Pare che le mamme che lavorano siano meno inclini alla depressione delle mamme casalinghe.
Le mamme casalinghe (che a tratti io invidio), hanno più difficoltà a controllare il tempo, la casa, i figli e trovano poca gratificazione nel lavoro che fanno.
Le mamme lavoratrici, invece, applicano di solito la filosofia dei punti lunghi e ben distesi, sono felici dello stipendio a fine mese e in generale si sentono più gratificate.
Il risultato della ricerca non è, secondo me, sorprendente.
Credo anzi sia svincolato dalla mammità in sè, il risultato lo immagino identico per una ricerca rivolta a donne lavoratrici e non, indipendentemente dai figli.
Viviamo in un tempo in cui i rapporti sociali hanno un peso molto più forte rispetto a qualche decennio fa e anzi è spesso in base alle nostre relazioni sociali che ci sentiamo valutati.
Una cosa del tipo: lavoro, vedo gente, conosco cose, frequento posti, ergo sum.
A casa vedo poca gente, non ho molto tempo di frequentare posti, la roba da stirare ha il sopravvento, ergo non sum, mi sento a disagio, mi sento meno di altri.
I figli, a mio avviso, aggiungono "solo" quella variabile impazzita che determina l'andamento della giornata: l'orlo della crisi di nervi o l'estasi perchè ha dormito tutta la notte senza un uuèè.
Io, però, ho qualche amica che non lavora.
Sorridono sempre, sono rilassate, abbronzate, hanno hobby creativi e interessanti, leggono, vanno anche in palestra, al cinema, vedono più spesso le amiche. Se hanno figli sono quelli più stirati, che sanno un sacco di parole anche da piccolissimi, hanno case accoglienti, ordinate, pulitissime. Al tuo entusiasmo per l'ultimo smartphone rispondono con un sorriso, ti guardano con curiosità mentre tutta seria rispondi alla mail di lavoro che guarda proprio scusa ma è urgente. Hanno tempo. Non corrono. Non dimenticano di mettere il detersivo nella lavastoviglie e preparano cene vere tutte le sere.
Ecco.
Se capissi come fanno, magari lo farei anch'io.
Ci ho provato eh, ma davvero io ero tra quelle depresse e non ho trovato una risposta neppure tra i gerani, che quando ero a casa ero rigogliosissimi.
Adesso ho solo piante grasse.
è solo l'atteggiamento che fa la differenza...che tu sia casalinga o lavoratrice....tu hai sempre voluto vedere il sorriso ma non sai cosa si cela davvero...ognuno mostra quello che più conviene e non perchè si è tutti ipocriti ma perchè quando si fanno delle scelte si cerca di cogliere secondo me il meglio, anche quando c'è il momento no....tu semplicemente non sei fatta per stare a casa e godere di quello che sanno godere le tue amiche...hai altri talenti, altre qualità che ti consentono di sorridere dell'ultim smartphone o di sorridere della gironata lavorativa....non si può e non si deve essere uguali agli altri...la sola cosa che si può fare secondo me è continuare a migliorare il ns atteggiamento cerso quello che la vita ci offre...almeno credo sere
RispondiEliminaho avuto una madre casalinga, sempre depressa e insoddisfatta, mai felice delle sue belle bimbe e del marito che l'amava. Non so sinceramente se avesse lavorato se sarebbe stato diverso. Di una persona è l'attitudine che conta, quello che ci metti di veramente tuo in quello che decidi di fare. Dalla mia esperienza personale di figlia e di donna adulta oggi, ho capito che la differenza la fa l'amore che metti nelle cose che fai. Poi puoi sentirti realizzata come ti senti meglio, e così lo sranno anche i tuoi cari intorno.
RispondiEliminaAttidune, amore, passione ... realizzazione ... sì, è vero.
RispondiEliminaA me ogni tanto viene solo il dubbio di non realizzare davvero ciò che vorrei, allora guardo il verde del vicino e ... vabbè :) Vero, comunque sono poco casalinga.