Com'è iniziata ...

Mi avevano detto che i figli bisogna averli da giovane.
Mi avevano detto che dopo i 35 è rischioso e anche faticoso.
Mi avevano detto che dopo i 40 è follia.
Quello che non dicevo io era che non avevo tutta questa intenzione di riprodurmi.
E niente, poi è andata che mi sono ritrovata a scrivere un blog per mamme, con un occhio di riguardo alle over 40.

mercoledì 28 agosto 2013

Il rientro? Un gioco da bambini.

Credo sia normale.
Rientrare e provare un senso di smarrimento, un po' come sentirsi soffocare e ripetersi che sì, bisogna cambiare qualcosa per cercare di vivere meglio, con maggiore qualità, con più orizzonte e nuvole vere che corrono nel cielo.
Pensieri da adulto, che Cigolino era emozionatissimo nel ritrovare la sua camera, i giochi, la moto a spinta che ormai è davvero piccola per le sue gambe lunghe, il parco di sempre, le cugine, Santa Ofelia Tata e le sue abitudini cittadine.
I bambini sanno più cose di noi e trovano la gioia anche dove sembra non esserci.
Inventano emozioni anche.
Sanno occuparsi di tutti, anche delle formiche.
A ogni pasto Cigolino posava alcune briciole a lato del piatto, con molta cura, scegliendo pezzettini piccoli piccoli.
"perchè metti le briciole lì?" gli ho chiesto.
"formichine" ha risposto lui tutto soddisfatto.
Finito di mangiare (ah, in vacanza ha mangiato quasi sempre) prendeva le briciole e le portava dove sapeva essere le formiche e se ne andava. Tornava poco dopo a controllare che le formiche si fossero accorte del pranzo a disposizione e applaudiva se le trovava intente a trascinar prosciutto e pane.
Noi, le nostre formiche le abbiamo nutrite a sandwich, tsè.
Sanno, i bambini, capire la natura.
Un giorno di vento forte, Cigolino dritto in piedi in veranda, con il ditino alzato ha sgridato severamente il vento, perchè gli dava fastidio. Aveva il piglio del capitano di una nave, di un lupo di mare che non cede alle intemperie.
Stessa cosa con le onde, che cancellavano le sue formine.
Ha avuto da ridire anche, ma brevemente, con la sabbia che gli sporcava le mani.
Del sole ha capito tutto. Aspettava il tramonto per chiedermi se andava a nanna e stava lì a guardarlo, scrupoloso.
Immaginavo che al rientro tutte queste cose gli sarebbero mancate.
Invece no, ha abbracciato una macchinina e via, la vita è bella.
Credo dovrei imparare da lui. Abbracciare, che so, la lavatrice e via.
Credo di aver imparato da lui: ogni cosa ha un suo valore, una sua bellezza, di cui godere nell'attimo stesso e poi trovarne altre, ogni giorno, nelle piccole cose.

2 commenti:

  1. ciao Wisi, ben rientrata!
    Io ho lasciato Giorgia dai Nonni ancora per 10gg (più mare meno raffreddori, spero!) ma sento la sua mancanza in ogni angolo della casa...questi piccolini, con la loro saggezza ti scaldano il cuore e ti fanno ricordare che la felicità è nelle piccole cose!
    un bacio, Claudia

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Quattro chiacchiere fanno solo bene, accomodati :)