Com'è iniziata ...

Mi avevano detto che i figli bisogna averli da giovane.
Mi avevano detto che dopo i 35 è rischioso e anche faticoso.
Mi avevano detto che dopo i 40 è follia.
Quello che non dicevo io era che non avevo tutta questa intenzione di riprodurmi.
E niente, poi è andata che mi sono ritrovata a scrivere un blog per mamme, con un occhio di riguardo alle over 40.

martedì 28 febbraio 2012

Batti batti le manine!

E improvvisamente, durante il fine settimana, Cigolino ha scoperto le mani.
Quelle degli altri, che ama veder muovere e far muovere secondo uno schema tutto personale, e le sue che  batte con molto gusto, ridendo, festeggiando una pappa che gli piace, il mio arrivo, quello di GF e ogni volta che la gioia da esprimere è tanta e deve trovare una via per uscire.
Inutile dire che cuore di mamma (e papà) palpita: dopo mesi di tentativi, di mira sbagliata, di frustrazione (sua) adesso gli applausi scrosciano.
Un altro utilizzo sapiente delle mani è per dire che basta, di pappa non ne vuole più: allora le agita e dice una cosa tipo atta, o etta,  e quello è il segnale che non accetterà più nemmeno un cucchiaino.
Le mani servono poi a calcolare distanze, tentare appigli per alzarsi, tenermi fermo il viso per addentarmi il naso, per salutare l'immagine riflessa nello specchio, strappare ciuffi di pelo al nostro pazientissimo gatto, sottolineare i monologhi che si fanno sempre più animati, espressivi, divertenti, anche senza parole.
Tutto da due giorni a questa parte.
E' come se si aprissero scatole, matrioske, pacchi sorpresa: ogni nuova abilità allarga il mondo, dà vita a nuove, avventurose, esplorazioni.
Per rinforzare la certezza che le mani sono fatte per essere usate, abbiamo cominciato a giocare con cubi di legno e "lego" gigantesco e morbido: invece di costruire, lancia i pezzi il più lontano possibile e poi finge di voler gattonare per andare a riprenderli. Fa finta, perchè non appena cerca di mettersi in posizione o fa retromarcia e si rimette seduto oppure si spiaggia sul tappeto a pancia in giù e si agita come una tartaruga sul guscio.
Ogni giorno lo guardo speranzosa, facendo un tifo da stadio, ma lui niente: la decisione di muoversi non riesce proprio a prenderla :)

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