Com'è iniziata ...

Mi avevano detto che i figli bisogna averli da giovane.
Mi avevano detto che dopo i 35 è rischioso e anche faticoso.
Mi avevano detto che dopo i 40 è follia.
Quello che non dicevo io era che non avevo tutta questa intenzione di riprodurmi.
E niente, poi è andata che mi sono ritrovata a scrivere un blog per mamme, con un occhio di riguardo alle over 40.

lunedì 26 giugno 2017

I compiti delle vacanze


I maestri sono stati buonissimi, comprensivi.
Cig non ha molti compiti e non è stato necessario comprare il famigerato libro per le vacanze.
Finiamo i libri usati a scuola durante l’anno; ci hanno raccomandato di fare esercizio nella scrittura e di leggere un libro, uno tutto intero, a scelta.
Non l’abbiamo ancora trovato il libro giusto per noi: o è scritto troppo piccolo, o ha poche figure, o è troppo lungo, o la storia non va bene, o è da femmine. Roba da mandare in crisi l’intera editoria per l’infanzia.
Credo gliene scriverò uno io, facciamo prima.
Abbiamo iniziato a fare qualche paginetta: la negoziazione che precede l’inizio dei compiti è estenuante.
Li faccio solo fino a qui
di questa pagina faccio solo questo
Meglio non farne troppi, che poi li finisco troppo in fretta
Scrivo solo maiuscolo
Io li faccio, ma tu leggi cosa c’è da fare
Non credo sopravviverò
Tra i compiti assegnati quello che mi piace di più, però, sta tutto in un quaderno azzurro. 
La prima pagina è un disegno da colorare, tutte le altre pagine sono bianche, intonse.
E’ il diario delle vacanze, pagine su cui scrivere ciò che farà, vedrà, penserà. Che per un bambino di prima elementare è davvero tanta roba.
E’ un esercizio importante, per organizzare il pensiero, dare una struttura a ciò che è passato durante il giorno, fissare un piccolo ricordo, terminare la mamma.
Sarà il quaderno su cui riprenderanno le lezioni a settembre, il punto di partenza per la seconda elementare.
 Per dire che non possiamo proprio lasciarlo bianco e intonso.
Cig sbuffa solo a guardarlo, quel quaderno.  Invece è prezioso e spero lo capirà.
E’ anche un luogo dove incollare foto, ritagli, biglietti, magari piccole conchiglie che i pensieri sono fatti anche di cose da tenere lì.
“Vabbè – protesta in questi giorni – ma se non siamo in vacanza cosa scrivo?”
Muah Cig, magari un pensiero, qualcosa che ti è piaciuto o magari non ti è piaciuto per niente”
“Tipo le verdure e posso scrivere che mi fanno schifo?”
“Tipo”
Sarà un gran diario, me lo sento.
Sarà anche la prima e ultima volta che potrò leggere un suo diario, mi sa. 



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