Com'è iniziata ...

Mi avevano detto che i figli bisogna averli da giovane.
Mi avevano detto che dopo i 35 è rischioso e anche faticoso.
Mi avevano detto che dopo i 40 è follia.
Quello che non dicevo io era che non avevo tutta questa intenzione di riprodurmi.
E niente, poi è andata che mi sono ritrovata a scrivere un blog per mamme, con un occhio di riguardo alle over 40.

mercoledì 25 giugno 2014

Pizza senza glutine, vegana e forse ho esagerato :)

Gli alimenti confezionati devono specificare di essere gluten free.
E' stato il primo Mondiale di Cig e sono contenta che non se lo ricorderà.
Io tifosa part-time ci sono rimasta malissimo, ma proprio.
Quando la partita è finita ho detto a Cig, che si stava guardando beatamente i cartoni animati, che avevamo perso la partita di pallone. Lui che non mi stava ascoltando mi ha subito rassicurata, dicendomi
"Mamma aiuto io a trovare il pallone" ed è corso a prendere la sua palla di spiderman. Ma sì, chiudiamola così, con me che rido con un pallone rosso tra le mani e ci vediamo tra 4 anni.

Ecco.
Beh, che state cucinando voi di buono ultimamente?
Io batto un po' la fiacca e soprattutto mi complico la vita.
Questa settimana, infatti, ho deciso di sperimentare l'alimentazione senza glutine.
Considerato che non ho intolleranze non sono talebana, ma insomma ci sto facendo una gran attenzione.
Orbene.
Se pensate che essere vegani sia difficile, dovreste misurarvi con il gluten free. E' una situazione tostissima, perchè il glutine è un po' ovunque, ma soprattutto è nei cibi che mangiamo senza pensarci: pane, pasta, pizza, biscotti, cereali ....
Vegana e senza glutine è quasi un'impresa, ma insomma mi è presa così ;)
Così come la scelta vegana, che è permanente e non solo sperimentale, anche la settimana del senza glutine ha per me un significato preciso:  guadagnarci in salute e educarmi a pensare ciò che mangio.
Perchè al di là di diete più o meno miracolose, di forma fisica che non posso pretendere miracoli, è proprio nel pensare a ciò che si mangia il segreto di un'alimentazione felice. Almeno per me è così, che altrimenti tendo a essere compulsiva e distratta.
Il problema me lo sono posto per via di Cigolino che mangia poco, che non ha gusti precisi, che è molto volubile riguardo al cibo. Se io per prima non so come mangiare è chiaro che non ho niente di buono da insegnare, no? Quindi educo me per prima, sperando di trasmettergli qualche buona abitudine. Forse sono troppo ambiziosa, me ne rendo conto.
Comunque, capita anche voi, giusto, che quando decidete di mettervi a dieta vi viene voglia di tutto ciò che non potete mangiare? Ecco, perchè è da ieri che ho un pensiero fisso: pizzapizzapizzapizza.
Ho cercato quindi la ricetta della pizza gluten free e l'ho poi trasformata in vegan gluten free.

Di fatto per la base della pizza è necessario sostituire la solita farina di grano, con farina di riso, magari mischiata con una manciata di farina di mais per insaporire di più.
Si usa di preferenza il lievito di birra, a lenta lievitazione.
Olio di oliva e sale.
Trovate una ricetta qui, su giallozafferano.it, che è sempre un buon sito di riferimento, molto chiaro e dettagliato.

La base risulterà molto simile a quella tradizionale, solo un po' più friabile.
Per la farcitura liberi tutti, tenendo presente che se è anche vegan sarà una pizza gluten free alle verdure.
Si accompagna a bene con birra bella fredda, naturalmente senza glutine.
Che dite, ho esagerato questa volta?





lunedì 23 giugno 2014

Brevissimo bon ton per nuove nascite ;)

