Com'è iniziata ...

Mi avevano detto che i figli bisogna averli da giovane.
Mi avevano detto che dopo i 35 è rischioso e anche faticoso.
Mi avevano detto che dopo i 40 è follia.
Quello che non dicevo io era che non avevo tutta questa intenzione di riprodurmi.
E niente, poi è andata che mi sono ritrovata a scrivere un blog per mamme, con un occhio di riguardo alle over 40.

giovedì 14 febbraio 2013

Work life balance, a piccolissimi passi.

Con una tenacia che quasi (ho detto quasi!!) non mi riconosco sto portando avanti il mio progetto di work life balance.
Oggi ho avuto una bella, lunga e sono sfinita riunione con il care manager, ovvero la persona che in azienda si occupa di attuare piccoli/grandi accorgimenti per fare stare meglio tutti, che studia le politiche di welfare, che cerca le soluzioni migliori.
Fortunatamente siamo molto allineate sul da farsi, c'è unità di intenti e consapevolezza sulla necessità di lavorare su più fronti per mettere in equilibrio il tutto.
Le mie idee, che magari vi racconterò, ma non vorrei tediarvi oltre il limite, sono piaciute e un sacco di complimenti sul lavoro fatto, le ricerche e bla bla.
Il problema vero è quello che immaginavo:
la forte, cocciuta resistenza del management dell'azienda alla flessibilità, cioè a quella minuscola perdita di controllo che pare metta in crisi l'intero sistema.
Il lavoro da fare dunque è convincere i grandi capi, ovvero rendere chiaro il ritorno economico (diretto e indiretto) che un'azienda con buona pratica di welfare ha.


Ma chi serve un welfare che favorisca il work life balance?
A tutti, indistintamente. L’errore più comune è quello di pensarlo solo riferito a famiglie giovani, con figli piccoli. Molto spesso si pensa sia un argomento da mamme (e anche le mamme pensano spesso così), riducendo di molto i destinatari e di conseguenza l’interesse comune a cercare soluzioni.
Una maggiore flessibilità, sostenibile da lavoratore e azienda,  è invece un obiettivo comune e trasversale a cui tendere.
Per chi ha genitori anziani da assistere
Per chi desidera completare/iniziare un corso di studi
Per le famiglie con bambini
Per una migliore distribuzione dei carichi di lavoro domestico
Per esigenze temporanee e non prevedibili
Ecc.
Non di sole mamme costrette a scegliere tra lavoro e figli, dunque, vive il work life balance.

Tecnologia, risultati, presenza
Considerato che l’uso della tecnologia è sempre più strutturato e consapevole, nonché necessario al raggiungimento degli obiettivi e che molte delle attività svolte in azienda vengono già misurate sui risultati, la PRESENZA è la variabile effettivamente migliorabile.
Studiare e attuare metodologie di flessibilità che assicurino il conseguimento dei risultati, assicurino all’azienda un continuum di engagement a prescindere dal tempo di presenza e sollevino il lavoratore da un compromesso spesso pesante in termini economici, psicologici e di aspettative di carriera è, di fatto, il punto di convergenza tra wlb e attuazione del welfare.


Questa la dichiarazione d'intenti. Adesso bisogna anche dimostrarlo. Non è impossibile, tutt'altro. 
Io poi non mi arrendo.
Se conoscete qualche buona pratica di welfare, segnalatemela, così come dati, storie di successo ecc. ecc. 

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