Com'è iniziata ...

Mi avevano detto che i figli bisogna averli da giovane.
Mi avevano detto che dopo i 35 è rischioso e anche faticoso.
Mi avevano detto che dopo i 40 è follia.
Quello che non dicevo io era che non avevo tutta questa intenzione di riprodurmi.
E niente, poi è andata che mi sono ritrovata a scrivere un blog per mamme, con un occhio di riguardo alle over 40.

venerdì 16 gennaio 2015

Come mai i bambini sono nella pancia e altre conversazioni.

"Mamma, ma come mai ci sono i bambini nella pancia? .... Li mangi?" aria tra il dubbioso e il preoccupato.
"Ma no, tesoro, nessuno mangia i bambini" non voglio ridere, ma non è facile eh
"Ah" e ci pensa sù un momento "Ho capito! entrano nella pancia da una porta piccola" alza l'indice per sottolineare l'intuizione, gli si illuminano gli occhi, come a un alchimista che ha appena scoperto la formula segreta.
Non voglio ridere, ma è sempre più difficile.
Alle sue spalle ride GF invece, non visto, quelle risate mute e piene di tenerezza.
"Sì Cig. C'è una piccola porta, i bimbi entrano minuscoli, ma proprio minuscoli sai, e poi crescono. Quando sono grandi abbastanza, escono di nuovo dalla porta e vanno in braccio a mamma e papà".
Mi guarda, felicissimo per la spiegazione e di più per averla indovinata lui.
Io sorrido, ho quel sorriso nervoso di chi si aspetta la domanda sucecssiva, quella a cui è più complicato rispondere. Sto già elaborando storie su porte, cose minuscole che bussano o armeggiano con invisibili mazzi di chiavi, ma niente mi sembra all'altezza.
Adesso me lo chiede come fanno i bambini minuscoli a entrare nella porta, adesso me lo chiede, vedrai.
Invece no, mi guarda ancora un attimo, contento. Poi si alza e rincorre il gatto Gigi, ormai compagno inseparabile di corse per casa e condivisione di ovetti di cioccolato: Cig si prende la sorpresa, il gatto ama rincorrere i bussolotti gialli, che ovali hanno traiettorie più interessanti delle solite palline.
Il cioccolato resta sul piatto degli ovetti abbandonati.
Fiuuu, educazione sessuale parte prima, andata.
Non me l'aspettavo così presto.
Non mi aspettavo neanche che il giorno prima mi dicesse
"Carolina è la mia fidanzata - lo dice succhiandosi il dito e con il suo coniglietto premuto sulla guancia - dillo anche a papà, ok?"
"Uuh, e chi è Carolina?" sorrido e già mi sento suocera.
"Una bambina"
"Bene. Viene all'asilo con te?"
Mi guarda, toglie il dito da bocca "Sì" ed è un po' secco, come se mi stessi intromettendo un po' troppo.
"Ok" sono curiosissima, ma capisco che non è il caso di insistere.
"Anche Rocco è il mio fidanzato" lo dice così, che io sto già andando in cucina a preparare la cena. Mi fermo, mi giro, sorrido.
"Davvero?"
Mi fa cenno con la testa di sì e torna a guardare i cartoni in tv.
Affetto le zucchine e penso che forse dovrei spiegargli che Rocco è il suo migliore amico e Carolina la fidanzata, chiaririgli le idee, mettere le cose a posto.
Cig che avrà 4 anni a marzo e io che penso di intervenire su amici e fidanzate.
Mi viene da ridere, questa volta non dissimulo, rido proprio, di gusto, insieme alla zucchina.



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