Una delle cose che mi ha colpito di più da quando sono genitore è IL LAMENTO
Mi lamento un sacco
La stanchezza
Poco tempo libero
Questi benedetti compiti
Quando imparerai a essere ordinato
Non è possibile che ogni sera ti debba dire di mettere il pigiama e lavarti i denti
Basta! Non sono mica la cameriera
Il lego può avere un posto diverso dall'inacastonatura sotto il mio piede?
E via così, in un rosario tendente all'inifinito
Neanche mia mamma o mia nonna si lamentavano così tanto.
Io non ero così, prima.
Mi chiedo: ma da dove è uscita questa me che borbotta tutto il tempo? E soprattutto, come me ne libero?
Se sulla nascita ho qualche certezza, la borbottona è figlia di quel sfrantumamento di energia e pazienza che i figli generalmente provocano, su come terminarla ho parecchie incertezze.
Potrei fregarmene.
Lasciare che vada a dormire vestito e non lavato, per esempio.
Che vada a scuola senza aver fatto i compiti
Girare con disinvoltura con l'intera Gotham City conficcata nei piedi
Mettere in ordine canticchiando come cenerentola, nella remota speranza di andare poi a ballare con il principe
Pazza e felice conversare con il gatto e i passerotti, aspettando che mi si palesi la fatina madre e tutto, ma proprio tutto, andrebbe nel migliore dei modi.
Invece borbotto, controllo diari, raccolgo minifigures, improvviso mesi della prevenzione dentale e dei bagni coatti, interrogazioni a sorpresa, rispolvero analisi grammaticali come neppure il piano TV.
Sono stanca.
Ecco, l'ho fatto di nuovo, visto?
Mi lamento
Voglio trovare una soluzione
Dormire, forse sognare
Magari emigrare
Oppure rinunciare. Se Harry e Megan possono rinunciare a essere Reali, posso io rinunciare, a un pochino almeno, di realtà?
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Quattro chiacchiere fanno solo bene, accomodati :)