Com'è iniziata ...

Mi avevano detto che i figli bisogna averli da giovane.
Mi avevano detto che dopo i 35 è rischioso e anche faticoso.
Mi avevano detto che dopo i 40 è follia.
Quello che non dicevo io era che non avevo tutta questa intenzione di riprodurmi.
E niente, poi è andata che mi sono ritrovata a scrivere un blog per mamme, con un occhio di riguardo alle over 40.

lunedì 29 aprile 2013

Basta poco :)

Dopo un lungo inverno di pioggia e neve, di giochi indoor e passatempi molto casalinghi, siamo finalmente andati al mare approfittando del ponte.
Come noi, ne hanno approfittato mila mila persone, che abbiamo ritrovato in autostrada. Tutti insieme, appassionatamente, ci abbiamo impiegato più di 6 ore per percorrere meno di 300km.
Tant'è. Si vede che tutti avevamo voglia di cambiare stagione, di tentare un'anteprima di estate o di avere conferma che siamo in primavera.
Tutto inutile. Pioveva. E' piovuto 4 giorni di fila, per lo meno in Liguria.
Però è stata un'esperienza utile per osservare Cigolino, capire cosa serve, e cosa basta, a un bambino di due anni per essere contento e godersi il suo momento.
Prima di tutto: serve molto meno di ciò che pensiamo e molte delle nostre preoccupazioni sono solo nostre e non certo dei bambini.
Poi: basta uno spazio a disposizione e poche cose per passare benissimo un'intera giornata.
Ecco qualche suggerimento per viaggiare e soggiornare bene con bambini piccoli.
In auto. Tenere a portata di mano qualche bevanda (succhi, acqua, tea) e qualcosa di leggero da mangiare. Non sempre è possibile fare una sosta vera e propria, scaldare pappe e aggiudicarsi uno dei rari seggioloni a disposizione negli autogrill. Lasciare al piccolo viaggiatore un paio di giochi pret a porter: non sarà la stazione spaziale in scala 1:1, ma qualcosa di più maneggevole e immediatamente giocabile. Fate uso smodato di tecnologia: ci sono App bellissime per l'Ipad e gli altri tablet. Dai disegni da colorare, alle canzoncine con cartone animato, alle favole raccontate e disegnate. Vincete il naturale orrore nell'affidare il tablet al pupo e godetevi il viaggio: a lui piacerà moltissimo, non farà danni, non piangerà. Diverso il vostro destino: alla terza canzoncina il desiderio di lanciarsi dall'auto in corsa ci sarà, ma si sa che noi adulti riusciamo a contenere gli istinti, quasi sempre.
Un po' poi dormirà, questo è sicuro.
Un po' aiuterà la radio e tutti insieme a ballare.
Al bimbo sul seggiolino, là dietro, basterà sentire che non vi siete dimenticati di lui, che il viaggio lo state facendo tutti insieme, che non è una valigia. Le ore passano, i pianti e le insofferenze vengono scongiurate.

A destinazione. Ho capito che la cosa più importante, ovunque si vada, è che una volta arrivati i bambini abbiano spazio a disposizione: un giardino, un terrazzo, un posto facilmente accessibile dove poter giocare. In questo caso eravamo a casa dei miei, che hanno un gran terrazzo. A Cigolino abbiamo portato la sua automobilina a spinta e avere tutto quello spazio a disposizione, all'aperto, senza tavoli e mobili in mezzo ha trasformato quel gioco poco utilizzato in casa nella cosa più bella che potesse avere. Ha macinato chilometri avanti e indietro. Avevamo l'accortezza di farlo rientrare in casa a ogni acquazzone, ecco. E poi via di nuovo, con anche le pozzanghere che Peppa Pig insegna essere molto divertenti e interessanti.Se poi il nonno mette a disposizione una vera canna da pesca, ecco che le pozzanghere diventano laghi e mare e ogni fogliolina un pesce e non c'è più limite alle avventure.
Se poi papà ha portato anche una macchinina telecomandata, la giornata passa in un momento.
In mancanza di terrazzo, tentare comunque la spiaggia o i luoghi in cui si trovano altri bimbi: è un attimo che si condividano macchinine e barchette e anche la tettoia di uno stabilimento balneare battuto dalla pioggia diventa un posto bellissimo in cui giocare, correre, respirare aria buona. L'importante è andare. Fuori. Spezzare la routine, tentare cose nuove, partecipare alle conquiste.
In questi giorni Cigolino ha imparato a salire e scendere i gradini, per esempio. E qualunque rialzo avvistasse era suo, per confermare la nuova capacità. Non abbiamo saltato una sola scala, soglia, marciapiede e gradino, con sua grandissima gioia. E impegno e voglia di sperimentare.
Così, mentre io brontolavo come sempre per il cattivo tempo, Cigolino si stava divertendo davvero.

Renderlo partecipe delle cose è poi buona abitudine sempre, ma ancora di più in trasferta, quando tutto è diverso e potrebbero mancare i punti di riferimento. Chiacchierare, spiegare, raccontare: non è mai tempo sprecato.
In barba al tempo, è stato un bel ponte. Basta davvero poco :)



Nella vita dei bambini sono le minuzie che contano.
Antonio GramsciLettere dal carcere, 1926/37  (postumo, 1947/65) 

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