Sabato siamo andati a conoscere la nuova cuginetta di Cig, nata lunedì.
Cigolino ha una sensibilità che mi commuove verso i bambini piccoli, che se poi è anche la cugina ancora di più.
Continuava a guardarla rapito, chiedendo il permesso di farle una carezza, di raccontarle una storia e mandandole baci con tanto di schiocco. La tenerezza, proprio.
Una nuova nascita è sempre una festa e sono felice che Cig, a modo suo, se ne renda conto e abbia voglia di manifestare la sua gioia.
Una bella giornata, insomma, di amore diffuso e abbracci a tutti.
Mi sono resa conto di una cosa, nel caso fosse servita conferma: io ho la memoria corta, cortissima.
Mica mi ricordavo che appena nati sono così piccoli, che hanno gli occhi spesso chiusi, che sembrano minuscole persone delicate. Eppure non è passato un secolo e Cig, alla nascita, era davvero piccolo piccolo.
L'altra cosa è che noi genitori, in primis le mamme, ma è solo questione di prossimità, abbiamo tutte gli stessi dubbi, le stesse speranze e paure.
Ci facciamo tutti le stesse domande, ottenendo spesso risposte diverse, variegate e contraddittorie, per via che ognuno porta la propria esperienza, il proprio sentito (dire o personale) o la propria vita professionale se si tratta del medico a cui ci rivolgiamo.
Questo vuol dire solo una cosa: le istruzioni su come funziona un neonato non esistono davvero, che ogni bambino è una storia a parte e che tutti noi siamo chiamati a una missione unica, difficile e inimitabile.
C'è da essere molto orgogliosi, ma anche da avere una paura che ciao.
Ho quindi considerato che ci vuole anche un minimo di bon ton verso la nuova mamma, pochissime regole, ma credo molto utili per evitare di risultare invadenti o di dare indicazioni non sempre corrette.

La prima cosa da evitare è dire: si fa così! dando per certa una modalità che invece è sempre personale. Ogni mamma ha il diritto di trovare il proprio modo di allattare, di cambiare il pannolino e di gestire la routine quotidiana. Non esiste la regola assoluta.

Non dimenticarsi mai di chiedere "come stai tu?" alla neomamma e anche al neopapà, concentrando ogni interesse sul nuovo nato. L'inizio della vita insieme, come famiglia, è difficile per tutti: tante emozioni, nuove cose da imparare, spazi da organizzare, orari da rivoluzionare. Ce n'è abbastanza da perdersi e da essere stravolti (e questo sì, me lo ricordo bene).

A meno che non ci sia una domanda specifica, tipo "ma poi quando crescono è meglio?" evitare frasi tipo "goditela adesso che dopo è peggio" "questo non è che l'inizio, non puoi immaginare dopo" "da qui in poi sarà tutta una fatica". E' antipatico, non aggiunge niente di positivo e non fa altro che aumentare lo spaesamento in cui già sguazzano i neogenitori.

Ecco, direi che questi sono i 3 punti cardine.
Poi sono dell'avviso che consigliare a una mamma "lascia perdere le regole e cerca di capire chi è la persona che è già il tuo bambino" sia la cosa migliore e più utile che si possa fare, no?.

mercoledì 18 giugno 2014

Il couscous si fa dolce.

Stamattina siamo andati all'asilo in bicicletta. Cioè, Cig era in bici, io gli correvo dietro.
Fino a non più di due mesi fa usavamo ancora il passeggino, che Cig è particolarmente pigro al mattino (ha preso tuuutto da me).
Lo guardavo mentre pedalava tranquillo e sicuro, seguendo la strada giusta senza che gli dicessi niente.
Ci arriverebbe da solo alla sua scuola, se solo fosse possibile l'esperimento.
La tenerezza, proprio.
Tra una pedalata e l'altra mi raccontava che il suo papà è suo amico e lo diceva con orgoglio, fiero di farmi questa rivelazione.
"E la mamma?" gli ho chiesto.
"La mamma è mia mamma" mi ha risposto e niente, per l'amicizia mi sa che devo aspettare ed è meglio che io impari a fare meno domande.
Cresce in fretta e afferma indipendenze, che non sempre capisco al volo, men che meno la mattina.
Faccio fatica a metterlo a fuoco: lo penso piccolo e lo vedo grande, lo tratto da "grande" è invece è piccolo. Dovrei farmi un reset di tanto in tanto e risintonizzarmi, invece di innervosirmi perchè non ci capisco più niente. Ma tant'è. E' anche il periodo dell'anno in cui arranco di più, quel mese e mezzo che separa dalle vacanze e non passa mai.

Meno male che ogni tanto cucino va, che alla fine è una di quelle cose che mi rimettono in pace con me.

La ricetta di oggi è facile, veloce, insolita e buonissima chevelodicoafà.

Cous Cous dolce

Ingredienti (per 4 persone):

200gr di couscous integrale
2 cucchiai di di zucchero di canna integrale
100 ml di succo di arancia
100 ml di succo di limone
1 cucchiaio di olio evo
50 gr di noci
50 gr di uvetta
2 cucchiaini di cannella in polvere
un pizzico di sale.

