Com'è iniziata ...

Mi avevano detto che i figli bisogna averli da giovane.
Mi avevano detto che dopo i 35 è rischioso e anche faticoso.
Mi avevano detto che dopo i 40 è follia.
Quello che non dicevo io era che non avevo tutta questa intenzione di riprodurmi.
E niente, poi è andata che mi sono ritrovata a scrivere un blog per mamme, con un occhio di riguardo alle over 40.

mercoledì 9 dicembre 2015

Babbo Natale non sa leggere : la nostra fiaba di Natale

A Cig piace molto ascoltare una favola prima di dormire.
La storia deve essere, preferibilmente, inventata.
Si diverte di più, ma soprattutto sa che può aggiungere qualche dettaglio in più e aiutarmi a immaginare lo svolgimento.
La messa a nanna si è trasformata così nel momento invenzione e fantasia.
Il più delle volte ci troviamo invischiati tra mostri e supereroi e la storia non è un granchè, altre ci divertiamo davvero tanto.
Visto che Natale sarà tra un attimo, vi racconto la favola che abbiamo inventato in queste sere, magari vi piacerà o vi verrà voglia di aggiungere dei pezzi e potremmo farne una favolona collettiva :)


Babbo Natale non sa leggere.

Si avvicina la notte di Natale e come ogni anno Babbo Natale sta preparando tutti i pacchi e pacchettini da consegnare ai bambini. Per qualcuno sceglie le costruzioni, per altri le bambole, a volte preferisce le macchinine, spesso gli piace regalare i libri. E' molto indaffarato, ma come ogni anno tutti i giorni deve spalare via da casa sua montagne di biglietti, cartoline e lettere che i bambini gli scrivono. Le sposta con la pala e poi le mette in ordine: da una parte le cartoline con belle fotografie che andranno a decorare la parete di cucina; dall'altra i biglietti con disegni natalizi che andranno appesi alle pareti della fabbrica dei giochi e da parte ancora le letterine senza figure che lui appende volentieri alle pareti della camera da letto, sono bianche, riposanti e immaginare cosa potrebbe esserci scritto lo fa risposare meglio. Immagina solo perchè, la verità, Babbo Natale non sa leggere.
Ha sempre detto che a lui serve leggere, lui sente con il cuore i desideri dei bambini.
Però.
Dopo tutti questi anni.
Un po' di curiosità gli è venuta.
Cosa gli scriveranno i bambini?
Così ha chiamato la Befana, che invece sa leggere benissimo e dopo le feste insegna alla scuola degli elfi, che non è che una può fare la Befana e basta.
"Befana - gli chiede gentile Babbo - mi leggeresti le letterine dei bambini?"
"Tuuuuttteeee?" chiede spaventata la Befana, guardando le montagne di carta davanti a lei.
"Beh, sì. che ci vorrà mai. Tu sai leggere benissimo, no?"
"Uhm, sì, certo, solo. Dai iniziamo" sorrise gentile la Befana e iniziò la lettura.
Babbo Natale ascoltava con molta attenzione.
Ogni lettera, cartolina o disegno conteneva tanti desideri, ma quelli li sapeva già, con il cuore e piccoli racconti di casa.
C'erano i bambini felici e quelli no; bambini in pace e bambini in guerra; bambini con i genitori; con un solo genitore; con due mamme o due papà. bambini che abitavano al mare e altri in montagna, chi lo aspettava al freddo e chi in costume da bagno; bambini buonissimi e altri che dicevano di essere stati un po' monelli, ma chiedevano di non farci caso. Bambini preoccupati per la scuola o perchè abitavano in una casa senza camino e tu come fai ad arrivare. Piccoli mondi meravigliosi.
Cosa si era perso pensando solo ai regali!
"Secondo te posso imparare a leggere anch'io? - chiese commosso Babbo Natale - voglio poter ascoltare tutti i bambini"
"Ma certo Babbo, ti insegnerò io, alla scuola degli elfi, ci verrai?"
Babbo Natale fece sì sì con la testa e la Befana fu contentissima.
"Mi fai ancora un favore?" chiese Babbo alla Befana
"Dimmi pure"
"Manderesti una letterina a tutti i bambini da parte mia?"
"A tuuuuttiiiiiii??? ma sono tantissimi io non so se ..."
"Beh, che ci vorrà mai. Tu sai scrivere benissimo, no?"
La Befana sorrise e andò a prendere il suo block notes gigante, da mila mila fogli, e la sua penna magica che sapeva scrivere su tanti fogli diversi allo stesso tempo.
"Iniziamo" disse tutta allegra.

"Caro bambino e cara bambina, ti ringrazio tanto per la tua letterina. Sono tanto contento che ogni anno ti ricordi di scrivermi e mi racconti un po' di te. Qui a Babbolandia c'è sempre tanto fare, ma so così poco del mondo là fuori. Grazie mille, mi sento importante quando mi scrivi.
Quest'anno anch'io ho un piccolo regalo da chiederti:
NON LASCIARMI I BISCOTTI DA MANGIARE, sto diventando troppo pancione e passare per i camini è difficilissimo. Mi incastro. Non ci passo. E poi non mi vanno più bene i pantaloni. Andrà benissimo un succo di frutta e delle carote per le mie renne. I biscotti tienili per te, che ci vogliono per fare colazione. Ricordati di andare a dormire presto la notte di Natale, di chiudere bene bene gli occhi che se sbirci io non posso passare e allora poi diventa tutto un pasticcio.
Ti abbraccio tanto. tuo Babbo Natale"

"Uh carina - disse la Befana - ben fatto"
"Dormiranno?"
"Mah. So che c'è la App che promette di rilevare la tua presenza, forse qualcuno sveglio lo troverai"
"In che mondo! Finirà che i regali invece che sotto l'albero mi tocca lasciarli in garage, sai che tristezza"
"Non ci pensare"
"Mi insegnerai anche a scrivere, vero?"
La Befana disse di sì e se ne andò. Mancavano pochi giorni a Natale c'era tanto lavoro da fare.
Babbo Natale andò a dormire stanco e contento. L'anno prossimo avrebbe potuto leggere da solo tutte le lettere. Chissà quante saranno. 1 2 3 4 5 ...mila millaia ...

BUONANOTTE :)

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