Al via tutti pronti, si parte!
Dopo 6 mesi la scuola riapre, vi ho sentiti dire che vorreste un locale dove ballare sui tavoli alle 9 di mattina e dove servano cocktail ben carichi e al diavolo gli assembramenti.
Le chat mamme si sono riattivate già a metà agosto, con interrogativi misti, in tutte le sfumature dal frivolo al molto serio.
A ferragosto il tema erano le mascherine, quali usare? La circolare sarebbe arrivata solo a inizio settembre, ma le linee fondamentali erano già ben chiare: dal leopardato agli Avengers vale tutto, perfino la mestizia delle mascherine chirurgiche e la sciccheria di quelle brillantinate.
A fine agosto imperversava il quesito copriwater, asciugamani personalizzati e la possibilità, sancita da regolamento scolastico, di tornare a casa per fare pipì.
Gli ingressi scaglionati hanno creato non poco scompiglio: da un primo calcolo approssimativo, comunque avvalorato dalle chat mamma, sembrava certo che le 5° elementari entrassero alle 6.30, mentre le 1°, a scalare, non prima delle 12, più o meno quando le 5° uscivano e no così però sarà un bel casino di bambini che entrano ed escono, nonni che aspettano e al terzo giorno è sicuro che si confondono, poveri nonni, porteranno a casa bambini che devono entrare e abbandoneranno bambini usciti.
La discussione sulle chat è poi migrata su temi più seri: come affrontiamo gli inevitabili raffreddori di ottobre e novembre? Qualcuno ha provato a comporre un foglio xls, in cui appariva chiaramente che, considerando l'incidenza assenze degli ultimi 2 anni, la scuola avrebbe sì riaperto il 14 settembre, ma per chiudersi definitivamente il 15 pomeriggio: un solo bambino per classe assente per febbriciattola farebbe della scuola un focolaio di cui parlare ai TG.
Si è poi scoperto che se stai assente meno di 3 giorni si può rientrare senza certificato medico, un sollievo. I figli di genitori particolarmente apprensivi si preparino: mediamente faranno un paio di tamponi al mese.
Non è chiaro se quando il bimbo starà a casa per un lieve raffreddore, dovranno stare a casa anche i genitori in attesa di capire come evolve la situazione. Prepariamoci anche noi, staremo a casa molto spesso, se così fosse.
Il mistero si infittisce se prendiamo in considerazione i raffreddori di altri bambini: stiamo tutti a casa aspettando di sapere come sta Luigino? E se malauguratamente Luigino risultasse positivo, tutti a casa per la quarantena? Boh, per il sicuro mantengo la mia postazione lavorativa in cucina, finchè sarà possibile.
Intanto partiamo con una piccola prova generale: iniziamo la scuola il 14 e ci andiamo fino al 17, poi staremo a casa per le votazioni e rientreremo il 23. Iniziare direttamente il 24 pareva brutto, soprattutto nei confronti dei bimbi nordici che a scuola ci stanno andando dal 1° agosto. Insomma ci sono bambini che muoiono di fame perchè i nostri non mangiano le verdure, non potevamo discriminare i bambini nordici, che sono già in quarantena e noi non abbiamo ancora messo piede a scuola.
Però dai, si riparte.
Finalmente si tornerà alle relazioni, così importanti per i figli di ogni età. Nuove amicizie sbocceranno a 2 m di distanza e nuovi amori, che dell'amato ameranno soprattutto gli occhi, o gli occhiali appannati dietro la mascherina.
La scuola che riapre è tormento ed estasi, la cima sull'ottovolante un attimo prima della discesa, il tuffo dal trampolino più alto.
Al via tutti pronti, tratteniamo il respiro, incrociamo le dita.
Ricordate ai bambini che le mascherine non si scambiano con i compagni, che non si masticano le matite altrui, che quando si fa gol si esulta in solitaria.
Forse ogni bambino avrà il proprio gesso per la lavagna o potrà rifiutarsi di scrivere con gessi già tocchicchiati da altri, maestra compresa. I bambini di prima elementare dovranno cavarsela da soli, perchè non ci sarà l'amorevole chinarsi della maestra a correggere le gambette delle A.
Sarà didattica a distanza in presenza.
Speriamo bene.
La nota positiva è che siamo a inizio settembre e, distratti da tutti questi temi, in chat non abbiamo ancora parlato del regalo di Natale ai maestri.
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