Com'è iniziata ...

Mi avevano detto che i figli bisogna averli da giovane.
Mi avevano detto che dopo i 35 è rischioso e anche faticoso.
Mi avevano detto che dopo i 40 è follia.
Quello che non dicevo io era che non avevo tutta questa intenzione di riprodurmi.
E niente, poi è andata che mi sono ritrovata a scrivere un blog per mamme, con un occhio di riguardo alle over 40.

venerdì 6 settembre 2019

Pronti! ma non prontissimi

Inizia la scuola.
Vi vedo tirare gran sospiri di sollievo, come se loro andassero a scuola e noi in vacanza per i prossimi nove mesi.
A me viene l'ansia, invece.
La chat scolastica si è già riattivata, per dire.
Non ho ancora comprato i 40 temperini che mediamente servono nell'anno scolastico; nè il set di colle, che mi chiedo perchè non dotiamo i nostri bambini di pratici secchi, come gli attacchini comunali.
A Cig mancano 4 pagine per finire il libro delle vacanze e ha iniziato solo ieri sera a leggere il libro a scelta che avrebbe già dovuto finire. 
Lui è un bambino procrastinatore: vive di dopo; di più tardi; non adesso; a volte, di mai. Tipo mangiare le verdure è mai, fare i compiti è dopo; non adesso, di solito, è fare la doccia.
"I compiti dopo" a me provoca effetti collaterali importanti: il più significativo è il nervoso, ma non sottovaluto neanche l'istinto del "adesso lo mando in collegio". A proposito: esistono ancora i collegi?
A me viene l'ansia, perchè è durante la scuola che mi trasformo: metà demonio e metà signorina Rottermeier, che a volte vado a riordinare camera mia per paura di sentirmi sgridata da me stessa.
Però Cig, in tutto ciò, c'entra fino a un certo punto. 
Sì è un procrastinatore, sì la scuola non è la sua passione e la concentrazione non è tra le sue doti più evidenti, ma.
In questi primi tre anni di primaria la cosa per me più evidente è che la scuola non insegna più ad amare la scuola. 
Non insegna la curiosità, la voglia di sapere di più, la scoperta, la soddisfazione di riuscire a fare cose nuove, non semina fantasia per raccogliere idee.
Eppure è questa parte soft, di passione, che fa crescere, che fa imparare, che ti da la voglia di saperne di più.
A casa ci impegniamo a creare questa aurea leggendaria del sapere, il sapere è un superpotere che tutti i veri super-eroi hanno, ma il bello è che non arriva da popolazioni aliene, unicorni colorati o morsi di ragno: arriva dai libri, che sono alla portata di tutti, che ci aspettano a pagine aperte.
Ci vorrebbe più tempo però, il tempo che passa a scuola.
A me viene l'ansia della fotocopia, della verifica in classe per rispettare il programma, dell'amore mai nato tra Cig e la scuola.
Poi certo, anche i regali di Natale per le maestre, di cui inizieremo a chattare a fine settembre, aggiungono parecchio disagio.









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