Cigolino ha "rivisto" il dottore che l'ha fatto nascere e per festeggiare l'evento ci ha regalato una sonora crisi di pianto. Mentre il ginecologo lo guardava intenerito e contento per la crescita, lui si sgolava con impegno. Probabilmente è stata la botta di caldo che abbiamo preso in auto, oggi a Milano si soffoca.
L'ho portato a casa tutto rosso e agitato, neppure la poppata l'ha placato del tutto.
Il coniglietto della nanna ha sventolato bandiera bianca e si è arreso; la culla si è depressa per il dondolare inutile, io stavo pensando dove scappare, lasciando le chiavi sotto lo zerbino e Cigolino sopra (o il contrario) in modo che GF trovasse tutto al ritorno, e io già lontana.
Meno male che ogni tanto leggo qualcosa e me la ricordo pure: ho preso la maglietta che avevo fino a un attimo prima e l'ho messa vicina vicina a Cigolino. L'ha annusata, ha provato a succhiarla un po', ci ha sprofondato il naso, ha cigolato ancora un po' e si è addormentato.
Il coniglietto ha rassegnato le dimissioni.
Adesso, potrei avere un moto di tenerezza e orgoglio pensando che la mamma sa di buono e da sicurezza, che lui, piccolino!, ha bisogno solo di me.
La verità è che sono soporifera.
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