Com'è iniziata ...

Mi avevano detto che i figli bisogna averli da giovane.
Mi avevano detto che dopo i 35 è rischioso e anche faticoso.
Mi avevano detto che dopo i 40 è follia.
Quello che non dicevo io era che non avevo tutta questa intenzione di riprodurmi.
E niente, poi è andata che mi sono ritrovata a scrivere un blog per mamme, con un occhio di riguardo alle over 40.

martedì 18 aprile 2017

Spegni il tablet! consigli pratici per giovani gamer

La cosa non mi preoccupa molto. 
Parlo di quella mania da tablet che permea i bambini di varie età, che tende a manifestarsi intorno ai 3 anni e da lì continua senza conoscere sosta.
Non mi preoccupa, che altrimenti come se lo guadagnano il titolo di nativi digitali?
E’ comunque una mania, una dipendenza bambina, che è meglio tenere a bada.
Da quando Cig ha sfogliato la sua prima pagina tablet credo siano passati 4 anni, almeno un centinaio di download, diversi giochi belli e molti di più perfettamente inutili; infiniti nostri “spegni il tablet adesso” e sfide a giochi che io non ho mai capito e che a lui divertono tantissimo. La composizione di una famiglia può variare nel numero di componenti, ma la costante tablet (o smartphonecon molti giochi) si ritroverà in tutte le famiglie.
Quindi tutti, almeno una volta, ci siamo chiesti come spegnere il tablet senza creare conflitti (che è il modo figo per dire capricci) o se esistono rehab per giovanissimi gamer.
Delle rehab non so nulla; sullo spegnimento pacifico del tablet, invece, qualcosa ho imparato
1) Metti il timer. Direttamente sul tablet o quello della cucina. Si può giocare fino al drrriiin (impostate un suono ben riconoscibile) e poi si spegne. Funziona. Soprattutto con i più piccoli, che ancora non sanno come modificare l’ora impostata.
2) Se… allora. Se il tuo astuccio è completo al ritorno da scuola, allora puoi giocare. Se hai messo in ordine in camera tua, allora puoi giocare e via così. Non è il massimo della simpatia, mi sembra di essere mia mamma, ma aiuta. A mio avviso è un metodo da usare con cautela, è facilmente ribaltabile (se mi fai giocare, allora…) e si ritorna ai conflitti che vogliamo evitare.
3) Stabilite il momento. Puoi giocare prima di cena, ma non dopo, per esempio. Inserire il tablet in una routine, quindi in momenti precisi, ha di solito il meraviglioso effetto di renderlo meno interessante, meno compulsivo e consolatorio.
4) Non fatene l’oggetto del desiderio. Vietare, concedere a giorni alterni, dire ti rovini gli occhi, ti si fondono i neuroni, diventi brutto e via così serve a poco e spesso determina l’effetto contrario: il desiderio di giocare appena possibile e quanto più possibile.
5) Giocate insieme e a turni, una partita a te, una a papà, una per il gatto e una me. La noia è un ottimo dissuasore.
6) State fuori. Il più possibile, in ogni stagione e con più bambini: se ne avete tanti vostri bastano, altrimenti cercatene altri. Rotolarsi nell’erba o sulla sabbia, esplorare campi o scalare rocce, cercare piante strane, conchiglie o tesori inventati lì per lì, rendono il tablet un coso di nessuna importanza

Fin qui siamo sopravvissuti 😊


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