Com'è iniziata ...

Mi avevano detto che i figli bisogna averli da giovane.
Mi avevano detto che dopo i 35 è rischioso e anche faticoso.
Mi avevano detto che dopo i 40 è follia.
Quello che non dicevo io era che non avevo tutta questa intenzione di riprodurmi.
E niente, poi è andata che mi sono ritrovata a scrivere un blog per mamme, con un occhio di riguardo alle over 40.

venerdì 10 gennaio 2014

Le profezie (grrrr, che nervoso).

Secondo giorno di inserimento e tutto va bene.
Cigolino ha fatto la strada a passo svelto, impaziente di arrivare.
Se il buon giorno si vede dal mattino. Penso io.
"Vedrà signora che la crisi arriva e non vorrà venire più e sarà difficile portarlo. Se lo aspetti da un momento all'altro, non sarà sempre come questi due giorni" ha invece tenuto a specificare una delle due maestre, con aria seria di chi ti sta dando la dritta del secolo.
Parliamone.
Perchè è cosa comune prospettare le difficoltà, invece di gioire insieme, perchè si fa come se fosse un favore quello di anticiparti le future (certe?) calamità.
Soprattutto se si parla di bambini e si parla ai genitori dei bambini.
E' un continuo, ha inizio in gravidanza e non finisce più.
"Eeeeh goditi la gravidanza, che dopo è durissima" e poco importa sei stai vomitando da mesi e sei uno straccio.
"E' un bel momento adesso che ancora non cammina, dopo vedrai che sbattimento" e fa niente se tu non vedi l'ora di correre con lui/lei nel parco o anche solo cerchi futuro sollievo alla tua schiena.
"Figli piccoli problemi piccoli" e via verso un futuro incerto e vita difficile, senza neppure il beneficio del dubbio.
Insomma, ma che è sta cosa?
Cos'hanno tutti?
Io un po' ci resto male. Non perchè queste considerazioni smorzano l'entusiasmo, ma perchè mi sento presa per stupida e questo non fa piacere a nessuno.
Voglio dire, ma secondo te io dalla vita mi aspetto solo piogge di petali profumati e strade lastricate di risate o visto che sono una persona adulta, che ha quindi attraversato diversa vita, so già che le difficoltà esistono?
Il fatto che non viva aspettandole o prospettandole ogni momento, fa di me una persona saggia, non svampita. Ooo ecco, l'ho detto.
Sono saggia. Sarò mica La Wising per niente :)
Comunque sia, trovo questa usanza insopportabile e tendo a troncare bruscamente le conversazioni che vanno nella direzione catastrofe-fatica.
Anche con la maestra, anche dopo solo due ore di frequentazione.
"Adesso voglio incoraggiare il suo entusiasmo - ho risposto - al momento opportuno vedrò come affrontare la demotivazione" e ho sorriso contenta.
Sorridere e affermare la tua linea di pensiero funziona. Sorridere e basta è troppo arrendevole, dire con faccia seria troppo impositivo.
Ci vuole sempre il giusto mix.
La vita stessa è un mix, non sempre giusto peraltro.

Danno fastidio anche a voi le profezie negative, vero? Quale vi innervosisce di più?



2 commenti:

  1. Ciao cara, guarda la mia va al nido da quando aveva 9 mesi e ne fa 3 a maggio... E non c'è stato un solo giorno in cui l'abbia sentita piangere o dire che non voleva andare.... Piuttosto non vuole piú venire via e sono mezzore che passi a convincerla che deve tornare a casa. Credo che sia legato sicuramente all'ambiente sereno con maestre splendide che abbiamo trovato ma anche al cuo carattere. Ha sempre voglia di stare in mezzo alla gente. Per contro, mia nipote tutti i giorni dal nido alla materna fino alla prima elementare un pianto continuo con ansia da parte della madre ovviamente.... Booo è questione di cxxo!!! ;-) un abbraccio a te e a cigolino!!

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  2. Cigolino si è svegliato sabato mattina trullante e chiedendomi se andavamo all'asilo. Oggi no, Cig, è chiuso. Ho visto la delusione nei suoi occhi. Diciamo che l'inizio, breve certo e quindi non indicativo, è proprio pieno di entusiasmo. Se le crisi arriveranno, le affronteremo ;) Se penso a tutte le volte che anche a me viene da piangere al pensiero di dover andare in ufficio ... :D :D

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Quattro chiacchiere fanno solo bene, accomodati :)