Com'è iniziata ...

Mi avevano detto che i figli bisogna averli da giovane.
Mi avevano detto che dopo i 35 è rischioso e anche faticoso.
Mi avevano detto che dopo i 40 è follia.
Quello che non dicevo io era che non avevo tutta questa intenzione di riprodurmi.
E niente, poi è andata che mi sono ritrovata a scrivere un blog per mamme, con un occhio di riguardo alle over 40.

martedì 28 aprile 2015

Vi assomigliate?

- Mamma, il tuo risotto giallino è un po' buono - e sorride contento, mentre rincorre il cucchiaio con la bocca in quei movimenti non ancora perfetti che i quatrenni hanno.
Io gongolo. Di solito è un non mi piace, fa schifo, non lo voglio. Colpi durissimi alla mia reputazione di cuoca (che nel suo piccolo esiste, come reputazione), di mamma che vorrebbe vedere sempre il pargolo mangiare di gusto e quello che Cig ha appena detto è forse il complimento migliore dall'inizio dello svezzamento.
Mastica, continua a sorridere.
- Quello dell'asilo invece - deglutisce e mi guarda - è buooooonissssimo.
Riprende a mangiare come niente fosse, io incenerita, seduta di fianco a lui.
E' così: o mi metto in competizione con la mensa della scuola o aspetto fiduciosa che Cig sviluppi un gusto un po' meno da ristorazione collettiva.
Credo opterò per la seconda ipotesi, anche perchè ho buona certezza che molto del sapore buooooonissssimo dell'asilo abbia il suo ingrediente segreto: mangiare insieme agli altri bambini.
Così come le merende, che fa con le cugine e che mi riferiscono essere pantagrueliche, a base di panini al prosciutto, frutta, yogurt. Io tutte queste cose insieme non gliel'ho mai viste mangiare, se non nell'arco di un'intera giornata e dopo negoziazioni molto complesse.
A noi concede, al massimo, di finire il piatto di pasta in bianco.
Anzi al bianco.
E bianca deve proprio essere, che guai a preparare pasta integrale che "a me quella lì marroncina non piace e non la mangio" e allora salti la cena e lui la salta davvero, abbracciando il suo coniglietto della nanna, come fosse la zattera che lo porterà in salvo, lontanissimo dalla pasta marrone.
Se preparo una torta salata, con tante verdure, mangerà solo la crosta di sfoglia.
Se sono raviolini di verdure bio, ci metterà il ketchup.
Se è carne, solo se è a forma di hamburger.
Se è formaggio, dipende.
Il pesce, mmm, senza troppa convinzione.
La pasta bianca, appunto, o di colori fantasiosi: rosa, giallina, verde Hulk, blu (il blu ancora non mi è riuscito, ma ci sto lavorando).
I dolci no; il gelato sì, ma solo alla fragola; i biscotti solo se non sono rotti, lo yogurt solo se lo apre lui; il pane se è morbido; della pizza solo il condimento e così via che se stai lì a pensarci diventi matta e ti viene una crisi di nervi.
Non ha nessuna curiosità per il cibo, gli bastano le sue poche certezze, fra l'altro variabili e mutevoli.
Che per una mamma (e in gran parte anche un papà) che ha come secondo hobby cucinare e inventare nuove ricette, che ha un quadernino su cui appunta le ricette preferite, che immagina i sapori prima di metterli insieme davvero, è come avere un alieno in casa.
Chi è quel piccolo uomo, da che pianeta arriva, cosa mangiava là? :D :D

Ve lo chiedete anche voi o i vostri bimbi vi assomigliano in tutto? 








Nessun commento:

Posta un commento

Quattro chiacchiere fanno solo bene, accomodati :)