Com'è iniziata ...

Mi avevano detto che i figli bisogna averli da giovane.
Mi avevano detto che dopo i 35 è rischioso e anche faticoso.
Mi avevano detto che dopo i 40 è follia.
Quello che non dicevo io era che non avevo tutta questa intenzione di riprodurmi.
E niente, poi è andata che mi sono ritrovata a scrivere un blog per mamme, con un occhio di riguardo alle over 40.

lunedì 4 giugno 2012

Bimbi che mangiano da soli.

Ci siamo.
In quella favolosa terra di mezzo in cui Cigolino si rifiuta categoricamente di essere imboccato, ma ancora, di come si mangi da soli, ha solo una vaga idea.
Per cui accade che, ogni sera, si ingaggi una lotta fisica per il possesso del cucchiaino. Se vince lui, lo usa come catapulta per lanciare cibo in ogni dove. Risultato divertente, ma non appaga il palato, quindi passa alle mani o a strumenti di fortuna tipo il cracker. Mani e cracker sono più semplici da pilotare, ma manca ancora la precisione, il coordinamento. Pappa tra i capelli, spalmata sul tavolo, su gambe, braccia e sulla mia maglietta.
Mettiamoci anche i piedi, i suoi, che per motivi ignoti si sentono maggiormente a proprio agio sul tavolo, se non addirittura nel piatto.
Se vinco io non mangia, per cui tanto vale.
Per il bambino è un passaggio importante, è affermazione di indipendenza, è esplorazione, conoscenza, consapevolezza di ciò che lo nutre. Anche per la mamma lo è: per sopravvivere è necessario incrementare in modo sensibile la pazienza, il kit pulizia cucina e pacificare le preoccupazioni del "mangerà abbastanza"? No che non mangia abbastanza, ma è più felice. Solo dopo aver spalmato tutto e dappertutto si arrenderà e a quel punto, simulando una serenità che non c'è, potremo imboccarlo con quel poco che è rimasto nel piatto, recuperando qualcosa dal tavolo, e ricorrendo a qualche confort food tipo yogurt.
Ho pensato che per i bambini ci vorrebbero piattini in ghisa: pesanti, non riescono a ribaltarli.
Perchè c'è anche da dire che con i suoi 6 dentini, dopo un attimo di masticare si stufa e rischia sempre di soffocarsi con qualcosa.
Sono perplessa. E a corto di menù. Ci vuole del baby fingerfood: morbido, buono, facile da prendere e mangiare, che non si polverizzi sulla piastrella (per trasformarsi in roccia lavica un secondo dopo) e che dia a Cigolino la giusta soddisfazione.
Utile è anche l'esempio: mangiare tutti insieme lo stimola ad imitare, i risultati sono migliori. I suoi per lo meno, che noi invece mangiamo in modo approssimativo per meglio assistere i suoi esperimenti.
Potrei adesso fare alcune considerazioni da mamma-mamma: oh che tenerezza vedere questi progressi, oh che belle che queste conquiste quotidiane. In realtà devo ancora lavorare un bel po' sul mio autocontrollo: rintonacare la cucina ogni sera, per eliminare le tracce di pappa, mi crea qualche turbamento, sono sincera.

1 commento:

  1. Credo che il tema bimbi e cibo sia uno dei più complessi e mi ritrovo molto con quello che scrivi. Il Patato ha sempre mangiato pochino (e pochino e' la media tra l'abbastanza dei momenti migliori e lo sciopero della fame di quelli peggiori). I piccoli che non mangiano, o mangiano poco, mettono a dura prova la resistenza materna, quasi come quelli che non dormono. Mio figlio ha entrambe le caratteristiche:) Ha messo il suo primo dentino a 13 mesi (!) e ricordo la scorsa estate come un incubo, con lui che non voleva più le pappette, ma ovviamente non riusciva a mangiare altro. Credo che dall'anno e mezzo in poi le cose tendano a migliorare parecchio, salvo che per quanto attiene lo stato della cucina dopo i pasti !!!!
    Carlotta G. http://lavitaamodomio.style.it

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Quattro chiacchiere fanno solo bene, accomodati :)