Com'è iniziata ...

Mi avevano detto che i figli bisogna averli da giovane.
Mi avevano detto che dopo i 35 è rischioso e anche faticoso.
Mi avevano detto che dopo i 40 è follia.
Quello che non dicevo io era che non avevo tutta questa intenzione di riprodurmi.
E niente, poi è andata che mi sono ritrovata a scrivere un blog per mamme, con un occhio di riguardo alle over 40.

venerdì 21 aprile 2017

Mamme: il modello AP e quello SI

Sono in treno.
Dietro di me è seduta la mamma ansia e perfezione.
Non ne ho mai vista una libera in natura, sono quasi emozionata.
Si accompagna alla sua bimba di circa 8 anni, che, al contrario di lei, è simpatica, scompaginata e ride tanto. Si fa ridere da sola, la bimba e cerca di far ridere ansia e perfezione, ma con poco successo.
Mamma AP fa fare i compiti in treno ai propri pargoli, per guadagnare tempo vacanza, ci tiene a precisare.
Verifica ogni cosa e improvvisa una breve lezione di dizione, mentre la bimba legge come legge una bimba della sua età, cioè distraendosi ogni istante e saltando la punteggiatura.
Si innervosisce AP facilmente, Basta non eseguire esattamente ciò che ha appena detto per suscitare un'increspatura di disappunto sul fondotinta perfetto, una virata in acido, appena udibile, nella voce altrimenti perfettamente impostata.
Mamma AP è vestita in modo impeccabile, oggi ha scelto lo stile "viaggio in treno": per le più corrisponde al momento sbrago, per lei è il momento ideale per indossare i jeans nuovi, quelli dal taglio palazzo ultima moda; la maglia righe, le sneakers giuste, la Savemybag portata a caso, ma nel colore iconico. Ha la piega perfetta, il trucco perfetto e quasi invisibile.
La bimba si alza e passeggia per il vagone.
"Immediatamente al tuo posto" sibila AP "che dai fastidio, puoi cadere, farti male e comunque si sta seduti"
La bambina lascia cadere una goccia di succo
"Non ti ho portato 400mila pantaloni di ricambio, vedi di restare in ordine e pulita" puntualizza AP e io so che lei ha per sè tutti i cambi abbinati, necessari, intelligenti per viaggiare leggera, ma senza tralasciare nulla.
La bimba chiede cose a caso, lei risponde che neppure wikipedia, la voce appena incrinata nel compiacimento del proprio quante ne so. Usa il numero di parole giusto, i termini corretti, l'intonazione è da audiolibro didattico. La bimba tace e ascolta, o magari tace e pensa a tutt'altro, io almeno farei così al suo posto.
Tutta è incantato, nel sedile dietro il mio. Compiti fatti, inglese corretto, pantaloni puliti.
La mamma AP si informa perfino su cosa contengano i sacchettini snack che ci distribuiscono in treno, valuta se è il caso o meno di concedere una crostatina di dubbia qualità alla sua bimba, opta per acqua naturale, spiegando al barista itinerante e sovrappeso quanto importante sia curare l'alimentazione fin da piccoli.
Lei, ovviamente, è magra.

Davanti a me c'è una mamma, di quelle come noi, strapelata e imperfetta, la classica mamma SI, insomma.Ha l'aria stanca e lo sa che questo Milano -Napoli metterà a dura prova la sua pazienza e la scuoterà nel profondo della sua mammità, Lo so che sta pensando cosa sarebbe se lei scendesse a Roma, facendo finta di niente o perchè mai, alla fine, ha detto davvero sì a questo viaggio, da sola, con un treenne motoperpetuo-nonstozitto-nondormo.
Guarda lontano, sospira a tratti, ma non smette un momento di giocare con il treenne che ride e ride e l'abbraccia forte forte.
Dal sedile di dietro arriva il silenzio della perfezione, l'immobilità dell'ansia.
Qui davanti c'è il finimondo dell'amore senza regole e tanta, tantissima pazienza (nostra).




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