Com'è iniziata ...

Mi avevano detto che i figli bisogna averli da giovane.
Mi avevano detto che dopo i 35 è rischioso e anche faticoso.
Mi avevano detto che dopo i 40 è follia.
Quello che non dicevo io era che non avevo tutta questa intenzione di riprodurmi.
E niente, poi è andata che mi sono ritrovata a scrivere un blog per mamme, con un occhio di riguardo alle over 40.

mercoledì 2 aprile 2014

Pizza con volo - ricetta.

Sono qui eh.
Sono giorni fitti fitti, in cui cerco di non pensare troppo alle cose da fare, ma loro mi rincorrono, mi fanno la posta fin dal primo mattino e il tempo sembra non bastare mai.
Sono anche entrata ufficialmente nella svagatezza primaverile.
E' quella sindrome da nuova stagione che mi prende tutti gli anni.
Non riesco a concentrarmi, mi sento romantica come un fiorellino sul ramo, sogno il mare in modo quasi ossessivo, perdo il filo dei pensieri e concludo che non ho più niente da mettermi.
Cigolino invece sboccia.
Sempre più spesso lo vedo giocare da solo, da una voce diversa a tutte le macchinine e inventa storie che si srotolano sul tappeto. Quando lo vedo così intento, io mi defilo, ma resto in ascolto senza farmi vedere.
Spiegarvi il misto di emozione e divertimento è impossibile: mi trovo a ridere, commuovermi e sono affascinata dal suo mondo fantastico, quello che esiste solo per lui, raso pavimento, tra mille voci e rumori inventati. Non lo interrompo e neppure chiedo a cosa stia giocando: non voglio fermare il momento, rompere l'incanto.
I 3 anni sono un'età speciale, un susseguirsi di conquiste e scelte.
Cig è molto caparbio, il che non lo rende un bambino facile, ma piuttosto deciso e assoluto.
I suoi no sono no, senza possibilità di negoziazione.
I suoi sì sono ampi e sorridenti.
E' una persona, imparare a relazionarci con lui nel modo giusto è la sfida.
Cuore di mamma :)

Poi inizia ad aiutarmi in cucina. Preparare le cose con lui è divertintissimo.
Quasi sempre.
L'altra sera stavamo impastando insieme la pasta per la pizza, ridendo e infarinandoci. Uno spasso.
Solo che per lavorare meglio si è messo in piedi sulla sedia e un attimo dopo l'ho visto prendere il volo, all'indietro, e atterrare sul pavimento. Una gran zuccata, mi sono spaventata tantissimo.
Ghiaccio e coccole. Ghiaccio, insomma, un pacco di minestrone surgelato, ecco.
Cercavo anche di ricordare quali sintomi rivelano il trauma cranico:
vomito, stato confusionale, forte mal di testa, sonnolenza, sangue dall'orecchio o dal naso.
Niente, meno male. Anche i giorno dopo continuavo a chiedergli come si sentisse, per precauzione.
Ho davvero temuto si fosse rotto, povero Cigolino.

Vi lascio la ricetta della nostra pasta per la pizza con volo.
Lanciarsi all'indietro dalla sedia non è un ingrediente fondamentale, il volo è meglio che sia di fantasia.

Ingredienti:
300 gr di farina bianca + 200 gr di farina integrale e crusca.
1 bustina di lievito istantaneo o mezzo cucchiaio di bicarbonato
Acqua qb
2 cucchiai d'olio d'oliva
Un pizzico di zucchero
1 cucchiaino scarso di sale.

Mischiare bene tra loro gli ingredienti secchi.
Aggiungere l'olio, quindi l'acqua poco alla volta. Otterrete un impasto morbido, ma asciutto.
Lavorate l'impasto a lungo stendendolo e riprendendolo, rigirandolo, maltrattandolo un po'.
E' importante che la pasta respiri: sta respirando bene se mentre la lavorate sentite un piccolo fischio, l'aria che esce.
Con un lievito istantaneo non è necessario lasciar riposare la pasta.
Stendete l'impasto sulla placca da forno unta.
Da qui in poi sta alla vostra fantasia e se non siete vegani le varianti sono tante: potete farne pizza tradizionale (non vegan), focaccia agli aromi o con prosciutto (non vegan) guarnire con verdure o usare la pasta come base per una torta salata ai carciofi, alla scarola...
Oppure dividere la pasta in tanti dischetti, dello spessore di 1 cm e friggerli. Da servire poi con salumi (non Vegan) o con una caponatina di verdure miste.



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