Come si fa:
versate in una pentola 200 ml di acqua, con i 2 cucchiai di zucchero e un pizzico di sale, quindi portate e ebollizione.
Versate lentamente il couscous, mescolando.
Unite il succo di arancia e di limone e fate rapprendere il composto.
Aggiungete l'olio e sgranate il couscous.
Unite poi la frutta secca, l'uvetta e la cannella e mescolate di nuovo.
Lasciate insaporire almeno un'ora e servite freddo.

Questa la ricetta originale, presa da uno dei miei ricettari preferiti (la cucina diet-etica. Autori: Emanuela Barbero e Luciana Baroni, ed. Sonda).

Sono però possibili diverse varianti, cambiando tipo di frutta e relativo succo, sostituendo le noci con le mandorle, aggiungendo un pizzico di vaniglia, del cacao amaro, caffè ...

Il couscous integrale è buonissimo, e preparato in versione dolce ha davvero il suo bel perchè ;)

mercoledì 11 giugno 2014

Melone il versatile.

Che fa caldo l'hanno già detto, vero?
Allora non ci resta che concentrarci su piatti freddi, anzi freschi.
Con un caldo così meglio mangiare cibi che contengono acqua, sali minerali e vitamine e mangiarli crudi.
Il melone, per esempio, è perfetto.
Se siete onnivori state pensando a prosciutto e melone, ma poichè il mercoledì qui si mangia Svegan vi do qualche ricetta altrettanto veloce e dissetante.

Insalata di melone e cetrioli.
Tagliate a cubetti il melone e il cetriolo, condire con olio, limone, menta e un pizzico di sale. Lasciare in frigo qualche minuto prima di servire.

Insalata di melone e zucchine.
Sia il melone che le zucchine vanno tagliati per il lungo, a sfoglie sottilissime. Si può usare il pelapatate o un'affettatrice. In una terrina fare un battuto di olio, limone, timo e pepe (se piace). Condire il melone e le zucchine con il battutto, lasciare in frigo quanto basta per servirla bella fresca.

Gazpacho di melone e menta.
Frullate la polpa del melone con mezzo cetriolo sbucciato, mezzo spicchio d'aglio, 2 fette di pane integrale morbido. Aggiungete 2-3 cubetti di ghiaccio, una manciata di foglie di menta e tritate.
Condire con olio d'oliva, il succo di mezzo limone e servire subito, freschissimo.

Insalata mista con melone.
A un'insalata verde di stagione (mi piace la varietà di lattuga quercia, per esempio), unite cetrioli e meloni tagliati a dadini. Pulite bene un peperone, tagliatelo a striscioline e tritatelo insieme a olio di oliva e limone. Utilizzate la salsa per condire l'insalata.

Le insalate si accompagnano benissimo con il tofu, magari con erbe aromatiche o, il mio preferito, con curry e mango. Vino bianco, freddissimo.


martedì 10 giugno 2014

Stai fresco!

Stai fresco!
E alla fine anche il caldo è arrivato.
D'un botto, così, che il giorno prima uscivi con la felpa e il giorno dopo non sai più cosa toglierti.
I bambini soffrono particolarmente questo cambio di temperatura e il caldo, si sa, può essere pericoloso.
In questi frangenti valgono poche regole e di buon senso.

  • Evitare di giocare nelle ore centrali, le più calde. Diciamo che un bel pisolino in una stanza in penombra e ben arieggiata è quello che ci vuole.
  • Non coprirli troppo e usare solo tessuti naturali e traspiranti come lino e cotone. In braghette corte we trust.
  • Bagnare nuca, polsi e testa. Quando fa davvero caldo dà sollievo ed evita ai bimbi di andare in ebollizione.
  • Bere tanto. Acqua, spremute, succhi 100% frutta, un sorbetto di frutta. Idratare e reintegrare sali è la parola d'ordine. Non siate gine come me che una volta gli ho dato un paio di sorsi di una di quelle bevande da sportivi (tipo il gatorade per intenderci) e Cig non ha dormito tutta la notte: hanno sempre una parte di caffeina, taurina o chissàdiavolo, che sono eccitanti. Parecchio eccitanti, vi assicuro.
  • Cappellino, se si gioca dove batte il sole.
  • Se proprio è rimasta la voglia di gioco all'aperto, perchè non uscire una mezz'oretta dopo cena prima della nanna? Andranno a dormire più volentieri. Ieri GF e Cig sono scesi a giocare alle 20 e a me sembrava di essere tornata indietro nel tempo, quando c'erano i cortili dei palazzi dove giocare o il giardino di casa dove potevi stare finchè era buio. In città si usa meno, ci chiudiamo in casa prima e il sole è ancora lì. Che peccato.
La sera il nemico da affrontare sono le zanzare, implacabili quanto il caldo.
Ho trovato una ricetta per un repellente antizanzare fai da te, ve la riporto di seguito.
Il sito su cui l'ho trovata è www.eticamente.net

