Com'è iniziata ...

Mi avevano detto che i figli bisogna averli da giovane.
Mi avevano detto che dopo i 35 è rischioso e anche faticoso.
Mi avevano detto che dopo i 40 è follia.
Quello che non dicevo io era che non avevo tutta questa intenzione di riprodurmi.
E niente, poi è andata che mi sono ritrovata a scrivere un blog per mamme, con un occhio di riguardo alle over 40.

giovedì 19 luglio 2012

Così su due piedi.

Scalzi è meglio.
Non è la scusa per evitare i centri commerciali, ma la verità sui primi passi del bebè.
Cigolino, nella sua istintiva saggezza, l'ha capito subito e ha sempre mal sopportato scarpe e calze in genere.
Ora che i primi passi si avvicinano, credo almeno, mi chiedevo quali scarpe facessero al caso suo.
Come al solito ho navigato in lungo e in largo e dopo molti siti promozionali e foto di tenerissime scarpine di ogni colore e foggia, sono approdata a questo articolo che mi è sembrato molto interessante.
In breve spiega, a mamme alla ricerca della giusta scarpina, che non c'è niente di meglio del piede scalzo e per motivi molto validi.

  • Si ottiene un corretto sviluppo del piede;
  • si rinforza la muscolatura preposta alla camminata;
  • si favorisce la giusta formazione dell'arco plantare (che si concluderà verso i 3 anni);
  • si permette al bambino di camminare secondo natura, la sua: i piccolini hanno i piedi piatti che appoggiano completamente quando muovono i primi passi.

Bene. La stagione è propizia. Meglio scalzi sulla spiaggia che sulla neve (saggezza di mamma over40), meglio sperimentare sui propri piedini che incespicare in suole di gomma. 
Se proprio una scarpina serve, ecco come sceglierla:

  • dall'alluce alla punta della scarpa deve esserci 1cm abbondante: questo lascia libero il piede di muoversi e impedisce movimenti scorretti da scarpa stretta (appoggiare male il piede, distribuire il peso in modo non corretto ecc.)
  • la suola meglio in cuoio: scivolare aiuta la camminata infantile; inchiodarsi al pavimento meno.
  • punta ampia, tallone squadrato;
  • devono lasciare libera l'articolazione della caviglia;
  • morbide da riuscire a piegarle con una mano senza sforzo.
  • no a scarpe ortopediche (se non in presenza di patologie appurate) o comunque troppo costringenti.
Insomma, tutti a piede libero.
Liberi di contarsi le dita dei piedini e di metterle in bocca (Cigolino è cintura nera di ciucciami il piedino), di sperimentare terreni diversi e non solo le piastrelle di casa, di arrivare a sera così sporchi che più che un bagno ci vuole un esorcismo e imparare ad esplorare il mondo. Così, su due piedi. Scalzi.

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