Com'è iniziata ...

Mi avevano detto che i figli bisogna averli da giovane.
Mi avevano detto che dopo i 35 è rischioso e anche faticoso.
Mi avevano detto che dopo i 40 è follia.
Quello che non dicevo io era che non avevo tutta questa intenzione di riprodurmi.
E niente, poi è andata che mi sono ritrovata a scrivere un blog per mamme, con un occhio di riguardo alle over 40.

giovedì 12 dicembre 2013

Cantastorie homemade.

Sono stata via due giorni, una notte, e molte ore di treno.
I miei soliti giri, le chiacchiere, le mani da stringere e tanto da ascoltare.
Quando sono via tutto diventa più riflessivo, intenso a tratti struggente.
Cigolino mi manca tanto, GF pure. Così invece di una che va in giro, mi sento una pianta sradicata, con sensazioni indefinite di perdita, di tempo più che altro.
Poche cose mi annoiano come cenare da sola in un posto qualunque, come stare in una stanza d'albergo o ritagliare spazi vitali in treni affollati.
Mi sto lamentando, vero?
Ok la smetto, ma era solo per trovare una giustificazione reale al fatto che non abbiamo ancora fatto l'albero di Natale.
Non abbiamo ancora trovato il tempo, quel non so che di festa e tutti insieme che un albero di Natale si merita.
Così al momento abbiamo solo tre grosse scatole in soggiorno: una lunga dove riposa l'albero; una cassetta di legno da cui occhieggiano ghirlande rosse e una verde, da trattare con cautela, perchè dentro ci sono palle e babbi natale fragili.
Ogni sera le guardo, le tre scatole e ogni sera rimando a domani. Cigolino è ancora piccolo per essere propositivo, per cui passata la curiosità per le scatole, dell'albero non si cura.
Verrà Babbo Natale e l'albero se lo dovrà fare da sè, andrà così.
E' anche, quello del Natale mammesco, un periodo un po' demoralizzante: leggo in ogni dove di calendari dell'avvento home made, di centrotavola e segnaposto che solo le mamme sanno fare così.
Io mi demoralizzo, ve lo dico.
Vabbè, mettiamola così: so raccontare le storie.
Da qualche sera Cigolino posa la testa sul cuscino, mi guarda con occhi a stella e dice "Mamma, storia". Io mi guardo intorno, in quel guazzabuglio per niente Feng shui (ma porremo rimedio) che è camera sua e scelgo il protagonista: può essere un peluche, la macchinina e perfino il banco degli attrezzi. Sono storie corte corte, parecchio surreali perchè a quell'ora io ho già sono e mi si ottenebra un po' anche la fantasia.
Però, sapete, è un bel momento.
Scelgo le parole, che siano facili; scelgo un'avventura semplice (tipo la macchinina che resta chiusa nel cassetto) e faccio in modo che lui, Cigolino, abbia sempre un ruolo nella storia. Lui ascolta divertito, a volte si tira sù per ascoltare meglio.
Alla fine mi dice "Ancoraaa" e via che si riparte con nuove avventure.
Oggi ero in libreria e cercavo un libro di favole.
Ne ho sfogliati alcuni, tutti belli e li ho rimessi a posto.
Una cosa so fare (credo), raccontare storie che invento al momento: il mio home made

Tra le cose fatte da voi, cosa piace di più ai vostri bimbi? :)





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Quattro chiacchiere fanno solo bene, accomodati :)