Come noi, ne hanno approfittato mila mila persone, che abbiamo ritrovato in autostrada. Tutti insieme, appassionatamente, ci abbiamo impiegato più di 6 ore per percorrere meno di 300km.
Tant'è. Si vede che tutti avevamo voglia di cambiare stagione, di tentare un'anteprima di estate o di avere conferma che siamo in primavera.
Tutto inutile. Pioveva. E' piovuto 4 giorni di fila, per lo meno in Liguria.
Però è stata un'esperienza utile per osservare Cigolino, capire cosa serve, e cosa basta, a un bambino di due anni per essere contento e godersi il suo momento.
Prima di tutto: serve molto meno di ciò che pensiamo e molte delle nostre preoccupazioni sono solo nostre e non certo dei bambini.
Poi: basta uno spazio a disposizione e poche cose per passare benissimo un'intera giornata.
Ecco qualche suggerimento per viaggiare e soggiornare bene con bambini piccoli.
In auto. Tenere a portata di mano qualche bevanda (succhi, acqua, tea) e qualcosa di leggero da mangiare. Non sempre è possibile fare una sosta vera e propria, scaldare pappe e aggiudicarsi uno dei rari seggioloni a disposizione negli autogrill. Lasciare al piccolo viaggiatore un paio di giochi pret a porter: non sarà la stazione spaziale in scala 1:1, ma qualcosa di più maneggevole e immediatamente giocabile. Fate uso smodato di tecnologia: ci sono App bellissime per l'Ipad e gli altri tablet. Dai disegni da colorare, alle canzoncine con cartone animato, alle favole raccontate e disegnate. Vincete il naturale orrore nell'affidare il tablet al pupo e godetevi il viaggio: a lui piacerà moltissimo, non farà danni, non piangerà. Diverso il vostro destino: alla terza canzoncina il desiderio di lanciarsi dall'auto in corsa ci sarà, ma si sa che noi adulti riusciamo a contenere gli istinti, quasi sempre.
Un po' poi dormirà, questo è sicuro.
Un po' aiuterà la radio e tutti insieme a ballare.
Al bimbo sul seggiolino, là dietro, basterà sentire che non vi siete dimenticati di lui, che il viaggio lo state facendo tutti insieme, che non è una valigia. Le ore passano, i pianti e le insofferenze vengono scongiurate.
A destinazione. Ho capito che la cosa più importante, ovunque si vada, è che una volta arrivati i bambini abbiano spazio a disposizione: un giardino, un terrazzo, un posto facilmente accessibile dove poter giocare. In questo caso eravamo a casa dei miei, che hanno un gran terrazzo. A Cigolino abbiamo portato la sua automobilina a spinta e avere tutto quello spazio a disposizione, all'aperto, senza tavoli e mobili in mezzo ha trasformato quel gioco poco utilizzato in casa nella cosa più bella che potesse avere. Ha macinato chilometri avanti e indietro. Avevamo l'accortezza di farlo rientrare in casa a ogni acquazzone, ecco. E poi via di nuovo, con anche le pozzanghere che Peppa Pig insegna essere molto divertenti e interessanti.Se poi il nonno mette a disposizione una vera canna da pesca, ecco che le pozzanghere diventano laghi e mare e ogni fogliolina un pesce e non c'è più limite alle avventure.
Se poi papà ha portato anche una macchinina telecomandata, la giornata passa in un momento.
In mancanza di terrazzo, tentare comunque la spiaggia o i luoghi in cui si trovano altri bimbi: è un attimo che si condividano macchinine e barchette e anche la tettoia di uno stabilimento balneare battuto dalla pioggia diventa un posto bellissimo in cui giocare, correre, respirare aria buona. L'importante è andare. Fuori. Spezzare la routine, tentare cose nuove, partecipare alle conquiste.
In questi giorni Cigolino ha imparato a salire e scendere i gradini, per esempio. E qualunque rialzo avvistasse era suo, per confermare la nuova capacità. Non abbiamo saltato una sola scala, soglia, marciapiede e gradino, con sua grandissima gioia. E impegno e voglia di sperimentare.
Così, mentre io brontolavo come sempre per il cattivo tempo, Cigolino si stava divertendo davvero.
Renderlo partecipe delle cose è poi buona abitudine sempre, ma ancora di più in trasferta, quando tutto è diverso e potrebbero mancare i punti di riferimento. Chiacchierare, spiegare, raccontare: non è mai tempo sprecato.
In barba al tempo, è stato un bel ponte. Basta davvero poco :)
Nella vita dei bambini sono le minuzie che contano.
Antonio Gramsci, Lettere dal carcere, 1926/37 (postumo, 1947/65)
Nessun commento:
Posta un commento
Quattro chiacchiere fanno solo bene, accomodati :)