Com'è iniziata ...

Mi avevano detto che i figli bisogna averli da giovane.
Mi avevano detto che dopo i 35 è rischioso e anche faticoso.
Mi avevano detto che dopo i 40 è follia.
Quello che non dicevo io era che non avevo tutta questa intenzione di riprodurmi.
E niente, poi è andata che mi sono ritrovata a scrivere un blog per mamme, con un occhio di riguardo alle over 40.

lunedì 28 novembre 2011

La giornata del regalo pensato

Ho già il fiato sul collo del Natale. Lo sento, è alle calcagna.
Quest'anno si fa da noi, sai, è il primo Natale di Cigolino, facciamo l'albero, mettiamo i regali...Peccato solo che siamo tutti sparpagliati, tutti con esigenze, usanze, orari diversi. Ecco, è in questi frangenti che provo un'invidia sincera (per cui non cattiva) per chi ha tutti vicino, a portata di mano, che ci si vede sempre. Immagino che anche il Natale sia più facile, che non sia necessario organizzarsi un mese prima. Tant'è. Qualcosa mi inventerò, anche all'ultimo momento.
Il vero tormento comunque restano i regali. Quest'anno vorrei un Natale responsabile, lo dico tutti gli anni, ma quest'anno lo dico sul serio.
Visto i tempi, l'aria che tira, vorrei non sbagliare regali. Vorrei che fossero piccoli, ma desiderati o di quelli che, se anche non te li aspetti, li ami subito.
Beh, ok, amare magari è pretendere troppo.
Per Cigolino vorrei preparare tanti sacchetti colorati, con dentro cose colorate da tirare fuori, rimettere dentro, lanciare. Perchè è questo che fa con grandissimo gusto ultimamente. Poi vorrei regalargli musica, non so bene in che forma, ancora.
Ma lui è facile.
Per gli altri, per i grandi, voglio lanciare la "Giornata del regalo Pensato" e tutti a scrivere la letterina a Babbo Natale, così è sicuro che non ci si sbaglia. Non solo, così ci pensiamo sul serio: che mica bisogna esprimere i desideri impossibili a Natale, ma uno, anche uno solo, di quelli a cui veramente teniamo. Il libro che è tanto che vogliamo comprare, la musica, quel profumo, la maglia che continui a guardare in vetrina, un biglietto del cinema, delle terme... o anche chiedere a una persona che ci è molto cara di darci qualcosa di suo: in questo caso però attenzione, può arrivare davvero di tutto.

3 commenti:

  1. se fosse per me questi regali li abolirei. Farei i regali solo ai bambini, di cui credo questo Natale dovrebbe essere la festa. Però non quei regali in cui noin si fa altro che scartare esenza nemmeno vedere cosa sia il dono e senza nemmeno sapere da dove arrivi. Un po' più di calore e condivisione, meno abitudine a spendere solo perchè si deve.

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  2. Non so se ci riuscirò ma mi piacerebbe che Anna appena sarà in grado di comprendere il significato del "dono" scegliesse tra i suoi regali qualcosa da mettere da parte per un bimbo meno fortunato. I nostri bambini sono "colmi" di regali che solitamente guardano un paio di minuti e poi buttano via. Ho visto i miei nipoti dare in escandescenze dopo avere scartato l'ennesimo pacco e avere visto che qualcosa non era per loro!! No! questo no! Mi son detta. E sono contenta che Anna sia arrivata in un momento di crisi, magari staremo più attenti, e anche i nonni lo saranno e anche gli zii! Basta con questo consumismo sfrenato! Forse un pò di crisi almeno a questo ci servirà: a crescere i nostri figli più semplicemente rispetto alle generazioni immediatamente precedenti. MAGARI!
    LISBET

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  3. Anch'io auguro a Cigolino di comprendere il valore di un dono, in qualunque veste si presenti. Io amo i regali caldi, amorevoli, significativi. Speriamo di riuscire a trasmettere tutto ciò ...

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Quattro chiacchiere fanno solo bene, accomodati :)