Com'è iniziata ...

Mi avevano detto che i figli bisogna averli da giovane.
Mi avevano detto che dopo i 35 è rischioso e anche faticoso.
Mi avevano detto che dopo i 40 è follia.
Quello che non dicevo io era che non avevo tutta questa intenzione di riprodurmi.
E niente, poi è andata che mi sono ritrovata a scrivere un blog per mamme, con un occhio di riguardo alle over 40.

lunedì 3 dicembre 2018

Il tramonto del supereroe

A un certo punto, che più o meno coincide con l'inizio della scuola primaria, noi genitori, in particolare le mamme, smettiamo di essere super eroi.
Se prima un bacio guariva tutto, un abbraccio era il posto più sicuro al mondo e ogni risposta data una perla unica di saggezza e verità, improvvisamente torniamo alla nostra dimensione di persone normali, anzi magari un po' acciaccate, demodè, non del tutto attendibili.
Dismettiamo la nostra mantellina da supereroe, per leggere ci servono gli occhiali, ci mancano alcune risposte, alla mensa scolastica si mangia meglio che a casa (questa è una palese bugia per testare la nostra tenuta emotiva), la mamma di Caio è più figa di noi perchè non lavora e va sempre a prendere a scuola il suo pargolo, il papà di Tizio pare abbia un'astronave tutta sua.
Da qui in poi, da quando usciamo dal costume invincibile di wondermamma, il declino è inesorabile. Magari te ne accorgi meno se sei una mamma giovane, ma se sei una mamma over 40 e prossima ai 50, alla menopausa, a nuovi sconvolgimenti che sembra di essere adolescenti, è un momentaccio.
Perchè già di tuo sei in un periodo in cui ti girano le palle a mille, per un sacco di motivi: dovrai lavorare almeno 20 anni ancora; gli ormoni fanno un po' quello che vogliono e in ogno caso lo fanno male;  hai un carico mentale, tra lavoro, casa, resto del mondo, che pesa tutto sulle spalle e addio postura e portamento; dormi meno, mangi di più il che non va affatto bene; hai sogni molto giovani, quindi del tutto inopportuni; ha le energie di una medusa spiaggiata, ma l'attitudine a voler conquistare sempre nuove spiagge. 
In tutto ciò, non sei neppure più wonder.
Non se ne accorge nessuno, solo tu.
Passi dai tuoi bei momenti ai tuoi bei tormenti.
E' un attimo, un piano leggermente inclinato su cui rotoli.
E mentre vai, che sembri un vagoncino delle montagne russe, per forma a volte, più spesso per barcollamenti, un po' voli, un po' inciampi, ti viene da ridere e ridere si sa, fa sentire supereroi, di questi tempi, signora mia.

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