
Però. Il tempo per giocare resta.
Gli piace la musica, sentire cantare, comincia ad avere un certo discernimento per cui preferisce i cantanti veri a me. Con il suo sonaglino batte il tempo, un tempo suo certo, ma lo vedi che è proprio soddisfatto di far parte della performance. Gli piace analizzare le mie collane: le prende, le guarda serissimo, le scorre, le assaggia, le agita. Se sono appese al mio collo le tira, mi strozza e si diverte un mondo (tendenza, quello allo strangolamento, da monitorare, soprattutto in adolescenza).
Poi un po' mi prende in giro. L'altra mattina soffiavo sulla sua pappa, lui mi ha guardata, ha soffiato e si è messo a ridere a crepapelle. Ride, ride un sacco, ride senza freni quando ormai ha sonno e si avvicina l'ora della nanna.
Ha scelto anche i suoi cartoni animati: davanti ai teletubbies si incanta, mentre è con PocoYo che proprio si diverte, prova a battere le mani, sbaglia la mira, ci riprova.
Mi dispiace un sacco essere così di corsa, sempre. Non ne faccio questione di abnegazione, il tempo di una mamma è fatto di tante cose e così deve essere, ma proprio di energie, di fantasia, di mente sgombra.
Tra i buoni propositi per il nuovo anno c'è quello di approfittare il più possibile dei giorni di maternità facoltativa (congedo parentale) che ho ancora a disposizione: un tesoretto prezioso per giocare di più.
auguri per queste feste, ci si rilegge nel nuovo anno!
RispondiEliminaciao Wisi, un solo consiglio: se il tuo attuale orario condordato è 15.30 okkei alle uscite straordinare alle 17.00 ma non fare che lo straordinario diventi ordinario sennò vedrai che dalle 17.00 si passa alle 18.00.... lo dico per esperienza, datti dei limiti e delle priorità...lo so che non è semplice rientrare dopo una maternità, ma fai le tue scelte personali/lavorative in maniera da non trovarti, un domani, con dei rimpianti per non aver goduto maggiormente questi momenti con cigolino.
RispondiEliminaBuone vacanze, Claudia
Hai ragione Claudia, eccome!! Solo che non so cosa mi stia capitando, ma il fatto di pagarla un po' questa maternità, lavorativamente parlando, mi ha fatto scattare la molla della competizione (a me totalmente sconosciuta, prima). Il che non guasterebbe neanche, se io non fossi una perfezionista: una perfezionista competitiva è una calamità, soprattutto per se stessa. Approfitterò di questi giorni per rilassarmi un attimo e rimettere tutto nella giusta prospettiva.
RispondiEliminaBuonissime feste, abbracciiiiiii!
Cara Francesca, grazie per la compagnia, le osservazioni, la partecipazione :) :) CI si rilegge nel nuovo anno con molto piacere. Augurisssimi, buone feste!
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