lo stress salvo poi combinare qualche disastro...ma siamo o non siamo esseri perennemente stressati...forse è questo che ci migliora, altro che crescere il pupo...ci migliora lo stress??
    LISBET

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  10. @G, la tua analisi è lucida, a tratti cinica. Mi piace! :)
    @Claudia: il fatto è che vorrei parlare d'altro, non solo di mammamità :D Però mi dicono che qui c'è un'asl molto attiva, proverò. Grazie :)
    Vengono sempre fuori buone idee da queste parti, grazie :)

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  11. cara lisbet dipende sempre da come si vive la maternità secondo me se qs.ti migliora o meno.A me la crisi depressiva avuta dopo il primo figlio è servita e te lo dico oggi in serenità di spirito perchè mi ha permesso di vedere cose di me che non conoscevo.Oggi se sono donna, moglie e mamma serena è perchè ho attraversato un periodo buio che ha messo a nudo la mia vera essenza...di donna fragile e fallibile...quando cresci con il must della wonder woman è inevitabile che una prima o poi cada...non vuole dire che fino a 30anni abbia avuto una vita"semplic"dico solo che con riccardo e chiara sono migliorata..certo ho trovato l'aiuto psicologico di 2 bravi specialisti perchè a me l'asl per es.non mi è servito
    quindi wising, forza! credo che a te farà davvero bene il rientro al lavoro!e solo un'ultima cosa lisbet...lo stress del figlio ricorda non te lo impone nessuno...sei tu che lo scegli!baci sere

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  12. la solitudine ed il senso di sfinimento che una mamma prova fino al primo anno di vita del pupo è una delle cose più comuni e pesanti vissute dalle mamme, ma se ne parla sempre meno di quanto si dovrebbe. anche io provavo lo stesso senso di frustrazione quando mi sentivo dire: ci sono passate tutte, poi passa, se ce l'ho fatta io ce la farai anche tu. è vero, ce la fanno, più o meno, tutte, è ancora più vero che poi passa, perchè in effetti il tempo vola e in un attimo ti rendi conto che il peggio è passato, che inizi a vedere la luce, che ritorni ad essere un essere umano, che le persone iniziano a rivolgersi a te non solo come quella protuberanza del passeggino che spinge ma anche come persona, donna, collega.. ma sono momenti che non si dimenticano, io ancora adesso, che mia figlia ha tre anni compiuti, ho dei flashback di alcuni momenti di quando aveva qualche mese, io sola con lei la notte che piangeva disperata e non sapevo cosa fare per farla smettere, lei che mi vomitava addosso tutte le volte che la tiravo su per fare il ruttino dopo la poppata, che mi sono alzata tutte le notti la prima settimana che stavamo a casa anche se avevo delle emorroidi che mi facevano piangere come disperata per tutto il giorno e alle quali non trovavo sollievo neppure un secondo.. e mio marito, dormiva. certo, perchè doveva andare al lavoro il mattino dopo. credo che basterebbe così poco, una persona che ti dica, te la prendo io, vatti a riposare, vatti a fare una passeggiata, vai a farti una ceretta, fatti un bagno.. forse prima c'era una rete di familiari, vicini di casa che ti aiutava, adesso per lo più ci ritroviamo sole a gestire questo esserino che non sappiamo neppure da che parte prendere e tutti si aspettano che siccome sei la madre DEVI essere capace. l'unico consiglio che posso darti è di non avere paura di chiedere aiuto tutte le volte che ne senti il bisogno, basta poco, appunto, non è necessario che ci sia qualcuno che ti tenga il pupo tutta la giornata, ma anche qualche ora, per prendere fiato e pensare ad altro e fare altro che non sia stare con l'esserino.

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  13. ciao wising, è meraviglioso poter avere spazi e tempi privati, senza figli. Di fatto questa era la realtà prima del grande cambiamento, ma secondo me, non è che se adesso c'è il figlio i genitori non fanno più nulla da soli. Meno, ma ancora. Perchè ci sono momenti da preservare e sono quelli che ti restituiscono la forza di adare avanti, anche soli. Nella mia prima gravidanza anche io ho sentito questa enorme solitudine, mio marito spesso fuori per lavoro, mia madre sempre lì a dirmi cosa fare e cosa no, mentre avrei voluto solo qualcuna che mi dicesse "sfogati" oppure venisse a fare due ciance ma non di figli. invece...mi sono sentita sola e sfinita, senza contare che Anna non ha dormito per quasi tre mesi e neppure mangiava al seno...volevo sparare a lei e a me in contemporanea ogni tanto...e ho sentito più volte il bisogno di fuggire. Ma l'altra me, quella imbambolata dai finti miti della maternità, si sentiva perennemente in colpa. Sono rinsavita. E sono uscita, me lo sono imposto e mi ha fatto bene e sono tornata più disponibile e desiderosa di stare con lei. Il miglioramento netto è arrivato con il rientro a lavoro...
    Forza wising, ti abbraccio e quando vuoi...scrivimi!! :)

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  14. Sono un papà che di tanto in tanto legge questo interessantissimo blog
    Chedo che affermazioni del tipo:
    "..volevo sparare a lei e a me in contemporanea ogni tanto..." non dovrebbero mai..mai..dico mai..essere pronunciate o scritte..o usate per una qualche forma di ironia o battuta.
    Non mi piace la censura e mi spiace se questo mio intervento suona un po' così..ma per favore "le parole sono importanti" (anche se sono parole in libertà)

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  15. grazie papà per essere stato così diretto, anche a me piace la schiettezza, chiedo venia se la forma è stata esagerata. mammaatorino

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  16. caro PAPA' hai ragione ma, e questo è il caso, forse più di quello scritto è il senso che ci sta dietro che deve fare riflettere perchè, e capita a tutte le neo-mamme, anche se voi papà siete presenti ed aiutate, non potete essere sostitutivi della mamma (non vi sminuisco ma è la pura realta).
    Non vi capiterà mai di provare il senso di sfinimento fisico e mentale che i primi mesi di accudimento del bimbo portano una mamma a pensare di non farcela più. E' importante parlare, fogarsi senza che ti dicano "...e ma queste cose non dovresti neanche pensarle"....in un momento così delicato (sia a livello fisico ma soprattutto mentale) è importantissimo che ci sia lo sfogo perchè, e purtroppo capita, se continuamo a pensare alla supermamma che dopo notti insonne e giornate con pianti non emetta almeno un lamento (che è richiesta d'aiuto) poi succede il disastro e la depressione è dietro l'angolo.
    Quindi sfogatevi, urlate e non sentitevi mai in colpa se vorreste fare un refresh e tornare a prima...l'abbiamo pensato tutte!
    un bacio, Claudia

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  17. grazie, capita al volo! :)

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Quattro chiacchiere fanno solo bene, accomodati :)