Com'è iniziata ...

Mi avevano detto che i figli bisogna averli da giovane.
Mi avevano detto che dopo i 35 è rischioso e anche faticoso.
Mi avevano detto che dopo i 40 è follia.
Quello che non dicevo io era che non avevo tutta questa intenzione di riprodurmi.
E niente, poi è andata che mi sono ritrovata a scrivere un blog per mamme, con un occhio di riguardo alle over 40.

martedì 7 luglio 2020

E chi ci pensava alla prova costume

Sono stati mesi
duri
tristi
bui
in cui è mancata l'aria, la terra sotto i piedi, il cielo era, al massimo, in una stanza.
E improvvisamente siamo a luglio.
Cerchiamo tutti di ritrovare il passo, di capire dove riusciremo ad arrivare in questo spazio che assomiglia più a una tregua, non ancora a una pace.
Eppure ho con me cose belle di questo periodo, che mi piacerebbe portare in tempo di pace.
Il tempo passato insieme, a casa, senza fretta, con lunghe ore noiose  rotte poi da risate.
Lavorare da casa, che da la giusta dimensione a tutto:all'impegno, allo stress, allo stare insieme, al fare che non è mai unico, ma sfaccettato, ricco, molto più interessante. E' finalmente aver guardato ben oltre il modello maschile che il lavoro ha; è come aver colorato un disegno senza rispettare i margini e aver capito che così, la figura di insieme, è molto più bella.
Sono stata lontana da chi non mi piace vedere; sono stata più vicina a chi voglio davvero bene, ma non ho potuto vedere, che poi non è mai una questione di distanza, in nessun caso.
Ho fatto viaggi lunghissimi, dentro di me e su autostrade deserte senza mai fermarmi, sempre con il cuore in gola, in bilico saldo sul precipizio. Ho imparato a camminare sul filo, che per farlo bene devi sempre guardare avanti, non giù, non indietro.
Ho visto una balena con la coda mozza nuotare al tramonto e l'ho vista dal terrazzo.
Ho guardato i gabbiani insegnare a volare ai propri pulcini, che sono grandi come tacchini e grigi, hanno ali incerte.
Sono sicura di aver sentito mio papà chiamarmi e l'ho visto, con la coda dell'occhio, muoversi per casa. I ricordi belli restano sempre in un angolo degli occhi, poi li muovi per vedere meglio e i ricordi scivolano nel cuore.
Di questi mesi ho le risate di Cig che gioca a Fortnite, con quella cuffia da centralinista gamer che l'ha tenuto in contatto con i suoi amici. Il suo sguardo soddisfatto perchè ci ha avuto sempre a portata, come le sue braccia che ci hanno molto abbracciato.
Ho avuto paura, io che ero certa che niente più potesse spaventarmi.
Ho molte speranze, vasi pieni, cresciute in questi mesi e speriamo che non diventino erbacce.
Siamo a luglio. 
Tra qualche giorno torneremo al mare e sulla nostra spiaggia, che da lì si vede lontanissimo e ci sono tramonti in cui stai sbirciando ciò che sarà.
Forse è una tregua e dopo chissà. 
Magari è il tempo di pace e allora poi vedrò come non sprecare ciò che ho imparato.

PS. Però mannaggia, qualche kg in più addosso c'è. E chi ci pensava alla prova costume!







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