Com'è iniziata ...

Mi avevano detto che i figli bisogna averli da giovane.
Mi avevano detto che dopo i 35 è rischioso e anche faticoso.
Mi avevano detto che dopo i 40 è follia.
Quello che non dicevo io era che non avevo tutta questa intenzione di riprodurmi.
E niente, poi è andata che mi sono ritrovata a scrivere un blog per mamme, con un occhio di riguardo alle over 40.

martedì 27 giugno 2023

Menopausa e adolescenza: la giornata tipo

 C'è una considerazione che voglio condividere con le primapare tardone come me, cioè le donne che hanno avuto figli dopo i 40 anni o che si accingono ad averne. Più che una considerazione è proprio un appello, un warning: siate consapevoli che la vostra menopausa coinciderà con la loro adolescenza

Potete anche fare spallucce se siete neo-mamme occhi negli occhi e cuore a cuore, è giusto, ma se invece ci siete, se siete nella fase menopausa più adeolescenza, coraggio, parliamone.

E' la tempesta perfetta, l'epica battaglia campale. 

Su un fronte ci siete voi, sull'altro lui/lei/* . Nuvole nere e dense, venti a raffiche e onde giganti si sollevano su entrambe i fronti, in uno sciabordio di malumore e incomprensione, che il naufragar mi è inevitabile in questo mare.

In mezzo potreste avere un padre/compagno, in posizione di resa, le mani alzate, in ginocchio, lo sguardo basso. E' comunque fuori dal campo di battaglia, lasciamolo tranquillo.

Voi avete già i vostri bei problemi e non avreste bisgno di ulteriori complicazioni:

mantenere il peso a livelli accettabili; contenere le vampate; domare gli sbalzi d'umore; affrontare notti che a volte sono insonni, altre di un sonno così pesante che la morte viene a chiedervi se va tutto bene; vi stizzite per un nonnulla e un attimo dopo vi sentite sollevate perchè alla mia età, signora mia, posso essere libera di fare ciò che mi pare. Con un occhio leggete gli articoli pancia piatta, con l'altro vi esaminate allo specchio pensando che sì, adesso, passati i 50 posso finalmente fare pace con il mio corpo; pensate alla carriera e alla pensione con la stessa intensità e desiderio; uscite con le amiche, amate il divano; aggiustate le scollature, la lunghezza delle gonne, l'altezza dei tacchi, gli abiti sono quelli che vi piacciono, non quelli di moda; fate tentativi estremi di darvi pace, che davvero, io non mi riconosco più, cosa diavolo, ma perchè, meno male e finalmente.

Sull'altro fronte, le cose non vanno meglio: il neo-adolescente non ha nessuna consapevolezza del proprio corpo, dello spazio che occupa, della forza che sviluppa. Si muove a caso, in una scia di un'odore che diavolo no, non è quello del mio bambino. Dorme un sacco, in notti che non sono mai insonni, se non per qualche oceanica sfida PlayStation. Si stizzisce per un nonnulla e poi chiede un abbraccio; vorrebbe essere già fighissimo, quel rimasuglio d'infanzia lo infastidisce, tranne dire poi che lui è piccolo, quando ha bisogno di qualcosa che potrebbe benissimo fare da solo. Ama il divano e tende a sottrarlo a voi con tutti i mezzi possibili; studia look nuovi che si inseriscono tra Lo Scappato Di Casa e il Naufrago, in ogni caso nella sua testa tutto è firmato, costoso e soprattutto nuovo. Fa fatica a fare bagni di realtà, ma anche bagni in generale o docce. Non si riconosce più e cosa diavolo e quanto ancora dovrò aspettare e aspettare cosa, poi.

E' confuso, come voi, più di voi, ma con più energia. Potrebbe battervi, se non fosse che voi avete più esperienza, strategia, uso spregiudicato di psicologia spicciola. L'adolescente è irruente, voi vivete d'istinti contradditori. Sono scintille signora mia, attriti e fuochi per ogni singola cosa.

Mettetelo in conto, care primipare tardone. In quella fase della vita in cui avreste un gran bisogno di defilarvi un pochino per prendere confidenza con la nuova voi, sarete là, su quel campo di battaglia, tra calzini pestifiri, il vostro bagnoschiuma delicato e nutriente che finisce in una sera; turbamenti che vi attraversano e arrivano come una scossa anche al neo-adolescente e, una volta lì, diventano temporale.

A sera la battaglia si placa. Avete già certamente notato che adesso siete voi le prime ad andare a dormire: la camera è il fortino non ancora conquistato; l'approdo sicuro, il sollievo! 

Lui, l'adolescente, invece vuole fare tardi e rosicchia minuti a qualunque orario proposto. Il tiratardi però vuole il suo bacio della buona notte, vuole quei 5 minuti di chiacchiera a bassa voce, un ultimo abbraccio. Domani mattina vi risponderà con un grugnito, ma adesso, la sera, no. E' coccoloso. Onestamente, credo sia il suo colpo di grazia: impedirvi di raggiungere la quiete della vostra camera è una tortura che vi infligge, l'ultima della giornata. Pazienza, vi vendicherete l'indomani mattina, svegliandolo. E via di nuovo, tra stridori di NO, scintille di incomprensioni e incrocio di spade.

Lui ne uscirà grande.

Noi vecchi, forse anche anzitempo.

Nessun commento:

Posta un commento

Quattro chiacchiere fanno solo bene, accomodati :)