In questi primi 7 anni di mammità ho maturato più domande che risposte e più dubbi che certezze. Non si impara mai, si migliora forse, ma non appena dai per certa una buona pratica, l'asticella si è spostata e bisogna cominciare da capo. I bambini evolvono in fretta, tenere il passo è cosa da far venire il fiatone.
Una certezza, una sola, però ce l'ho: le vacanze a genitori alterni sono una gran cosa, per tutti.
Il beneficio per il pargolo è chiaro: potrà godere di un periodo più lungo via dai soliti luoghi. Potrà conoscerenuovi amici o ritrovare quelli dell'estate scorsa , rafforzerà la propria indipendenza e capacità di adattamento.
Il beneficio per i genitori è duplice. Chi va in vacanza avrà un periodo di vicinanza esclusiva, di osservazione privilegiata, il rapporto si rafforzerà, si costruiranno ricordi ed esperienze comuni a cui attingere negli anni a venire.
Per chi resta a casa, avere qualche giorno tutto per sè, dare al tempo il ritmo che preferisce, riprendersi un po' spazio, silenzio, intmità con se stesso è un toccasana che neppure la curcuma.
E' anche mantenere l'equilibrio tra i ruoli, che altrimenti si sa che le mamme tendono a occupare tutto lo spazio possibile.
Certo, ci vorrebbe anche la vacanza dei figli senza genitori, per completare la remise en forme famigliare. Senza nonni a disposizione ed età ancora verdi per colonie e affini, qui si dovrà pazientare ancora un pochino.
Qualche consiglio alle mamme che restano in città:
- godetevi il momento, senza sensi di colpa pensate a coccolarvi
- Anzichè riordinare stanze e armadi, riordinate voi stesse, che abbiamo sempre qualche pensiero in disordine, energie lasciate in giro, finestre interiori da pulire
- Non fate programmi ambiziosi, lasciate che sia il tempo a suggerirvi il da farsi. Vedrete come si distende, felice di stiracchiarsi dopo tanto restare piegato alle varie necessità
- Dormite
-Mangiate ciò che veramente vi piace, non gli avanzi
- Prendete almeno una nuova buona abitudine: che sia una beauty routine, un percorso diverso per andare in ufficio, un nuovo modo di mangiare, di sognare, scrivere, dire, fare. I giorni da sole sono preziosi per sperimentare, immaginare e soprattutto cazzeggiare.
Se siete nel primo turno di chi resta a casa, approfittatene per ricaricarvi, che poi tocca a voi.
Se siete nel secondo turno, beh, vabbè, che ve lo dico a fare.
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