Com'è iniziata ...

Mi avevano detto che i figli bisogna averli da giovane.
Mi avevano detto che dopo i 35 è rischioso e anche faticoso.
Mi avevano detto che dopo i 40 è follia.
Quello che non dicevo io era che non avevo tutta questa intenzione di riprodurmi.
E niente, poi è andata che mi sono ritrovata a scrivere un blog per mamme, con un occhio di riguardo alle over 40.

venerdì 14 luglio 2017

Cose strane che capitano quando diventi mamma


Se è vero che con la mammità cambiamo tutte è altrettanto vero che iniziano a capitarci cose strane, mai successe prima.

Ci svegliamo di notte. Poco importa l'età del pargolo, noi ci svegliamo sicure di aver sentito un pianto, un respiro diverso dal solito, un fruscio d'ali. Restiamo ad occhi aperti il tempo sufficiente per convenire che prima non ci svegliavano neppure le bombe; comprendere che stanno dormendo tutti, tranne noi, ci giriamo e ci riaddormentiamo (quasi sempre)

Eravamo donne sicure di noi stesse. Adesso basta un "mamma, quel vestito non è tanto bello" per cambiarci e improvvisare sfilate, solitamente in bagno, per essere certe di uscire con la sua approvazione.

Non avevamo mai mangiato un gelato alla fragola, non dopo i 10 anni comunque. Adesso abbiamo solo quello, generalmente già abbondantemente leccato e sciolto.

Non notavamo i bambini altrui, anzi cercavamo di evitarli. Alzi la mano chi adesso non sorride a tutti i bambini.

Avevamo cose private, preferite, NOSTRE. Adesso?

Se siamo in una serata tra amici, ma con prole al seguito, beviamo meno.

Se siamo in una serata tra amici, senza prole, beviamo più di prima.

Telefoniamo alle amiche solo quando siamo fuori casa, per essere certe di poter parlare almeno 10 minuti filati senza interruzioni.

Con i nostri compagni ci scambiamo messaggi via telefono. Spesso anche quando siamo tutti a casa.

Qualcuna è diventata vegana per non essere costretta ad assaggiare gli omegenizzati di carne o pesce; poi i wurstel e le cene da fastfood.

Abbiamo imparato a chiudere a chiave la porta del bagno, per leggere in santa pace.

Usciamo sul balcone in pieno inverno, in piena notte, in pieno sole, per chiudere tutto dietro le spalle, almeno 10 minuti.

Parliamo con le piante, almeno loro non contestano
Parliamo con il gatto perchè lui ci approva con le fusa.
Parliamo da sole, così siamo certe che qualcuno ci ascolti.

Facciamo la prova costume a notte fonda, perchè certe cose vanno affrontate da sole, con la tranquillità interiore di chi sa che è da solo con i suoi rotolini, cuscinetti ed elastici stretti.

Ci facciamo i selfie solo per controllare quanto si vedono davvero le occhiaie.

Perdiamo le cose. A volte ricompaiono nella cesta dei giochi.
La cesta dei giochi è un buco spazio temporale, di cui abbiamo un certo timore.

La tv si accende sempre su un canale di cartoni animati.

La stanchezza di prima is the new sono in forma. La stanchezza di adesso è qualcosa che si avvicina molto al coma.

I pennarelli hanno vita propria e di solito si schiantano sulla maglia bianca. La nostra. Un attimo prima di uscire per andare al lavoro.

A volte abbiamo il sospetto di essere state risucchiate in buco nero e spedite in un'altra dimensione. 









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