Com'è iniziata ...

Mi avevano detto che i figli bisogna averli da giovane.
Mi avevano detto che dopo i 35 è rischioso e anche faticoso.
Mi avevano detto che dopo i 40 è follia.
Quello che non dicevo io era che non avevo tutta questa intenzione di riprodurmi.
E niente, poi è andata che mi sono ritrovata a scrivere un blog per mamme, con un occhio di riguardo alle over 40.

lunedì 3 settembre 2012

Pasta al sale per giocare.

Non bastava il rientro, ci si mette anche l'anteprima di autunno.
Piove.
Non si esce.
Cigolino ne risente, stare in casa non è mai stata tra le sue cose preferite, dopo un mese di aria aperta è quasi un castigo. Si vede chiaramente che si annoia, non trovando pace neppure tra i tanti giochi sparpagliati ovunque, la TV o i giochi improvvisati che ci inventiamo lì per lì.
Pioggia a parte, la ripresa è andata bene.
Temevo che gli orari estivi, quell'andare a dormire tardi, mangiare ben più in là della solita ora, creassero precedenti difficili da recuperare. Invece no.
In un paio di giorni Cigolino ha ripreso i suoi orari e la solita routine.
Anche l'aver passato un mese intero sempre con noi temevo gli rendessero difficile il distacco della mattina. Niente.
Lo dico sempre: probabilmente con noi si annoia. Preferisce andare a dormire :)

Io intanto comincio a pensare a nuove cose da fare, con lui. Non gli basterà più distruggere le mie torri di cubetti e neppure, immagino, travasare cose da un contenitore all'altro. Ci vogliono nuove cose.
Ho ripescato in qualche angolo della memoria la mia esperienza di tanti anni fa in un asilo, in cui ero la maestra della classe dei 2enni (ero all'estero, l'organizzazione è diversa).
Una delle cose che andava per la maggiore era la pasta di sale, da impastare, modellare (non aspettatevi capolavori), colorare.
Un pongo domestico insomma, completamente atossico e naturale. Anche economico, che di questi tempi, vero?
Avere le mani in pasta è una cosa che fa impazzire di gioia i bambini; assaggiarla, giocarci con le formine (magari quelle da cucina), colorarla e vedere il proprio manufatto finito una cosa che li fa sentire artisti. Giova alla manualità e all'autostima, meno al tavolo di cucina, ma a quello si rimedia.
Ecco la ricetta.
Ingredienti:
1 tazza di farina
1 tazza di sale fino (polverizzato)
1 tazzina di acqua
1 cucchiaino di olio di semi o di vasellina (facoltativo)



Come fare:
In un frullatore o macina caffè polverizzate il sale: più sarà fine, più la pasta sarà liscia. Attenzione: il sale rovina le lame del frullatore, lavatele subito.
In una terrina mettete la farina e il sale: con un cucchiaio di legno cominciate a mescolare aggiungendo piano piano l'acqua fino ad ottenere un impasto morbido. 
Aggiungere un cucchiaino di olio di semi o di vasellina rende l'impasto più morbido e/o di colla lo rende più resistente.
Sulla spianatoia impastate per qualche minuto fino a che la pasta è omogenea e liscia, senza grumi: non deve essere né troppo molle (in questo caso aggiungere un po' di farina) né troppo dura (aggiungete un po' di acqua).
Durante l'utilizzo avvolgete la pasta nella pellicola trasparente: in frigo si conserva qualche giorno e non si secca.
La pasta può essere colorata prima dell'uso con le normali tempere, mettendo il colore nell'impasto. Scegliete tempere atossiche o a base naturale o usate coloranti commestibili.
E via a giocare!!
Una volta modellata va fatta asciugare: di solito si mette nel forno ventilato a bassa temperatura (in media a 50°) per diverse ore, oppure, d'inverno, potete metterla vicino al calorifero (soluzione più pratica).
Se usate la pasta bianca, dovete colorare l'oggetto con gli acquerelli e poi fare un'altra asciugatura.

Se per caso avete piccoli Michelangelo, è bene dare lunga vita alle loro opere.
Per conservare gli oggetti fatti è bene finirli con il flating (spray è più comodo) o qualsiasi altro prodotto protettivo: servirà a dare un effetto lucido (se usate il flating lucido) ma soprattutto a proteggere gli oggetti dall'umidità. Niente cellophane (ammuffiscono). 
Se niente di immortale sarà uscito da quelle manine, pazienza. Sarà stato comunque divertente.

1 commento:

  1. Spero un giorno di poter mettere in atto i tuoi suggerimenti! Non ti nego che ci giocherei io anche senza bambini! Alice

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Quattro chiacchiere fanno solo bene, accomodati :)