Avete l'umore pazzerello come marzo? La sonnolenza che invade ogni cellula, dandovi lo stesso appeal di un bradipo? E' il mal di primavera.
Pare che i meteoropatici, e io modestamente lo sono molto, facciano una gran fatica ad adattarsi alle giornate più lunghe, al variare delle temperature, al risveglio della natura tutta, tranne noi.
Per me è il periodo più faticoso dell'anno, da sempre. Gli orsi, in questa stagione, escono dal letargo e io volentieri occuperei la loro grotta fino a giugno.
A ciò si accompagna un desiderio irrefrenabile di carboidrati e addio buoni propositi in vista della prova costume.
Tutto intorno rinasce e germoglia, io al massimo metto sù tre chili e neanche un fiore.
Il mal di primavera lambisce anche i bambini, in Cig l'ho notato.
Poca voglia di fare
Poca voglia di andare a dormire la sera e nessuna di alzarsi al mattino
Livelli di attenzione ai minimi storici, difficoltà a memorizzare le cose.
In questi giorni, per fare un esempio, abbiamo ripetuto la lezione di scienze, il fiore, un numero indeterminato di volte: io mi sentirei pronta a fare l'ibridatore, lui si ricorda solo che da qualche parte, nel fiore, c'è il polline.
L'appetito non manca, ma anche lui punta deciso sui tortellini, voglie improvvise di biscotti e venerazione per la focaccia. Un disastro, maledetta primavera.
Che si fa?
Per i bambini è abbastanza semplice: gioco libero, anche la sana noia giova alla salute; alleggerire gli impegni extra-scolastici; dirottarli dalla focaccia alla frutta di stagione; aria aperta, assicurare sufficienti ore di sonno.
Per noi vale più o meno lo stesso, anche se la questione del gioco libero e aria aperta è abbastanza limitata se dobbiamo stare in ufficio.
Il mal di primavera passa.
Il tempo di qualche sbadiglio.
Ecco cos'è!
RispondiElimina