Com'è iniziata ...

Mi avevano detto che i figli bisogna averli da giovane.
Mi avevano detto che dopo i 35 è rischioso e anche faticoso.
Mi avevano detto che dopo i 40 è follia.
Quello che non dicevo io era che non avevo tutta questa intenzione di riprodurmi.
E niente, poi è andata che mi sono ritrovata a scrivere un blog per mamme, con un occhio di riguardo alle over 40.

venerdì 15 aprile 2011

Screening auditivo

Stamattina abbiamo fatto lo screening auditivo.
Hanno collegato Cigolino a 3 elettrodi (piccoli piccoli), uno sula guancia, uno sulla fronte e uno sulla nuca, poi gli hanno infilato due orecchie di plastica. Sembrava uscito da una puntata sull'infanzia di Star Trek.
La macchina trasmette impulsi nelle orecchie e se si registrano risposte dal cervello è tutto ok.
Ci sente.
Non avevamo dubbi. Abbiamo ancora impressa nella memoria una sua ecografia, intorno ai 3 mesi, in cui si dimenava tutto, con le mani sulle orecchie perchè gli dava fastidio il rumore dell'eco. Era grande come un fiammiferino e già stava dicendo la sua.
Cigolino è così. Sorride tanto e piange quando è strettamente necessario, e si fa capire.
Siamo stati anche in neonatologia, per un prelievo di sangue (che si fa dal micro tallone).
Le ostetriche ci hanno fatto un sacco di feste e come è lievitato, guarda che belle guanciotte. Sembrava una rimpatriata, bisognerebbe fare un giretto più spesso.
La cosa che mi ha preoccupato un po' è che sono stata felice di questa "gita", fuori dai confini delle nostre passeggiate quotidiane. Diamine, stavamo andando in ospedale non a shopping!
Non appena mi sentirò meno stanca, perchè mi sento ancora un po' così, bisognerà ampliare gli orizzonti.
Sinceramente è questa l'unica cosa che trovo pesante in questo inizio di maternità: il magnifico isolamento. Magnifico perchè lo è, non c'è cosa più elettrizzante di vedere i cambiamenti quotidiani di Cigolino, di intuire ogni giorno una cosa nuova, di entrare in contatto sempre più profondamente. Ma è pur sempre isolamento, silenzio e tempi scanditi dalle poppate ogni 3 ore, max 3 ore e mezzo, per cui con poca libertà di azione.
E non mi sento neanche un po' madre snaturata mentre penso queste cose.

2 commenti:

  1. Sono trascorsi quasi sei mesi da quando Anna è nata e questa mattina ho pensato che ogni tanto mi sento ancora così...isolata. E' strano! eppure piano piano la vita ha ripreso i suoi ritmi e le cose più o meno sono tornate come prima..Qualche volta sono decisamente meglio!! Ma, nonostante la gioia cresca, la bimba pure con i suoi occhioni felici e innamorati...io ogni tanto mi sento sola..più sola di prima. E allora, mi sono domandata, non è che la solitudine sia un tratto imprescindibile della maternità? Parlo di solitudine emotiva con cui bisogna fare i conti, abituarsi, saperci convivere...perchè alla fine in qualsiasi momento sei e sarai sempre tu la persona più importante per la vita di tuo figlio. Forse è una solitudine data dalla responsabilità o dal rapporto esclusivo e simbiotico creatosi durante la gestazione...Ma credo veramente che ci sia poco da fare. Sono sola con mia figlia. E' così. Questa affermazione semplice è estremamente bella ma fa anche paura.
    Chissà se mi sono spiegata?? BO!!??LISBET

    RispondiElimina
  2. Sì, ti sei spiegata. E' un tratto misterioso della maternità questo. Immagino che tutto ciò sia un pochino più forte nelle mamme che lavorano, cioè in chi si è alzato ogni mattina, si è vestito ed è uscito per affrontare giornate a volte troppo piene, a volte anche fastidiose, altre piene di soddisfazioni e adrenaliniche. Adesso c'è il nido, adesso c'è che il vero "capo" non lo puoi mandare a stendere, insomma, non stacchi. Quello che c'è tra te e tuo figlio poi, comprese emozioni dissonanti, non sono neppure spiegabili. E' un mondo a sè, che esplori ogni giorno, con lo stesso entusiasmo e le stesse paure che hanno avuto tutti gli esploratori.

    RispondiElimina

Quattro chiacchiere fanno solo bene, accomodati :)