Com'è iniziata ...

Mi avevano detto che i figli bisogna averli da giovane.
Mi avevano detto che dopo i 35 è rischioso e anche faticoso.
Mi avevano detto che dopo i 40 è follia.
Quello che non dicevo io era che non avevo tutta questa intenzione di riprodurmi.
E niente, poi è andata che mi sono ritrovata a scrivere un blog per mamme, con un occhio di riguardo alle over 40.

giovedì 9 giugno 2011

Raggi di sole

Cigolino sta molto meglio, febbre passata, colorito che riaffiora, sorrisi a profusione. Ancora qualche starnuto e qualche colpetto di tosse, ma ormai dovremmo aver superato il momentaccio.
Il tempo, fuori, è ancora incerto. Sto curando i raggi di sole, li conto, se riescono a diventare più di 10 usciamo a fare un giretto.
Stare in casa con un bimbo così piccolo lo trovo difficile. Sono i rari momenti in cui vorrei sapesse già camminare o dire qualche parola, così tanto per farci una chiacchierata o metterci a ballare sulla musichetta di qualche carillon.
Trovo che la solitudine sia il tratto complicato dei primi mesi di maternità. Forse perchè è una solitudine responsabile, cioè una di quelle in cui non puoi star lì a dirti oh che giornata sfigata sono tutta da sola, o imbambolarti su qualche vecchio film dimenticando tutto il resto. E' una solitudine vigile e le cose da fare non mancano: dalle poppate al pannolino, segue vario intrattenimento e tra una cosa e l'altra non dimenticarti che c'è una casa intorno che non può andare per i fatti suoi. Sono piccolissime cose, leggere, ma lo stesso arrivo a sera sfibrata. Immagino che quanto sopra sia considerarsi poco materno, ma è così.
Fortunatamente poi torna a casa GF e tutto sorride di nuovo.
Ma è così che funziona veramente o sono io?
Ieri sera a mezzanotte mi arriva un messaggio di una mia collega/amica, che ha avuto un bimbo un mesetto dopo di me. Mi chiedeva dell'eco alle anche, quando si fa. Strani pensieri che vengono alle mamme a mezzanotte. Le ho risposto e il suo messaggio successivo è stato: "sapevo di trovarti sveglia! il network di mamme è una rete fantastica..."
Forse allora non sono solo io alla ricerca di una rete.

5 commenti:

  1. hai ragione Wising, avrei voluto una rete alla prima maternità perchè ho sentito tutto il peso di quella solitudine responsabile e vigile di cui hai parlato tu. E non è così strano. Ti senti legata mani e piedi a qualcosa che non sapevi quanto sarebbe stato "invadente". Anche questo forse non è un pensiero tanto materno. Però... bravo Cigolino, restituisci a mami un po' di serenità:) 'notte!

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  2. Il network delle mamme è importante...ma a me manca moltissimo il network dei miei amici senza figli.Avendo avuto Anna a 42 anni ho tanti amici che hanno figli ma anche moltissimi che non ne hanno. Ecco: il problema sono questi ultimi. Io non ho voglia di parlare solo di poppate, pannolini, maternità ecc. Io ho voglia anche di fare semplicemente due chiacchiere in compagnia a spettegolare del più e del meno di cose che nulla hanno a che fare con Anna e con la maternità ( poco materno?)...ma gli amici senza figli si ritraggono...un po per questioni organizzative, (i tempi di una neomamamma sono quelli che sono) un pò perchè credono che passeresti il tempo ammorbandoli su quanto è bello tuo figlio ecc ecc, un po perchè... non lo sai nemmeno tu! Vorrei dire questo: io sono sempre la stessa...Anna non mi rende miglior,e peggiore più pesante o più sensibile o più una cosa o più un'altra...io sono sempre io...ma in più ho lei, che è una gran gioia, ma non cambia la mia essenza...perchè sinceramente io a queste balle che i figli ci cambiano non ci credo affatto e io ho tanto bisogno dei miei amici senza figli..perchè lo sono stata per tanto tempo "un'amica senza figli" e so che solo un'amica senza figli ti ricorda come è il mondo al di là della tua maternità.
    Scusate lo sfogo e l'evidente SOS :)
    LISBET

