Com'è iniziata ...

Mi avevano detto che i figli bisogna averli da giovane.
Mi avevano detto che dopo i 35 è rischioso e anche faticoso.
Mi avevano detto che dopo i 40 è follia.
Quello che non dicevo io era che non avevo tutta questa intenzione di riprodurmi.
E niente, poi è andata che mi sono ritrovata a scrivere un blog per mamme, con un occhio di riguardo alle over 40.

lunedì 5 ottobre 2015

InsideOut visto a 4 anni: sig. Disney, bisogna sistemare qualcosina.

Siamo andati anche noi, Cig e io, a vedere InsideOut, sabato pomeriggio di pioggia e lagna dura senza paura.
Cig era da un tempo infinito che chiedeva di andare al cinema a vedere Rabbia "e quella verde che vuoi essere tu, mamma. come si chiama?"
"Disgusto, Cig"
"Ecco sì, lei"
A me la storia sembrava un filino complicata per un bambino di 4 anni e mezzo, ma vedi mai.
In sala ero in ansia.
"Mamma io lo guardo in piedi"
"Mamma lo guardo in braccio"
"Mamma ci vogliono i popcorn"
"Mamma pipì"
"Mamma"
Mi sembravano tutti segnali certi di disinteresse totale e vedrai che quando usciamo mi dice che è stato un po' noioso, che è la sua formula educata per dire che qualcosa gli ha fatto schifissimo.
Insieme ci siamo intrufolati tra le emozioni di Riley, la bimba protagonista del cartone, abbiamo volato nella sua memoria a lungo termine, curiosato nei ricordi base, abbiamo agito insieme a Gioia, Tristezza, Rabbia, Paura e Disgusto; conosciuto l'amico immaginario dell'infanzia; visto cadere certezze e arrivarne di nuove, in una continua evoluzione di pensiero e azione, di ricordi e nuove cose, in un ritmo bello, che mi ha tenuta inchiodata alla sedia.
No vabbè, l'ho portato a fare pipì eh.
Sì abbiamo preso anche i popcorn, certo.
L'idea di raccontare le emozioni mi è piaciuta tanto, ho trovato poetico che all'inizio sia Gioia e sia prevalentemente Gioia per i primi anni di vita. Poi crescendo le cose si complicano, può anche succedere che Gioia si perda proprio e che debba intraprendere un viaggio lunghissimo per tornare al quartier generale, là dove le emozioni governano le nostre azioni e pensieri. Nel viaggio, che è poi il fatto centrale del film, Gioia è accompagnata da Tristezza, la non amica di sempre, quella da tenere alla larga, quella che con un solo gesto potrebbe trasformare un bel ricordo in un ricordo triste.
Ma è proprio così?
"Seee, chissà povero Cig cosa capisce" continuavo a pensare, tenendolo in braccio, per mano, controllando che non andasse a sedersi in braccio a qualcun altro, mentre cercavo di ripescare ricordi miei o di navigare tra le mie emozioni prevalenti e confermando che la scelta istintiva di Disgusto era proprio azzeccata.
"Mamma, mi è piciuto taaaantissimo" mi ha detto tenedomi per mano all'uscita
"Uuuh bene  - sospirone mio di sollievo - e cosa ti è piaciuto di più?"
"Che a Rabbia esce il fuoco dalla testa quando si arrabbia e che non mi ha fatto paura come gli avengers. Però, davvero abbiamo tutte quelle cose nella testa?"
"Sì. Sono invisibili, ma ci sono. Le puoi sentire"
"Dovremmo averlo a casa il film, lo deve vedere anche papà e noi lo dobbiamo vedere di più, perchè è bellissimo: Comunque io sono Rabbia, che è uno davvero forte"
"E Gioia, dai non è meglio essere Gioia? Contento, sorridente, buon umore, quelle cose lì insomma..." speranzosissima che sono.
"Ma mamma, Gioia è una cosa da femmine!"
"Beh, no. E' anche da maschi"
"Ma va. Nel film è una femmina, che fa cose da femmina"
Non è un film facile, ma proprio per questo mi sa che ne parleremo a lungo.
Anche per sistemare la questione di Gioia.
Anzi, sig. Disney, visto che siamo qui, se proprio dovessi trovare un neo in un film tanto carino, le indicherei proprio questa cosa del "sesso" delle emozioni: ok che alloggiano tutte in una bimba e sono declinate al femminile, ma ci sarebbe voluto un contraltare maschile. Che se no qui passa la cosa che Gioia è da fenmmine e solo Rabbia, alla fine, è da maschi.
Lo sa, no?, sig Disney, che c'è un età che va dai 3 ai 13 anni in cui ogni cosa è divisa in due categorie: maschio/femmina.
A volte è dai 3 in sù, senza una fine.
Sarebbe importante sistemare questa cosuccia, per evitare confusioni.
Aspettiamo il sequel?



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