Ingredienti:
- 1/2 litro di alcool etilico di colore bianco per usi alimentari puro al 99%; (quello per fare i liquori in casa, per intenderci)
- 100 grammi di chiodi di garofano interi (meglio se bio);
- 100 ml di un buon olio per bambini o simili (mandorle, sesamo, camomilla, lavanda, finocchio, ecc) preferibilmente biologico.
Sia i chiodi di garofano che gli oli naturali si possono trovare in erboristeria.
Preparazione:
Mettere  i chiodi di garofano a macerare in alcool 4 giorni.
Mescolare ogni mattina e sera.
Dopo 4 giorni aggiungere l’olio.
Ora è pronta per l’uso.
Come si usa:
Strofina delicatamente alcune gocce sulla pelle delle braccia e delle gambe, evita il contatto con gli occhi, graffi o piccole ferite per via dell'alcool che brucia.
Mi è venuto solo un dubbio: cosa diavolo ci faccio con 1/2 litro di repellente per zanzare, posso utilizzarlo in inverno per il vin brulè?
Conoscete altre ricette?

giovedì 5 giugno 2014

Fiori nel prato.

E niente.
Stamattina, in orario perfettamente sbalestrato per qualunque altra cosa (dalle 11 alle 14), sono stata alla prima festa della scuola materna di Cigolino.
L'asilo, pubblico, del nostro quartiere è molto carino: tutto colorato e con un gran giardino tutto intorno.
La festa quindi era all'aperto, in mezzo al prato.
Appena hanno messo la musica io ho iniziato a piangere commossa.
Non c'erano ancora i bambini, erano nelle loro aule con le maestre, ma io stavo già magonando.
Poi sono usciti e se sono rimasta in piedi, senza accasciarmi per troppa tenerezza, è solo perchè tutti gli altri genitori erano serafici e ho tentato di darmi un tono.
Sono usciti, i bimbi, in gruppetti colorati, ognuno indossava la maglietta del colore della propria sezione. In un attimo il prato davanti a me brulicava di fiorellini arancio, blu, verde, giallo e lilla. Qualche fiore aveva i codini, altri le trecce, i pantaloni corti o un cappellino in testa.
Cig è un fiore lilla.
Una delle maestre, che è anche la maestra di Cig, ci ha raccontato che da due anni la scuola sta sviluppando un progetto sulla sicurezza, intesa come giocare senza farsi male, ma anche su come si cresce meglio con la sicurezza di essere insieme e aiutarsi a vicenda, Lacrime lacrime, solo io naturalmente.
Cig mi ha visto, mi ha fatto ciao ciao con la manina, mandato tanti baci, ma è rimasto al suo posto, pronto a entrare in scena. Lo spettacolo era un ballo tutti insieme sulle note di Happy di Pharell, e loro erano sì tutti molto happy e ballerini, mentre io mi scioglievo di tenerezza, temendo di sprofondare nel prato come pioggia.
Insomma, non sono tagliata per queste cose. 
Mica mi sono commossa solo per Cig eh, ma anche per i figli altrui. Soprattutto per i grandi, quelli che a settembre andranno in prima elementare: loro hanno sfilato in mantello e cappello da laureandi (il tocco) e ricevuto il diploma dell'asilo. IL DIPLOMA DELL'ASILO, capite? Impossibile non commuoversi.
Finito con i diplomi e i balli, tutti i bimbi si sono armati di pennelli e mani affondate nelle tempere per disegnare tutti insieme i fogli appesi lungo la ringhiera del giardino: metri e metri di manine colorate, di pennellate a caso, di fiori, mostri, occhi e sorrisi. Un'opera d'arte, un arcobaleno scomposto ed esploso che girava per tutto il giardino.
A quel punto io avevo perso conoscenza e se non fosse che Cig correva da me, di tanto in tanto, a darmi un sacco di baci sarei potuta restare lì, con un sorriso eterno e gli occhi lucidi, piantata sotto il gelso.
Abbiamo poi apparecchiato lunghi tavoli bassi, accostato sedioline, distribuito piatti e mangiato tutti insieme. Cioè, gli altri hanno mangiato. Cig no, che non gli interessa, io no che sono vegana. Le tavolate di gnomi comunque sono splendide e se avessi ancora avuto lacrime di commozione da spendere le avrei scialacquate lì, tra una focaccia e un'insalata di pasta.
Non credo di riprendermi in tempo per la festa dell'anno prossimo, ve lo dico.