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  3. Se posso dire la mia, penso che avere un figlio dopo i 40 sia diverso che averlo 10-15 anni prima.
    Una ultraquarantenne ha già una sua vita completamente strutturata in cui il bambino sconvolge ritmi, abitudini, vita sociale. E poi viene preso troppo sul serio, sì con la consapevolezza, ma anche con le apprensioni e le paranoie di un'età pienamente adulta. Tutto sommato si pretende troppo dalla maternità, quando è tardiva.
    Avere un figlio da giovani vuol dire prenderlo con più spensieratezza e naturalezza, sapendo che c'è ancora tanto da fare e tanto da vivere, oltre al figlio.
    Cercate di pensarla così!
    G.

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  4. @G. Ciao G, grazie per aver lasciato il tuo commento. Sulla maternità tardiva ho ià avuto modo di scrivere tempo fa, durante la gravidanza, dicendo come spesso non sia una scelta dettata dall'opportunismo.Tant'è. Credo sia impossibile generalizzare su questo tema. Conosco mamme giovani che si prendono parecchio sul serio, che nella maternità si annullano e della maternità fanno l'unica ragione di vita. Conosco mamme più a l'age che, al contrario, se la vivono benissimo, divertendosi un mondo e senza pretendere troppo,soprattutto da sè stesse. A 40 anni hai la misura esatta dei tuoi limiti e dei tuoi punti di forza. Personalmente vedo la maternità tardiva, a prescindere dai motivi per cui tardiva è stata, come un ponte sul futuro: allunga tantissimo le prospettive, ti rimette completamente in gioco, mischia le carte per una nuova partita, quando quasi pensavi che tutti i giochi fossero fatti. Ed è con questo pensiero di gioco che affronto le cose. Per cui sì, condivido il tuo invito a prenderla con naturalezza e spensieratezza :)
    @Lisbet: ooh sì sì è vero, anch'io mi stufo un sacco a parlare solo di pannolini&C. e gli amici senza figli sono preziosissimi. Per cui sto cercando di organizzarmi: non ho, al momento, tempo per cucinare come dico io, per cui invece di invitarli a cena, come facevo prima propongo pranzi fuori, o merende. Giocoforza, al momento sono gli orari ad essere cambiati. Funziona e si riesce anche a parlare d'altro. Però, lancio un appello a tutti gli amici di neo genitori: grazie per l'interessamento al pupo, ma voi per primi chiedeteci di noi, aiutateci a parlare d'altro, a uscire dal tunnel. In cambio non vi faremo vedere le foto, promesso!
    @mat: internet forever. Dove non c'è rete reale quella virtuale aiuta un sacco. Spesso diventa anche reale e si stringono amicizie preziose.

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  5. credo che non si possano forzare le cose lisbet...mi spiego..per quanto tu dica di essere la stessa da fuori-ai tuoi amici senza figli-appari comunque cambiata e qs.cosa non torna indietro-la tu apiccola c'è e ci sarà sempre, almeno fino ai 18anni-
    Se sono Amici con la A maiuscla avrete la costanz adi cercare un nuovo equilibrio...perchè credo che solo così il rapporto possa crescere..a me è successo per ben 2 volte di entrare in crisi di rapporto con la mia migliore amica (non sposata nè con prole)...sempre dopo le mie maternità e non perchè la mia amica non voglia bene ai miei figli-anzi-ma, perchè ogni cambiamento,nei rapporti Veri ed Importanti richiede assestamento ...a maggior ragione quando vivi esperienze diverse!quoto anch'io come Baby le modifiche delle modalità d'incontro ma, tanto, che sia un pranzo o una merenda, l'importante è stare insieme...no???baci sere

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Quattro chiacchiere fanno solo bene, accomodati :)