Com'è iniziata ...

Mi avevano detto che i figli bisogna averli da giovane.
Mi avevano detto che dopo i 35 è rischioso e anche faticoso.
Mi avevano detto che dopo i 40 è follia.
Quello che non dicevo io era che non avevo tutta questa intenzione di riprodurmi.
E niente, poi è andata che mi sono ritrovata a scrivere un blog per mamme, con un occhio di riguardo alle over 40.

mercoledì 10 ottobre 2012

A mille ce n'è

I dischi! Li ho ancora.


A mille ce n'è nel mio cuore di fiabe da narrar, venite con me ...
Ve la ricordate? Io i dischi li ho ancora. Proprio i 45 giri, in vinile. Dei libri, che contenevano il disco, invece non ho più traccia.
Le favole.
Mi sedevo in camera mia, avevo un giradischi azzurro di non so quale epoca, a valigia e via. Verso nuove avventure. Che mi facevano anche un po' paura, ad essere onesti.
Tipo, il lato A di Cappuccetto Rosso finiva con un Gnammm cattivissimo del lupo che si mangiava la nonna; o il lato A di Pollicino lo lasciava solo e anche un bel po' impaurito nel bosco. Insomma, erano momenti tesi per me e spesso, soprattutto con Cappuccetto rosso, correvo fuori dalla stanza per non sentire il lupo. Poi rientravo spavalda, giravo il disco e finivo la storia.
Di Biancaneve, nella versione cinematografica, invece non ho mai dimenticato la strega cattiva, e mi ricordo di me, treenne sotto la sedia del cinema che no io quella, con quel coso peloso sul naso, non la volevo proprio vedere.
Mi sono sempre piaciute le favole. Non vedo l'ora di raccontarle a Cigolino, di metterci lì, sul pavimento, con i dischi sparpagliati a scegliere quella che ci piace di più. O raccontarle a voce. O inventarle.
Un gioco che spesso facevo con le mie nipotine è quello del dammi 3 parole (che non sono sole cuore e amore). 3 Parole a caso. Con quelle poi inventavo una storia e più le parole erano poco da favola e più il tutto diventava divertente. Son bravi tutti a inventare una favola con principessa, castello e bacchetta magica; meno con calzino, pennarello e scopa per pavimenti.
Cigolino è ancora piccolo, più delle parole possono le immagini e i suoni.
Siamo ormai alla milionesima sfogliata del libro con gli animali della fattoria e sul pulcino che fa pio pio ride sempre.
Per la favola è presto. Ci sono i pesciolini di gomma del bagnetto da far vivere e nuotare, spruzzare acqua e lanciare, sgocciolanti, il più lontano possibile. Toccare, schiacciare, imitare suoni, inventare versi, sono queste le fiabe preferite dei bimbi molto piccoli (under 3).
Una pallina che rimbalza apre mondi; la macchinina che corre e l'orsetto con cui conversare prima di dormire.
Non manca molto però, alle favole.
Mi chiedo se le classiche siano ancora valide o magari non hanno proprio più senso. Senza neppure una fatina hacker che mette tutto a posto nel caso Cenerentola prendesse brutti voti a scuola; Pollicino con il GPS sarebbe un'altra storia; se biancaneve avesse avuto un blog la matrigna l'arrestavano.
Per chi vuole dare supporto nuovo a favole antiche: c'è l'app delle fiabe sonore, leggermente rivisitate. Si scarica, due fiabe sono gratis, poi si possono acquistare le altre.
Non ho ancora verificato, però, se c'è anche la canzoncina.


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