Com'è iniziata ...

Mi avevano detto che i figli bisogna averli da giovane.
Mi avevano detto che dopo i 35 è rischioso e anche faticoso.
Mi avevano detto che dopo i 40 è follia.
Quello che non dicevo io era che non avevo tutta questa intenzione di riprodurmi.
E niente, poi è andata che mi sono ritrovata a scrivere un blog per mamme, con un occhio di riguardo alle over 40.

martedì 11 ottobre 2016

Il co-sleeping dipende dal carattere

Ciao, sono LaWising e non ho mai praticato il co-sleeping.
Oh ecco, il coming out era necessario.
Non abbiamo mai dormito tutti e tre nel lettone, nè mai ho avuto questo desiderio.
Fin dall'inizio mi è sembrato molto logico, e anche amorevole, che ognuno avesse il proprio spazio, un lembo di lenzuolo personale da stropicciare a piacere, sogni tutti per sè.
Cig ha condiviso da subito questa nostra inclinazione: fin da piccolissimo stare nel lettone tra mamma e papà era più un gioco, una cosa estemporanea da terminare non appena arrivava il sonno vero.
Crescendo è rimasto più volte deluso dal fatto che dovessimo condividere la stessa cabina in nave o la stessa stanza d'albergo. 
"Uh bello qui e voi dove dormite?" 
"con te" 
"Ma io voglio dormire da soloooo"

Questo per dirvi che il co-sleeping non è la cosa più naturale del mondo, va a carattere, di genitori e figli.
Noi abbiamo caratteri da sonni solitari, a quanto pare.
In questi giorni però è stato necessario dormire in tre, poichè la camera di Cig è stata imbiancata e con l'odore di vernice dormire non si può.
Co-sleeping tardivo, accolto con entusiasmo e finito in insonnia collettiva.
L'inizio è stato facile, ci siamo addormentati tutti per almeno mezz'ora.
Cig però è un esploratore notturno, cioè lui vuole avere piena conoscenza e possesso dello spazio circostante. Se incontra un ostacolo semplicemente lo spinge via. 
Ho smesso di contare dalla decima spinta in poi.
Ho poi scoperto che si gira moltissimo nel letto e lo fa come fosse un mulino a vento, con le braccia spalancate. Lui non si gira, lui frulla. E noi eravamo frappè dopo neppure un paio d'ore.
Ritrovata un po' di pace, non saprei dire come, sono piombata in un sonno profondo per risvegliarmi poco dopo con la sensazione netta di essere sul punto di morire. Soffocata, schiacciata. 
Ho visto la mia vita scorrermi davanti, mi sono perfino ricordata di quella volta che ho rubato un mandarino al fruttivendolo, ho chiesto scusa di tutti i mei peccati, prima di rendermi conto che potevo sfilarmi e riprendere a respirare normalmente. Amen.
Era solo il frugoletto che non trovando spazio a sufficienza si era steso sulla mia schiena, scambiandomi per un futon. 
25 kg di cuore di mamma sulla zona sacro lombare. 
Nell'intervallo tra una spinta, una frullata e momenti futon, sentivo GF chiedergli di spostarsi un pochino, di girarsi di là, di stare fermo un momento.
Cig brontolava qualcosa in sonnese stretto, frullava gambe e braccia, riprendeva una posizione per lui comoda, apriva un occhio, sbuffava e via da capo.
Abbiamo dormito sul bordo estremo del letto, messi lì come lame di coltello,  a tratti ho dovuto mettere giù un piede per non cadere a terra, mentre Cig a 4 di spade ci spingeva oltre, verso il baratro e il pavimento.
Bello davvero il co-sleeping. Voi esattamente come ve la cavate?
Comunque.
Il mattino dopo eravamo tutt'e tre esausti.
"Mica si dorme tanto bene con voi" ha detto tra un latte e cioccolato e un biscotto.
"Già, meglio ognuno nel proprio letto" ho risposto fiduciosa
"Sì. Io nel lettone. Voi dove dormite?"

Il co-sleeping è in realtà una pratica pericolosa e piena di tranelli. Non fidatevi di chi ne parla in modo entusiasta ;) 


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