Com'è iniziata ...

Mi avevano detto che i figli bisogna averli da giovane.
Mi avevano detto che dopo i 35 è rischioso e anche faticoso.
Mi avevano detto che dopo i 40 è follia.
Quello che non dicevo io era che non avevo tutta questa intenzione di riprodurmi.
E niente, poi è andata che mi sono ritrovata a scrivere un blog per mamme, con un occhio di riguardo alle over 40.

giovedì 5 luglio 2012

Passi di libertà (12-18 mesi).

L'affermazione di indipendenza di Cigolino passa dalla gestione del cucchiaino.
E' il periodo del "faccio da solo", non te lo sa ancora dire, ma te lo fa capire chiaramente.
Ci sono bimbi che scelgono altre modalità: chi decide di provare a infilarsi i pantaloni da solo, chi di pettinarsi, lavarsi, giocare... Al genitore il compito di osservare, assecondare, correggere quando è necessario.
Ora.
Provare a infilarsi la maglietta da solo più implicare un ingarbugliamento nella manica, governare il cucchiaino invece comporta una pulizia scientifica della cucina, dopo. Io preferirei provasse con la maglia, onestamente. Sta cosa del cucchiaino mi sfianca. Fortunatamente poi mi aiuta a pulire: vuole assolutamente anche lui il suo straccio e comincia a strofinare il tavolo, con energia e precisione (immaginate i risultati).
E' il periodo delle imitazioni.
Un gesto, mio o di GF, viene subito ripetuto, con un effetto parodia irresistibile.
Quindi, se batto la mano sul tavolo per attirare la sua attenzione e dire che no, così non si fa, Cigolino fa altrettanto, accompagnando il tutto da sguardo severo. Come si fa a restare seri? E come si fa a rendere comprensibile il no?
Le moderne teorie dicono di insistere, prima o poi capirà.
Capirà che non si lanciano le cose per terra, che il cibo non si sputa, che il piatto non si rovescia, che il formaggio non va spalmato su tutto il tavolo, i capelli e le gambe. Nel frattempo, mamme, calma e sangue freddo. Quando, e può capitare, si sente la fitta di nervoso salire, lasciare un attimo la stanza: funziona.
Un attimo prima di perdere le staffe, senza dire niente, esco dalla cucina, giro l'angolo e respiro. Pochi secondi (anche perchè lui reclama subito), ma servono per recuperare un minimo di equilibrio mentale e lasciare a lui la libertà della sua autogestione.
Altro passo verso la libertà è la musica. Cigolino sceglie. Te lo fa capire benissimo: se la canzone gli piace balla, altrimenti resta indifferente. Fortunatamente resta indifferente alle canzoncine per bambini (che io detesto e non chiedetemi perchè) e si scatena su Madonna, i Kasabian e varia musica dance.
Noi, ogni mattina, balliamo.
E' il nostro momento di festa, che della sera non c'è certezza di orari.
Comincia anche a scegliere tra due cose e a ripetere infinite volte un gioco che gli piace.
Ha i suoi cartoni animati, credo li scelga in base ai colori dei disegni.
Fa giocare i pupazzi, assegnando voci a ognuno, tutti, inspiegabilmente, fanno bau bau.
Comprende l'attesa, aspetta papà.
Quando la sera sente il portone chiudersi si gira verso la porta e "papà?".
Tenerezza.



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