Com'è iniziata ...

Mi avevano detto che i figli bisogna averli da giovane.
Mi avevano detto che dopo i 35 è rischioso e anche faticoso.
Mi avevano detto che dopo i 40 è follia.
Quello che non dicevo io era che non avevo tutta questa intenzione di riprodurmi.
E niente, poi è andata che mi sono ritrovata a scrivere un blog per mamme, con un occhio di riguardo alle over 40.

lunedì 23 giugno 2014

Brevissimo bon ton per nuove nascite ;)

Sabato siamo andati a conoscere la nuova cuginetta di Cig, nata lunedì.
Cigolino ha una sensibilità che mi commuove verso i bambini piccoli, che se poi è anche la cugina ancora di più.
Continuava a guardarla rapito, chiedendo il permesso di farle una carezza, di raccontarle una storia e mandandole baci con tanto di schiocco. La tenerezza, proprio.
Una nuova nascita è sempre una festa e sono felice che Cig, a modo suo, se ne renda conto e abbia voglia di manifestare la sua gioia.
Una bella giornata, insomma, di amore diffuso e abbracci a tutti.
Mi sono resa conto di una cosa, nel caso fosse servita conferma: io ho la memoria corta, cortissima.
Mica mi ricordavo che appena nati sono così piccoli, che hanno gli occhi spesso chiusi, che sembrano minuscole persone delicate. Eppure non è passato un secolo e Cig, alla nascita, era davvero piccolo piccolo.
L'altra cosa è che noi genitori, in primis le mamme, ma è solo questione di prossimità, abbiamo tutte gli stessi dubbi, le stesse speranze e paure.
Ci facciamo tutti le stesse domande, ottenendo spesso risposte diverse, variegate e contraddittorie, per via che ognuno porta la propria esperienza, il proprio sentito (dire o personale) o la propria vita professionale se si tratta del medico a cui ci rivolgiamo.
Questo vuol dire solo una cosa: le istruzioni su come funziona un neonato non esistono davvero, che ogni bambino è una storia a parte e che tutti noi siamo chiamati a una missione unica, difficile e inimitabile.
C'è da essere molto orgogliosi, ma anche da avere una paura che ciao.
Ho quindi considerato che ci vuole anche un minimo di bon ton verso la nuova mamma, pochissime regole, ma credo molto utili per evitare di risultare invadenti o di dare indicazioni non sempre corrette.

La prima cosa da evitare è dire: si fa così! dando per certa una modalità che invece è sempre personale. Ogni mamma ha il diritto di trovare il proprio modo di allattare, di cambiare il pannolino e di gestire la routine quotidiana. Non esiste la regola assoluta.

Non dimenticarsi mai di chiedere "come stai tu?" alla neomamma e anche al neopapà, concentrando ogni interesse sul nuovo nato. L'inizio della vita insieme, come famiglia, è difficile per tutti: tante emozioni, nuove cose da imparare, spazi da organizzare, orari da rivoluzionare. Ce n'è abbastanza da perdersi e da essere stravolti (e questo sì, me lo ricordo bene).

A meno che non ci sia una domanda specifica, tipo "ma poi quando crescono è meglio?" evitare frasi tipo "goditela adesso che dopo è peggio" "questo non è che l'inizio, non puoi immaginare dopo" "da qui in poi sarà tutta una fatica". E' antipatico, non aggiunge niente di positivo e non fa altro che aumentare lo spaesamento in cui già sguazzano i neogenitori.

Ecco, direi che questi sono i 3 punti cardine.
Poi sono dell'avviso che consigliare a una mamma "lascia perdere le regole e cerca di capire chi è la persona che è già il tuo bambino" sia la cosa migliore e più utile che si possa fare, no?.

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