Ci sono attese nell'attesa. La gravidanza è, per come la sto vivendo io, una situazione concentrica.
Aspetti, pazientemente di superare i primi 3 mesi, quelli delicati. Talmente delicati che è meglio fare poco o niente (chiaramente quando ci sono fattori di rischio, come l'età), solo covare. E non molto altro faresti, in verità, perchè hai un sonno che ti abbatte, una fame atavica da tenere a bada e tutta una cosa dentro che è meglio stare fermi e non pensarci. Poi i 3 mesi finiscono e visto che tutto è andato bene, puoi tornare lentamente ai tuoi ritmi, anzi meglio muoversi un po', perchè tra cova e cibo i kg cominciano a vedersi e oh mammamia ora della fine cosa diventerò? Non fai in tempo a gioire per lo scollinamento che ecco, all'orizzonte, si profila ... L'amniocentesi! AAARGH. Per quanto mi riguarda è quella la chiave di volta, la tappa che temo di più (beh... solo perchè il parto è ancora troppo in là).
Amnio parte prima: fissare l'appuntamento per il colloquio genetico. Mica ti dicono bene di cosa si tratta, stanno sul vago ... Ci andrò venerdì mattina e vi racconterò... certo ho un po' di fifa (madrecoraggio).
Dopodichè aspetterò la data dell'amnio vera e propria e ancora di più quella del risultato (si parla di una ventina di giorni). Attese. Che in questo tempo che cola piano, di settimana in settimana, si fanno lunghe, a tratti pensierose e nervose, per lo più raccolte in un'unica sensazione che comunque tutto andrà per il meglio ... ma sarà poi così saggio dare retta alle sensazioni?
Com'è iniziata ...
Mi avevano detto che i figli bisogna averli da giovane.
Mi avevano detto che dopo i 35 è rischioso e anche faticoso.
Mi avevano detto che dopo i 40 è follia.
Quello che non dicevo io era che non avevo tutta questa intenzione di riprodurmi.
E niente, poi è andata che mi sono ritrovata a scrivere un blog per mamme, con un occhio di riguardo alle over 40.
martedì 5 ottobre 2010
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Quattro chiacchiere fanno solo bene, accomodati :)