Com'è iniziata ...

Mi avevano detto che i figli bisogna averli da giovane.
Mi avevano detto che dopo i 35 è rischioso e anche faticoso.
Mi avevano detto che dopo i 40 è follia.
Quello che non dicevo io era che non avevo tutta questa intenzione di riprodurmi.
E niente, poi è andata che mi sono ritrovata a scrivere un blog per mamme, con un occhio di riguardo alle over 40.

giovedì 20 ottobre 2011

Come si gioca?

Curiosamente gli oggetti cadono sempre verso il basso.
Secondo me Cigolino pensa così ogni volta che fa cadere il suo sonaglino a terra. Dal seggiolone è un continuo: lo prende, lo guarda, gli piace, lo lascia cadere, lo guarda a terra con aria interrogativa. Io raccolgo, glielo do di nuovo e via così, in un teatrino che a me fa proprio ridere.
Si è poi fidanzato ufficialmente con un pupazzo di hello kitty, con cui cerca anche di ingaggiare brevi lotte.
Ma è la tenda di fiori colorati che tintinnano la sua vera passione. I colori lo attraggono, il rumore lo diverte, il fatto di poter giocare a nascondino e vedermi riapparire a sorpresa, poi, lo fa ridere a garganella. Solo il vedermi ballare o indossare il grembiule da cucina lo fa ridere altrettanto.
Giocare è importantissimo per i bambini di tutte le età (quindi anche per gli adulti).
Per un bambino da zero a un anno ha una forte valenza formativa. Attraverso il gioco scopre il sè e il diverso da sè, traccia confini, impara a rapportarsi con il mondo.
Nei primi mesi non è importante avere dei giochi, è fondamentale giocare. Si gioca con le mani, con le espressioni del viso, con i suoni, i movimenti, calzini che diventano pupazzi e specchi che racchiudono magie.
Il gioco è bello quando dura poco, possiamo contare su un'attenzione di 5-10 minuti e poi bisogna cambiare, introdurre qualcosa di nuovo. E' qui che spesso ho delle debacle. Mi rendo conto di avere una fantasia limitata: per cui dopo aver "fatto parlare" tutto, dal mestolo al calzino, ballare ogni cosa e messo in filastrocca ogni pensiero ... mi sento un po' spaesata.
Allora leggo. Una cosa qualunque, ad alta voce.
E a Cigolino piace un sacco, ascolta la mia voce rapito, come se davvero fosse interessato.
Oppure cerco le previsioni del tempo in TV: si incanta estasiato, sorridendo felice.

2 commenti:

  1. Non sembra vero quanta fantasia ed energia richieda giocare con un bimbo cos' piccolo. Qualche volta con Anna ( che ora dorme molto meno) non so proprio più cosa inventarmi!! Ma mi piace un sacco! Mi rendo conto che è terapeutico per me. Mi fa bene, mi fa riprendere contatto con la bambina che sono stata e di cui forse qualche volta, prima che Anna nascesse, mi ero dimenticata! :)
    LISBET

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  2. Ecco sì, è terapeutico. Se proprio non so cosa inventarmi accendo la musica e comincio a ballare con lui in braccio: lui si diverte un sacco e io faccio ginnastica ;)

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Quattro chiacchiere fanno solo bene, accomodati :)